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sabato, Novembre 23, 2024

Difendere la “casa comune”

Maria Rosaria De Lumé

L’aveva già scritto Orazio “Se la casa del tuo vicino va a fuoco, è anche affar tuo” perché inevitabilmente si sarebbe rimasti coinvolti nel disastro. “Tua res agitur”, è affare di ognuno se qualcosa nella nostra “casa comune” non va. Come dire: se  non  arriviamo a capire  che sia i nostri piccoli sconsiderati interventi quotidiani sia gli orientamenti politici  possono nuocere all’ecosistema, allora  proviamo a ragionare con sano egoismo. Se vogliamo salvare noi stessi, salviamo il pianeta. In fondo siamo fatti della stessa pasta.  Lo dice chiaramente papa Francesco nell’enciclica “Laudato sii”: «Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora». Ma quanto siamo lontani oggi  dalle lodi a sorella Acqua, fratello Fuoco e madre Terra!

Difendiamo allora la nostra “casa comune”. Il primo passo è la conoscenza perciò in questo numero, senza pretese di completezza,  sono tratteggiate a larghe linee quelle che sono le coordinate della nostra piccola  “casa” pugliese. Contesto geologico, botanico, urbanistico, architettonico, artistico,  come al solito oggetto della penna e della competenza dei nostri collaboratori.

Volevamo, però, anche fare un passo avanti, e dare “buone notizie”: ecco la nostra agricoltura nella visione dell’europarlamentare Paolo De Castro e la politica ambientale regionale nell’intervista dell’assessore Anna Grazia Maraschio; l’esempio positivo dell’Orto Family di Taranto e l’attenzione all’ambiente del Comprensivo di Melendugno, perché saranno proprio i ragazzi, gli uomini di domani,  a riparare i danni degli adulti di oggi.  E poi i percorsi, la Via Francigena, e altri scoperti e raccontati da chi ha scelto e continua a scegliere la Puglia come meta di “pellegrinaggi” non solo religiosi. C’è tanta sapienza nelle mani dei nostri artigiani che non rinunciano alla ricchezza della tradizione che riescono a interpretare alla luce della contemporaneità.

 Per tutto questo e per tanto altro la   Puglia continua ad essere amata. Questa volta è Carlo Verdone, ultimamente ospite nel Salento, a dirci perché, e  ancora Albano ambasciatore senza confini della bellezza della nostra regione. Al centro, come al solito, l’inserto Salute e turismo nel Salento che ha come tema la denatalità, anche qui analizzata da esperti.

Non so se in questo numero siamo riusciti a veicolare messaggi positivi. Era quello che ci proponevamo dopo quasi due anni di chiusure, di paura, di ansie, protetti da distanze e mascherine.  Non ne siamo fuori, ancora procediamo a vista ma con qualche certezza in più rispetto allo scorso anno. Ma fra qualche giorno  è Natale, farà il suo ingresso un nuovo anno. Il tempo rispetta le tappe e ci propone nuovi spunti di condivisione e solidarietà.   Gli storni nella bella immagine di copertina hanno ripreso a disegnare le loro coreografie spostandosi verso il Nord Africa sostenendosi a vicenda e mandandosi messaggi che si traducono in nuove immagini che hanno la leggerezza della musica e della fantasia, pur nella loro ordinata complessità.

 Allora Buon Natale e Buon Anno. Auguri . . . Ne abbiamo bisogno tutti.

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