Le alluvioni legate agli eventi estremi fluviali e costiere (es. mareggiate e tempeste) rappresentano una grave minaccia per le attività economiche, la società e i servizi ecosistemici. Il CMCC, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici con sede a Lecce, coordina il sistema di previsioni del mare per il servizio Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell’Unione europea, dedicato a monitorare il nostro pianeta e il suo ambiente a beneficio di tutti i cittadini europei. Copernicus offre servizi di informazione basati sull’osservazione satellitare della Terra e dati in situ (non spaziali), nell’ambito di questo servizio internazionale, il CMCC fornisce previsioni utili per la previsione degli eventi estremi quali le mareggiate e tempeste costiere. In particolare, il sistema di previsioni CMCC per il Mediterraneo ha previsto con diversi giorni di anticipo le mareggiate e fenomeni di acqua alta nel nord Adriatico (come, ad esempio, i fenomeni che hanno recentemente avuto luogo nel novembre 2019 e nel dicembre 2022).
Per meglio risolvere e descrivere le dinamiche costiere, il CMCC sviluppa sistemi di previsioni costiere rilocabili, cioè che possono essere implementati laddove necessari. Attualmente questi modelli di circolazione, incluso il livello del mare, e delle onde, sono disponibili in Italia per l’Adriatico, la costa pugliese, il golfo di Taranto e le coste laziali.
Inoltre, anche attraverso collaborazioni con l’Arpa Emilia-Romagna, l’Università di Bari e l’agenzia regionale pugliese Asset, il CMCC ha definito una metodologia e degli strumenti modellistici integrati per stimare l’entità delle inondazioni fluviali e costiere. Tali metodologie e strumenti sono esportabili in altre regioni.
Queste previsioni marine, che sono realizzate grazie all’avanzata ricerca multidisciplinare del CMCC e all’utilizzo del suo centro di supercalcolo, tra i più potenti in Europa per lo studio dei cambiamenti climatici, sono anche il frutto di collaborazioni internazionali che dalla Puglia portano la ricerca italiana sulle previsioni marine e costiere ad essere un motore trainante della migliore ricerca scientifica internazionale.
Uno degli esempi più recenti di queste collaborazioni internazionali che nascono per impulso del CMCC è il programma CoastPredict, un programma di ricerca nato nell’ambito del decennio delle scienze del mare promosso dall’UNESCO e che proprio questa istituzione sovranazionale ha conseguito l’adesione per le sue attività di ricerca. Sottoposte a un processo di selezione estremamente competitivo, con migliaia di progetti e contributi presentati, le Azioni approvate dall’UNESCO nel 2021 sono state scelte per la loro attenzione alle soluzioni e la loro capacità di accelerare la generazione e l’acquisizione di conoscenze sull’oceano per uno sviluppo sostenibile; per il loro uso di tecnologie innovative; per i loro sforzi transdisciplinari per co-progettare soluzioni tra scienziati e utenti della conoscenza dell’oceano; per il rispetto, attraverso le loro attività, dell’inclusività, della parità di genere, dei professionisti all’inizio della carriera e dei detentori di conoscenze indigene
CoastPredict – Observing and Predicting the Global Coastal Ocean è il programma di ricerca e di sviluppo di soluzioni che vuole “ridefinire” il concetto di oceano costiero.
CoastPredict trasformerà le scienze dell’osservazione e della previsione dell’Oceano Globale Costiero, dai bacini idrografici, incluse le scale urbane, alle acque delle profondità oceaniche. Il programma integrerà le osservazioni con i modelli numerici per produrre previsioni, dagli eventi climatici estremi alle condizioni climatiche, per gli ecosistemi marini costieri (e i servizi che forniscono), la biodiversità, co-progettando una risposta trasformativa alle esigenze della scienza e della società. CoastPredict rinnoverà il concetto di Oceano Globale Costiero, concentrandosi sulle molte caratteristiche comuni a livello mondiale, per produrre osservazioni e previsioni della variabilità naturale e dei cambiamenti indotti dall’uomo nelle aree costiere, aggiornando l’infrastruttura per lo scambio dei dati con protocolli standard.
Il programma di ricerca CoastPredict è diretto dalla Prof. Nadia Pinardi, oceanografa di fama mondiale dell’Università di Bologna e parte del Comitato Strategico della Fondazione CMCC, mentre Giovanni Coppini, Direttore della Divisione scientifica CMCC “Ocean Predictions and Applications”, fa parte fin dalla sua prima costituzione dello Steering Group di CoastPredict.
A tutt’oggi, più di 250 fra scienziati, esperti e manager del mondo accademico, dei governi e del settore privato di 36 Paesi in tutto il mondo hanno già aderito all’iniziativa, sottoscrivendo il programma o inviando i propri commenti. Inoltre, Giovanni Coppini guida per il CMCC uno dei primi progetti operativi di CoastPredict, un progetto che porterà in Puglia, per il suo primo wiorkshop internazionale, 40 esperti, scienziati e utilizzatori di servizi di previsioni marine provenienti da tutti i continenti per analizzare lo stato dell’arte sulle previsioni e affrontare insieme una sfida epocale che coinvolge scienza, innovazione e le società umane: individuare le soluzioni per prevedere le condizioni marine vicino alle coste, lì dove il mare incontra la vita delle persone. A partire dalle sperimentazioni che sono già in atto per le coste pugliesi, la comunità internazionale si incontrerà per studiare sistemi di osservazione e previsione che saranno poi utilizzati con gli utenti e le parti interessate in aree costiere pilota in più di 20 paesi.
Si tratta del primo Workshop on Observing and Predicting the Global Coastal Ocean realizzato dal Progetto PredictOnTime e porter in puglia keynote speaker di livello internazionale, sessioni interattive tra i partecipanti, per una due giorni di ricerca applicata allo sviluppo sostenibile.
In particolare, attraverso il confornto dell’esigenze delle aree costiere di tutto il mondo, PredictOnTime migliorerà i sistemi di osservazione e di previsione costiera per guidare un cambiamento trasformativo sulle modalità di previsione dell’oceano costiero globale, testando, valutando e valutando le capacità di osservazione e di modellazione. In particolare, il progetto stimolerà il confronto della comunità internazionale per produrre risultati su obiettivi specifici quali: migliorare la comprensione del funzionamento e la capacità di previsione di questo complesso oceano costiero globale, dove gli impatti del cambiamento climatico sono amplificati; contribuire all’obiettivo del Decennio dell’oceano delle Nazioni Unite migliorando la comprensione dei processi dell’area costiera utilizzando un approccio multidisciplinare e integrato, migliorare la capacità di osservazione e previsione per una migliore comprensione delle dinamiche oceaniche costiere, con particolare attenzione agli eventi di breve durata e agli eventi estremi, migliorare i sistemi di osservazione e previsione costiera nei Paesi con scarse risorse, fornendo attrezzature a basso costo e facilmente trasferibili, sistemi di previsione trasferibili e buone pratiche.
di Mauro Bonocore
Pubblicato il 5 marzo 2023 alle ore 11:27