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ALFA MUSIC celebra Nicola Arigliano

“BUONASERA SIGNORINA”, ALFA MUSIC CELEBRA NICOLA ARIGLIANO CON LA VOCE SWING DI ELISABETTA GUIDO E GLI STORICI MUSICISTI DEL GRANDE CROONER


Primo singolo dell’album “I sing Nicola!” in uscita il 22 dicembre

E il 25 dicembre disponibile il video


Un arrangiamento in chiave jazz di un grande classico dello swing italiano per ricordare il crooner di origine salentina Nicola Arigliano con la voce swing di un’altra artista salentina: la leccese Elisabetta Guido.

Il 22 dicembre esce infatti per l’etichetta “Alfa Music”, distribuito da “Believe”, il singolo “Buonasera Signorina”, arrangiamento in chiave prettamente jazzistica del celebre brano che fu cavallo di battaglia di tanti interpreti negli anni Cinquanta e Sessanta, fra i quali appunto Arigliano, nato a Squinzano nel 1923.  Il singolo in questione fa parte di un progetto più corposo che prevede l’uscita di due altri brani e successivamente di un intero album intitolato “I sing Nicola!”, e che attraverserà così l’intero anno del centenario della nascita del grande cantante apertosi il 6 dicembre scorso, ovvero nel giorno della sua nascita.

La cover di BUONASERA SIGNORINA di Elisabetta Guido

Il progetto “I sing Nicola!” è stato fortemente voluto da Alfa Music che è stata l’ultima etichetta di Arigliano, quella che lo portò a vincere a Sanremo, nel 2005, il premio della critica intitolato a Mia Martini. Per il doveroso omaggio l’etichetta si è avvalsa della voce di Elisabetta Guido, conterranea del grande crooner nonché cantante e autrice di Alfa Music, e degli storici musicisti di Nicola: il batterista Giampaolo Ascolese, il contrabbassista Elio Tatti e Michele Ascolese, chitarrista di altri grandi artisti tra cui Fabrizio De André (è il co-chitarrista che lo accompagna in “Don Raffae’ ”); a loro si si è aggiunto il sassofonista milanese Mirko Fait.

L’iniziativa mira a riportare all’attenzione del pubblico uno dei più grandi jazz vocalist  italiani, molto noto anche nel resto d’Europa e negli Stati Uniti: amico personale del grande Totò, di Rita Hayworth, di Franco Cerri e di tanti grandi e compianti artisti, Nicola Arigliano ha attraversato più di cinquanta anni di storia musicale, ospite fisso in Italia di festival come “Umbria Jazz”. La sua fama, al tempo, fu tale da essere chiamato ad essere protagonista anche di opere cinematografiche e di famosi spot pubblicitari.

Elisabetta Guido

L’uscita dell’album “I sing Nicola!” segue peraltro l’uscita, l’8 maggio scorso (Tempesta editore), della biografia del cantante salentino, intitolata “Nicola Arigliano, un crooner colpevole. Mezzo secolo di jazz, musica e spettacolo”, scritto a sei mani da Bruno Alvaro, Simone Corami e soprattutto Giampaolo Ascolese, batterista appunto di Arigliano e percussionista del gruppo di Elisabetta. Oltre a lui – che si è esibito in tutto il mondo accompagnando anche grandi del jazz come Chet Baker ed esibendosi nelle colonne sonore dei film di Roberto Benigni – e a Michele Ascolese, il progetto vede impegnato un altro storico musicista: Elio Tatti, contrabbassista e componente fisso delle orchestre di Ennio Morricone e Nicola Piovani.

La copertina di “Buonasera Signorina” è un famoso ritratto di Arigliano della pittrice Marie Reine Levrat; altre suggestive tele della grande artista si alternano a foto e copertine dei dischi di Arigliano nel video di “Buonasera Signorina”, che uscirà il prossimo 25 dicembre per la regia di  Maurizio D’Anna.

Ad Andria “Aspettando il Natale…in Piazza Duomo”

Nell’ambito del Natale andriese promosso dall’Assessorato alle Radici del Comune di Andria, assessore Cesareo Troia, l’associazione culturale ArtTurism, in collaborazione con CNA Commercio/BAT Commercio 2010, ha organizzato l’iniziativa “Aspettando il Natale…in Piazza Duomo” che si terrà sabato 16 e domenica 17 Dicembre 2023.

     La città di Andria, detta anche Città Federiciana, Città dell’olio e della Burrata per la sua ampia produzione di entrambi i prodotti, vanta un’antica vocazione agricola che fonda le sue radici sulla fatica dei nostri avi nei campi. Andria però possiede anche un altro prodotto gastronomico, meno conosciuto, ma molto pregiato: il tartufo murgiano, nelle versioni nero e bianco. La valorizzazione del patrimonio enogastronomico non può prescindere però dalla storia e dai beni culturali che la città possiede, la cui figura storica maggiormente rappresentativa è quella di Federico II di Svevia. Infatti, la finalità della manifestazione è valorizzare le produzioni tipiche senza dimenticare la bellezza che ci circonda né il clima natalizio a cui ci si è ispirati.

     E’ per tali ragioni che, partendo da una proposta di percorso degustativo si intende organizzare un’iniziativa volta a dare lustro ai prodotti tipici locali, ma anche al patrimonio artistico-culturale ed alle produzioni artigiane locali, valorizzando le risorse umane canore presenti in città.

     Il programma prevede anche una visita guidata dedicata a “La Nascita di Federico” poiché l’imperatore svevo nacque a Jesi il 26 Dicembre del 1194, in pieno periodo natalizio. Il racconto della vita dello Stupor Mundi comincerà in Piazza Duomo per poi svilupparsi in diversi punti storici riconducibili alla figura del Puer Apuliae, tra cui la cripta della cattedrale in cui sono sepolte le presunte spoglie di due delle sue mogli.


     Il programma nel dettaglio prevede per sabato 16 dicembre:

  • Ore 11.00 “La nascita di Federico”: percorso guidato con visita alla cripta della cattedrale e altri punti storici di interesse riconducibili alla vita dell’imperatore svevo
  • Dalle ore 18.00 alle 24.00: Apertura stand enogastronimici e di artigianato locale
  • Dalle ore 20.30 Spettacolo musicale con la cantante soprano Angelica Meo

     Programma per domenica 17 dicembre:

  • Dalle ore 10.00 alle 13.00: Apertura stand enogastronimici e di artigianato locale
  • Ore 12.00 Letture animate
  • Ore 17.00 “La nascita di Federico”: percorso guidato con visita alla cripta della cattedrale e altri punti storici di interesse riconducibili alla vita dell’imperatore svevo
  • Dalle 18.00 alle 23.00: Apertura stand enogastronimici e di artigianato locale
  • Ore 18.00 Letture animate
  • Ore 19.00 Spettacolo musicale con gli allievi di Groove Suite Modern Music School a cura di Gianluca Porro e Francesca Lorusso

 L’esposizione di prodotti di artigianato locale è curata dall’Associazione in & YOUNG aps

La degustazione prevede: pettole della Cooperativa Sociale S. Agostino, crostini (dei panifici Forneria Carlucci e Gran Forno) con stracciatella e tartufo, vin brulè realizzato dall’Azienda Agricola Biologica Bonizio, pane e olio, mozzarelline.

Parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza al Calcit, sezione di Andria.

 Si ringraziano per la collaborazione: Strada dell’olio Extravergine Castel del Monte, Circolo della stampa San Francesco di Sales, Museo Creattivo Laportablv

 Si ringraziano gli sponsor: Bellavita Caffè, nonsolocarta service, Di Ceglie Abbigliamento, Synayse man, Coppe Di Murgia Resort, Il Marmocchio, FIVA Confcommercio Bari Bat, CN AUTO Parts, PALUMBO COSTRUZIONE srl.

Le visite guidate saranno tenute da personale abilitato a svolgere il ruolo di guida turistica.

I posti sono limitati. Per partecipare alle visite è necessario prenotarsi al numero 392/6948919.

“Natale a Lecce”, i nuovi appuntamenti

Entra nel vivo la rassegna organizzata da ArtWork  con Arcidiocesi di Lecce e Fondazione “Splendor Fidei” fino al 7 gennaio


 Continuano gli appuntamenti della rassegna “Natale a Lecce”, organizzata da ArtWork con l’Arcidiocesi di Lecce e la Fondazione “Splendor Fidei” per celebrare il periodo più bello dell’anno.

Proseguono infatti le visite guidate tematiche “Lecce Barocco tour”, in programma ancora sabato 16 e domenica 17 dicembre e poi tutti i giorni dal 23 dicembre al 7 gennaio (tranne il 25 dicembre e il 1° gennaio), con partenza programmata alle 11 dal Palazzo dell’Antico Seminario in piazza Duomo al civico 5.  Dal 21 dicembre anche il chiostro dell’Antico Seminario s’illuminerà invece con il racconto dei tesori della Chiesa di Lecce. Si riaccende infatti il videomapping “Chiostro di luce” con una nuova edizione realizzata in collaborazione con la società cooperativa “Arte Amica”: appuntamento tutti i giorni dal 21 dicembre al 7 gennaio (tranne il 24 e il 31 dicembre) dalle 17 alle 20 (ultimo ingresso alle 19.45).

E poi gli eventi musicali.  Il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, nella Chiesa di San Matteo (alle 20), sarà la volta di “Steal Away Gospel & Spirituals” con la classe di jazz del Conservatorio di musica “Tito Schipa” di Lecce; il 4 gennaio alle 20 in programma nel Duomo il “Concerto dell’Epifania” in collaborazione con la Oles, l’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento. Il 5 gennaio nella Chiesa di Sant’Irene, infine, di scena “In Oriente la sua stella. La notte dei Magi”, appuntamento realizzato con la Fondazione “La Notte della Taranta”. Tutti i concerti sono a ingresso gratuito.

“Il ritorno della rassegna “Natale a Lecce”, con le proposte artistiche e culturali offerte alla città e ai visitatori che giungeranno tra noi in questo tempo speciale dell’anno, ricco di segni e tradizioni, ci conferma che l’orizzonte rimane sempre quello della crescita integrale della nostra comunità. Accanto allo shopping e al divertimento, tipici del clima natalizio, la nostra gente avverte il bisogno di alimentare anche lo spirito, di tornare alle radici e alle ragioni della festa più sentita dell’anno, ma anche di vivere momenti di arricchimento dell’animo”, spiega l’Arcivescovo di Lecce, monsignor Michele Seccia. “Accanto alle liturgie dell’Avvento e del tempo di Natale ci vengono date, grazie a “Natale a Lecce”, preziose occasioni in cui la musica, da sempre strumento che favorisce anche la vicinanza con Dio, ci aiuterà a sentirci uomini e donne che puntano sempre più in alto. È il mio auspicio, e anche il mio augurio accanto alla profonda gratitudine per tutto ciò che da anni fa ArtWork per migliorare l’offerta turistica e culturale della nostra bella città”.

Così anche il presidente di ArtWork Paolo Babbo: “Ai nostri concittadini e ai numerosi visitatori abbiamo deciso di offrire, insieme all’Arcidiocesi di Lecce e alla Fondazione “Splendor Fidei”, alcuni appuntamenti e servizi per rendere la città più accogliente e attrattiva, arricchendo il servizio di LeccEcclesiae. Siamo molto soddisfatti degli eventi e delle attività che riempiono questo calendario soprattutto per averli realizzati, in piena sinergia, con le più importanti istituzioni culturali del territorio. Il nostro impegno, però, si esprime anche tramite l’opera dei tanti collaboratori che assicurano la piena fruizione e conoscenza, anche con le visite guidate, dei luoghi che custodiscono i simboli del Natale. Come nel Duomo, per esempio, in cui tutto l’anno è possibile ammirare lo stupendo altare della Natività dove è presente l’opera cinquecentesca dell’artista locale Gabriele Riccardi, ovvero l’antico Presepe. Davvero un mirabile segno del Natale, da conoscere e raccontare”.

La rassegna gode del patrocinio della Città di Lecce; media partner Portalecce. Per info e biglietti www.artworkcultura.it, eventi@artworkcultura.it, tel. 0832.1827289.

Presentazione del libro sull’orto botanico di Antonio Mastrolia

L’ORTO BOTANICO DI LECCE E LA SUA STORIA “VERDE” IL LIBRO DI FRANCO ANTONIO MASTROLIA


Presentazione del volume domani alle 17 presso il salone di rappresentanza del Palazzo Arcivescovile di Piazza Duomo a Lecce. Ingresso libero

 “L’Orto botanico-agrario di Lecce. Dai primi dell’Ottocento agli anni Trenta del Novecento” è il volume che si presenta domani alle 17 presso il salone di rappresentanza del Palazzo Arcivescovile di piazza Duomo a Lecce.

Un’opera edita da “Il formichiere” in cui l’autore Franco Antonio Mastrolia, docente di Storia economica presso l’Università del Salento e componente della Società storica di Terra d’Otranto e della Società italiana degli storici dell’economia, ripercorre attraverso fonti anche inedite dell’Archivio di Stato di Lecce e dell’Archivio storico comunale la storia di una vera e propria istituzione cittadina. Dalla fondazione del primo insediamento in viale Gallipoli a Lecce, ad opera di un gruppo di botanici salentini – tra cui Gaetano Stella – in un momento storico in cui cominciava a diffondersi una certa attenzione alle aree verdi pubbliche, pensate per valorizzare non solo le specie autoctone ma anche flora esotica in arrivo da altri Paesi e continenti; una parte di quel nucleo originario dell’Orto botanico di Lecce, oggi trasferito presso Masseria Sant’Angelo, è ancora visibile nel parcheggio tra la Camera di commercio e il Catasto.

A dialogare con l’autore, domani sera, l’architetto e storico Mario Cazzato, segretario della Società storica di Terra d’Otranto, e Fabio Ippolito, responsabile tecnico-scientifico dell’Orto botanico del Salento. La serata sarà aperta dai saluti di Sandra Della Notte, presidente del Garden Club di Lecce, Paolo Babbo, presidente di ArtWork, Oronzo Pulli, presidente Lions Club Puglia dei Patrimoni e dei Cittadini, Sarah Siciliano, coordinatore Lions New Voices Distretto Puglia. Ingresso libero.

L’omaggio a tutti i Sud del mondo per il festival “Ya Salam”

Mercoledì 13 dicembre all’auditorium Vallisa di Bari, l’associazione Al Nour, diretta da Angela Cataldo, all’interno della rassegna del festival “Ya Salam”, proporrà “Sonar un Desiderio” omaggio a tutti i Sud del mondo del trio Benedetta Lusito, Raymond Vargas Reina e Antonio Errico.

Due culture apparentemente lontane per via delle posizioni geografiche, quella del Mezzogiorno d’Italia e quella di Cuba, nazione del Sud America, vengono messe a confronto dai musicisti, i quali hanno indagano le similitudini che ci sono tra le due. Il risultato di questo lavoro di ricerca ha portato a galla tante similitudini nelle tradizioni di queste terre, che vengono raccontate durante il concerto, attraverso musiche e parole.

RAYMOND FOTO

Siamo partiti dall’obiettivo di mescolare delle tematiche molto simili – ha spiegato la cantante Benedetta Losito – come la passione per i sentimenti e l’attaccamento per la propria terra. Quindi all’insegna della contaminazione abbiamo analizzato due tradizioni che posso sembrare agli antipodi ma che in realtà sono molto vicine tra loro. Durante l’esibizione le metteremo a confronto, condividendo col pubblico quello che abbiamo avuto modo di scoprire”.

Fondamentale per la buona riuscita del lavoro di ricerca è stata la presenza del musicista cubano Raymond Vargas Reina, che ha potuto condividere la propria cultura e le tradizioni delle sua terra. Nel corso dello spettacolo lui sarà impegnato al pianoforte e al sassofono. Pugliesi sono gli altri componenti del trio, di Bari lei e di Grumo Appula il chitarrista e cantante Antonio Enrico.

Benedetta Lusito

Brani della tradizione cubana, come ‘Iolanda Song’, saranno accostate a tarantelle tipiche dell’Italia meridionale. I grandi successi di Domenico Modugno, molto legato alla tradizione della nostra terra, sarà messo a confronto con altri grandi artisti cubani e tanto altro ancora. Prima di ogni esecuzione, senza essere didascalica, introdurrò ciò che andremo a suonare ed evidenzierò le varie similitudini”.

Auditorium Vallisa – Strada Vallisa, 11 – Bari

Infoline: 3711929045

Ingresso: 20:00

Puglia Christmas Tour il 16 dicembre arriva a Castellaneta

Un viaggio musicale a tutto tondo… nel Natale di Puglia: il più lungo del mondo! Tra monologhi, canzoni natalizie e tante sorprese

Adesso state comodi e fatevi condur

In questo viaggio magico: il Puglia Christmas Tour


Sabato 16 dicembre arriva a Castellaneta (TA) il Puglia Christmas Tour, lo spettacolo teatral-musicale che narra tradizioni e leggende del Natale pugliese: il più lungo del mondo, dal giorno di Santa Cecilia a quello dell’Epifania e (complice qualche conseguenza intestinale), anche per qualche giorno in più.

Lo spettacolo, scritto e diretto da Giuseppe Gallo, è organizzato dalla casa editrice AnyName Edizioni, ed è inserito nel cartellone della Ia edizione della stagione concertistica Note d’Arte organizzata dalle associazioni Opera Nostra ed Ermes, con il patrocinio del comune di Castellaneta.

Un tour “virtuale” per tutta la famiglia che parla del Natale a 360 gradi, fra presepi, tombolate, pettole, alberi e poesie natalizie, dove cibo e mancette la fanno da padroni. Una narrazione cronologica ricca di ironia e divertenti siparietti, alternata all’esecuzione al pianoforte di pastorali tarantine, brani tipici della tradizione natalizia… e qualche canzone inedita. A narrare le vicende e le tradizioni del Natale di Puglia sarà Giuseppe Gallo, che accompagnerà al pianoforte i brani natalizi eseguiti dai cantanti Antonio Stragapede (baritono) e Grazia Coppolecchia (soprano).

Lo spettacolo si svolgerà a Castellaneta, sabato 16 dicembre 2023, alle ore 20:00, nella splendida Chiesa dell’Assunta, in via dell’Assunta. L’ingresso è libero.

Per informazioni: 3476748627.


GLI ARTISTI

Antonio Stragapede

Antonio Stragapede, nato a Molfetta (BA) è diplomato in Canto Lirico e laureato in Giurisprudenza. Ha vinto vari Concorsi Internazionali e ha cantato in varie opere tra le quali la Madama Butterfly (Sharpless) al Teatro C. Coccia e l’Aida (Amonasro) a Germering (Monaco di Baviera), ad Amburgo e Bratislava. Accanto all’attività operistica, si affianca anche un’intensa attività concertistica in vari Teatri, tra cui il San Carlo di Napoli e la Stadthalle di Villach e Graz (Austria) con Katia Ricciarelli. recitante Ha inciso il Don Giovanni come protagonista (dir. Yves Senn) e Le Villi (Guglielmo) con Katia Ricciarelli e Pippo Baudo (voce). Di particolare rilievo nella sua carriera artistica è stato l’esibirsi in un Concerto Sacro davanti a Sua Santità Giovanni Paolo II. È stato docente di Canto Lirico e di Diritto e Legislazione dello Spettacolo nei Corsi Accademici in Discipline Musicali presso il Conservatorio di Musica “G. Paisiello” di Taranto. Attualmente è docente di Canto Lirico presso il Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di Bari.

Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo, nato a Grottaglie (TA), è diplomato in Pianoforte, Musica da Camera e Composizione ed è laureato in Informatica e Ingegneria Informatica. Ha partecipato a numerosi Concorsi Nazionali e Internazionali, dove ha vinto diversi premi, tra i quali il premio SIAE della critica per il miglior testo al III trofeo Italia “Voci Nuove Sotto le Stelle” di Roma. In qualità di cantautore ha partecipato come ospite al Festival degli Sconosciuti” di Teddy Reno, mentre in qualità di pianista ha accompagnato diversi cantanti lirici, tra i quali il M° Antonio Stragapede e il M° Leyla Martinucci. Ha realizzato diversi spettacoli teatrali-musicali rappresentati in varie zone del Sud Italia, per i quali ha curato testi, regia, musiche e arrangiamenti (tra i quali Figaro o Figaro – Qual è il tuo barbiere preferito?, Puglia Opera Tour e Puglia Christmas Tour). Con il plot del Puglia Opera Tour è stato tra i vincitori della 4^ edizione del Premio Giovani Eccellenze Pugliesi. In qualità di videomaker realizza cortometraggi, videoclip e spot pubblicitari, curandone testi, regia, musiche e montaggio. Ha partecipato a un Master in produzioni audiovisive sul set della fiction “Braccialetti Rossi” e nel 2020 ha partecipato con un suo contributo video al film Rai “Fuori era Primavera – Viaggio nell’Italia del Lockdown” di Gabriele Salvatores. Come compositore ha scritto e pubblicato diversi brani musicali. Come giornalista è direttore del giornale online AnyName News, ed è stato speaker della trasmissione Delta Sport su Radio Deltauno (F. 103.1) e redattore delle Pagelle del Taranto per la trasmissione televisiva Sportivissimo. È socio della casa editrice AnyName Edizioni, per la quale cura la grafica e l’impaginazione delle produzioni letterarie. È anche docente presso scuole di I e II grado nella provincia di Taranto.

Grazia Coppolecchia

Grazia Coppolecchia, nata a Molfetta (BA), si è diplomata in canto con il massimo dei voti al Conservatorio “N. Piccinni”, sezione di Monopoli. Ha seguito diverse Master-Class con artisti del calibro di L. Serra, K. Ricciarelli, C. Desideri, M. Pertusi, E. Mei, debuttando poi in opere come “Suor Angelica”, “Il filosofo di campagna”, “la Bohème”. Nel ’98 ha vinto la borsa di studio per i migliori diplomati in canto “V. Gentile”. Nel ’99 ha frequentato il Laboratorio d’Opera da camera dell’Accademia Musicale Pescarese con il quale ha debuttato per L’Ente Manifestazioni Pescaresi ne “Il filosofo di campagna” di B. Galuppi, nel ruolo di Lesbina. Ha curato diverse regie di spettacoli teatrali, di musical e lirici. È autrice di testi teatrali dei quali ha curato anche le regie. Ha collaborato come etnomusicologa con il Dipartimento di Antropologia culturale dell’Università agli studi di Bari, portando avanti un progetto del prof. G.B. Bronzini.

 

Il Conservatorio Tito Schipa di Lecce celebra il – 90° HAPPY BIRTHDAY –

90° HAPPY BIRTHDAY: DOMENICA 17 DICEMBRE IL CONSERVATORIO DI MUSICA “TITO SCHIPA” DI LECCE CELEBRA IL SUO COMPLEANNO E INAUGURA IL NUOVO ANNO ACCADEMICO CON UN CONCERTO AL TEATRO POLITEAMA GRECO. L’ORCHESTRA SINFONICA DEL CONSERVATORIO, LA CHORUS E IL CORO DI VOCI BIANCHE JUVENES CANTORES (MAESTRO DEL CORO LUIGI LEO), PROPORRANNO LA CANTATA SCENICA CARMINA BURANA COMPOSTA DA CARL ORFF. IL CONCERTO, CON LA DIREZIONE DEL MAESTRO MICHELE NITTI, OSPITERÀ ANCHE I SOLISTI CLAUDIA URRU (SOPRANO), VINCENZO FRANCHINI (CONTROTENORE) E GUIDO DAZZINI (BARITONO).


Domenica 17 dicembre alle 18:30 (posti già esauriti) il Teatro Politeama Greco di Lecce ospita un concerto ideato per celebrare e festeggiare i 90 anni del Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce. Un appuntamento davvero speciale che inaugura il nuovo anno accademico dell’Istituto di Alta Formazione del MUR (settore Alta Formazione Artistica e Musicale italiana) nato come Liceo musicale salentino con Statuto approvato con decreto del Prefetto di Lecce del 21 novembre 1933. Per l’occasione, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio, formata da oltre ottanta elementi tra studentesse e studenti, docenti e alcuni ex allievi, e i circa 100 interpreti de La Chorus (Lucania & Apulia Chorus) e del Coro di voci Bianche Juvenes Cantores (Maestro dei cori Luigi Leo), proporranno la cantata scenica Carmina Burana composta da Carl Orff. Il concerto, con la direzione del Maestro Michele Nitti, ospiterà anche i solisti Claudia Urru (soprano), Vincenzo Franchini (controtenore) e Guido Dazzini (baritono). Immagine cardinale di questa cantata teatrale è la ruota della fortuna, che dispensa ora la buona, ora la cattiva sorte. È la parabola della vita umana soggetta a continui cambiamenti: per questo motivo il coro fa appello alla dea della fortuna («O Fortuna, velut luna»), che introduce e conclude la serie dei canti profani. La serata, condotta dal giornalista Marcello Favale, è organizzata con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce, Camera di Commercio di Lecce e, grazie alla collaborazione con Confindustria Lecce, con il sostegno di BBC Terra d’Otranto, Trans Adriatic Pipeline, Sud Gas, Armafer, Ilmea.

«I Carmina Burana sono la prima opera del Trittico dei Trionfi completato dai Catulli Carmina (Ludi Scaenici) e dal Trionfo di Afrodite. Il compositore tedesco Carl Orff venne a conoscenza di 325 testi poetici medievali in latino, in tedesco medio-alto e in francese, redatti fra il XII e il XIII secolo e contenuti nel manoscritto Monacensis Latinus 1660, custodito dal 1803 nella Biblioteca Nazionale di Monaco di Baviera», scrive la studentessa Maria Grazia Carrozzo nelle note di sala. «Furono chiamati “Burana” in quanto provenienti dall’abbazia bavarese di Benediktbeuern (Bura Sancti Benedicti). Erano giunti a Monaco in seguito all’editto napoleonico che decretava la secolarizzazione dei monasteri. Orff ne rimase così affascinato che compose di getto i primi due dei ventiquattro brani che costituirono il lavoro finale. Orff collaborò con il filologo Michel Hofmann per quanto riguarda la scelta dei carmina: prevalentemente di carattere amoroso e volti alla parodia della tradizione dei Minnesänger. La stesura dei Carmina Burana coprì il biennio dal 1935 all’agosto del 1936. La diffusione di testi è da attribuirsi ai “clerici vagantes”, cioè a studenti girovaghi che vivevano ai margini della società, spostandosi in Europa per raggiungere le varie sedi delle neonate università. Dal punto di vista musicale l’opera è caratterizzata dalla costante presenza ritmica compressa in grandi ostinati».

«Il novantesimo compleanno del Conservatorio, nato per la generosa lungimiranza del celebre ”usignolo di Lecce” e di tanti cittadini persuasi che “la musica sia pane non solo per l’anima”, ha ottimi motivi per essere festeggiato», sottolinea il presidente Luigi Puzzovio. «Questi novant’anni sono stati caratterizzati da un’intensa attività sul territorio e per il territorio», precisa il direttore Corrado De Bernart. «Il “Tito Schipa” ha formato varie generazioni di musicisti ed ampiamente arricchito il contesto culturale ed artistico del Salento, affiancando all’attività didattico-accademica una ricca e variegata produzione artistica».

IL CONSERVATORIO DI MUSICA TITO SCHIPA
A cura di Luisa Cosi
Docente di Storia della musica

“Far sorgere in Lecce un Istituto musicale, era da anni necessità intesa dall’intera provincia salentina: e il Gr. Uff. Tito Schipa, accogliendo questa vivissima aspirazione della terra natale, nell’estate del 1933 s’impegnava a donarle una sede ex novo”. Come sottolineato da una memoria ministeriale dell’epoca, la promessa del celebre tenore Tito Schipa (poi sostanziata in 200mila lire) fu la chiave di volta perché, dopo numerosi tentativi, a Lecce nascesse l’auspicato Liceo Musicale salentino. Infatti nell’autunno del 1933 fu subito operativo un consorzio fra Consiglio Provinciale dell’Economia Corporativa (segretario Antonio Costa), Amministrazione Provinciale (preside Nicola Lopez y Royo) e Amministrazione Comunale (podestà Michele Bozzi Colonna), che s’impegnava a sostenere negli anni almeno cinque corsi musicali (canto, pianoforte, violino e viola, violoncello e contrabasso, tromba e trombone), oltre che a dotare la nuova Istituzione di Biblioteca, arredi e strumentario idonei. Stringente il tabellino di marcia – regolato dal prefetto Salvatore Strano e dai musicologi salentini Vito Raeli e Renzo d’Andrea: l’idea era di ottenere al più presto il pareggiamento, ovvero il riconoscimento (e il finanziamento) del Ministero dell’Educazione Nazionale. In attesa che il nuovo edificio fosse costruito lungo viale Taranto – su terreno comunale, con progetto modernista dell’ingegnere Giorgio Bernardini e cromatica armonia di carparo, pietra leccese e pietra di Fasano – le lezioni cominciarono in varie sedi provvisorie, con i primi cinquantadue allievi (e attività ben distinta fra maschi e femmine). La direzione, con la consulenza dei massimi musicisti italiani del tempo, fu affidata al Maestro Italo delle Cese, strappato al Liceo musicale “Niccolò Piccinni” di Bari, che era stato fondato appena sette anni prima. L’inaugurazione della sede leccese avvenne nel 1937, con squillante parata lungo viale Taranto: subito furono operative dieci aule attrezzate, Biblioteca (corroborata da importanti donativi di musicofili locali) e ambienti per l’amministrazione; a seguire sarebbe venuta l’intitolazione al generoso Tito Schipa e il completamento della bella sala dei concerti al piano superiore. E nel 1939 arriva l’atteso pareggiamento. Superato il trauma bellico (il Liceo fu anche occupato dalle Forze alleate), il “Tito Schipa” cresce rapidamente per numeri e qualità, così da divenire Conservatorio nel 1970 ed essere quindi assimilato nel 2002 al sistema universitario. L’Istituzione oggi consta di oltre 800 studenti e 130 docenti, con 32 indirizzi per il percorso accademico di I e II livello. Agli insegnamenti classici (con punte di eccellenza riconosciute a livello internazionale) si sono aggiunti via via percorsi formativi orientati a nuovi linguaggi (jazz, pop-rock, musiche tradizionali) e tecnologie (musica elettronica, tecnici del suono). La sua Biblioteca è punto di riferimento anche per la ricerca musicologica, continuando ad accogliere importanti fondi storici, che testimoniano la secolare tradizione musicale del Mezzogiorno.

NOTE DI SALA
A cura di Maria Grazia Carrozzo
Studentessa del Corso di Storia delle Forme e dei Repertori III (professor Alessandro Macchia)

I Carmina Burana costituiscono la prima opera di una trilogia intitolata Trittico dei Trionfi. Le altre due composizioni rispondono ai titoli di Catulli Carmina (Ludi Scaenici) e di Trionfo di Afrodite. Il compositore tedesco Carl Orff venne a conoscenza di 325 testi poetici medievali in latino, in tedesco medio-alto e in francese, redatti fra il XII e il XIII secolo e contenuti nel manoscritto Monacensis Latinus 1660, custodito dal 1803 nella Biblioteca Nazionale di Monaco di Baviera. Furono chiamati “Burana” in quanto provenienti dall’abbazia bavarese di Benediktbeuern (Bura Sancti Benedicti). Erano giunti a Monaco in seguito all’editto napoleonico che decretava la secolarizzazione dei monasteri. Orff ne rimase così affascinato che compose di getto i primi due dei ventiquattro brani che costituirono il lavoro finale. Orff collaborò con il filologo Michel Hofmann per quanto riguarda la scelta dei carmina: prevalentemente di carattere amoroso e volti alla parodia della tradizione dei Minnesänger. La stesura dei Carmina Burana coprì un biennio: dal 1935 all’agosto del 1936. La diffusione di testi come quelli contenuti nei Carmina Burana è da attribuirsi ai “clerici vagantes”, cioè a studenti girovaghi che vivevano ai margini della società, spostandosi in Europa per raggiungere le varie sedi delle neonate università. Immagine cardinale di questa cantata teatrale è la ruota della fortuna, che dispensa ora la buona, ora la cattiva sorte. È la parabola della vita umana soggetta a continui cambiamenti: per questo motivo il coro fa appello alla dea della fortuna («O Fortuna, velut luna»), che introduce e conclude la serie dei canti profani. La rappresentazione si divide in sei sezioni: su tutto v’è il rapporto dell’uomo con la natura, in particolare con il risveglio primaverile, e le relazioni amorose. Dal punto di vista musicale l’opera è caratterizzata dalla costante presenza ritmica compressa in grandi ostinati. Spesso il tempo varia da una battuta all’altra dello stesso brano e questi cambiamenti abbinati alle cesure nascondono la complessità dell’opera. Alcune delle arie solistiche, inoltre, pongono sfide audaci per i cantanti: l’unica aria per tenore solista («Olim lacus colueram») deve essere cantata quasi interamente in falsetto per dimostrare la sofferenza del personaggio. Le arie per baritono spesso richiedono note acute, che non si trovano comunemente nel repertorio, e parti di aria devono essere cantate in falsetto: un unicum nel repertorio baritonale. Inoltre, l’aria per soprano solo («Dulcissime») esige note estremamente acute e Orff aveva espressamente destinato questo pezzo a un soprano lirico, non ad uno di coloratura, in modo che le tensioni musicali fossero più evidenti. L’armonia intensamente cromatica del tardo romanticismo lascia il posto, nei Carmina Burana, a un linguaggio di tipo modale. C’è altresì una rivisitazione del canto gregoriano e della canzone strofica medievale (la litania per esempio). La scrittura corale è prevalentemente declamatoria. I singoli gruppi strumentali risultano compressi in ampie masse sonore. Le percussioni accentuano i ritmi ostinati ed energici della partitura. Il successo riscosso dai Carmina Burana a Francoforte nel giugno 1937 fu fortemente contrastato per via della stroncatura dell’autorevole Völkischer Beobachter: Herbert Gerigk, capofila della musicologia antisemita e seguace delle teorie razziste di Alfred Rosenberg, parlò nella sua ampia recensione di “Jazzstimmung” (“Linguaggio Jazz”) e deplorò vivamente l’uso della lingua latina e un «malinteso ritorno agli elementi originari del fare musica», diffidando i compositori tedeschi dal seguire una corrente che a suo modo di vedere non costituiva più un problema di natura estetica ma di Weltanschauung. L’effetto deterrente della recensione di Gerigk fece sì che i Carmina Burana non fossero più eseguiti fino al 1940. La prima rappresentazione in Italia avvenne nel 1942 al Teatro alla Scala di Milano ed ebbe un grandissimo successo.

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Ad Acquaviva delle Fonti “Murgia Enjoy” per i papà separati e per gli studenti meritevoli

Al termine di un intenso anno di proposte associative, l’associazione culturale Murgia Enjoy, come da consuetudine, ha voluto organizzare un evento culturale che si terrà il 16 dicembre 2023 nel Palazzo “De Mari” – Sala “Colafemmina” di Acquaviva delle Fonti dalle ore 18 alle ore 21:30 con il seguente programma:

– Convegno “La responsabilità educativa dei genitori separati, la deprivazione genitoriale e le problematiche dei padri separati”
– Mostra e premiazione del concorso fotografico “Albe e tramonti”
– Presentazione del calendario associativo Murgia Enjoy 2024
– Presentazione dell’aggiornamento dell’App android “I calendari di Murgia Enjoy”
– Premiazione degli studenti meritevoli di Acquaviva delle Fonti e consegna di riconoscimenti pubblici
– Assegnazione di premi ad un escursionista e ad uno dei tanti esperti che partecipano alle attività associative
– Donazione delle stampe della mostra e di opere artistiche all’associazione “Papà Insieme”

Interverranno:
Marco Lenoci – Sindaco di Acquaviva delle Fonti
Leonardo Losito – Presidente dell’Associazione “Murgia Enjoy”
Vittoriano Caporale – Docente di Storia della Pedagogia dell’Università di Bari
Emanuele Mencarelli – Presidente Nazionale dell’Associazione “Papà Insieme”
Cinzia Petitti – Avvocato matrimonialista e Direttore della rivista “diritti e famiglia”
Chiara Losurdo – Dirigente scolastica dell’I.I.S.S. “Colamonico-Chiarulli”
Umberto Colapinto – Artista e socio Murgia Enjoy
e altri ospiti

Gli interventi saranno allietati dai sottofondi musicali del docente e compositore Nicola Albano

Volendo dar seguito all’impegno dei soci verso le fasce sociali più deboli e che in passato hanno sostenuto anche un’associazione che si occupa di donne vittime di violenza e di una impegnata nel supportare le ragazze madri, quest’anno le erogazioni liberali raccolte durante la serata, le stampe delle fotografie e le opere artistiche offerte dall’artista
Umberto Colapinto (Associazione CubertArt) e dall’artista umbra Francesca Cencetti (Comitato Artisti della Solidarietà) verranno donate all’associazione “Papà insieme” con sede nazionale ad Assisi che, attraverso psicologi e avvocati convenzionati, sostiene i padri
separati che versano in gravi difficoltà psicologiche ed economiche.
Quella dei padri separati è una piaga troppo ignorata che riguarda oltre quattro milioni di uomini di cui il 70% vive sotto la soglia della povertà e, fra questi, in molti non riescono a sostenere le spese per i beni di prima necessità.
Il motivo principale del loro impoverimento è rappresentato dall’assegno di mantenimento per i figli che non è deducibile dalle tasse e spesso è al di sopra delle reali capacità economiche dell’uomo oltre che dall’inerzia nella ricerca di un lavoro da parte delle mogli che nel mantenimento vedono un’entrata sicura. Nel 94% delle separazioni il mantenimento per i figli spetta all’ex marito e poiché solo il 30% può continuare ad abitare nella casa in cui si trova al momento della separazione, il restante 70% degli uomini deve far fronte anche alle spese per una nuova abitazione. Tutelare la figura del genitore non affidatario o non convivente con i figli nelle separazioni e nei divorzi significa tutelare anche i figli minori che rischiano di perdere la vicinanza della figura paterna e che nel 13% dei casi cresce senza vedere più il padre. A conferma di quanto pesi tale distacco, il 70% dei giovani detenuti è cresciuto in situazioni di deprivazione genitoriale.
Dato altrettanto allarmante è che il 70% dei femminicidi avviene per cause riconducibili alla separazione a seguito delle quali gli uomini, umiliati, spesso accusati ingiustamente di violenze inesistenti e allontanati dai propri figli, vengono ridotti sul lastrico dalle ex mogli che raramente sono costrette dai giudici a cercare un’attività lavorativa che, in molti casi, preferiscono svolgere in nero.
Durante la serata verrà, inoltre, esposta la mostra per il calendario associativo, un consolidato appuntamento che ha visto l’associazione impegnata in diversi luoghi e la partecipazione di tantissimi fotografi e fotoamatori: nel 2018 l’associazione volle promuovere il Parco Nazionale dell’Alta Murgia arricchito dalla presenza di due modelle e un modello, nel 2019 l’attenzione dei soci si spostò su Matera, Capitale Europea della Cultura nella quale l’associazione propose alcune attività culturali. La bellezza degli scorci, delle sei modelle e la collaborazione con altri Enti permise la realizzazione di un calendario molto apprezzato, soprattutto dai turisti, perché contenente il Qr Code che permetteva di raggiungere i luoghi fotografati. Il 2020 è stata la volta della Città di Bari con una mostra che ottenne importanti patrocini. Nel 2021, a causa delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria, non fu possibile presentare il calendario contenente le immagini della Murgia, presentazione che, invece, si è svolta per il calendario 2022 nella magica cornice del Castello di Sammichele con grande affluenza di visitatori e nel Castello di Sannicandro di Bari per il calendario 2023.
I calendari, diffusi gratuitamente durante le attività associative possono, inoltre, essere visionati attraverso l’App gratuita “I calendari di Murgia Enjoy” scaricabile gratuitamente da PlayStore.
I calendari e le mostre hanno ottenuto le autorizzazioni, le collaborazioni e i patrocini di importanti Enti così come per l’evento in programma per il 16 dicembre.
Per il 2024 il Fotoclub Murgia, dopo aver documentato panorami, tipicità e monumenti delle città pugliesi e lucane che vantano un patrimonio artistico, culturale e paesaggistico di tutta rilevanza e dei loro territori, in linea con le finalità di promozione, valorizzazione e tutela del territorio che l’associazione Murgia Enjoy persegue da diversi anni, ha voluto focalizzare la sua attenzione sull’unicità delle albe e dei tramonti che donano una luce magica al territorio ricevendo immagini di fotografi e fotoamatori da tutta l’Italia.
Grazie alle aziende Combivox e Nuova Elettra, i soci, per il quarto anno, premieranno gli studenti meritevoli di Acquaviva delle Fonti consegnando dei riconoscimenti pubblici; assegneranno, infine, dei premi offerti dall’attività Clona System ad un escursionista e ad uno dei tanti esperti che partecipano alle attività associative.
L’attività verrà trasmessa in diretta attraverso una web tv permettendo ai telespettatori di intervenire.
Esporranno: Francesco Boffoli, Michele Cassano, Alberto Contessi, Marco De Giosa, Isa De Santis, Daniela Garbellano, Regina Girone, Rosanna Guglielmi, Anna Lisi,
Giovanni Miali, Gennaro Peluso, Cinzia Petitti, Leonardo Romanelli, Vanessa Rubino, Rossella Sangiorgio, Maria Stellacci, Marco Tassielli, Nico Velluso.

www.murgiaenjoy.it

Web: www.murgiaenjoy.it

Acquaviva delle Fonti (Bari)
Palazzo De Mari
Piazza Vittorio Emanuele II
18:00-21:30
ingresso libero
Info. 3283130450 dopo le 18

“Le Strade di San Nicola” al Teatro Petruzzelli solidarietà e spettacolo dalla Puglia

Venerdì 8 DICEMBRE 2023 alle ore 20.30 al Teatro Petruzzelli

lo SPETTACOLO  DI SOLIDARIETÀ

“LE STRADE DI SAN NICOLA”


L’8 dicembre 2023 torna al Teatro Petruzzelli  lo spettacolo “Le Strade di San Nicola”.  Uno show con artisti di fama nazionale che si alterneranno sul palco nel nome della solidarietà.  Con la direzione artistica di Fabio Di Credico e Aldo Augelli, si esibiranno  il cantautore Michele Zarrillo, i Neri per caso, i comici Gianluca Impastato, e il pugliese Uccio De Santis, “I Salvatullo” la coppia nella vita e sul palco composta da Raffaello Tullo leader della Rimamband con Martina, l’imitatore e cabarettista Leonardo Fiaschi e il duo Soul Experience, composto dal sassofonista Bruno Tassone e dj Tatien, protagonista di un djset. La serata sarà presentata da Mauro Pulpito e Alessandra Bucci. Tutti i protagonisti hanno sposato a pieno lo spirito benefico dell’iniziativa, mettendo a disposizione la loro grande professionalità. Un’iniziativa che grazie al contributo di associazioni e pubblico presente, saprà arrivare al cuore di tutti.

Neri per caso

«Mettere a disposizione la propria popolarità per una giusta causa – ha affermato Uccio De Santis – penso sia qualcosa di veramente importante. Quindi quando è possibile lo si fa, anche senza sbandierarlo. Da sempre insieme ai miei collaboratori propongo iniziative solidali, come la squadra di calcio del Mudù, vent’anni fa quando eravamo più giovani, con la quale abbiamo realizzato vari progetti che ci hanno dato una grande soddisfazione, che vale molto di più di tanti applausi».

“Le Strade di San Nicola” è un progetto benefico che si ispira al Santo di Myra, protagonista di numerose leggende riguardanti miracoli a favore di poveri e defraudati. Un progetto da sempre orientato all’altruismo e alla beneficenza. Un evento unico che resti sempre nella memoria di chi vi assiste e, soprattutto, di chi, grazie ad esso, potrà sentir nascere un nuovo sorriso.  Il ricavato ogni anno viene interamente devoluto ai progetti benefici che sono stati individuati attraverso le associazioni confederate. Nel corso di ogni edizione

Michele Zarrillo

vengono celebrate due eccellenze nazionali, con l’assegnazione del Premio “Le Strade di San Nicola” che viene conferito ad una personalità che si è distinta per generosità e sostegno ad iniziative solidali. Verrà inoltre consegnato ad un grande artista del nostro territorio il premio “Le Strade di San Nicola ART”. Ad aggiudicarsi i riconoscimenti quest’anno saranno Don Angelo Cassano, referente regionale di Libera e parroco di San Sabino che quest’anno ha celebrato i trent’anni di sacerdozio, e a cui è stata conferita la laurea honoris causa in “Innovazione sociale e Politiche di inclusione” dall’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. A ritirare il premio “Le Strade di San Nicola ART” sarà invece Alessio Giannone, alias Pinuccio, inviato del celebre programma delle reti Mediaset “Striscia la notizia”. Dopo qualche esperienza nelle emittenti locali, ha realizzato dei video su Youtube dedicati alla satira. Sono celebri le sue telefonate a personaggi illustri, come quella con i Windsor per la nascita del Royal baby. Dal 2015 collabora con “Striscia la notizia”, dando il via a una lunga serie di inchieste con la sua rubrica “Rai Scoglio 24”.

Uccio De Santis

Biglietti disponibili in prevendita

BOTTEGHINO:  “Caffè Bistrot – VARIETA’ “ Bari – Via XXIV Maggio, 4  dalle ore 18.00 alle 20.00 escluso martedì, sabato e domenica.

 

VIVATICKET – www.vivaticket.com

INFOTICKET   +39 340 48 73 006   –  +39 335 80 76 626 –  www.lestradedisannicola.it

Lo Stand Up Paddle a Santa Caterina di Nardò

CORSI GRATUITI DI SUP PER TUTTI

AL CIRCOLO NAUTICO “LA LAMPARA ADS”


Il Circolo nautico La Lampara ASD di Santa Caterina, in collaborazione con il Comune di Nardò nella persona del presidente del Consiglio comunale con delega allo Sport Antonio Tondo, aderisce al progetto nazionale della Federazione Italiana Surfing, Sci nautico e Wakeboard  “A scuola di SUP” e organizza fino a marzo 2024 corsi gratuiti di SUP con istruttore federale.

Lo Stand Up Paddle – questo il significato dell’acronimo SUP – è una disciplina sportiva che prevede la possibilità di “cavalcare” le onde del mare stando in piedi su una tavola e di muoversi grazie a una pagaia. Una disciplina divertente e ormai molto diffusa che implica un nuovo modo di vivere il mare, ma che richiede comunque un minimo di preparazione tecnica per usufruire al meglio dei suoi benefici – si tratta di uno sport che migliora l’equilibrio psicofisico complessivo – e praticarla in tutta sicurezza.

Per maggiori informazioni rivolgersi al Circolo “La Lampara ASD” o consultare il sito https://cnlampara.it.