Tra il verde della periferia di Uggiano La Chiesa, nella sua casa-nido-quartier generale, incontriamo Totò Giannetta, pittore, artista riconosciuto in tutto il paese, custode dell’arte che mette in risalto la bellezza della natura e la preserva. La casa è per gli appassionati una piccola galleria, nella quale ci si immerge volentieri. Giannetta risponde alle nostre domande con fierezza, orgoglioso del suo lavoro e del meritato riconoscimento, senza lasciar trapelare i segreti trucchi del mestiere.
Cos’è per lei l’arte?
Il mio passato ha radici nell’aeronautica ma l’arte è sempre stata la mia compagna di viaggio. Ho allestito molte mostre e in molte case sono presenti le mie creazioni, che siano piccole conchiglie o tavole più grandi. Sono soddisfatto del mio lavoro. Adesso ho molto tempo per dedicarmi a ciò che mi piace davvero fare. È bello svegliarsi la mattina e “buttare giù” quello che mi passa per la testa.
Qual è la sua fonte di ispirazione?
Rappresentare la natura in tutti i suoi aspetti è la massima espressione e ispirazione. La ritrovo nelle tavole in legno d’ulivo, negli elementi di tutti i giorni come la frutta, nei paesaggi marini e nella figura femminile. Donne formose e rappresentate nella loro bellezza più pura, come mia moglie.
Un lavoro al quale è particolarmente affezionato?
Sono affezionato a tutti i miei lavori. Ognuno ha un particolare che lo differenzia da un altro. Ad esempio, se è una brutta giornata le linee saranno più marcate, molto nere, al contrario di altre tavole con linee più leggere e pulite. Trasformo ciò che posso in arte. Conchiglie, cucchiai, medaglie ed altro perché la loro forma mi permette, nonostante le dimensioni, di decorarle a piacimento. Su questi elementi preferisco rappresentare paesaggi marini o tipicamente pugliesi.
La sua originalità si riscontra nelle tavole di legno d’ulivo…
Le tavole in legno d’ulivo arrivano dalla mia falegnameria di fiducia. Sono molto particolari perché anche il loro processo di creazione è particolare. Sono fasce di legno unite tra di loro, anche sovrapposte, e il risultato è la base di quello che andrò a fare. Le venature dell’ulivo sono le bozze che un qualsiasi artista farebbe a matita. Dopo aver studiato per bene ogni linea, inizio a dipingere i primi lineamenti. Seguo semplicemente il disegno già impostato dalla natura, aggiungendo qualche particolare e sfruttando davvero tanta fantasia.
La sua collezione comprende tavole nelle quali vengono rappresentati degli elementi all’interno di un ovale. Una linea continua utilizzando soltanto una penna. Come vengono realizzate?
Le tavole fatte in penna nascono dalla mia mano senza pensarci troppo, dipende dal momento. Sono la mia espressione, il mio stato d’animo, le mie idee riguardo un argomento. Mi basta semplicemente una penna e una volta che l’inchiostro tocca il foglio non si ferma più. Rappresento le donne, i paesaggi, i momenti storici e anche la natura morta.
A cura di Rebecca Rizzo