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giovedì, Novembre 21, 2024

Alla ricerca della bellezza. anche di quella nascosta

È ancora bellezza in un periodo in cui siamo costretti  a ricordarla   con gli occhi del cuore, a interiorizzarla e quindi a farla più nostra.  Ma forse, chi sa: costretti a seguire il mondo dietro  schermi di varia grandezza, evitando responsabilmente strette di mano e abbracci, alla fine scopriremo segni di bellezza dove prima eravamo incapaci di scorgerli. In ogni caso ci accorgiamo ora di guardare le cose che ci circondano con occhi nuovi, non le possiamo più dare per scontate,  siamo   costretti  a tendere  lo sguardo al di là dei limiti che ci vengono imposti o che ci imponiamo (quando finirà tutto questo? A primavera? In estate?).

Servono occhi nuovi, servono orecchi attenti, serve tensione di tutti i sensi concentrati a “vivere” questi mesi che ci stanno insegnando molto, anche a nostra insaputa. Puglia tutto l’anno vuole essere una compagna nel viaggio di questo periodo con l’obiettivo di aiutarci ad affinare lo sguardo, a scoprire la bellezza della Puglia, quella splendente a occhi nudi, e quella nascosta, più difficile da scoprire. È questo, a guardare bene, il filo che lega i contributi di questo numero della rivista che avete sotto gli occhi.

Il punto di partenza è sempre quello alla base del progetto di Puglia tutto l’anno: il binomio cultura-turismo, suggellato anche dalla recente nomina ad assessore regionale alla Cultura e al Turismo di Massimo Bray. «La Cultura e il Turismo – ha detto subito dopo la nomina – sono da molti anni due temi importantissimi per la Puglia. Credo che occorra ripartire da questa certezza il prima possibile, per sentirci una comunità coesa e per pensare insieme il nostro futuro e quello dei nostri figli».  Cultura, quindi, come collante identitario di una regione, base su cui costruire il futuro, a iniziare dal prossimo. Cultura anche come “sostanza” del turismo.

Certamente il turismo è un ecosistema che è stato duramente colpito dal Covid, ma è da qui che bisognerà partire per far riprendere quota al Paese. Dovrà essere un turismo che privilegia l’attenzione per le persone, la bellezza, la cultura, la capacità di relazioni e quindi  il dialogo interculturale e quello interreligioso.  La Puglia, l’Italia non saranno sole: sarà l’Europa a dare una mano con il Next Generation Eu, con gli itinerari europei, con il  Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con quello  del turismo lento,  con  il recupero delle ferrovie storiche, con le piste ciclabili e i cammini che trovano nella Puglia l’ambiente naturale.

Prima di iniziare a leggere, Buon Natale e Buon 2021 a tutti. Sarà un Natale-dono, come si augura Franco Arminio.  E poi buona lettura, tornando indietro all’esplosione della Bellezza estiva con l’evento Dior in piazza Duomo a Lecce, che continua a “spargere” luminarie in tutto il mondo, con  una visita alle Costantine, al museo di Ruvo; ancora la Puglia “nascosta” nel mare di S. Sabina e nella gravina di Giulieno, i segreti del mosaico della cattedrale di Otranto;  con i pugliesi di un tempo come Sabatino De Ursis e Vito Domenico Palumbo, quelli del nostro tempo come Giovanni Valletta; poi uno sguardo al nostro oro verde, l’olio. Tutti elementi che insieme rispondono alla domanda “Perché vengo in Puglia” e che Gianni Seviroli traduce in poesia.

di Maria Rosaria De Lumè 

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