“La giusta protesta degli agricoltori non può rimanere una faccenda relegata alla categoria agricola. Da cittadini e da rappresentanti delle istituzioni non possiamo essere passivi spettatori. Tutta la comunità e la politica devono affrontare i temi posti al centro dei cortei e delle vibranti manifestazioni di questi giorni. Solo a Foggia hanno sfilato circa 1000 trattori, provenienti da tutta la provincia, per rivendicare i loro diritti”.
Si esprime così il consigliere regionale di Azione Sergio Clemente, segretario del Consiglio regionale pugliese, componente della IV e VI Commissione (Sviluppo economico e Politiche comunitarie – Lavoro – Formazione professionale) e componente Commissione regionale di studio e d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia.
“I redditi ridotti al minimo – continua – l’Irpef agricola, le imposizioni perpetrate in tutti questi anni dall’Unione Europea, l’impossibilità di dare un futuro alle terre, la nuova Pac, che annulla le coltivazioni del Mediterraneo. Le tematiche portate sui trattori riguardano tutti i consumatori italiani e la stessa sussistenza della dieta mediterranea, patrimonio Unesco.
In vista delle elezioni europee, tutti i candidati al Parlamento europeo, i partiti, i movimenti devono sottoscrivere un patto etico che ponga la nostra agricoltura al centro, con la difesa delle tipicità italiane e delle colture che hanno fatto grande il nostro territorio Dobbiamo impegnarci tutti, ognuno nel suo ruolo, per un cambio nelle politiche europee. La politica deve fare proprio il dossier degli agricoltori francesi, tedeschi e italiani, che contempla redditi migliori, più flessibilità sugli standard ambientali, aiuti per rispondere agli effetti del cambiamento climatico e alle epidemie, sgravi sui prezzi del carburante e dell’energia e una nuova prassi nei confronti di commodities contaminate”