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venerdì, Settembre 20, 2024
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Fabiano Marti e Antonello Vannucci al teatro Bravò con il loro two men show

Mercoledì 10 e giovedì 11 aprile al teatro Bravò di Bari, con inizio alle 21, Fabiano Marti e Antonello Vannucci proporranno lo spettacolo “Il vecchio e il nuovo di Parole… note” evento organizzato da Angelika Gregucci titolare del teatro e Donato Sasso, direttore dell’associazione culturale .


Antonello Vannucci

Nato nel 2013 questo apprezzato e divertente spettacolo viene riproposto con una veste nuova, raccogliendo gli spezzoni più apprezzati del passato e con l’aggiunta di parti nuove, sia nella sua parte testuale che in quella musicata. La sua impostazione rimane la stessa. È un “two men show” nella realtà, ma, nella finzione scenica, sul palco si avvicendano un gran numero di persone e personaggi, tutti con le loro storie e con le loro vicissitudini, sempre tratte da quella quotidianità che rappresenta per Fabiano Marti ed Antonello Vannucci la vera fonte d’ispirazione.

Fabiano Marti

Questo spettacolo ha segnato il mio ritorno sui palcoscenici – ha spiegato Antonello Vannucci –. Dopo il successo delle prime date abbiamo continuato a portarlo in giro, in modi differenti. Nel 2014 abbiamo proposto una nuova versione e nel 2017 abbiamo portato in scena il ‘meglio di’. Ora dopo molti anni abbiamo ancora una volta aggiornato il repertorio”.

L’attore, autore e regista tarantino con il suo stile basato sullo studio approfondito della lingua italiana e sui diversi significati delle parole, si esibirà in una serie di piccoli monologhi. Antonello Vannucci, frutto del vivaio dell’oratorio della parrocchia del Santissimo Redentore di Bari, dal quale sono usciti nomi importanti dello spettacolo, è un bancario di professione e ottimo musicista, noto per la sua capacità di riarrangiare, in chiave comica, vecchie e nuove hit italiane ed internazionali, in chiave barese, eseguirà i suoi brani che prendono spunto da situazioni e racconti di vita quotidiana. I lavori dei due si intrecceranno dando origine ad un mix esplosivo.

Teatro Bravò – Strada Stoppelli 18 – Bari

Infotel: 3392438891

Sipario: 21.00

“ConcerTIAMO”, La musica come maestra di vita

Dal 14 aprile al 9 maggio numerosi appuntamenti tra Copertino e Nardò per raccontare ai ragazzi la bellezza del suono. La direzione artistica è del Maestro Salvatore Cordella


 Obiettivo, spiegare ai più giovani l’importanza della musica, non solo a livello ricreativo. Si chiama “ConcerTIAMO” ed è iniziativa alla sua seconda edizione, organizzata dall’Istituto comprensivo Primo Polo di Copertino (diretto da Angela Selvarolo), e dall’associazione “International Arts Company” per la direzione artistica del Maestro Salvatore Cordella: numerosi appuntamenti a cavallo tra musica e cultura suddivisi tra Copertino e Nardò, più una serie di incontri che gli esperti coinvolti nell’iniziativa terranno nella scuola.

Si comincia domenica 14 aprile presso la chiesa di Santa Chiara (ex convento delle Clarisse) di Copertino (ore 20.30) con “Le Grand Tour”, ovvero “Canti e incanti dalle Alpi al Mediterraneo” con l’Ensemble Sangineto (Adriano Sangineto, Caterina Sangineto, Jacopo Ventura) e la partecipazione del coro di voci bianche “Armonie d’incanto” diretto dal Maestro Salvatore Cordella.

Secondo appuntamento invece giovedì 18 aprile (alle 10) con una masterclass per coro di voci bianche presso l’Oasi Tabor di Nardò; venerdì 3 maggio sarà invece la volta di “Il senso della musica – Toccare, vedere, sentire, immaginare i suoni”, con il pianista Davide Santacolomba (ancora presso la chiesa di Santa Chiara, ex convento delle Clarisse, ore 11). Ultimo appuntamento giovedì 9 maggio alle 19.30 presso il Teatro comunale di Nardò per la serata “Esopo tra favole e musica… La storia continua”: Veronica Maya e “Millennium Ensemble” con la partecipazione di Alessandro Camilli e Fabio Angelo Colajanni (flauto), Massimo Lamarra (oboe), Emanuele Geraci (clarinetto), Andrea Bracalente (corno), Gaetano Lo Bue (fagotto). A seguire “Costruiamo una città” di P. Hindemith, opera per voci bianche con “Millennium Ensemble”, il coro di voci bianche “Armonie d’incanto”. Direttore Emanuela Di Pietro, assistente musicale Simona Malerba.

La rassegna si avvale del sostegno del Ministero della Cultura e di Siae nell’ambito del programma “Per chi crea”, del patrocinio dei Comuni di Copertino e Nardò, della collaborazione con l’Accademia “Germogli d’arte” di Copertino.

Così la dirigente scolastica Angela Selvarolo: “Grazie a questo finanziamento la nostra scuola sta avendo modo di realizzare un progetto – che vede la partecipazione di esperti dal valore indiscutibile – per il quale gli altri anni siamo stati costretti ad arrampicarci un po’ sugli specchi. Aggiungo anche che la nostra scuola non ha mai fatto pagare nulla ai ragazzi, per queste attività: parliamo quindi della vera scuola pubblica, che promuove le stesse possibilità per tutti. Di questo io ringrazio il maestro Cordella non solo come professionista della musica, ma anche come genitore della nostra scuola”. Commenta il maestro Cordella: “Ormai è un dato scientifico, la musica concorre a una formazione armoniosa dell’animo umano. Ringrazio dunque la dirigente Selvarolo e tutta la scuola per la sensibilità dimostrata al riguardo, certo che i ragazzi sapranno fare tesoro di un’esperienza certamente arricchente per tutti loro, non solo come fruitori ma anche come parte attiva del progetto”.



YOUTH ILCA4 IN SLOVENIA. L’Italia rappresentata dagli atleti della “Lampara”

Sono i giovanissimi Pietro Colazzo e Lorenzo Ripa. Il presidente Falco: “Grande orgoglio per noi”


Anche quest’anno il Circolo Nautico “La Lampara ASD” di Santa Caterina di Nardò ha l’onore di rappresentare l’Italia al Campionato Europeo Youth ILCA4, in corso in questi giorni e fino al 12 aprile a Izola, in Slovenia, con alcuni dei suoi atleti.

Si tratta del galatinese Pietro Colazzo, non nuovo a questa competizione, e del giovane neretino Lorenzo Ripa, che sono stati selezionati da AICL e FIV e sono accompagnati in Slovenia dall’allenatore Carmine Bresciani.

Lorenzo Ripa, l’allenatore Carmine Bresciani, Pietro Colazzo (da sinistra)

La selezione è arrivata per i migliori 30 timonieri italiani. L’Italia è infatti ai primi posti nel ranking europeo della classe ILCA4, spiega il presidente del Circolo Domenico Falco, “quindi il livello tecnico è altissimo. Per questo la presenza in Slovenia dei nostri due atleti ci rende molto orgogliosi”.

A Palazzo Rubino l’omaggio a Sting e alle sua canzoni

Sabato 6 aprile, alle 21, a Palazzo Rubino di Triggiano (Bari) l’associazione Al Nour, diretta da Angela Cataldo, proporrà lo spettacolo musicale “Desert Rose – The Sting Experience”, proposto da Elio Arcieri, Beppe Sequestro, Vincenzo Gentile, Massimo Stano e Alessandro Spinelli.


Riproporremo i successi più famosi di Sting – spiega Elio Arcieri -. Sarà un concerto musicale, ma non mancheranno i racconti di aneddoti su questo celebre cantautore che ha toccato diversi stili musicali, dal pop al funk, passando per il soul e il jazz”.

Sting è da tutti riconosciuto come un’icona della musica contemporanea, e le sue opere canzoni hanno senza dubbio lasciato un’impronta indelebile nel panorama internazionale. Già con i Police, tra la fine degli anni ’70 e i primi ’80, ha dominato la scena con la sua voce inconfondibile, realizzando canzoni intramontabili come “Message in a bottle” e “Don’t stand so close to me”, diventate veri e propri inni per un’intera generazione. Dopo lo scioglimento della band nel 1984, Sting ha intrapreso una carriera da solista di successo che ha dimostrato la sua versatilità e la sua abilità nel creare musica senza confini stilistici. Una delle sue canzoni più memorabili è “Fields of Gold”, seguita poi da brani come “Shape of my heart” e “Desert Rose”.

Elio Arcieri

Sono cresciuto con la musica di Sting. Quando il nostro bassista Beppe Sequestro mi ha proposto questo progetto, ho preso la palla al balzo. Sono cresciuto ascoltando tutta la buona musica e quindi ho avuto la fortuna di assimilare di tutto. Grazie alle basi che mi ha insegnato il jazz, mi trovo a mio agio anche quando canto musica pop, funk o soul”.

Durante il concerto saranno proposte alcune versioni live di brani che lo stesso Sting ha eseguito in passato nella sua villa in Toscana, tra le più accattivanti del repertorio del celebre cantante britannico. Non mancherà una piccola incursione nel mondo dei Police, band di cui Sting è stato bassista e frontman prima di intraprendere la carriera da solista. Spaziando tra più generi musicali, le canzoni proposte saranno reinterpretate dalla band composta da Elio Arcieri in voce, Beppe Sequestro al basso, Vincenzo Gentile alle tastiere, Massimo Stano alla chitarra e Alessandro Spinelli alla batteria.

 Palazzo Rubino – Piazza Cavour, 9 – Triggiano (Ba)

Infoline: 3711929045

Inizio spettacoli: 21:00

Le orchidee della Murgia 2024

Con l’arrivo della primavera troviamo sulla Murgia diverse piante fra cui mandorli, perastri, asfodeli, ferule, ecc.. che si risvegliano e che, con le loro infiorescenze colorate, attirano l’attenzione dei visitatori. Oltre a questo “risveglio” compaiono le orchidee spontanee che iniziano a fare capolino tra le pietre e i sottoboschi murgiani già a metà febbraio (barlia robertiana) per poi essere presenti con le fioriture fino a fine maggio; qualche specie particolare (spiralis spirantes) è presente anche a settembre.
Le orchidee spontanee sono davvero una meraviglia della natura, il loro modo di riprodursi appassiona migliaia di orchidofili in tutto il mondo e sono la dimostrazione di come la natura si evolve e si ingegna per sopravvivere.
La loro presenza sulla Murgia richiama ogni anno diversi appassionati per la presenza di specie particolari che sono diventate esclusivamente autoctone.
Durante l’attività escursionistico-culturale, in programma il 7 aprile 2024 dalle ore 9 alle ore 13l’associazione Murgia Enjoy, già organizzatrice di conferenze e attività sull’argomento e che lo scorso anno ha anche ospitato una troupe televisiva ( https://www.youtube.com/watch?v=YTcy89r7f8w ), condurrà i partecipanti alla loro scoperta e conoscenza. La presenza delle fioriture di orchidee sono la dimostrazione che alcune aree murgiane sono ancora preservate dall’inquinamento e dalla eccessiva antropizzazione. E’ importante, inoltre, salvaguardare le specie presenti imparando a distinguerle per non raccoglierle e distruggerle.
Il percorso dell’attività escursionistico-culturale, come sempre, sarà adeguato alle capacità dei partecipanti lasciando la possibilità a TUTTI di prendere parte all’evento: un segno di rispetto e di sensibilità dovuto che da sempre permette anche ai bambini, ai meno giovani ed ai meno fortunati di partecipare a queste iniziative di promozione del territorio.
Il luogo d’incontro dei partecipanti, ai quali sarà distribuito gratuitamente un opuscolo sulle orchidee, materiale informativo del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, gadgets per chi presenterà la propria tessera Decathlon e i cappellini offerti dallo sponsor Combivox per i soci e per chi ha già partecipato alle iniziative Murgia Enjoy, sarà comunicato in risposta alla prenotazione.
Come da consolidata abitudine, al termine delle attività, i partecipanti potranno recuperare le energie consumate usufruendo dei servizi delle attività convenzionate e beneficiando di un particolare trattamento con possibilità di pranzare a partire da soli 9€ (bruschette, lasagna e coperto). I più golosi, inoltre, potranno gustare le dolci bontà di Lab78 usufruendo di una particolare scontistica.
Al fine di evitare eventuali danni all’ambiente e per fornire giusta assistenza e guida ai partecipanti, il numero di questi ultimi sarà limitato. Per la partecipazione, consigliata da Radio Futura New Generation, sono consigliate scarpe da trekking o da ginnastica, pantaloni lunghi, scorta d’acqua, abbigliamento comodo ed è indispensabile la prenotazione con messaggio WhatsApp al numero 328/3130450.
Ulteriori informazioni su www.murgiaenjoy.it
Link evento Facebook: https://fb.me/e/6SLBhPfkh

A San Marco in Lamis il Venerdì Santo si rinnova il rito delle fracchie

La settimana santa in Puglia è ricca di manifestazioni religiose e di riti che hanno tradizioni secolari. Il venerdì santo, in particolare, sono tanti gli appuntamenti che coinvolgono moltissimi centri, grandi o piccoli, nel segno della partecipazione al dramma della morte di Gesù Cristo. Come non citare la processione dei Misteri di Taranto, organizzata dalla confraternita di Maria SS. del Carmine, che inizia già dal giovedì con l’uscita dei Perdoni e in cui partecipanti percorrono scalzi al ritmo lentissimo della troccola (tradizionale strumento in legno) tutta la città per circa 15 ore o quella di Canosa di Puglia della passione della Madonna Addolorata coperta da un lungo e sottile tulle nero in cui la statua viene accompagnata da migliaia di donne vestite di nero dal volto coperto, che cantano recitando il Miserere. Fra quelle più spettacolari, inoltre, ha senz’altro un posto d’onore quella delle Fracchie di S. Marco in Lamis.


Nella città di San Marco in Lamis in provincia di Foggia, entroterra del Gargano, da circa quattro secoli ogni anno, la sera del venerdì Santo, si svolge la singolare processione delle fracchie uno dei riti religiosi più suggestivi e toccanti dell’intero panorama della Regione Puglia, che attira nella città diverse migliaia di visitatori, dall’Italia e dall’estero, incuriositi e affascinati dalla spettacolarità dell’evento. Le fracchie sono grandi torce di varie dimensioni, le più grandi sfiorano anche a 10-11 metri di lunghezza, realizzate con tronchi di albero aperti longitudinalmente a forma di cono, con una bocca dal diametro di circa 2 metri e riempiti di sterpi e legna e montati orizzontalmente su ruote di ferro. Queste, all’imbrunire, vengono incendiate e trainate dai fedeli illuminando il cammino della Madonna Addolorata. L’origine di questo rito risale ai primi anni del XVIII secolo, epoca della edificazione della chiesa dell’Addolorata e le sue ragioni, oltre che religiose e devozionali, sono collegate ad esigenze pratiche e funzionali; trovandosi la chiesa in quel periodo fuori del centro abitato, gli abitanti del paese hanno pensato di illuminare con le fracchie la via della città che la Madonna percorreva per raggiungere la chiesa della Collegiata.

Con il passare del tempo si è rafforzato sempre più il sentimento e la fede dei credenti sammarchesi nei confronti della Madonna Addolorata, facendo diventare la processione delle fracchie uno dei riti più singolari e sentiti della Settimana Santa pugliese, riconosciuto già come Meraviglia Italiana, inserito nel 2012 nella lista rappresentativa dell’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità e iscritto nel registro dei rituali festivi legati al fuoco della Regione Puglia.

Con il fine di far conoscere, conservare e perpetuare nel tempo la più bella e antica tradizione della nostra città, è stata costituita un’associazione socio culturale denominata “LE FRACCHIE di SAN MARCO IN LAMIS”, che promuove e protegge, con le proprie iniziative, gli elementi e le espressioni del patrimonio immateriale relativo a tutto l’insieme delle tradizioni culturali e folkloristiche della settimana Santa di San Marco in Lamis. Grazie agli scritti di Gabriele Tardio, grande studioso e ricercatore della tradizione delle Fracchie, la stessa associazione dal 2016,  è promotrice tra l’altro, di progetti scolastici che anche quest’anno accompagnano gradualmente gli alunni sammarchesi dell’Istituto Comprensivo Compagnone – Balilla – Rignano allo studio e alla ricerca delle motivazioni storiche, religiose, culturali e ambientali che hanno dato origine alla nostra secolare tradizione. Credendo, infatti, fermamente nella formazione, l’associazione ha esteso tale iniziativa ad altri contesti socio culturali sostenendo lo studio della fracchia non solo nelle scuole ma anche in Centri per disabili e costituendo Protocolli di Intesa con altre realtà  accomunate dai Riti del fuoco, che ogni anno si rinnovano e diventano per i nostri piccoli sammarchesi occasione di scambio interculturale che promuovono e rafforzano  i principi di dialogo, tolleranza e accettazione di culture diverse, valori  alla base di una società  civile e di una convivenza pacifica.

Il progetto denominato “Le fracchie il fuoco che unisce e accoglie”, negli anni precedenti è stato riconosciuto dalla Rete scuola UNESCO.  Dopo un percorso di formazione gli alunni con tutti gli attori della Fracchia, Nello specifico il ruolo dell’associazione consiste nel supportare la scuola organizzando incontri con i maestri fracchisti, con le varie associazioni, con i comitati, con le confraternite ed i vari enti che si occupano e curano la Settimana Santa sammarchese. Infine gli alunni, in primavera, costruiscono la propria fracchia con l’ausilio dei maestri fracchisti, custodi di quest’arte antica, immergendosi realmente nell’atmosfera che si respira in quei giorni, vivendo la fatica del lavoro manuale, l’allegria dello stare insieme e la soddisfazione di vederla realizzata e trainarla in segno di devozione e pietà, dietro la Madre dolente in cerca di suo Figlio.

Per una maggiore condivisione dei progetti quest’anno l’associazione ha coinvolto anche l’ I. I. S. S. “P. Giannone”, dove le alunne della classe IV AM dell’ indirizzo  I.A.M.I (Industria e Artigianato per il Made in Italy) sez. I.P.S.I.A hanno realizzato un  abito ispirandosi proprio alla tradizione delle fracchie  intitolato “Una Fracchia alla Moda” sviluppato nell’U.D.A.  del P.F.I. “SCOPRO, CONOSCO e VALORIZZO le TRADIZIONI del mio PAESE”. L’elaborato abbraccia l’autenticità e la cura dei dettagli e dei particolari, elementi tipici di quella parte dell’ artigianato locale molto sentito e praticato, soprattutto in passato.

Esso si compone di un abito lungo, linea a sirena, taglio “rendingote” in 7 teli (che ricordano i sette dolori della Vergine Addolorata, in tessuto damascato che ha l’aspetto della corteccia dell’albero.

I fondi dei teli presentano degli inserti in organza e tulle glitterato e sono stati impreziositi da applicazioni di coralli, pietre e paillettes, che rappresentano la brace prodotta dalla combustione della legna.

Lunghi fili di swarovski, sottolineano i tagli verticali dell’ abito e rappresentano le lacrime.

L’ abito è dedicato alla Vergine e a tutte quelle mamme che hanno conosciuto la stessa disperazione e il profondo dolore nella perdita di un figlio.

 Le Fracchie, ancora oggi, dopo secoli di storia, conservano il loro fascino suscitando nei visitatori meraviglia, stupore, curiosità, fede e nei sammarchesi rinnova ancora lo spirito di comunità e di appartenenza a questo popolo riportando nella terra natìa numerosi emigranti che non resistono al richiamo della tradizione e almeno una volta all’anno vogliono ritrovare le loro radici e tenere vivi i legami con la propria terra. A loro l’Associazione dedica la Fracchia dei sammarchese nel mondo che ogni anno riceve il patrocinio del Ministero dei beni culturali.

di Alfredo Della Bella

Pasquetta sui monti lucani – Murgia Enjoy

Anche quest’anno l’associazione Murgia Enjoy propone ai suoi soci e followers la possibilità di trascorrere il giorno di Pasquetta all’aperto conoscendo posti nuovi e meritevoli di visita. L’attività in programma si svolgerà in un’area già meta di diverse iniziative associative finalizzate alla promozione del territorio lucano. Il programma prevede un percorso escursionistico-culturale fino alla cima, a oltre 1000 metri, di un monte lucano dalla quale sarà possibile osservare un ampio panorama che giunge fino alle dolomiti lucane e la possibilità di consumare il tradizionale pranzo all’aperto in un’area picnic attrezzata. Dopo il tramonto, inoltre, è prevista la visita di un piccolo borgo.
Per la partecipazione è indispensabile la prenotazione con messaggio WhatsApp al numero 328/3130450.
Ulteriori informazioni su www.murgiaenjoy.it
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Trekking sui tratturi della transumanza

Il territorio murgiano presenta ancora diverse testimonianze della migrazione stagionale delle greggi, delle mandrie e dei pastori che in passato, attraverso tratturi ancora evidenti, si spostavano dall’Abruzzo all’arco Jonico e viceversa.
L’associazione Murgia Enjoy in passato ha proposto una conferenza alla quale hanno partecipato vari esperti e, in più occasioni, ha proposto attività escursionistiche su vari tratturi.


Domenica 24 marzo 2024 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 soci e followers potranno ripercorrere alcuni tratti di un vecchio tratturo fino a giungere ad una masseria in agro di Altamura.
Il luogo d’incontro dei partecipanti, ai quali sarà distribuito gratuitamente materiale informativo del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, gadgets per chi presenterà la propria tessera Decathlon e i cappellini offerti dallo sponsor Combivox per i soci e per chi ha già partecipato alle iniziative Murgia Enjoy, sarà comunicato in risposta alla prenotazione.
Come da consolidata abitudine, al termine delle attività, i partecipanti potranno recuperare le energie consumate usufruendo dei servizi delle attività convenzionate e beneficiando di un particolare trattamento. I più golosi, inoltre, potranno gustare le dolci bontà di Lab78 usufruendo di una particolare scontistica.
Al fine di evitare eventuali danni all’ambiente e per fornire giusta assistenza e guida ai partecipanti, il numero di questi ultimi sarà limitato. Per la partecipazione, consigliata da Radio Futura New Generation, sono consigliate scarpe da trekking o da ginnastica, pantaloni lunghi, scorta d’acqua, abbigliamento comodo ed è indispensabile la prenotazione con messaggio WhatsApp al numero 328/3130450 previa visione del sito www.murgiaenjoy.it.

Link evento Facebook: https://fb.me/e/1YvhCYEx9

Ludwig van Beethoven – Arvo Pärt nella Chiesa di Sant’Antonio di Martina Franca

Concerto in coproduzione con l’Associazione Musicale Opera Prima di Arnesano. In collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi, il LAMS di Matera e l’Orchestra ICO Magna Grecia di Taranto.


Lunedì 18 marzo 2024 alle 20.00 nella Chiesa di Sant’Antonio di Martina Franca in programma uno speciale concerto in occasione delle celebrazioni Pasquali. In programma la Serenata n. 2 in Re maggiore di Ludwig van Beethoven per trio d’archi e lo Stabat Mater di Arvo Pärt per soprano, controtenore, tenore e trio d’archi.

Protagonisti del concerto il trio composto da Sara Pastine (violino), Francesco Venga (viola) e Ludovica Rana (violoncello) e i cantanti Angelica Disanto (sopano), Nicolò Balducci(controtenore) e Manuel Amati (tenore). Ingresso libero fino a esaurimento posti.

La produzione del Centro Artistico Musicale “Paolo Grassi”, realizzata in coproduzione con l’Associazione Musicale Opera Prima di Arnesano e in collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi, il LAMS di Matera e l’Orchestra ICO Magna Grecia di Taranto, vedrà quattro tappe in quattro città della Puglia e della Basilicata: 17 marzo a Matera (Chiesa di San Giovanni Battista), 18 marzo a Martina Franca, 19 marzo a Lecce (Convitto Calmieri) e 20 marzo a Taranto (Chiesa Santa Lucia).
L’evento di Martina Franca sarà organizzato in collaborazione con il Comitato dei commercianti di Corso Messapia.

tavole di San Giuseppe, torna a Minervino di Lecce “BORGHI DIVINI TRA SANTI, FIABE E MEGALITI”

Da domenica 17 a martedì 19 marzo momenti di gusto, riflessioni e musica per celebrare la tradizione religiosa e allargare la stagione turistica.


Torna a Minervino di Lecce da domenica 17 a martedì 19 marzo, alla sua seconda edizione, “Borghi divini tra Santi, fiabe e megaliti”, manifestazione organizzata dal Comune in collaborazione con l’associazione “Il Mercatino del Gusto”. L’iniziativa è stata presentata stamattina presso la Provincia di Lecce, che patrocina la manifestazione, alla presenza del vicepresidente Antonio Leo, del sindaco di Minervino Ettore Salvatore Caroppo, del vicesindaco Maria Antonietta Cagnazzo e dell’assessora all’associazionismo Fernanda De Benedittis, del presidente dell’associazione “Mercatino del Gusto” Salvatore Santese, del responsabile innovazione tecnologica del “Mercatino” Gianfranco Ruggeri, della presidente dell’associazione “Minervino Mini Town” Franca di Conza. A moderare la conferenza il giornalista Marco Renna.

La conferenza stampa

Duplice obiettivo dell’iniziativa, salvaguardare le tradizioni locali e al contempo destagionalizzare i flussi turistici. Nei secoli scorsi, infatti, nei giorni di San Giuseppe le famiglie più agiate di Minervino di Lecce erano solite regalare il piacere di una tavola imbandita alle persone meno fortunate del paese. E quest’antica tradizione è rimasta intatta: le “Tavole di San Giuseppe”– questo il nome dell’antica usanza –  comportano infatti la preparazione di ben 169 piatti, esattamente 13 pietanze (secondo il numero ideale dei santi partecipanti alla celebrazione): la pasta fresca di grano duro con ceci e cavoli, ovvero la massa (che nella frazione di Cocumola diventa vermiceddri), i lampascioni sott’olio – a rappresentare l’imminente passaggio dall’inverno alla primavera – e ancora le pittule, le verdure lesse, il baccalà, il pesce fritto e molto altro. Le stesse specialità che verranno preparate anche quest’anno nelle case di Minervino, Cocumola e Specchia Gallone e offerte il pomeriggio del 18 e la mattina del 19 alla vista di coloro che vorranno sentirsi raccontare dalla voce degli stessi minervinesi una tradizione antica dettata dalla devozione religiosa e dalla virtù cristiana della carità.

I tre giorni di festa cominciano però domenica 17 marzo alle 18 con un convegno presso l’ex Asilo Scarciglia dal titolo: “Il significato simbolico del pane nei riti religiosi dal Gargano al Salento espressione di nutrimento spirituale e condivisione comunitaria”. Saluti istituzionali del sindaco di Minervino di Lecce Ettore Salvatore Caroppo, del presidente dell’associazione “Il Mercatino del Gusto” Salvatore Santese, di don Matteo Brunetta, parrocchia di San Michele Arcangelo di Minervino di Lecce; relatori don Marcello Mangia, autore del libro “Le Tavole di San Giuseppe”, Gino Dimitri, storico della scienza, Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale della Regione Puglia, Gianfranco Lopane, assessore regionale al Turismo, Donato Pentassuglia, assessore regionale all’Agricoltura, Francesco Frigiola, sindaco di Laterza. Moderano Rosaria Bianco e Marcello Favale.

Lunedì 18 alle 17.30, sempre presso l’ex Asilo Scarciglia, spazio invece al “Gustolab”, laboratorio sulla pasta condotto da Michele Bruno. Titolo dell’appuntamento “La pasta, ottimo nutriente e comfort food per eccellenza – Secca o fresca? Fatta a mano o a macchina? L’importante è la qualità, da riconoscere e gustare in quattro versioni “base”: con olio crudo, al pomodoro, con le verdure e i legumi”. Relatori Gino Dimitri, storico e agricoltore, Andrea Cavalieri, Pastificio “Benedetto Cavalieri”, Alessio Gubello, chef “Pasta d’Elite”, Cosimo Vizzino, produttore “Vizzino Orto Buono”.  Ancora lunedì 18 si potrà ammirare, nel corso della serata, “La Tavola dei Bambini”, in via Sant’Angelo (Chiesa dell’Immacolata) a cura dell’associazione “Minervino Mini Town”, grazie alla quale i più piccoli hanno potuto acquisire manualità legate al mondo della cucina, ma soprattutto imparare il valore della solidarietà e della condivisione grazie alla collaborazione con i Lions e altre associazioni del territorio.

Martedì 19, sempre alle 17.30 e sempre presso l’ex Asilo Scarciglia, il Gustolab sui prodotti tradizionali “Prospettive future: tornare al passato o fiducia nel nuovo? Legumi, ortaggi, olio, uova e pane raffermo” sarà condotto invece da Francesco Zompì. Partecipano all’incontro Giulio Apollonio di “Uovo perfetto”, Gino Dimitri, storico-agricoltore,  Antonio Calò, legumi “Calò&Monte”, Donato Caroppo del “Panificio Caroppo” e Alessandra Ferramosca, cuoca itinerante.  Gran finale della festa, come da tradizione, a partire dalle 19, in piazza Umberto I, con la Tavola di San Giuseppe allestita a cura dell’associazione “Minervino Mini Town”: personaggi prestigiosi a rappresentare i Santi e le Sante a convivio, presentano Maria Di Filippo e Domenico Carrapa.

Alcuni appuntamenti riguarderanno entrambi i giorni clou della festa. Le tradizionali Tavole di San Giuseppe allestite dalle famiglie di Minervino, Cocumola e Specchia Gallone nelle abitazioni private saranno infatti visitabili lunedì 18 dalle 19 in poi e martedì mattina dalle 10 alle 12, anche grazie a un QR code creato per facilitare il percorso tra le varie postazioni.  Sempre lunedì e 18 e martedì 19 dalle 18 in poi si potranno visitare “I sapori di Minervino”, percorso gastronomico allestito in via Procuratore G.Bandello con i prodotti di “Vizzino Orto buono”,  “Infuso natura”, “N’grillo frutta”,  “Forno Caroppo”,  “Baccaro salumi”,  “Menhir Salento”,  “Aloe Casciaro”,  “Bar Claudio”, e ancora “Il cibo di strada – street food della tradizione”, in via Fiume, con i prodotti di “Chips Salento Chips”, “Pittule Antonio Boccadano”,  “Baccaro Braceria”,  “Birrificio B94”, “La Puccia Mirko&Federica”,   “Copeta Stella”.

I ristoranti che nei giorni dell’iniziativa avranno in carta un piatto dedicato alla tradizione sono infine “Casanova Pub”, “Borgo Antico “Osteria Origano” a Minervino di Lecce, “I Rocci Ristorante” a Cocumola e “Uccera Birra&Cucina” a Specchia Gallone

L’angolo musicale delle due serate, “Gusto Folk” (in via Fiume), sarà invece operativo lunedì 18 marzo alle 20 con Anna Cinzia Villani (voce, organetto), Gioacchino De Filippo (tamburo, voce e fisarmonica), Maristella Martella (danza), e martedì 19 marzo alla stessa ora con Massimiliano De Marco (voce e chitarra), Luca Buccarella (voce e organetto), Giulia Piccinni (danza), in collaborazione con “Tarantarte”.