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giovedì, Novembre 21, 2024

I vini dolci

Un vino dolce come aperitivo per accompagnare i formaggi o per accompagnare i dessert a fine pasto.

L’abbinamento con i formaggi è per “contrapposizione”: il vino deve avere caratteristiche opposte al cibo, contrastando con la dolcezza ad esempio la sapidità dei formaggi di lunga stagionatura o degli erborinati.

L’abbinamento con il dessert è per “concordanza”: il vino deve avere le stesse caratteristiche del cibo assecondando la dolcezza del gusto.

Un vino dolce si ottiene concentrando gli zuccheri naturali mediante l’appassimento del grappolo che può avvenite sulla pianta o dopo la raccolta, posto su graticci in un ambiente chiamato fruttaio con temperatura e umidità controllata.

Il risultato è un vino ad elevata gradazione alcolica, dolce, con note aromatiche che spaziano dal miele agli aromi di confetture, alla frutta che può essere secca, caramellata o sciroppata, spezie dolci e canditi, vaniglia, cacao.

Al palato si presentano con una grande morbidezza, di corpo e bilanciati nella freschezza. La persistenza è gradevolmente lunga.

Alcuni consigli se volete offrire un aperitivo con i formaggi e un fine pasto con formaggi o un dessert

La Puglia regala nei Rossi:

  • Negroamaro passito da abbinare a pasta di mandorle e dolci secchi, formaggi stagionati. Temperatura di servizio: 18-20 gradi.
  • Primitivo di Manduria Dolce Naturale da abbinare a pasticceria secca e cioccolato fondente. Formaggi stagionati e formaggi erborinati. Temperatura di servizio: 14 gradi.
  • Aleatico passito con marzapane, dolci di mandorle e dessert leggermente amari. Formaggi stagionati. Temperatura di servizio: 12-14 gradi.

E nei Bianchi:

  • Moscato di Trani con dolci da forno e piccola pasticceria. Formaggi stagionati e formaggi erborinati; osate con mostarde e confetture di frutta. Temperatura di servizio: 10-12°C.

La mia nota personale è della cantina Cantele con “Le passanti” Fiano IGT Salento.

Prodotto con uve raccolte in leggera summaturazione e lasciate appassire in fruttaio a temperatura e umidità controllata per due mesi. Dopo la pigiatura fermenta in serbatoi di acciaio per poi affinare in barrique per due anni, regalando un colore brillante e un olfatto molto intenso nei profumi di fiori e frutta gialla, miele d’acacia di corbezzolo, sfumature di fiori di arancio e bergamotto. In bocca le note olfattive sono ancora più intense, la sua freschezza è ben equilibrata con la morbidezza e la dolcezza. Da abbinare a dolci con la crema e pasta di mandorle.

Questa tipologia di vino si serve in bicchieri a stelo lungo a pancia piccola chiamato comunemente a “tulipano piccolo”.

Come sempre vi invito a fare i vostri abbinamenti scoprendo nuove sensazioni.

di Maria Rita Pio

Pubblicato il 13 dicembre 2022 alle ore 12:25

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