Andare in campagna in questo periodo è veramente rilassante. L’odore dell’aria comincia a cambiare perché cambiano i prodotti della terra. Tra settembre e ottobre comincia a maturare un frutto chiamato mela cotogna. Frutto antico originario dell’Asia minore, citato anche negli scritti di Plinio il vecchio e Catone (scrittori della Roma antica), lo si coltivava già nell’epoca babilonese. Il cotogno è un albero che può raggiungere e superare gli 8 metri di altezza, Cydonia Oblonga è il suo nome botanico. Le foglie sono caduche e in primavera i suoi fiori sfumati di bianco e rosa, producono un intenso profumo. Il frutto dalla forma caratteristica tondeggiante è a volte un po’ allungato, a maturazione si presenta di colore tra il verde chiaro e il giallo intenso con un profumo inconfondibile. Il frutto è ricoperto da una intensa peluria che lo protegge fino a maturazione. Dopo la raccolta, prima di essere consumati, i frutti si mettono a riposare e a completare la maturazione per circa tre settimane coperti dalla paglia che ha la funzione di mitigare l’intenso profumo. La mela cotogna è quasi impossibile da consumare a crudo anche una volta maturo perché la sua
polpa rimane dura e fibrosa dal sapore aspro. È ricco di pectina rendendolo protagonista in diverse preparazioni dolciarie come le mostarde e le confetture. La sua trasformazione in purezza da un risultato che tutti conosciamo come la cotognata, una marmellata soda che non si spalma ma si mangia a tocchetti o a fette. Diverse sono le preparazioni che possiamo fare con questo frutto e in pochi conoscono il consumo delle mele cotogne al forno aromatizzate con spezie, vino rosso e zucchero che possono fare da contorno ad una crema inglese o al gelato alla vaniglia. La torta di mele cotogne, il liquore, le gelatine, le frittelle, i tocchetti di cotognata accompagnano un tagliere di formaggi stagionati. Il gusto agro-dolce di questo frutto lo rende un compagno ideale per la preparazione di alcune carni come l’arrosto di maiale, la faraona ripiena e tanto altro fin dove la vostra fantasia vi spinge ad abbinare questo frutto profumato e straordinario.
Buona raccolta
di Maria Rita Pio
Pubblicato il 24 ottobre 2023