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giovedì, Novembre 21, 2024

La Puglia mi ha ridato la vita. Felicia Bottino

Amo la Puglia perché … mi ha ridato la vita! Certo conoscevo la Puglia già da tanti anni: come architetto ero andata negli anni Ottanta a Lecce per un convegno di una sola giornata ed ero rimasta a lungo ad ammirare  la bellissima Piazza della Cattedrale di Santa Maria Assunta; poi alcuni anni dopo ero andata  a Bari per l’inaugurazione del Teatro Petruzzelli restaurato, un’o- pera veramente straordinaria, inaugurata dall’allora Presidente Niki Vendola. Il giorno dopo, oltre al piccolo ma stupendo centro storico, avevo girato spinta da un forte interesse l’intera zona murattiana, zona ormai storica della città che con una struttura viaria ortogonale di rara bellezza, collega il centro storico lungo tutta la costa. Lo stesso interesse mi suscitò il viaggio che, assieme ad altri colleghi architetti, compimmo per visitare Taranto. Tre bellissime città, una bella regione. Ma la Puglia mi ha “ridato la vita per la sua bellezza” diversi anni dopo, quando la mia vita era ormai profondamente cambiata! Era il 2004 e io avevo perso da poco il mio compagno  con il quale avevo sempre trascorso le vacanze in Sardegna, a Porto Rotondo, così come, sempre in Sardegna a Santa Teresa di Gallura, avevo passato tutte le estati con mio marito e i miei figli, che fin da piccoli avevano imparato a nuotare in quelle acque belle e trasparenti, vuoi di sabbia o di roccia, e che io ritenevo ineguagliabili!  Rimasta sola, con i figli già grandi, non sarei mai più riuscita a tornare in Sardegna, troppi i ricordi dolorosi e allora insuperabili, e il vuoto che mi riempiva all’approssimarsi  dell’estate mi costrinse a non andare più al mare.

Finché, come dicevo, nel 2004, i miei più cari amici mi proposero di acquistare, come facevano loro, una casa in Salento! Valutai la proposta come una soluzione per ricominciare a vivere il mare, non conoscevo il Salento, ma comprai la casa addirittura guardandola solo sulla carta! E fu da lì che ricominciai a vivere, in un mare stupendo, tra le rocce di Castro e le spiagge di Ugento, tra le foreste di ulivi e una moltitudine incredibile di piccoli centri storici, uno attaccato all’altro, a distanza di pochissimi chilometri uno dall’altro, quasi a formare nell’insieme un’unica metropoli, e ognuno con la sua Piazza, la sua Chiesa, il suo Palazzo! La bellezza di viverci per almeno due mesi all’anno mi fece scordare la Sardegna, mi fece  capire di quante bellezze ambientali e culturali è ricco il nostro Paese e di come, forse, non le sappiamo appieno valorizzare! Da allora Spongano è divenuta la mia seconda residenza e soprattutto nei primi anni alternavo le giornate tra una costa e l’altra, approfittando in questo modo per visitare tutti i centri storici dell’interno: da Otranto, incredibilmente bella con vicino i Laghi Alimini a Maglie, da Galatina a Melpignano, da Gallipoli a Tricase, da Torre dell’Orso a Santa Caterina, e poi giù fino a Santa Maria di Leuca! E ricordai allora che era proprio quello il tacco di terra costituita da una rete fitta di luci che una notte, tornando in Italia in aereo dall’Egitto mi colpì con sorpresa e meraviglia! Difficile immaginare la bellezza del Salento se non la si vive, e io finalmente avevo ricominciato a vivere!


Felicia Bottino
Architetto, professore ordinario di Progettazione urbanistica dal 1980 presso lo I.U.A.V; assessore regionale dell’Emilia Romagna con delega  all’Edilizia  e  Urbanistica,  alla Qualità urbana, alla Cultura e al Turismo.
Nella sua attività professionale ha elaborato e coordinato diversi Piani e progetti urbanistici. Notevole la sua attività di ricerca e formazione, numerosissime le pubblicazioni.

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