“Perché ci sono i pugliesi …”
“Sinceramente non lo so.
Perché c’è il mare, sì
Perché c’è il sole, sì
perché c’è il vento, sì
perché ci sono le pietre, sì
perché c’è il vino, mah sì!
Ma anche perché c’è il cibo buono? Tutto buono, ma anche le altre regioni hanno il cibo buono, hanno il vino, magari in altre parti ci sono dei vini più blasonati; e hanno le pietre, hanno le case belle. Magari qualcuna non ha il mare ma ha i monti.
Amo la Puglia perché ci sono i pugliesi. È l’unica vera risposta. Perché l’amore che uno prova per un luogo che non è suo è sincero – non ho nessuna relazione parentale con la Puglia, non ce l’ho mai avuta anche se mi chiamo Quaranta, che è un nome che ha un ceppo pugliese, ma io sono di origine provenzale e piemontese. La amo perché un giorno venendo in Valle d’Itria sono stato accolto dalla famiglia Ricci
e nonna Dora mi ha messo al tavolo come se fossi uno di loro. E Antonella mi ha tenuto la mano come se fosse sorella. E da allora è la mia famiglia.
Amo la Puglia perché ho incontrato Dario Stefàno, e Dario Stefàno mi ha trattato come un fratello, ma non tanto per dire, come si dice! Dario Stefàno è più di mio fratello.
Ho deciso di creare il futuro di mia figlia, che si chiama Petra, in Puglia, perché ho comprato una piccola masseria che si chiamerà Petra: io faccio un lavoro per cui, forse, qualche soldino in un conto – ma non di più – posso lasciare a mia figlia come eredità e molte storie da raccontare, ma niente altro. Allora io ho pensato alla Puglia per poter dare a mia figlia un’opportunità, una scelta. Quella di, magari, gestire la masseria o pensare all’agricoltura, agli uliveti e al vigneto.
Io amo la Puglia perché i pugliesi mi hanno fatto sentire meglio che a Genova, che è la mia città e che amo moltissimo, e meglio anche che in Piemonte, dove ci sono le mie radici”.
Federico Quaranta
Conduttore e autore radio-televisivo. È volto del programma Linea Verde (nellʼedizione Estate o Domenica, giusto per citarne alcuni) su Rai1; autore su Radio2 del programma Decanter, che conduce assieme a Tinto (Nicola Prudente), esperienza iniziata nel 2003 e grazie alla quale racconta storie su cibo, vino e territori di tutta Italia.
di Ilaria Lia
Pubblicato il 18 ottobre 2022 alle ore 12:34