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A Lecce la 23esima edizione dei i “Paleodays” della Società paleontologica italiana

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L’Università del Salento ospiterà dal 6 al 9 giugno 2023 i “Paleodays” della Società paleontologica italiana, ventitreesima edizione del congresso nazionale annuale dell’associazione dedicato a paleontologi professionisti provenienti da università e musei di tutta Italia, ma anche a giovani paleontologi in formazione e appassionati della materia.

Le “Giornate di Paleontologia” si apriranno il 6 giugno negli spazi del MAUS – Museo dell’Ambiente UniSalento e della Community library (complesso Ecotekne, via per Monteroni, Lecce) con una tavola rotonda del PaiP – Palaeontologist in Progress, il gruppo dei giovani soci della SPI, sul tema “Mare Nostrum: il Cenozoico del Mar Mediterraneo”; durante l’incontro, il paleoartista Fabio Manucci sarà impegnato in una performance di live painting.
Le giornate del 7 e 9 giugno saranno dedicate alle sessioni scientifiche, che si terranno dalle ore 9 nel centro congressi Ecotekne e negli spazi del MAUS, con la partecipazione di oltre 100 paleontologi da tutta Italia e dall’estero. L’8 giugno è in programma un’escursione che farà tappa in alcune delle aree più interessanti del Salento per presenza e concentrazione di fossili: il complesso delle cave di Pietra Leccese di Cursi-Melpignano; il Museo di Maglie, con le sue collezioni di vertebrati continentali del Quaternario; le ex-cave di bauxite di Otranto, con interessanti associazioni di molluschi lagunari; l’insenatura di Porto Badisco, con “tappeti” di alghe incrostanti dette rodoliti; le barriere coralline di 25 milioni di anni fa conservate nei calcari nella zona di Grotta Zinzulusa.
Nel corso del congresso, saranno anche comunicati i risultati dell’iniziativa “Fossili Regionali” della SPI: attraverso una votazione pubblica del fossile più rappresentativo per ogni regione italiana, il contest punta alla promozione capillare del valore del patrimonio paleontologico nazionale e a una maggiore consapevolezza sull’argomento da parte del pubblico generale.

La Società paleontologica italiana scelse Lecce già nel 1993 per il suo 12mo convegno, organizzato anche grazie al significativo contributo del “Gruppo Naturalisti Salentini” di cui facevano parte ricercatori come Livio RuggieroAntonio Meleleo e Angelo Varola, che hanno sistematicamente raccolto, preparato ed esposto fossili del Salento ponendo le basi per le collezioni dell’attuale Museo dell’Ambiente UniSalento.

Spiega il professor Piero Lionello, Direttore del MAUS UniSalento: «La penisola salentina è un’area di estremo interesse geologico e paleontologico, nota alla comunità scientifica nazionale e internazionale fin dall’Ottocento. Con una superficie di quasi 6000 km2 e oltre 250 km di coste racchiuse tra Adriatico e Ionio, il Salento ospita successioni rocciose che abbracciano gli ultimi 85 milioni di anni di storia della Terra. Queste successioni spesso non sono facili da studiare a causa della natura pressoché pianeggiante del territorio, ma quando si rivelano al ricercatore (per esempio lungo le coste o in aree di cava), sono in grado di svelare un patrimonio paleontologico unico: calcari del Cretaceo con fossili eccezionalmente conservati di pesci, vissuti nello stesso periodo dei dinosauri; rocce dell’Oligocene con vere e proprie barriere coralline fossilizzate; la famosa pietra leccese, materiale da costruzione sfruttato per secoli nelle meraviglie del Barocco leccese, ma noto ai ricercatori per la straordinaria ricchezza di invertebrati e vertebrati, soprattutto balene e delfini; infine, i depositi di riempimento delle cavità carsiche (grotte e inghiottitoi, localmente chiamati “ventarole”), nelle quali sono stati rinvenuti moltissimi fossili di vertebrati continentali del Quaternario, come rinoceronti, proboscidati, iene e pantere. A distanza di 30 anni dal primo congresso salentino, questo appuntamento vuole celebrare – da un lato – l’apertura del nostro Museo nella sua rinnovata sede, oggi condivisa con la Community library, dall’altro sottolineare il rapporto costruttivo tra il MAUS e la comunità dei paleontologi italiani. Questa collaborazione ha portato alla recente costituzione di un Comitato Scientifico del Museo, guidato da me e dal professor Marco Cherin dell’Università di Perugia, che comprende docenti da diversi Atenei italiani, ha coordinato l’organizzazione delle Giornate di Paleontologia e, nel prossimo futuro, si occuperà di potenziare e aggiornare gli allestimenti del MAUS, anche grazie a rinnovate ricerche scientifiche».

 

Comunicato Stampa

#MURGIAIN3B: Benessere, Biodiversità, Bellezza

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L’iniziativa #Murgiain3B, in programma domenica 4 giugno, rientra nel progetto #MurgiaLand ideato dall’ArtTurism di Andria, operante dal 2006 nel settore dei servizi turistici e della promozione territoriale, ed è inserito nel più ampio cartellone di eventi del Parco Nazionale dell’Alta Murgia denominato “GEO-EVENTI del Parco”

Il progetto mira a valorizzare le peculiarità del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, tra i più grandi d’Italia che abbraccia ben 13 comuni.

In particolar modo intende porre l’attenzione sul patrimonio murgiano, dal punto di vista culturale, naturalistico e gastronomico creando una sinergia tra i vari attori qui presenti.

Partendo da un concetto più ampio, quello relativo all’alimentazione, si parlerà di biodiversità e del patrimonio artistico-culturale.

Le attività pratiche in programma prevedono una visita guidata interna del famoso maniero federiciano, nonché sito Unesco, “Castel del Monte”.

Proseguono con un percorso di trekking che ci condurrà in un’azienda apistica locale in cui alcuni esperti di alimentazione e biodiversità ci illustreranno le caratteristiche dei frutti antichi, qui esposti, facenti parte di una collezione frutticola pugliese finalizzata a preservare questo importante e prezioso patrimonio.

A conclusione delle attività sarà possibile degustare i frutti antichi e porre domande agli esperti.

Durante l’iniziativa saranno trattati anche i temi legati all’alimentazione. L’obesità tra bambini e ragazzi, ad esempio, è un fenomeno che si rileva non soltanto in Italia e nei Paesi europei, ma anche nel resto del mondo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima siano oltre 340 milioni i bambini e gli adolescenti di 5-19 anni in eccesso di peso. La condizione di obesità tra i bambini è riconosciuta dalla letteratura come predittiva dell’obesità in età adulta. È infatti stimato che almeno un terzo dei bambini e circa la metà degli adolescenti in sovrappeso rimangano in questa condizione da adulti. Attualmente le condizioni di vita più diffuse tra i ragazzi durante l’età della crescita sono spesso caratterizzate da un ambiente cosiddetto “obesogeno” in cui c’è continua disponibilità di cibi grassi e ricchi di zuccheri e di bevande gassate e/o zuccherate; a questo si associa di frequente un ridotto dispendio energico dovuto a bassi livelli di attività fisica che porta a un pericoloso circolo vizioso.

A tal fine è del tutto indispensabile, per se stessi e per la collettività, sviluppare un’adeguata sensibilità ai temi della sostenibilità, del benessere personale e collettivo, delle funzionalità e necessità di tutelare i territori produttivi, filiere e sistemi alimentari, della stagionalità, biodiversità e tipicità dei prodotti alimentari, educare ad un approccio che tenga presente gli aspetti dell’analisi sensoriale degli alimenti, dei consumi responsabili, nello sforzo di contenere gli sprechi e favorire l’utilizzo di risorse rinnovabili, al fine di veicolare al meglio il complesso mondo del Sistema Cibo.

Il progetto prevede l’allestimento di una mostra pomologica di frutti antichi della biodiversità pugliese (collezione Regionale del Germoplasma Frutticolo gestita del Centro di Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura Basile-Caramia) con relativa analisi sensoriale a cura di esperti della Fondazione ITS Agroalimentare Puglia.

Il percorso sarà arricchito anche dai saperi inerenti il patrimonio artistico e naturalistico.

Sarà effettuata infatti una visita guidata interna del castello federiciano approfittando dell’ingresso gratuito previsto nei siti ministeriali per la prima domenica del mese, ed un percorso di trekking nell’area alle pendici del sito Unesco durante il quale verranno illustrate le peculiarità del territorio murgiano.

I partecipanti saranno quindi condotti da guide turistiche abilitate alla scoperta dell’affascinante castello di forma ottagonale. Patrimonio UNESCO dal 1996 per il suo valore universale, per la perfezione delle sue forme, l’armonia e la fusione di elementi culturali venuti dal nord dell’Europa, dal mondo musulmano e dall’antichità classica. Capolavoro unico dell’architettura medievale, che riflette i valori del suo fondatore: Federico II di Svevia.

Necessaria la prenotazione. Per info e prenotazioni contattare l’ArtTurism al numero 392/6948919.

 

Angela Ciciriello

 

“Il Giro dei venti” crea il giardino del futuro: i partecipanti piantano 250 alberi di ulivo

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Il “Giro dei Venti”  svela il paesaggio della ricostruzione. Ciclisti e velisti, partecipanti della seconda edizione della manifestazione internazionale che collega il Salento alla Grecia, saranno a Martano (LE) Giovedì 1 giugno alle 11:30, per piantare 250 alberi di ulivo.

Sarà il “Giardino del Futuro” ad ospitare le nuove piante nella vasta area che l’associazione Olivami continua a rigenerare grazie all’adozione degli ulivi. L’iniziativa si inserisce nel progetto #lottoperilfuturo, lanciato dal Giro dei Venti per raccogliere fondi a favore del reparto d Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce. Il ricavato della vendita dell’olio prodotto dagli alberi del “Giardino del Futuro” verrà devoluto ogni anno in favore del reparto.

Siamo orgogliosi della partecipazione di grandi eventi nelle attività di recupero del paesaggio dopo il disastro Xylella, spiega il presidente dell’associazione Olivami Alessandro Coricciati.  Dopo la collaborazione con le strutture turistiche che garantiranno uno sconto a chi adotta un ulivo, siamo felici di accogliere i partecipanti del “Giro dei Venti”,  che sensibilizza turisti e sportivi sulla rinascita agricola del Salento”.

I volontari di Olivami si prenderanno cura degli alberi e accompagneranno i visitatori alla scoperta delle tecniche agricole necessarie per la crescita degli ulivi. Il Giardino del Futuro sarà identificato da una targa incisa su legno d’ulivo recuperato e trattato dai tronchi degli  alberi secolari attaccati dalla Xylella.

Alle bambine e ai bambini del reparto di Oncoematologia Pediatrica del Fazzi saranno destinati i giocattoli e il ricavato della vendita dell’Oro del Salento, il pregiato olio di Olivami,  nella grande festa dedicata ai partecipanti de il  Giro dei Venti con la premiazione dei primi tre team, che si terrà il 2 giugno, nel palazzo settecentesco Filograna a Spongano (LE), a partire dalle 20:00. In vendita anche opere d’arte realizzate interamente con la plastica recuperata dai fondali marini.

Indicazioni stradali:

https://www.google.com/maps/place/40%C2%B013’32.4%22N+18%C2%B020’00.5%22E/@40.2256699,18.3312788,17z/data=!3m1!4b1!4m4!3m3!8m2!3d40.2256699!4d18.3334675?hl=it

Comunicato Stampa

Premio Nazionale per la Rievocazione Storica e del Patrimonio culturale immateriale

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Al via la prima edizione del Premio Nazionale per il patrimonio culturale, artistico, demoetnoantropologico e immateriale, indetto dal Dipartimento Nazionale per le Rievocazioni Storiche dell’ Ente Nazionale Attività Culturali.

Premio Nazionale per il patrimonio culturale

La kermesse, che vedrà personalità e artisti di calibro nazionale, si terrà in Puglia a Latiano (BR) il prossimo 15 Luglio, in seconda serata dopo il Corteo Storico multiepoca cittadino.

L’Italia è il Paese con il maggior numero di feste medioevali e rievocazioni storiche al mondo. Ogni regione d’Italia annovera numerose manifestazioni che fanno rivivere le atmosfere del passato e la cultura che ci ha forgiati. Nei piccoli borghi, spesso in occasioni di feste che si tramandano da centinaia di anni, è possibile assistere agli eventi con le tradizioni più antiche. Durante le rievocazioni è possibile ammirare persone con splendidi abiti d’epoca ricreati con grande attenzione e provare specialità culinarie ormai quasi dimenticate o riscoprire le tradizioni o gli antichi dialetti.

Legata visceralmente alla terra e al mare, la Puglia è una regione in cui le tradizioni rappresentano un collante imprescindibile per le comunità. Data la lunghezza e la varietà dei suoi contesti, la Puglia conta le tradizioni più diverse, da nord a sud, dal Gargano a Leuca.

ENAC ha scelto per il Premio Nazionale una piccola Città dell’entroterra Brindisino: Latiano , terra di santi e musei, gastronomia e accoglienza.

 

La sede

Latiano è un comune della provincia di Brindisi, situato tra Mesagne e Francavilla Fontana. È un paese prettamente agricolo; la produzione è variegata ed è incentrata principalmente sulla filiera ortofrutticola, sull’olio d’oliva extravergine e sul vino. L’economia vitivinicola è avvalorata dalla presenza di varietà di vitigni autoctoni come malvasia nera, sangiovese, negroamaro e ottavianello.

Situato nel nord del Salento, Latiano nasce nei pressi dell’insediamento messapico di Muro Tenente (oggi parco archeologico). Il centro di Latiano si sarebbe formato dalla fusione di più casali medievali tra cui Malignano (Malenianum) e Cotrino (oggi sede dell’omonimo santuario), seguendo un processo di evoluzione urbana analogo a quello di molti borghi tardo-medievali del Salento.

Nel centro storico, da Piazza Umberto I, si scorge il Castello (o Palazzo Imperiali), forse risalente al XII sec., diventato di proprietà del Comune nel 1909 e ceduto dal marchese Guglielmo Imperiali discendente della nobile casata francavillese.

A Latiano ci sono ben tre musei: il Museo delle Arti e Tradizioni di Puglia che ospita una collezione di oggetti e utensili del mondo contadino e artigiano; il Museo del Sottosuolo che raccoglie tutto ciò che riguarda il mondo sotterraneo e il Museo Ribezzi – Petrosillo con i reperti messapici di Muro Tenente. Quest’ultimo è un “sito messapico fortificato” unico nel suo genere, perché si dice costeggi l’antico tragitto della Via Appia. Degne di nota le Chiese, il Santuario della Madonna di Cotrino e la Casa Natale del Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario e delle opere nella Città di Pompei (Na) con cui la cittadina è gemellata.

La rinomata tradizione dolciaria latianese si contraddistingue per la lavorazione della pasta di mandorle e zucchero denominata pasta reale, consistenza tipica di numerosi dolci latianesi del periodo natalizio e pasquale.

 

Dichiarazioni dott.ssa Giuseppina Baldari: “Ringrazio il Presidente dott. Maurizio Abbate e la Direzione Nazionale ENAC – commenta la dott.ssa Giuseppina Baldari, Dirigente del Dipartimento Rievocazioni Storiche – per aver sostenuto e voluto fortemente questo grande evento. La Repubblica riconosce la rievocazione storica quale componente fondamentale del patrimonio culturale, artistico, sociale, di tradizione e di memoria, in attuazione degli artt. 9 e 33 della Costituzione, e nel quadro dei principi di cui all’art. 167 del Trattato sul funzionamento dell’UE, alla Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale e alla Convenzione Unesco sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali. Le rievocazioni storiche costituiscono elemento di coesione e di identità nazionale, strumento di diffusione della cultura e dell’arte italiana nel mondo, oggetto dell’imprenditoria culturale e creativa e dell’offerta turistica nazionale e fattore di integrazione e contrasto del disagio sociale”.

 

Comunicato Stampa

Nuovi appuntamenti con “Letture prossime. Rassegna di libri dal territorio” di Unisalento

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Mercoledì 31 maggio 2023, nell’aula 6 dell’edificio 6 del complesso Studium 2000 (via di Valesio, Lecce), è in programma il settimo appuntamento dell’iniziativa dell’Università del Salento “Letture prossime. Rassegna di libri dal territorio”.

L’incontro si aprirà alle ore 17 con un confronto organizzato nel contesto dei “Career days” dell’Università, in svolgimento nella stessa sede: editori, giornalisti, traduttori e docenti ragioneranno infatti di opportunità di lavoro nel settore umanistico. Interverranno l’editore Luciano Pagano, il giornalista Alberto Nutricati, il traduttore, lettore di italiano in università estere e direttore di collana editoriale Augusto Fonseca, lo scrittore e docente nelle scuole Francesco Lanzo e Carolina Tundo, dottoressa di ricerca e docente nelle scuole.

Alle ore 18, dopo i saluti del Rettore Fabio Pollice, in programma letture e commento dei libri “Il bene in terra” di Francesco Lanzo (Musicaos, 2022) e di “Sono stato l’assistente del dottor Menghele” di Miklós Nyiszli, tradotto da Augusto Fonseca (Esperidi, 2021). Dialogheranno con Francesco Lanzo e Augusto Fonseca i docenti UniSalento Fabio Ciracì e Marcella Leopizzi e gli alumni (laureati UniSalento) Alberto Nutricati Carolina Tundo. Modererà l’incontro la responsabile scientifica di “Letture Prossime” Beatrice Stasi.

«Inserire questo appuntamento nei “Career Days” intende valorizzare la proiezione verso le realtà e opportunità produttive del territorio che caratterizza “Letture Prossime”», sottolinea la professoressa Stasi, «con la creazione di un’occasione di incontro e dialogo, per i nostri studenti del polo umanistico, con persone del mondo della cultura che rappresentano profili professionali per loro interessanti».

“Letture prossime” è un’iniziativa pensata per incoraggiare la creatività letteraria e promuovere le esperienze di scrittura che maturano nell’area salentina e su tutto il territorio regionale pugliese. La selezione dei titoli avviene, sulla base di call periodiche, da un’ampia commissione interdisciplinare di lettori UniSalento costituita da personale docente, tecnico-amministrativo, scientifico e bibliotecario, studenti, dottorandi/e ed ex-allievi/e coinvolti/e nella rete Alumni. Ulteriori informazioni su https://www.unisalento.it/rassegna-letteraria.

 

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A Paola Povero il Premio “Renata Fonte”, intitolato “Alzare la sguardo”

“Le istituzioni fanno poco e dovrebbero fare di più, per questo chiedo un impegno maggiore alla politica. La Provincia di Lecce ha poche risorse, ma ci crediamo e faremo il massimo. La mia delega, infatti, è povera, però è ricca di volontà di fare. Sono l’unica donna, ma do atto al presidente Minerva, ai consiglieri, allo staff e ai collaboratori della Provincia, di essere una squadra molto attenta. Oggi abbiamo ospitato questa iniziativa bellissima e ribadisco che siamo al vostro fianco, quando avrete bisogno noi ci saremo, la Provincia è a vostra disposizione. Un plauso a Maria Luisa Toto per tutto ciò che fa e grazie a tutte, grazie alla ragazze, grazie al coraggio, grazie per quello che fate con le risorse personali”.

 

Con queste parole Paola Povero, consigliera provinciale con delega alla Cultura e alle Pari opportunità ha accolto il Premio “Renata Fonte”, intitolato “Alzare la sguardo”, che quest’anno l’ha annoverata tra le personalità “premiate”.

 

In una gremitissima sala consiliare di Palazzo dei Celestini, ieri pomeriggio, si è svolta la cerimonia del “Premio Renata Fonte”, appuntamento annuale promosso dall’Associazione Donne Insieme Centro Antiviolenza Renata Fonte, organizzato quest’anno in collaborazione con la Provincia di Lecce, nell’ambito della Festa della Legalità.

 

Dopo i saluti istituzionali del vice presidente della Provincia di Lecce Antonio Leo e dell’assessore alle Politiche attive del lavoro e Pari opportunità del Comune di Lecce Silvia Miglietta, i lavori sono stati aperti dall’intervento di Maria Luisa Toto, presidente del Centro Antiviolenza Renata Fonte, e dal racconto di Veronica T. “Ho scelto il mio nome”, restituzione simbolica del percorso di vita fatto in questi anni insieme al Centro.

 

Spazio, poi, al Premio “Renata Fonte”, che è andato anche a Paola Povero, consigliera provinciale con delega alla Cultura e alle Pari opportunità che, visibilmente commossa, lo ha ritirato dalle mani di Vittoria Tola, Udi Nazionale.

 

Questa la motivazione: “Per essere sempre stata, nel corso della sua attività politica e professionale, “amica” delle donne, difendendone la libertà di autodeterminazione e di scelta, sostenendo diritti, ruolo e valore delle soggettività politiche femminili, contro ogni omologazione e ancillarità. Per aver sempre difeso la Sanità pubblica, come presidio di democrazia, inclusione, esercizio del diritto alla salute, soprattutto per le donne, luogo dove trovano ascolto i diritti e i bisogni dei cittadini e delle cittadine. Per non aver mai fatto mancare attenzione e sostegno al lavoro del Centro antiviolenza Renata Fonte, che ha sempre indicato come bene comune della città per tutte e tutti. E per l’importante lavoro che la vede impegnata nel suo ruolo di Consigliera provinciale con delega alla Cultura e alle Pari opportunità”.

 

Nella rosa dei nomi che hanno ricevuto l’importante riconoscimento anche le quattro attiviste afghane della Rete per i diritti umani delle donne di Kabul (Direttivo Afghanistan Women’s Political Participation Network di Kabul) arrivate in Italia grazie alla Rete umanitaria della società civile creata dalla giornalista Rai Maria Grazia Mazzola: Razia Ehsani, giornalista, Batool Haidari, psicologa e sessuologa, Sediqa Mushtaq, ex Camera del commercio nazionale delle donne afghane, Nesa Mohammadi, ostetrica. E, ancora, Giovanna Foglia, di Trust nel nome della donna, Luca Tescaroli, procuratore della Repubblica aggiunto, coordinatore della DDA di Firenze, Angelo Corbo, ispettore Capo in quiescenza della Polizia di Stato, agente di scorta del giudice Falcone sopravvissuto alla strage di Capaci, medaglia d’oro al valor civile, medaglia d’oro vittima del terrorismo.

 

In conclusione, come ogni anno, gli interventi delle scuole del territorio che, in collaborazione con il Centro Antiviolenza Renata Fonte, hanno promosso un percorso di pensiero e riflessione sui temi della legalità, violenza di genere, della differenza di genere. I lavori sono stati coordinati dalla giornalista Carla Petrachi.

 

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Pubblicato il programma di Nardò Experience, per un’estate piena di vitalità

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Via a Nardò Experience, il programma integrato di iniziative e servizi orientati al turismo esperienziale e sostenibile che l’amministrazione comunale ha allestito per la primavera e l’estate 2023. Escursioni, passeggiate, percorsi di trekking, visite guidate, itinerari in bicicletta sempre a contatto con la natura, con la storia, con i contesti più belli del territorio neretino, nel solco di un turismo esperienziale che privilegia ovviamente relax e spensieratezza, ma anche il fatto di fare “esperienza” del territorio, dei suoi prodotti, della sua cucina, dei suoi luoghi più significativi.
“Nardò Experience – spiega l’assessore al Turismo e al Marketing territoriale Giuseppe Alemanno – ci consente di dare una dimensione coordinata all’insieme vasto e variegato di iniziative in tema di turismo esperienziale e sostenibile. Il calendario unico è una formula di successo che sostituisce il mucchio indefinito di attività e servizi isolati nell’arco dei mesi primaverili ed estivi. Nardò Experience è una scelta, per un verso, a beneficio di chi viene a visitare il nostro territorio e anche degli stessi residenti interessati a fare un’esperienza e una conoscenza diverse dello stesso. Per altro verso, è anche l’occasione per mettere in rete decine di operatori turistici e culturali”.
Il programma è davvero molto ampio e variegato: corsi subacquei e escursioni snorkeling, passeggiate in bicicletta, itinerari a tema storico e culturale, tour su mezzi elettrici delle masserie, del centro storico e delle marine, tour in taxi boat, visite multilingue nel centro storico e nei siti storici e culturali, ciclotrekking, escursioni in gommone e in kayak, con una particolare attenzione all’inclusività (tour in mare su imbarcazione attrezzata per persone con disabilità, tour accessibile della città, stabilimento balneare attrezzato). Il calendario contempla anche eventi e iniziative particolari come il Festival Decò e tutti quelli organizzati da musei, contenitori culturali, proloco e comitati delle marine.
Il programma completo di Nardò Experience, con iniziative, date, info e contatti, è disponibile al link https://www.comune.nardo.le.it/it/page/51816.
Il “filo” che lega tutti i contenuti di Nardò Experience, oltre al territorio e alla sua varietà, è l’esperienza di fruizione “lenta”, che privilegia la natura, la cultura, l’arte, le tradizioni, scoperte e riscoperte in maniera rilassata e sostenibile. L’obiettivo è privilegiare le sensazioni e i dettagli, senza frenesia e rispettando luoghi e contesti.
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Ritorna a Lecce il videomapping “Chiostro di luce”

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Ritorna dal 1° al 4 giugno, nel Palazzo dell’Antico Seminario di Piazza Duomo a Lecce, il videomapping “Chiostro di luce”, il progetto di fruizione innovativa del Chiostro promosso da ArtWork e realizzato in collaborazione con l’Arcidiocesi di Lecce, la Fondazione “Splendor Fidei” e AtFest.
Il videomapping ha come oggetto alcune opere d’arte custodite nel Museo d’Arte Sacra ospitato al primo piano dell’edificio, le tappe salienti della storia di Lecce nel contesto del Mediterraneo – con un importante richiamo alla battaglia di Lepanto del 1571 – le chiese del circuito LeccEcclesiae e la festa di sant’Oronzo.
L’accesso al videomapping sarà consentito dalle 20 alle 23. Per l’occasione verrà prolungato anche l’orario di fruizione dell’ascensore panoramico del campanile del Duomo grazie al progetto “Visioni notturne” che darà l’opportunità, a chi acquista il ticket d’ingresso nella stessa fascia oraria, di accedere anche al Chiostro per la visione del videomapping.
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 Leuca, di Rachele Andrioli, album vincitore del Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana

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È Leuca, esordio solista della cantante salentina Rachele Andrioli, prodotto da Finisterre nella programmazione Puglia Sounds Records 2022 della Regione Puglia, l’album vincitore del Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana. Il più prestigioso riconoscimento per la musica di tradizione in Italia è assegnato ogni anno alla migliore produzione musicale di ambito folk da una giuria composta da oltre cinquanta giornalisti specializzati e studiosi. Leuca si aggiudica anche il Premio Giovani, riservato a musiciste e musicisti under 35. La diciannovesima edizione della rassegna, prevista dal 26 al 28 luglio Loano, in provincia di Savona, conferma dunque l’attenzione del Premio a una nuova generazione di performer, che ha saputo far propria l’eredità delle musiche di tradizione, in dialetto o nelle lingue minoritarie, ma che la porta avanti nel contesto delle nuove creatività musicali.

Rachele Andrioli, cantante e percussionista classe 1989, è una delle più originali interpreti della nuova musica salentina. In una carriera iniziata ancora da adolescente ha diviso il palco con musicisti pugliesi e da tutto il mondo, da Officina ZoéGiro di Banda e Tarantavirus (con Cesare dell’Anna) a Rocco Nigro, con il quale ha pubblicato ben tre album (Malìe, 2014; Maldimé, 2015; Maletiempu, 2018, tutti per l’etichetta Dodicilune), da Arto Lindsay e Piers Faccini fino a Baba Sissoko. Leuca, prodotto da Erasmo Treglia per Finisterre e registrato da Valerio Durante, è il suo esordio solista, pubblicato nella programmazione Puglia Sounds Records 2022 della Regione Puglia (POC Puglia 2007-2013 – Azione Sviluppo di Attività Culturali e dello Spettacolo).

Nel cd Rachele Andrioli volge il suo sguardo musicale sul mondo come un faro, partendo dalla fine della terra, suo luogo di nascita e appartenenza: il Capo di Leuca. Il lavoro è il frutto degli ultimi anni di ricerca sulle tradizioni musicali che legano il Salento a ogni Sud del Mondo; la musica e i testi inediti raccontano storie mediterranee sospese tra verità e leggenda. Un progetto che guarda il mare, attraversato da onde tutte al femminile che rinnovano la tradizione grazie alla partecipazione di Coro a Coro, un ensemble di circa quaranta voci di donne fondato e diretto dalla stessa Andrioli. Presenti anche brani d’autore che rendono omaggio ad alcuni artisti come Victor Jara (“Manifiesto), Enzo Avitabile (“Tutt’ egual song’ ‘e criature”), Nusrat Fateh Ali Khan (“Mast Kalandar”), Rina Durante (“Luna Otrantina”). A spiccare la voce e la grande forza interpretativa della cantante salentina e l’originalità delle sue composizioni che disegnano una modalità di fare musica concentrata sulle emozioni sollecitate da una melodia, da un ritmo, da un testo ogni volta sorprendente. Ospiti in alcuni brani anche Redi Hasa, Valerio Daniele, Maurizio Pellizzari.

Il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana è nato diciannove anni fa come laboratorio permanente sulla musica folk, e promuove e valorizza la produzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana attraverso il coinvolgimento di artisti, etichette discografiche, giornalisti e operatori culturali. È organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, e con il contributo della Fondazione A. De Mari. La direzione artistica è a cura di Jacopo Tomatis, con la collaborazione di Ciro De Rosa, Enrico de Angelis, Lucia Campana, Annalisa Scarsellini e Davide Valfrè.

 

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Consegna attestati di qualificazione del progetto “Il sommelier astemio”

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Mercoledì 31 Maggio alle 19 avremo il piacere di consegnare agli interessati, sempre presso il Grand Hotel Tiziano di Lecce, i primi attestati di qualificazione originati dal progetto dell’Associazione Italiana Sommelier “Il sommelier astemio”, nato per consentire ai ragazzi dai 16 anni in poi con Bisogni Educativi Speciali (BES), in maniera assolutamente gratuita, di acquisire la tecnica di degustazione del vino per farne strumento di inclusione sociale e di inserimento nel mondo del lavoro. 

Dopo essere stato presentato in primavera a Bari, il progetto è stato infatti adottato a febbraio dalla delegazione leccese dell’Associazione Italiana Sommelier, guidata da Marco Albanese, e si è regolarmente svolto fino ad oggi grazie alla collaborazione di esperti specializzati e al libro di testo “Io Valgo – Imparo a raccontare il vino”, realizzato grazie ad una felice intuizione del delegato di Bari e vicepresidente regionale AIS Raffaele Massa. In virtù della cui esperienza è stato possibile realizzare uno specifico corso di formazione con il quale, attraverso 14 lezioni, vengono sviluppati in maniera semplice i temi fondamentali della didattica AIS, insegnando agli aspiranti sommelier a servire il vino e a descriverlo con il solo uso della vista e dell’olfatto. 

 

I ragazzi che hanno portato a termine il corso sono felicissimi e già stanno mettendo a frutto le nuove competenze acquisite nei luoghi in cui sono professionalmente inseriti.  

 

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