Abbiamo incontrato, nella loro bottega fasanese, Angelo e Vito Olive, padre e figlio, a capo di OliveArte, un’azienda con oltre 25 anni di esperienza nelle lavorazioni artistiche di metalli come il rame, l’ottone, il ferro e l’acciaio e nella lavorazione di lamiere per vari tipi di realizzazioni tra cui le coperture in rame. Padre e figlio, testimoni di un mestiere antico che resta al passo coi tempi.
Signor Angelo, lei è praticamente nato in questa bottega. Come è stato vederla crescere e innovarsi negli anni?
«La nostra attività è quasi secolare, risale ai tempi di mio nonno e mio padre. Principalmente la lavorazione del rame comprendeva pentolame, caldaie e camini, i bisogni erano diversi da quelli odierni ed era comune trovare un lavoro come quello che svolgiamo noi tuttora. Ho introdotto le cappe ed ora mio figlio lavora anche con i bassorilievi. Adesso adoperiamo svariate tecniche e grazie ai macchinari è possibile ottenere cilindri perfetti, laminare, piegare e intagliare i vari materiali».
La vostra bottega è ricca di articoli di design. L’innovazione che incontra la storia per soddisfare ogni tipo di cliente. Vito raccontaci com’è essere un artigiano nel 2021.
«Da giovanissimo avevo intrapreso un altro percorso, poi ho cominciato a lavorare nell’azienda di famiglia. Mio padre ha iniziato introducendo le ossidazioni e, incuriosito dal risultato, ho deciso di specializzarmi in questo particolare tipo di lavorazione. Ad oggi me ne occupo, riuscendo ad ottenere un celeste su ottone attraverso ossidazioni naturali che avvengono grazie a reagenti chimici. Come vedete, OliveArte si preoccupa di offrire al pubblico elementi di arredo e design. Ad esempio, le nostre lampade da parete, da quelle con la tecnica di lavorazione più semplice a quelle che da spente sembrano, e sono, installazioni artistiche. Oppure le nostre cappe in rame, poiché attraverso l’impiego di metalli si può dare vita a forme anche irregolari che non sarebbero possibili con i classici materiali edili. Un altro vantaggio dell’uso di materiali come il rame, il piombo, l’alluminio, l’acciaio, lo zinco e il titanio è la loro durabilità, la mancanza di manutenzione e la possibilità di risolvere problemi funzionali».
Sempre più giovani faticano ad avvicinarsi al fascino dell’arte di bottega. Un tuo pensiero.
«È vero, è un mestiere che richiede molto sforzo fisico ed essere un artigiano moderno significa adattarsi alle tendenze che è il cliente stesso a creare. Non essendo ormai un lavoro così diffuso, ho fondato un’associazione di artigiani “Fatto in bottega”, con lo scopo di dare visibilità e avvicinare le persone a queste arti».
a cura di Rebecca Rizzo