20.9 C
Lecce
sabato, Aprile 19, 2025

Un salentino a Londra: così Antonio Lezzi ha portato l’inglese in Italia

Non sempre l’inquietudine è fonte di disagio: dipende da come la impieghi. Non lo è stata ad esempio quella di Antonio Lezzi, volato a Londra alla fine degli anni Novanta per sfuggire alle ristrettezze dimensionali della terra natia – il Salento – e tornato sei anni dopo a casa, dopo aver fatto il barman e il cameriere – e dopo aver guidato (unico italiano) anche i mitici bus londinesi a due piani per mantenersi e studiare nella City – con un’idea alquanto ambiziosa: portare l’Inghilterra a chi in Inghilterra non può andarci.

Fu proprio su uno di quei pullman, durante uno dei suoi viaggi quotidiani, che l’idea che avrebbe cambiato la sua vita prese forma. “Perché non portare l’inglese in Italia?”, pensava Antonio, che constatava con i suoi occhi la fatica dei suoi connazionali nel parlare ed apprendere la lingua. A Londra, infatti, Antonio aveva aperto gli occhi su quanto fosse importante parlare bene l’inglese, non solo per motivi lavorativi, ma anche per crescere come persone, per ampliare la propria visione del mondo.

Morgan School

 Una follia? In effetti. Ma, come teorizza una di quelle frasi motivazionali da biscotto cinese della fortuna, “mentre tutti sono impegnati a dire che una cosa non si può fare, arriva un altro e la fa”. E dunque Antonio Lezzi da Casarano-Matino, mentre probabilmente molti erano intenti a dargli del pazzo, è riuscito a dare corpo al suo sogno: portare l’inglese agli italiani che restano in Italia. Ci è riuscito prima con i salentini; successivamente, però – dopo aver aperto e consolidato con successo tre Morgan School a Casarano, poi a Galatina, poi a Tricase – è partito lancia in resta alla conquista del resto d’Italia. E i fatti gli hanno dato ragione, anzi ragionissima: progetto di espansione in franchising, oggi più di 40 sedi in tutta la Penisola.

Un’idea di grande successo che ha da poco compiuto venti anni: nelle Morgan School in tutta Italia, nate dal 2004 in poi dopo quel primo esperimento salentino, si sono connessi al mood british ragazzi dai 5 ai 18 anni, adulti e professionisti, scuole pubbliche, aziende, per un totale di più di 300mila persone, di più di 2mila aziende, di più di 700 scuole pubbliche, di più di 170mila famiglie in tutta Italia, per un rilascio totale di oltre 150mila certificazioni d’inglese. Con frequenza possibile anche on line e corsi tarati su specifiche esigenze professionali: come quello, di recente istituzione, per gestori di B&b.

Perché – Antonio ama ripetere – Londra non è solo una lezione di lingua, ma una lezione di vita: ti dà la misura di quanto il mondo cambi velocemente, ti connette in automatico con i luoghi in cui il presente diventa futuro. Non è solo parlare una lingua in più, imparare l’inglese: è diventare cittadini di una community in cui la lingua “va dalle persone”, senza che queste siano costrette a lasciare il proprio contesto.

Di grande successo anche i summer camp dedicati a bambini tra i 5 e 12 anni, che si tengono ogni estate presso l’eco-resort “Le Sirenè” di Gallipoli – iniziativa premiata negli scorsi anni dal settimanale “Donna moderna” tra le migliori d’Italia – e le vacanze-studio a Londra, New York, Los Angeles e Dublino, dove i giovanissimi studenti vengono dotati di braccialetto con Gps per essere monitorati in ogni momento del soggiorno. Per diventare bilingui, se iniziano a studiare per tempo, già a 16 anni.

Salerno, Monza, Verona, Pesaro e molte altre città italiane hanno la loro Morgan School, e a breve anche Sassuolo e Finale Ligure, giusto per citare le prossime aperture. L’apertura di nuove sedi rappresenta un passo significativo non solo per l’iniziativa imprenditoriale in sé, ma anche per i territori che le accolgono: non semplici istituti linguistici, infatti, ma veri e propri centri di crescita e sviluppo personale,  luoghi in cui si punta anche su un utilizzo proficuo della tecnologia: un’app dedicata provvede infatti a registrare i progressi degli studenti – sia dei 1500 attualmente iscritti presso le tre scuole salentine, sia delle diverse migliaia sparse in tutta Italia – in fatto di apprendimento, ma anche a mettere in rete i vari istituti italiani, fornendo a chi voglia migliorare la conoscenza della lingua sezioni dedicate alla grammatica e alle frasi per ogni occasione.

Per gli affiliati, infine, aderire al progetto Morgan School è molto più di un investimento imprenditoriale, considerato il brand già affermato e conosciuto a livello nazionale, con una solida reputazione nel campo dell’insegnamento. “Il nostro obiettivo è quello di rendere l’inglese risorsa accessibile a tutti”, spiega infatti Antonio Lezzi, “perché vogliamo che chiunque possa ampliare i propri orizzonti e sentirsi a casa in ogni angolo del mondo” (www.morganschool.it).

Di Leda Cesari – giornalista

Related Articles

Ultimi Articoli