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giovedì, Novembre 21, 2024

La stagione della ripartenza. Come è andata? Aldo Patruno

Aldo Patruno, Direttore Dipartimento Turismo Regione Puglia

La Puglia si è riconfermata tra le prime destinazioni turistiche italiane. Dal suo osservatorio: come è andata questa estate? Qual è il segreto di questo successo?

Non abbiamo ancora i dati ufficiali dei mesi fondamentali di agosto e settembre, ma l’Osservatorio di Pugliapromozione ci segnala che i primi 7 mesi del 2021 – da gennaio a luglio – sono andati sicuramente meglio – molto meglio (+ 44,4% in termini di arrivi con un + 81,6% di provenienza estera) – del 2020 e, nel caso di luglio, gli arrivi hanno superato dell’1,5% addirittura quelli del corrispondente mese del 2019, ultimo anno prima della pandemia e anno record per gli arrivi e le presenze in Puglia. Possiamo esultare? Direi di no, ma certamente possiamo tirare un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo. Abbiamo dimostrato che il turismo pugliese è vivo “e lotta insieme a noi”! Questo è il risultato delle capacità e del lavoro degli operatori pugliesi del comparto per un verso e, per altro verso, delle politiche di posizionamento e promozione del brand Puglia condotte ininterrottamente dalla Regione almeno negli ultimi 10 anni.

Come ha funzionato il sistema dell’accoglienza (strutture ricettive, trasporti, agenzie turistiche, comunicazione): punti di forza e di debolezza.

Inutile negare che il sistema dell’accoglienza ha dovuto fare i conti con i tipici effetti collaterali dell’overtourism, peraltro inatteso nelle dimensioni quest’anno, con superaffollamento in alcune località, alcuni disservizi per i residenti e una incidenza sui prezzi e la qualità dell’offerta. D’altro canto si tratta di problemi che erano presenti anche prima della pandemia e che caratterizzano tipicamente una destinazione turistica giovane, la cui crescita si è confermata anche dopo i 2 anni di lockdown. Questo processo oggi va governato e spinto più verso la qualità che verso la quantità, continuando a lavorare sulla diversificazione del prodotto, sulla destagionalizzazione e sulla internazionalizzazione. E investendo tutto su infratrutture, formazione, qualificazione professionale e dei servizi, innovazione digitale.

Quanto ha influito il turismo di prossimità, scelta necessaria in periodo di Covid?

In modo determinante, non solo Italia su Puglia, ma soprattutto Puglia su Puglia, con un effetto estremamente significativo in termini di riscoperta ed “innamoramento” da parte degli stessi Pugliesi di porzioni della propria Terra non conosciute o meno conosciute. Aspetto che trovo essenziale nella prospettiva della ripartenza e della nuova competizione tra i Territori e le destinazioni dopo il COVID

Ogni anno ritornano puntuali i propositi di destagionalizzazione da elevare a sistema: ci sono le giuste premesse per raggiungere gli obiettivi fissati?

I presupposti ci sono tutti e, quand’anche non ci fossero o la pandemia li avesse indeboliti, dovremmo fare di tutto per (ri)costruirli. In realtà sono scritti a chiare lettere nella stessa denominazione del Piano strategico regionale del Turismo “Puglia365” e nelle azioni messe in campo negli ultimi 5 anni che hanno portato oggettivamente ad un rafforzamento dei mesi spalla di aprile-maggio-giugno e di settembre-ottobre proprio grazie all’incremento del tasso di internazionalizzazione del Turismo pugliese, arrivato a sfiorare a fine 2019 il 30% (dal 20% del 2015). È del tutto evidente che, per una Regione come la nostra – con 850 km di splendida costa e mare sempre più di qualità – il prodotto balneare resta al centro dell’offerta turistica, ma, accanto ad esso, abbiamo messo in campo una serie di ulteriori prodotti essenziali per diversificare l’offerta: dal cibo, allo sport, alla cultura, ai grandi eventi, al paesaggio, ai borghi, ai cammini, all’archeologia subacquea, al benessere, al cicloturismo. È da qui che si riparte …

Qualche mese fa, lei è stato riconfermato nell’importante ruolo di Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, un settore decisamente strategico per la Puglia. Con quali aggettivi definirebbe i risultati del quinquennio appena trascorso e da quali vorrebbe che fossero definite le azioni del suo nuovo mandato?

a cura di Daniela Ventrelli

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