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giovedì, Novembre 21, 2024
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ERRATA CORRIGE “Acaya, la cittadella fortificata modello di architettura militare”

ERRATA CORRIGE

La foto del ritratto di Gian Giacomo dell’Acaya apparsa nell’articolo – Acaya, la cittadella fortificata modello di architettura militare – pag. 31 di In Puglia tutto l’anno, ed. settembre 2024, a firma Eugenio Imbriani, non appartiene al noto architetto militare, ma a Gian Giacomo Adria, medico, umanista e storiografo italiano. Pubblichiamo di seguito l’articolo corretto, scusandoci con l’autore e con i nostri cari lettori.


A Maglie un incontro su: “Tumore al seno: dalla diagnosi alla riabilitazione”

“Tumore al seno: dalla diagnosi alla riabilitazione” è il tema di un incontro organizzato dal Cif, Centro italiano femminile, ASD SportivaMente-Maglie,  Commissione pari opportunità del Comune, Alca, Museo e Biblioteca. Curato dalla  dott.ssa Enrica Cillo, ospiterà una lectio magistralis del prof. Francesco Schittulli, senologo-chirurgo, presidente nazionale Lilt  su “Le future prospettive per vincere il tumore al seno”. Seguirà una tavola rotonda con la partecipazione di Antonio Portaluri, medico radiologo; Raffaella Cezza, fisioterapista; Silvia Dongiovanni, psicologa psicoterapeuta; Enrica Cillo, biologa nutrizionista. Introduce e coordina Donatella Cancella, presidente della commissione comunale Pari opportunità.


L’incontro, che rientra nelle iniziative dell’Ottobre rosa, mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno,  si terrà mercoledì 23 ottobre alle ore 19 nella sala Florio Santini dell’Alca.

8° Concorso Fotografico “Puglia: l’architettura rurale”

Tema:

Architettura rurale: trulli, masserie, pajari, muretti a secco, borghi antichi, dettagli architettonici, paesaggi rurali con elementi architettonici.

Scadenza: 1° dicembre 2024


REGOLAMENTO

ORGANIZZATORI

Il concorso fotografico è promosso dalla rivista trimestrale In Puglia tutto l’Anno, dall’editore Medinforma.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a tutti. Non ci sono limiti di età. Ogni partecipante potrà inviare un massimo di due foto all’indirizzo foto@inpugliatuttolanno.it, specificando nella mail il nome dell’autore e il luogo raffigurato. Sono esclusi dalla gara: i membri della commissione giudicatrice, i rispettivi familiari e quanti interessati all’organizzazione del concorso.

CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE IMMAGINI

Sono ammesse fotografie b/n e a colori con inquadrature sia verticali sia orizzontali in formato JPEG (jpg), realizzate anche da cellulare. Le fotografie dovranno essere inedite. Le immagini non conformi alle specifiche richieste non verranno prese in considerazione.

TEMPI E MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEL CONCORSO

Nel corso dell’anno il concorso si può articolare in varie edizioni (che potranno avere un tema specifico in relazione al periodo) e tempi che verranno divulgati attraverso il sito e i social. Tutte le foto inviate saranno pubblicate sul sito della rivista www.inpugliatuttolanno.it e sottoposte al giudizio dei lettori che esprimeranno la loro scelta con un like sulla pagina fb dedicata. Una giuria, composta da esperti, esprimerà a sua volta un giudizio insindacabile. Saranno premiate le due foto che avranno ottenuto più consensi: una da parte dei lettori sul web e l’altra dal giudizio della giuria qualificata. Il premio consisterà in un in un voucher del valore di euro 200 da utilizzare presso una struttura convenzionata*. I vincitori di una qualsiasi edizione del Concorso fotografico, sezione “like dei lettori”, qualora risultassero utilmente piazzati a ricevere i premi previsti nelle successive 3 (tre) edizioni del Concorso, verranno collocati agli ultimi posti delle graduatorie delle suddette edizioni.

PRIVACY, RESPONSABILITÀ DELL’AUTORE E FACOLTÀ DI ESCLUSIONE

Ogni partecipante è responsabile del materiale da lui presentato al concorso, pertanto si impegna a escludere ogni responsabilità degli organizzatori nei confronti di terzi, anche di eventuali soggetti raffigurati nelle fotografie. Il concorrente dovrà informare eventuali persone ritratte nei casi e nei modi previsti dal Regolamento UE 2016/679, nonché procurarsi il consenso alla diffusione delle immagini. In nessun caso le foto potranno contenere dati qualificabili come sensibili. Gli organizzatori si riservano, inoltre, di escludere dal concorso e non pubblicare le foto non conformi nella forma e nel soggetto a quanto indicato nel presente bando oppure alle regole comunemente riconosciute in materia di pubblica moralità, etica e decenza, a tutela dei partecipanti e dei lettori. Non saranno perciò ammesse le immagini ritenute offensive, improprie e lesive dei diritti umani e sociali.

DIRITTI D’AUTORE E UTILIZZO DEL MATERIALE IN CONCORSO

I diritti sulle fotografie vengono ceduti all’editore. Ad ogni loro utilizzo le foto saranno accompagnate dal nome dell’autore. I dati personali forniti dai concorrenti saranno utilizzati per le attività relative alle finalità istituzionali o promozionali secondo quanto previsto dal Regolamento UE 2016/679.

* Le strutture convenzionate sono elencate nel sito www.inpugliatuttolanno.it


Teresa Vella alla seconda edizione della mostra “Sono tazza di te”

Teresa Vella, magliese, è una delle 26 artiste presenti nella mostra “Sono tazza di te! – 2a edizione coi baffi”, a cura di Anty Pansera e Patrizia Sacchi, organizzata da DcomeDesign, associazione impegnata nella promozione e diffusione della creatività femminile, in coproduzione con CASVA.

Novità assoluta per questa seconda edizione è la presenza anche di dodici artisti uomini, con il nuovo format “coi baffi” appunto. Per la prima volta, dunque, DcomeDesign supera i confini di genere, esponendo tazze pezzi unici, progettate e realizzate sia da donne che da uomini.

Due le tappe della mostra inaugurata  il 16 ottobre: la prima a Milano  presso la Fabbrica del vapore in via Giulio Cesare Procaccini  dove si protrarrà fino al 30 ottobre; la seconda tappa sarà a Lodi presso l’ex Chiesa dell’Angelo dal 14 dicembre 2024 – 26 gennaio 2025.

Il titolo della Tazza di Teresa Vella è: “Te – sano” Così l’artista la descrive: “Una tazza-installazione in miniatura che racconta l’essenza dell’amore, quel vortice vitale di profumi e sensazioni che trasforma e rapisce. Realizzata con tre tipi di vetro industriale e due vetri artigianali fusi, l’opera è un raffinato intreccio di creatività e progettualità. Al centro, una goccia di vetro rosso, recuperata da una precedente opera realizzata presso le fornaci di Murano, rappresenta l’essenza stessa del progetto, una fusione tra fragilità e indelebile vissuto”.


 Chi è Teresa Vella

  Nasce a Maglie nel 1959. Si laurea al D.A.M.S. di Bologna con Attilio Marcolli e Giovanni Anceschi. Per un anno frequenta la Domus Academy di Milanofiori, Corso post-universitario di Car Design tenuto da Rodolfo Bonetto – dove incontra Pierre Restany. Frequenta lo studio di Bruno Munari e partecipa ad alcuni laboratori dei bambini tenuti al Museo Civico di Storia Naturale. Riceve l’attestato di Graphic Design per il Corso di G. Anceschi e T. Maldonado presso la Facoltà di Architettura di Milano. Visita le fornaci di Murano e si appassiona alla lavorazione del vetro, contemporaneamente anche a quello industriale artisticamente fuso. Nel suo Studio in Ripa Ticinese a Milano organizza eventi per inaugurare e presentare i suoi nuovi lavori in vetro. Progetta e cura il 3° Premio Internazionale Enrico Mattei per Agip Spa ed Eni a Roma. Si occupa di immagine coordinata, del design e redesign degli elettrodomestici, dei progetti di Stand fieristici in Italia, Francia, Germania, Repubblica Ceca e Russia della Philco Italia e Philco International. Ottiene l’Attestato di formazione professionale della Provincia di Lecce “Con gli occhi dei bambini”; progetta e disegna il logo delle strade dell’Olio e del Vino. Ridisegna la campagna pubblicitaria “Salento in bus” ed è consulente creativa per la Campagna sulla sicurezza Stradale. Artista e designer, espone, organizza e cura mostre Personali e Collettive. Da qualche anno si occupa solo di Arte e si esprime tramite la realizzazione di Installazioni e attraverso la fotografia. Attualmente vive a Maglie.

www.teresavella.com

I vincitori del 7^ Edizione del Concorso Fotografico


Speranza di pace. Attesa di luce. Ricerca di profondità sconosciute: sono questi i tratti di un universo che ci unisce e riconduce tutti e ciascuno verso il bisogno inappagato di quella bellezza che salverà il mondo.

Ed è in questo scenario, modulato da sentimenti comuni, che la rivista “In Puglia tutto l’anno” lancia la quinta edizione del Concorso fotografico “Ho visto la Puglia così”, proponendo due nuclei tematici che hanno il sapore, i profumi, i colori e le suggestioni dell’estate. Il concorso si compone di due distinte sezioni:

– la prima, dal titolo “Le torri costiere”, propone il tema delle sentinelle pugliesi.

– la seconda, dal titolo “Emozioni Sommerse: scatti nei fondali pugliesi”, propone quello dei fondali marini. Con riferimento alla prima sezione, ci piace evidenziare che lungo i 940 chilometri di costa che delimitano l’area regionale, si ergono ben 121 torri: 25 in Capitanata, 16 in Terra di Bari e 80 in Terra d’Otranto.

Si tratta di strutture fortificate che, nei secoli passati, svolgevano funzioni essenziali per la sopravvivenza degli autoctoni in quanto servivano all’avvistamento delleimbarcazioni nemiche, alla difesa dai predatori e al contrasto di ogni possibile invasione che poteva venire dal mare. Oggi, seppur diroccate e in rovina, ingiuriate dal tempo e dalla negligenza, ostaggio dell’incuria e del silenzio, continuano orgogliosamente a offrirsi al nostro sguardo, a ricordarci il loro glorioso e insostituibile passato di sentinelle e a custodire storie, misteri e leggende. Impertinenti forse, ma ancora oggi scrigni ricchi di cultura, di vita e… frammenti di bellezza: un po’ di quella bellezza che salverà il mondo.

Con riferimento alla seconda sezione, ci piace immaginare che, dalle torri antiche, diventa possibile tuffarsi nei fondali marini, lasciarsi abbracciare dall’acqua e giocare con emozioni sommerse che variano con il variare della conformazione orografica acquatica. Lungo la costa pugliese, infatti, vi sono fondali bassi e sabbiosi che si alternano capricciosamente con quelli compatti e rocciosi in cui digradano le scogliere più impervie, a picco sul mare. Sempre e comunque, tuttavia, troviamo una incredibile ricchezza di flora, di fauna e di biodiversità: è un universo da scoprire, da fermare in uno, due, dieci, cento scatti e offrire a chi non sa.

E tanti non sanno, nonostante sin dai tempi più antichi, l’umanità sia stata attraversata dal desiderio di esplorare tutto quel mondo sommerso dalle acque.

L’invito che vi rivolgiamo è quello di fermare con i vostri scatti gli scorci che vi hanno emozionato di più perché le vostre emozioni sapranno diventare anche nostre. Avete tempo sino al 10 settembre 2024. Per partecipare al Concorso è necessario inviare:

– le vostre foto tramite Messenger al link: http//m.me/101740768326323

– una mail all’indirizzo di posta elettronica: foto@inpugliatuttolanno.it indicando nome e cognome dell’autore e denominazione del luogo rappresentato nella relativa foto, compresa la provincia di riferimento. Saranno scelte quattro foto in tutto, due per ciascuna sezione, di cui:

– la prima di ogni sezione, individuata da un’apposita commissione;

– la seconda di ciascuna sezione, individuata sulla base del numero di like capitalizzati su Facebook.

I PARTECIPANTI (photo gallery)


Luigi Piccione – Luigi Cataldi


 Daniela Francabandiera


Romualdo Rizzo


Danilo Chiloiro


Cristina Mancini


 Giulio Rugge – Ruggero Morisco – Giorgio Nuzzo 


Caterina Piccoli


Annalisa Jonas – Mario Silvestro


Bruno Leo


Francesca Calò


Roberto De Matteis – Giorgio Belli


Marco De Luca

 


Paolo Foscarini – Chiara Ricchiuto


Lina Taronna

 


Angelo Perrone


De Blasi Salvatore


Giacomo Loiudice – Deborah Fanini


Alessandra Tarentini- Alessandro Caiulo


Annalisa Pizza – Antonio Cuccorese


Antonio Quarta- Cesare Petrelli


Claudio De Marco


Daniele Giaffreda


Daniele Depascale  – Fabio Marino


Diego Vantaggiato


Fiore Biccario


Francesco Zurlo


Gemma Alfieri


Giuliano Sabato – Jvan Giannone


Graziano Cannoletta


Massimo Rolando


Michele Decicco


Urbano Michele

 


REGOLAMENTO

ORGANIZZATORI

Il concorso fotografico è promosso dalla rivista trimestrale “In Puglia tutto l’anno”, dall’editore Medinforma in collaborazione con Caroli Hotels.

TEMA

Il concorso si compone di due distinte sezioni:

– la prima, dal titolo “Le torri costiere”, propone il tema delle sentinelle pugliesi.

– la seconda, dal titolo “Emozioni Sommerse: scatti nei fondali pugliesi”, propone quello dei fondali marini. Con riferimento alla prima sezione, ci piace evidenziare che lungo i 940 chilometri di costa che delimitano l’area regionale, si ergono ben 121 torri: 25 in Capitanata, 16 in Terra di Bari e 80 in Terra d’Otranto.

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a tutti. Non ci sono limiti di età. Ogni partecipante potrà inviare un massimo di due foto all’indirizzo foto@inpugliatuttolanno.it, specificando nella mail il nome dell’autore e il luogo raffigurato. Sono esclusi dalla gara: i membri della commissione giudicatrice, i rispettivi familiari e quanti interessati all’organizzazione del concorso.

CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE IMMAGINI

Sono ammesse fotografie b/n e a colori con inquadrature sia verticali sia orizzontali in formato JPEG (jpg), realizzate anche da cellulare. Le fotografie dovranno essere inedite. Le immagini non conformi alle specifiche richieste non verranno prese in considerazione.

TEMPI E MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEL CONCORSO

Nel corso dell’anno il concorso si può articolare in varie edizioni (che potranno avere un tema specifico in relazione al periodo) e tempi che verranno divulgati attraverso il sito e i social.

Tutte le foto inviate saranno pubblicate sul sito della rivista www.inpugliatuttolanno.it e sottoposte al giudizio dei lettori che esprimeranno la loro scelta con un like sulla pagina fb dedicata.

Una giuria, composta da esperti, esprimerà a sua volta un giudizio insindacabile. Saranno premiate le due foto che avranno ottenuto più consensi: una da parte dei lettori sul web e l’altra dal giudizio della giuria qualificata. Il premio consisterà in un weekend per due persone nelle strutture di Caroli Hotels e sarà assegnato con cadenza trimestrale. Non si escludono premi ai secondi classificati.

I vincitori di una qualsiasi edizione del Concorso fotografico, sezione “like dei lettori”, qualora risultassero utilmente piazzati a ricevere i premi previsti nelle successive 3 (tre) edizioni del Concorso, verranno collocati agli ultimi posti delle graduatorie delle suddette edizioni.

PRIVACY, RESPONSABILITÀ DELL’AUTORE E FACOLTÀ DI ESCLUSIONE

Ogni partecipante è responsabile del materiale da lui presentato al concorso, pertanto si impegna a escludere ogni responsabilità degli organizzatori nei confronti di terzi, anche di eventuali soggetti raffigurati nelle fotografie. Il concorrente dovrà informare eventuali persone ritratte nei casi e nei modi previsti dal Regolamento UE 2016/679, nonché procurarsi il consenso alla diffusione delle immagini. In nessun caso le foto potranno contenere dati qualificabili come sensibili. Gli organizzatori si riservano, inoltre, di escludere dal concorso e non pubblicare le foto non conformi nella forma e nel soggetto a quanto indicato nel presente bando oppure alle regole comunemente riconosciute in materia di pubblica moralità, etica e decenza, a tutela dei partecipanti e dei lettori. Non saranno perciò ammesse le immagini ritenute offensive, improprie e lesive dei diritti umani e sociali.

DIRITTI D’AUTORE E UTILIZZO DEL MATERIALE IN CONCORSO

I diritti sulle fotografie vengono ceduti all’editore. Ad ogni loro utilizzo le foto saranno accompagnate dal nome dell’autore. I dati personali forniti dai concorrenti saranno utilizzati per le attività relative alle finalità istituzionali o promozionali secondo quanto previsto dal Regolamento UE 2016/679.

Intervista al dott. Marco Galati, da Parma al Messico, da Milano al Salento: un viaggio di formazione, salute e ritorno alle origini.

Il Sud, terra di cultura ed eccellenze, di menti in movimento che a volte trovano il coraggio di tornare o viaggiano su e giù per l’Italia decidendo comunque di fissare la propria dimora nella terra d’origine, dedicandosi alla crescita del territorio, diffondendo conoscenza, competenze e amore.

La storia di Marco è un esempio illuminante di questa scelta e un’ispirazione per le nuove generazioni a non arrendersi nonostante i sacrifici e le difficoltà del percorso.

Marco Galati è un medico chirurgo salentino specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed estetica: ha studiato all’Università di Parma conseguendo una prima specializzazione e una seconda alla prestigiosa scuola del Dott. Guerrerosantos (dopo regolare concorso) in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica con particolare approfondimento della Chirurgia Ricostruttiva mammaria, chirurgia di mano, chirurgia di Labio palatoschisi e chirurgia estetica. Attualmente è chirurgo plastico libero professionista con attività a Milano, Lecce e Parma, amministratore della società Elite Plastic Surgery e con all’attivo migliaia di interventi chirurgici (circa 250 interventi chirurgici di chirurgia plastica da primo operatore all’anno). Referente per il Salento e la Puglia dell’Istituto Europeo di Oncologia a supporto delle pazienti oncologiche operate c/o l’Istituto.

Cosa ti ha spinto a lasciare la tua terra d’origine?

Sono arrivato a Pama per studiare Medicina perché a Lecce ancora non c’era questa facoltà: volevo fare chirurgia plastica, è sempre stato un mio sogno e adoravo tale specializzazione. Poi ho capito presto che la chirurgia plastica in Italia era gestita da un ristretto circolo di professionisti universitari ed ho dovuto sgomitare facendo tanta gavetta in reparto per entrare in specializzazione. I 5 anni in Italia mi sono serviti soprattutto per rafforzare l’ambito estetico ricostruttivo mentre in particolare per la parte estetica, per approfondire ulteriormente, mi sono trasferito in Messico dove ho frequentato una delle migliori scuole in America Latina, accumulando moltissima esperienza e lavorando anche per i bimbi affetti da labio palatoschisi (labbro leporino). Poi però sono rientrato in Italia scegliendo Milano, poiché ho avuto un importante incarico presso lo IEO (Istituto Europeo di Oncologia) del dott. Veronesi in particolare lavorando sulla ricostruzione mammaria. Ho scelto di lavorare nel settore privato dividendomi tra Milano, Parma e Lecce dove intanto avevo avviato la mia clinica: peraltro sono diventato il referente per la Puglia dello IEO nella ricostruzione mammaria. Milano mi ha sempre offerto tantissime opportunità ma sono salentino e l’idea di tornare a casa mia, nella mia terra d’origine, ha iniziato insinuarsi insistentemente: così ho trasferito la mia famiglia ed ho scelto di ancorare le mie radici al Sud pur viaggiando tra Milano, Parma (una settimana al mese circa) e la mia clinica in Salento. A Parma mi sono sempre sentito un po’ estraneo mentre Milano mi ha accolto con la sua multiculturalità, trovando tante persone come me: per questo resto in parte in tale città, anche perché posso aggiornarmi sul lavoro, mi dà lustro, grande qualità professionale e torno nella mia terra dove mi sento più felice, coi miei affetti, la mia famiglia.

Cosa manca e cosa miglioreresti della Puglia?

Mi mancava moltissimo il calore della gente del Sud, sentirmi a casa mia, la mia famiglia, gli affetti le mie origini e la cultura, il clima, il mare.

Migliorerei tanto al Sud: lavoro bene, ho un ottimo tenore di vita e sono orgoglioso soprattutto di essere stato capace di diventare un riferimento importante per i malati oncologici perché essendo il riferimento pugliese dello IEO per la ricostruzione mammaria aiuto le persone che hanno tumore al seno con pochi soldi ed è il mio tempo migliore poiché evito a tali pazienti anche i viaggi costosi al Nord e questa è una grande soddisfazione umana oltre che professionale (ho ricevuto il premio “Salento nel cuore per la medicina” dal Comune di Carmiano per tale motivo). Tra i vantaggi di avere trasferito mia moglie e mia figlia non posso dimenticare la sicurezza del Salento rispetto a Milano, il clima, la generosità delle persone: penso che Lecce, Maglie siano cittadine con una qualità della vita impagabile. Se hai un buon lavoro al Sud riesci a vivere benissimo e puoi permetterti cose che altrove diventano costose come banalmente mangiare fuori casa. A Milano i miei clienti sono facoltosi perché la classe media non può permettersi le mie tariffe, mentre in Salento ha un tenore economico diverso e più sostenibile da vari punti di vista. Inoltre, il sistema scolastico è ottimo.

Del Sud sicuramente bisognerebbe rendere più efficienti i mezzi di comunicazione e trasporto (senza auto non ti muovi: i pazienti del Nord che arrivano in Salento devono essere guidati per raggiungere la clinica!).

Migliorerei la qualità di vita delle persone: il sistema sanitario pugliese ha alcune eccellenze ma non è paragonabile a quello ad esempio di Milano. Capisco che questo dipende da un’economia regionale più efficiente al centro-nord e forte come in Lombardia e in Emilia-Romagna. La burocrazia in Italia è difficile e nel Sud è catastrofica: l’imprenditore pugliese che decide di aprire la sua attività è un eroe e incontra vari ostacoli (per non parlare dei NO che riceve e che bloccano i lavori per mesi o anni!), per non parlare di altre nazioni in cui ci sono molte più agevolazioni.

In generale, so bene che al Nord ho moltissime opportunità di crescita e sviluppo professionale: ad esempio a Milano mi sono specializzato nelle rinoplastiche guadagnando ottimi compensi. La verità è che tornare in Salento mi rende felice e questo ripaga ampiamente la mia scelta di viaggiare su e giù per l’Italia.

Per Castro Jazz Festival il libro di Raganato  sul jazz salentino

CASTRO JAZZ FESTIVAL, LA TERZA SERATA

DUE APPUNTAMENTI PER CONOSCERE LA MUSICA D’AUTORE


Di scena domani (martedì 27 agosto) il libro di Raganato  sul jazz salentino e il “Martin Jacobsen Quintet”

 Doppio appuntamento a ingresso libero anche per la terza serata del “Castro Jazz Festival”, rassegna musicale organizzata dall’associazione culturale “Bud Powell”,  presente dal 2009 nel campo delle attività didattiche e di diffusione musicale.

Appuntamento domani, martedì 27 agosto (alle 20.30), dapprima presso il Castello, dove si presenta il nuovo libro di Emanuele Raganato dal titolo “Lecce che suona il jazz. Storia sociale del movimento jazzistico nella provincia salentina” (edito da Orbis Idearum Press); con l’autore dialogherà il maestro Stefano Luigi Mangia, docente di Canto jazz presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce.

“Parlare di jazz in una provincia ai margini geografici dell’Italia significa puntare la lente d’ingrandimento su un fenomeno culturale esterno che si è “indigenizzato”, e su tutte quelle pratiche che storicamente hanno contribuito allo sviluppo e all’evoluzione di un movimento socio-culturale complesso (ma tutto sommato omogeneo e a tratti ricorsivo). I frutti di questo percorso sono stati rilevanti e si sono concretizzati in interventi istituzionali, nella nascita di jazz club, di festival, nell’attività di musicisti professionisti ma soprattutto amatoriali, in etichette discografiche, big bands, riviste e un nutrito pubblico di riferimento. Le interviste ai protagonisti di questi anni ci calano emotivamente in un contesto che, se da un lato viene rimpianto da chi ne ha vissuto gli albori (o da chi lo ha “mitizzato”), dall’altro rivelano una scena contemporanea fervente e vitale”.

Martin Jacobsen

Alle 21.30, invece, spazio alla musica in piazza della Vittoria con il concerto del  “Martin Jacobsen Quintet”, formazione composta da Martin Jacobsen (sax tenore), Antonio Macchia (tromba), Guido Di Leone (chitarra), Matteo Maria Maglio (contrabbasso), Alberto Stefanizzi (batteria).

Martin Jacobsen, sassofonista danese, ha iniziato a studiare il suo strumento all’età di 19 anni.  Vive tra Parigi, dove suona con Doug Raney, Bobby Durham, David Sanborn, Niels-Henning Ørsted Pedersen, Mark Taylor, Yutaka Shiina e molti altri, e la Corea del Sud; si è esibito in più di 25 Paesi in club e festival come Montreux Jazz Festival (Montreux, Svizzera), Blue Note (Milano, Italia), Akasaka B-flat (Tokyo, Giappone), Barbican Hall (Londra, Regno Unito), New Morning (Parigi, Francia), Berliner Festspielhaus (Berlino, Germania), Villa Celimontana Jazz Festival (Roma, Italia), North Sea Jazz Festival (Rotterdam, Paesi Bassi), Beijing Ninegates Jazz Festival (Pechino, Cina) e molti altri. Il suo ultimo disco su SteepleChase Records, “Straight Off” (2021), ha confermato la sua posizione tra i più notevoli sassofonisti europei di oggi; tiene infatti corsi in tutto il mondo, e il suo metodo “Let’s Speak Jazz! A Conversational Approach to Jazz Improvisation for Saxophonists” è stato pubblicato nel 2018 da Schott Music.

Organizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio regionale della Puglia e del Comune di Castro, il “Castro Jazz Festival” concentra in sé appuntamenti musicali di altissimo livello, ma anche momenti formativi importanti: in corso infatti anche una Summer School per 40 musicisti provenienti da tutta Italia che vede all’opera docenti di fama internazionale tra cui David Linx, Francesco Bigoni, Roberto Cecchetto, Enrico Zanisi, Cristiano Calcagnile, Igor Legari, Walter Thompson, Angelo Urso, Gabriele di Franco.

Castro Jazz Festival è evento realizzato dall’associazione culturale “Bud Powell APS”  in collaborazione con radio/altriSuoni, Acli Arte e Spettacolo Lecce,  Centro Turistico Acli, l’associazione “Il Jazz va a scuola”, “Musicisti Italiani di Jazz”.  Gli sponsor sono “Damiano Latini srl” di Montecosaro (Macerata), “Ekosolar srl”, “Marevivo”, Camer Gas & Power, “Romano pietra di Soleto”, ditta “Monteduro” di Scorrano, Centro Biolab srl di Cutrofiano, b&b “Fata bianca” di Novoli.

Una prima regionale per Chiari di Luna, Vajonts di Gabriele Vacis

“VAJONTS”, RICORDARE PER RIBELLARSI

PRIMA REGIONALE PER “CHIARI DI LUNA”


Mercoledì 28 agosto, Villa Tamborino, Maglie

Una prima regionale, mercoledì 28 agosto (come di consueto alle 21.15), per il penultimo appuntamento della ventesima edizione di “Chiari di Luna”, rassegna teatrale in corso a Maglie, a Villa Tamborino, con direzione artistica di Massimo Giordano, sostegno di Ministero della Cultura, Regione Puglia e PiiiLCultura, patrocinio del Comune di Maglie.  Lo spettacolo in questione è “Vajonts”, libera reinterpretazione de “Il racconto del Vajont” di Marco Paolini e Gabriele Vacis nell’allestimento per “PEM”, Potenziali Evocati Multimediali.  Ovvero, diretti dallo stesso Vacis (con scenofonia di Roberto Tarasco), Davide Antenucci, Andrea Caiazzo, Pietro Maccabei, Eva Meskhi, Erica Nava, Enrica Rebaudo, Edoardo Roti, Giacomo Zandonà.

Gli attori di PEM con Gabriele Vacis

Il 9 ottobre 1963 dal Monte Toc si staccarono 260 milioni di metri cubi di roccia che piombarono nella diga del Vajont, sollevando un’onda che distrusse cinque paesi e uccise duemila persone. Nel 1993 Marco Paolini e Gabriele Vacis diedero vita a un’orazione civile su quella tragedia, tra le più memorabili del nostro teatro: il racconto del Vajont. Ed oggi Gabriele Vacis, insieme ai giovani attori di PEM, dà voce a questa narrazione e alle riflessioni che fa maturare. Scrivono gli attori di PEM: “Siamo una generazione di protetti. Il rischio che conosciamo è diverso da quello vissuto dalle generazioni che ci hanno preceduti. I nostri genitori si sono sempre premurati di tutelare il nostro corpo, e di instillare in noi un retropensiero di auto-conservazione che limita ogni nostra manifestazione nelle sue punte più spigolose. Il tentativo di protezione degli adulti si è rivelato egoismo sociale: i giovani sono sempre meno e perciò vanno protetti. Ma protetti da cosa? E soprattutto: come? Per difendersi serve scoprire. Il racconto del Vajont per noi è una scoperta: la ribellione va costruita. A dire “no” bisogna imparare, soprattutto se dall’altra parte c’è un grande sistema”.

“Fimmene!” in scena per Sant’Oronzo a Lecce

Il Chiostro dei Teatini di Lecce ospita lo spettacolo di Anna Cinzia Villani e Astràgali Teatro in occasione della festa patronale


Domenica 25 agosto, alle 21, presso il Chiostro Teatini di Lecce, nell’ambito dei festeggiamenti dei patroni Sant’Oronzo, San Giusto e San Fortunato, va in scena “Fimmene!”, lo spettacolo di teatro e musica di Astràgali Teatro, con la regia di Fabio Tolledi e Anna Cinzia Villani. Sul palco, insieme alla stessa Villani, le attrici Roberta Quarta e Simonetta Rotundo, con le musiche dal vivo eseguite da Fabio Tolledi e la partecipazione dell’attore Matteo Mele.

Lo spettacolo “Fimmene!” è frutto di una lunga ricerca sui canti popolari salentini condotta dalla cantante e ricercatrice Anna Cinzia Villani, in particolare su canti di donne e che parlano delle donne: canti di lavoro e d’amore, canti di nostalgia, canti di lotta e desiderio. Da questi canti, nascono i testi poetici scritti da Fabio Tolledi. La poesia di Tolledi è la poesia dei corpi che stanno presso il proprio suono, che si aprono come vie impreviste ad immagini di urgente, essenziale bellezza. Le parole si intrecciano sonoramente alle melodie dei canti che parlano di antichi gesti, della voce che forte trascorre sulla terra e va verso il cielo, verso il mare. Canti polivocali, canti per più voci che portano con sé racconti, visioni di un mondo forse più vicino ai suoi gesti. Un affresco su come le donne vengano raccontate nei canti del nostro patrimonio culturale, e su come esse stesse si raccontino attraverso il canto. Voci di donne che cantano la parola con coraggio ed ironia e che cambiano, attraversando i tempi.

Ingresso libero.