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Iscrizioni aperte per “La Lampara SUP race 2023”

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Stand Up Paddle, arriva la Lampara SUP Race 2023. Appuntamento il prossimo 24 giugno a Santa Caterina di Nardò, presso il Circolo nautico “La Lampara ASD”, con una gara valida come Tappa del Campionato Regionale Puglia 2023 – e patrocinata dal Comune di Nardò – riservata agli atleti regolarmente iscritti alle associazioni affiliate alla FISW, la cui lista è pubblicata sul sito ufficiale.

La gara si svolgerà nella mattinata del 24 giugno, dalle 12 in poi (preceduta alle 8.30 dall’accoglienza degli atleti, dal briefing pre-gara (per la Technical Race) alle 11.00); alle 15 le premiazioni (gli orari potranno però subire variazioni che verranno comunicate tempestivamente sulla chat ufficiale della gara). In base al numero di iscritti potranno essere previste una finale A e una finale B.

Le quote di iscrizioni sono di 30 euro per gli agonisti, 15 per gli agonisti Under 12 e Under 14 – PARA-SUP e per gli amatori (comprensiva di partecipazione, pacco gara e ristoro post gara).

Gli atleti ammessi alla competizione dovranno essere in possesso di tessera FISW in corso di validità, certificato medico sportivo valido per attività agonistica previsto dagli 8 anni in su, dichiarazione di scarico di responsabilità firmata per tutti gli atleti sia minorenni sia maggiorenni.

Le iscrizioni si chiuderanno il 20 giugno alle ore 20 e dovranno essere effettuate direttamente sul sito della FISW: https://fisw.it/gara/sup-race-santa-caterina/

Il pagamento dovrà essere allegato nel form di registrazione effettuando un bonifico bancario all’IBAN IT66 E05262 79820 CC044 1269923, inserendo come causale “cognome e nome del partecipante, Lampara Sup Race 2023”, e inviando copia del bonifico all’indirizzo cnlampara@libero.it.

Per maggiori informazioni sulla gara e per iscrizioni rivolgersi alla segreteria del Circolo Nautico “La Lampara asd” (324.7497276 e 0833.574515, cnlampara@libero.it, www.cnlampara .it, Facebook e Instagram Circolo Nautico La Lampara).

 

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Per la rassegna ConcertiAmo l’ensemble Antica Liuteria Sangineto

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Nell’ex Convento delle Clarisse di Copertino, martedì 30 maggio alle 20.30, in programma il concerto “Leonardo, il suono del genio”, a cura dell’ensemble Antica Liuteria Sangineto: sul palco Adriano Sangineto (strumenti leonardeschi e voce), Caterina Sangineto (salterio ad arco), Jacopo Ventura (liuti popolari e voce). Ingresso gratuito. 

Ultimo giorno anche per visitare la mostra “Strumenti musicali nell’arte pittorica”, curata dal maestro liutaio Michele Sangineto, presso l’ex Convento delle Clarisse di Copertino dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.30. 

La rassegna si avvale di patrocini e sostegni del Ministero dell’Istruzione e del merito, della Regione Puglia, del Comune di Copertino – Assessorato alla Cultura – del liceo statale “Don Tonino Bello”, del Festival Internazionale delle Arti. 

Il gruppo Antica Liuteria Sangineto nasce nel 2000 nell’ambiente artistico della liuteria del maestro Michele Sangineto. Il nucleo originario del gruppo, costituito dall’intera famiglia Sangineto (padre, madre e due figli gemelli), propone concerti con cordofoni popolari e incide alcune monografie, edite da Red Edizioni, sugli strumenti costruiti da Michele: arpe, salteri ad arco e a pizzico e altri.

Con questa formazione, il gruppo esporta la musica popolare italiana dal tardo Medioevo al Rinascimento nei vari festival europei (Italia, Francia, Belgio, Inghilterra, Germania e Ungheria). Grazie all’approfondimento e alla ricerca, in collaborazione con paleografi musicali italiani, Michele Sangineto dal 2010 ricostruisce strumenti musicali raffigurati in dipinti e affreschi di maestri del Rinascimento (Organo di carta di Leonardo da Vinci, Galoucorde e Sangicorde di Piero di Cosimo, Claviharpa e Ghironda del Giorgione, Liuti e Ribeche di Gaudenzio Ferrari, e altri), fornendo al gruppo Antica Liuteria Sangineto nuove possibilità di sperimentazione sonora e tecnica. Tali strumenti, probabilmente frutto della fantasia dei pittori, vengono adattati dal liutaio Michele Sangineto affinché essi non siano mere riproduzioni esteticamente armoniose ma che producano suoni, vibrazioni e melodie. L’ambito di ricerca e sperimentazione del gruppo concerne l’aspetto funzionale di questi strumenti poiché dal punto di vista organologico non esistono testimonianze sulla loro accordatura e sulla tecnica digitale.

Attualmente Antica Liuteria Sangineto tiene lezioni e numerosi concerti, mostrando l’uso e le potenzialità timbriche di questi strumenti e spiegandone la provenienza storico-iconografica.

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Un parco della musica e delle arti in una cava del Salento: il progetto Petra Sonante si presenta al pubblico

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Mercoledì 31 maggio (ore 19 – ingresso gratuito) nel foyer dei Cantieri Teatrali Koreja a Lecce prosegue Rolling Stones, un percorso di incontri e performance ideato per presentare al pubblico l’ambizioso progetto Petra Sonante. Nel comune salentino di Cursi sta per nascere, infatti, il primo Parco della musica e delle arti del Sud Italia realizzato all’interno di una cava di estrazione. Ideato dallo Studio Mauro Saito Architetti, il progetto realizzato da Pitardi Cavamonti srl, società proprietaria della cava, in partenariato con 34° FusoCoolclub e Teatro Koreja, nell’ambito del bando Radici e Ali della Regione Puglia, ruoterà attorno alla costruzione di un organo in pietrauno strumento musicale unico nel suo genere per caratteristiche e dimensioni, con un’altezza di circa 30 metri. Questo breve “tour” è stato pensato dai partner del progetto sia per illustrare (in concomitanza con l’avvio dei lavori) il pensiero e l’idea da cui tutto ha preso vita sia per far immaginare ciò che accadrà dal punto di vista artistico.

L’appuntamento a Lecce, moderato da Elisa Monsellato, project manager di 34° Fuso, si aprirà con il racconto del progetto e la presentazione del rendering dell’opera a cura dell’architetto Mauro Saito e dell’ingegnere Benito PitardiA seguire due performance che si intrecceranno e daranno voce, suono, corpo e movimento alle storie della pietra. Teatro Koreja proporrà “Andrei”, una breve performance di teatrodanza a cura di Rita Petrone con Giorgia CocozzaAlessandra Lacava e Luna Maggio. Radici visibili, bianche, forti, profonde, che riportano al punto di partenza, senza passare dal via. Valigie, lasciapassare per un altrove, sempre pronte ad essere disfatte. Rita Petrone, dopo aver studiato danza contemporanea a New York con Alwin Nikolais e Murray Louis e a Parigi con Carolyn Carlson, Georges Gatecloud, Anne Dreyfus, Bruno Collinet, Christopher Huggins e Jean Yves Ginoux, nel 1994 fonda la Dance Gallery e Umbria Danza. Nel corso degli anni collabora con coreografi di fama internazionale sia come danzatrice sia come assistente coreografa. Insegna in vari laboratori, corsi, masterclass e dal 2008 è docente all’Accademia delle Arti di Arezzo per lo Spring Semester Dance Performance. A seguire la serata si chiuderà con l’esibizione, a cura di Coolclub, della cantante e musicista Rachele Andrioli e del fisarmonicista e compositore Rocco Nigro. Da oltre dieci anni e con tre progetti discografici alle spalle, il duo lavora a una proposta con tratti innovativi, tra un ben radicato ramo salentino e una dimensione decisamente nuova, tra “world music” e nuove “sensibilità musicali” contemporanee. Per Rolling Stones, in particolare, proporranno un percorso musicale che si ispira e ripercorre la storia dei luoghi dove nasce e cresce Petra Sonante. Partendo dal passato, dai canti di lavoro, dal suono di cui sono in intrise le pietre e le comunità che abitano questo territorio, il viaggio musicale porterà a esplorare tutte le latitudini musicali che questa nuova città della musica ospiterà e progredirà infine, così come la storia del paesaggio, immaginando il suono del futuro, la vocazione alla sperimentazione e alla creazione di opere inedite.

Dopo le prime sei tappe a Corigliano d’Otranto, Cursi, Melpignano, Castrignano de’ Greci, Cutrofiano e Lecce,  Rolling Stones si concluderà sabato 3 giugno alle 19 al MACMa – Museo d’Arte Contemporanea di Matino.

Petra Sonante è una visione contemporanea dello spazio, un nuovo “sistema integrato di attrattori culturali e naturali” per la fondazione di poli di attrazione a valenza multiculturale (musica, arte, spettacolo, educazione ambientale) finalizzati a un modello di nuovo turismo internazionale. Il suono dell’organo in pietra sarà sviluppato dalle canne dissimulate nei muri costruiti con conci di recupero e materiale lapideo delle cave pugliesi dismesse e ancora attive. Petra Sonante è un progetto approvato nell’ambito del bando Radici e ali della Regione Puglia – POR Puglia Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – FESR 2014-2020 (Asse III Azione 3.4 Avviso pubblico Sostegno alle imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo).

 

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Un nuovo incontro per il progetto di ricerca sociologica e visuale “Arneo. Memorie e transizioni”

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Proseguono gli incontri nell’ambito del progetto di ricerca sociologica e visuale sull’Arneo, promosso da ArgentoVivo e Osservatorio OMNE. Venerdì 26 maggio alle 18.30 il Gal Terra d’Arneo, partner del progetto, ospita nella sua sede a Veglie (via Mameli) un appuntamento per illustrare l’esperienza delle attività previste dal progetto. Al tavolo dei relatori i rappresentanti degli enti e istituzioni coinvolte: Cosimo Durante, presidente del Gal Terra d’Arneo, Giulia Puglia, assessore alla Cultura e alla Pubblica istruzione del Comune di Nardò; interviene Mariarosaria De Bartolomeo, neo sindaco di Veglie. Modera Jessica Niglio, giornalista di ArgentoVivo.

Nell’occasione saranno presentati i lavori realizzati dagli allievi dell’I.I.S.S. “E. Vanoni” di Nardò in seguito al laboratorio sulle lotte d’Arneo fatto con i fotografi di ArgentoVivo, il ricercatore Giuseppe Calò e l’artista contemporaneo Luca Coclite. Una restituzione pubblica che mostra come le vicende storiche e i cambiamenti del territorio possono essere spunti per una lettura artistica e multidisciplinare. Interverranno i ragazzi e i docenti che li hanno affiancati nel percorso.

 

Il progetto.

“Arneo. Memorie e transizioni” si muove sulla strada delle lotte d’Arneo, attraverso le sue pieghe storiche e sociologiche. È promosso in partnership con il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università del Salento, Comune di Nardò, Gal Terra d’Arneo, COMMED I A, vincitore del bando promosso da Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese “Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione dei luoghi della memoria del Novecento e degli archivi storici della Puglia”.

L’obiettivo della ricerca sociologica e visuale è recuperare la memoria delle vicende che hanno interessato la Terra d’Arneo tra il 1950 e il 1951, anni cruciali per la storia del Salento che, in occasione della riforma agraria, videro la mobilitazione di migliaia di braccianti decisi a superare l’oppressione del latifondo, con la conseguente occupazione delle terre. Ritrovare i luoghi della memoria e la memoria dei luoghi, cercare i processi di trasformazione socio-economica, studiare l’assetto del territorio e le persone che lo abitano, rintracciare le innovazioni in atto, farsi testimoni della trasformazione del paesaggio sono gli obiettivi e le fasi del progetto che ha in programma incontri pubblici in via di definizione e una restituzione finale attraverso un documento dal valore d’archivio.

La ricerca storica e sociale è condotta con la collaborazione del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università del Salento, e procede per documentare i fatti accaduti attraverso le testimonianze dirette e indirette dei protagonisti di quei fatti storici o di figli e nipoti depositari di ricordi e racconti. L’associazione ArgentoVivo e l’osservatorio OMNE conducono, in parallelo, una indagine fotografica, con la partecipazione di fotografi del posto e fotografi ospiti affermati, che intende portare in rilievo le tracce della capacità trasformativa che il territorio ha ereditato dalle rivolte, come i luoghi si sono evoluti, l’assetto territoriale, le esperienze di innovazione in atto.

Il centro nevralgico delle lotte è in un villaggio sospeso nel tempo che si chiama Boncore, nel cuore dell’Arneo, a pochi metri dalla costa ionica, vicino Torre Lapillo (frazione di Porto Cesareo), da cui è separato da una strada provinciale. In questa zona si consumò il celebre rogo delle biciclette, il mezzo su cui nottetempo si spostavano i contadini in rivolta per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine. Furono date al fuoco centinaia e centinaia di biciclette, un atto esemplare di repressione che intendeva invece spegnere ogni fiamma di ribellione popolare. Da Boncore la ricerca si spinge nei paesi dell’Arneo e lungo le campagne: Carmiano, Leverano, Copertino, Veglie, Porto Cesareo, Nardò.

Il lavoro programmatico ha tra gli obiettivi primari il coinvolgimento delle giovani generazioni. A tal fine è stato realizzato un laboratorio con gli studenti del I.I.S.S. “E. Vanoni” di Nardò, un tirocinio di foto e video giornalismo e ricerca sociologica e geografica visuale dedicato agli studenti del DAMS di Lecce (e aperto al pubblico), coinvolti nella realizzazione di racconti visivi e audiovisivi del territorio, a cura di Giorgio Coen Cagli, dottorando in Human and social science dell’Università del Salento, e di Samuele Vincenti, fotografo di ArgentoVivo.

Fb: @argentovivoass

IG: @_argentovivo_

collettivoargentovivo@gmail.com

 

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Presentazione di “Enrico Berlinguer per noi” al Convitto Palmieri

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Lunedì 29 maggio alle ore 18,30 presso il Convitto Palmieri presenteremo un testo scritto a più mani “ENRICO BERLINGUER PER NOI” edizioni Radici Future.

Intellettuali, politici, operai, sindacalisti, esponenti del Terzo Settore hanno in maniera collettiva parlato della loro conoscenza o percezione politica del grande leader della sinistra italiana.

E’ la prima volta che si fa un lavoro di questo tipo, la prima volta che un lavoro collettivo restituisce la personalità di un grande uomo politico italiano.

A discutere dell’attualità del suo pensiero, del suo lavoro, delle manchevolezze odierne, sono stati chiamati tre docenti universitari non casuali: Stefano Cristante, Daniele De Luca, Fabio de Nardis, inoltre Loredana Capone, vicepresidente nazionale del PD, partito che viene considerato il diretto proseguimento del PCI, due giovanissime studentesse impegnate nell’associazionismo universitario: Sabrina Loparco e Laura Perrone

Ci saranno i saluti di Luigi De Luca, Direttore dei Poli Bibliomuseali di Puglia e di Vito Antonio Lopreino l’editore del lavoro che si va a presentare.

Coordinerà Anna Caputo presidente di Arci Lecce Solidarietà e autrice, ella stessa di un pezzo del libro.

Cercheremo il coinvolgimento del pubblico per condividere l’idea di quella sinistra vissuta e che fa sempre più fatica a trovare un suo spazio e una sua identità.

A fine serata Adriana Polo, musicista leccese, presenterà il suo ultimo lavoro accompagnata dai ragazzi ospiti di un progetto di accoglienza SAI, gestito da Arci Lecce Solidarietà.

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Salento Welcomes You: adotta un ulivo e vieni in vacanza nel Salento

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A partire da giugno chi adotta un ulivo nel Salento riceverà una card speciale che darà accesso alle strutture ricettive a tariffe agevolate. Si chiama Salento Welcomes You, l’iniziativa lanciata dall’associazione Olivami che mette in rete albergatori, ristoratori e gestori di lidi che intendono contribuire alla ricostruzione del paesaggio olivicolo salentino. Sconto immediato del 10% tra mare e città.

In questo modo, adottando un ulivo tramite l’associazione Olivami si entrerà nell’Olivami Club, una community di turisti e non,  che riceveranno la card da utilizzare in alberghi, ristoranti, camping e lidi attrezzati che aderiscono all’iniziativa. Da Otranto a Leuca, da Santa Cesarea a Gallipoli chi avrà adottato un albero riceverà uno sconto immediato sul costo della vacanza. L’offerta è valida anche in occasione dei grandi eventi: da Battiti Live a luglio al Festival Notte della Taranta  ad agosto. “Subito dopo l’adozione si riceverà la card digitale e il codice sconto da inserire durante la prenotazione dell’alloggio in una struttura convenzionata” – spiega Simone Chiriatti, direttore generale dell’associazione – “L’obiettivo è di creare una rete di imprese e attività locali che vogliono premiare chi sta aiutando il territorio attraverso l’adozione degli ulivi. Ci impegneremo a promuovere queste strutture a chi adotta, cercando di far crescere sempre di più questa rete”.

La campagna Salento Welcomes You è dedicata ai visitatori che scelgono il Salento: la card è gratuita ed è un incentivo che vale la pena sfruttare per restare affascinati non solo dal mare e dall’enogastronomia salentina ma anche dalla rinascita dell’olivicoltura. L’obiettivo è quello di estendere le promozioni anche ai viaggi autunnali per destagionalizzare il turismo e richiamare i visitatori anche a stagione estiva conclusa con la possibilità di ammirare i piccoli borghi e partecipare alle feste di campagna per la raccolta delle olive.

Sono già 15 le realtà coinvolte: i villaggi vacanza Alba Azzurra di Torre dell’Orso e Basiliani a Otranto; gli alberghi Corte di Nettuno a Otranto, Costa del Salento a Ugento, Grand Hotel Riviera a Nardò, Marelive a Torre dell’Orso, Marenea Suite Hotel a Castro, Relais Masseria le Cesine a Vernole; il camping La Scogliera a Santa Cesarea Terme e i lidi dalla vista mozzafiato sul mare Samarinda a Santa Maria di Leuca e Kum e Due Mori ai laghi Alimini di Otranto. Sconto immediato dal 5% al 10% per i possessori della card di Olivami che certifica l’adozione dell’albero e la riduzione della tariffa.

Grazie alla disponibilità di CDS Hotel sarà possibile usufruire dello sconto anche all’Hotel Terrasini Città del Mare di Terrasini in Sicilia e in Puglia al Pietra Blu Resort & SPA a Polignano a mare, al Porto Giardino di Monopoli e al Riva Marina Resort di Carovigno.

Qui tutte le strutture convenzionate: https://www.olivami.com/strutture-convenzionate/

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La Lilt organizza il convegno su “L’assistenza socio-sanitaria in Oncologia”

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In occasione della XXII Giornata nazionale del Sollievo, sabato 27 maggio a Lecce, dalle 9 alle 13, presso il Polo didattico di via Miglietta, 5 (aula 1), si terrà il convegno su “L’assistenza socio-sanitaria in Oncologia” organizzato dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) di Lecce in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale e la Pia Fondazione di Culto e Religione “Card. Giovanni Panico”.

 

“Con questo convegno – sottolinea il presidente LILT Lecce Carmine Cerullo – vogliamo focalizzare l’attenzione sull’importanza dell’assistenza domiciliare oncologica nella continuità assistenziale ospedale-territorio, ponendo l’accento anche sull’aspetto sociale. Il prendersi cura del malato oncologico nello stadio terminale della malattia richiede professionalità e sensibilità e uno sforzo congiunto tra istituzioni e associazioni per migliorare la qualità di vita non solo dei pazienti, ma anche dei loro caregiver. In particolare saranno evidenziati il ruolo e l’esperienza trentennale della Lega contro i tumori di Lecce con il servizio gratuito di Assistenza Domiciliare Oncologica (ADO) erogato in convenzione con l’Asl di Lecce nell’area centro-sud Salento, grazie a tre equipe medico-infermieristiche e il supporto dello psicologo, cui si aggiunge l’altrettanto fondamentale servizio di supporto sociale per la famiglia del malato terminale, fornito dal nostro personale volontario adeguatamente formato. Un approccio ad ampio raggio, che ci auguriamo possa arrivare a coprire l’intera provincia”.

 

I lavori, coordinati dal responsabile scientifico LILT Lecce Giuseppe Serravezza, si apriranno alle ore 9 con i saluti di Stefano Rossi, direttore generale ASL Lecce, Antonio Bray, direttore sanitario ASL Lecce e Pierangelo Errico, direttore sanitario ospedale “C. Panico” di Tricase.

Dopo l’introduzione del presidente LILT Lecce, Carmine Cerullo, sono previste le relazioni di Silvana Leo, direttore UOC Oncologia dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce (“La continuità assistenziale per il malato oncologico”), Emiliano Tamburini, direttore UOC Oncologia dell’ospedale “C. Panico” di Tricase ed Evelina Pedaci, responsabile Hospice di San Cesario di Lecce (“Le cure palliative e il ruolo dell’Hospice”). Seguirà un focus sul servizio gratuito di Assistenza Domiciliare Oncologica (ADO) per i pazienti terminali erogato dalla LILT di Lecce. A parlarne saranno Antonella Elia, direttore UOSD Oncologia dell’ospedale “F. Ferrari” di Casarano, Silvia Errico, psicologa LILT Lecce e Preziosa Portoghese, responsabile della Delegazione LILT di Gallipoli.

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Nuovo singolo singolo per “Gli Avvocati Divorzisti”

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Si intitola “Io che ho troppo amore (Hopelessly Devoted To You)” l’ultimo imperdibile singolo de “Gli Avvocati Divorzisti”, che dal prossimo 29 maggio 2023 sarà disponibile su Spotify e su tutti i digital store, e su Youtube al canale ufficiale @gliavvocatidivorzisti.
La produzione esecutiva del pezzo è di “Best Production” mentre il video che racconta “Io che ho troppo amore”, per la regia di Daniele Pignatelli, è stato sceneggiato dagli stessi Avvocati Divorzisti e girato in una piazza del Salento addobbata a festa.

Il brano

“Io che ho troppo amore (Hopelessly Devoted To You)” de “Gli Avvocati Divorzisti” è una canzone che esplora l’emozione di un amore non corrisposto. Non è però la solita canzone d’amore, neppure una classica ballata romantica a lieto fine: “Io che ho troppo amore” è in musica e parole la storia di un amore non convenzionale, infelice ed impari raccontato con la giusta dose di ironia e rassegnazione. Le parole infatti descrivono il conflitto interiore che il protagonista sta vivendo: diviso tra passione ed amarezza, mentre la melodia incalza con intensità rendendo il pezzo frizzante e coinvolgente secondo lo stile inconfondibile e proprio de “Gli Avvocati Divorzisti”. Una canzone decisa e multiforme che colpisce al cuore un po’ tutti, irriducibili romantici e non.

La band
Carlo Adamo, Ruggero Bondi, Dario Ancona e Francesco Pellizzari sono i quattro “Avvocati Divorzisti” noti al pubblico della musica pop italiana, al quale regalano uno show doppio. Da una parte la band e la sua energia e dall’altra i fans, giovani e meno giovani, che cantano a squarciagola dal primo all’ultimo pezzo della scaletta. Gli Avvocati Divorzisti – giudizi della critica alla mano – “colpiscono dritto al cuore dei nostalgici, trascinando il loro pubblico in un revival 100% made in Italy”. Il loro repertorio infatti ripercorre il meglio della musica italiana, rendendo omaggio ai più grandi maestri del cantautorato da Lucio Dalla a Paolo Conte, da Modugno a Celentano, fino a rivisitare brani del canzoniere nella loro personalissima cifra. La loro è una presenza scenica fortemente caratterizzante, anche perché Carlo, Ruggero, Dario e Francesco da sempre sono attentissimi al look, distinguendosi per la loro immagine davvero originale. Uno stile particolare e interamente sartoriale li rende accattivanti, eleganti e mai banali, in giacca e cravatta o frac e papillon: il loro obiettivo è non passare mai inosservati.
Un’escalation di successo che aumenta e si certifica di anno in anno, continuando a raccogliere consensi dal vivo e sui social, come riportano i numeri in costante crescita delle loro pagine Instagram e Facebook.

Il video di “Io che ho troppo amore”

https://www.dropbox.com/s/fm1bmn0w5w3fzfg/Avvocatio%20stesa%20color%20e%20modifiche.mov?dl=0

 

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Il Mercato del Giusto a Melpignano: incontro sul tema “Rifiuti e cooperazione fra Comuni”

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Melpignano “offre” il proprio impianto per lo smaltimento naturale e sostenibile dei rifiuti ai Comuni vicini. Se ne parla nell’ambito dell’edizione primaverile del Mercato del giusto, la rassegna periodica ideata dal Comune melpignanese per promuovere la biodiversità, la cultura del buon cibo e le pratiche di condivisione all’interno della comunità.

Nell’appuntamento di venerdì 26 maggio, a partire dalle 18,30 in Piazza San Giorgio, tornano così i noti mercatini dei produttori locali, i dibattiti e i momenti culturali. Alle 19,30, infatti, l’incontro sul tema “Rifiuti e cooperazione fra Comuni”, al quale prenderanno parte autorevoli nomi del panorama scientifico e ambientale, oltre ad alcuni amministratori locali, proprio per fare rete sul territorio e condividere l’esperienza dell’impianto di compostaggio di comunità per il riciclo del rifiuto organico che viene da anni trasformato – in maniera ecosostenibile – in concime da utilizzare per giardinaggio domestico o per finalità agricole. “Il caso dell’impianto di compostaggio e la strategia rifiuti zero” è il sottotitolo dell’evento L’incontro vuole rappresentare uno spazio di confronto per nuove possibilità per i Comuni circostanti di smaltire gli scarti organici all’interno dell’impianto melpignanese. Una modalità sostenibile e aerobica di demolire i rifiuti in maniera naturale, che in un primo momento sarà possibile in piccole quantità. L’obiettivo è però quello di dare vita a nuove forme di cooperazione concrete fra gli enti comunali del territorio, perseguendo tutti assieme il traguardo dell’impatto zero.

Tra i relatori anche la sindaca di Melpignano Valentina Avantaggiato, Fabio Musmeci, ricercatore emerito dell’Enea e fondatore dell’Associazione italiana compostaggio; Daniela Tramacere, a capo del progetto Precious Plastic Salento, orientato alla creazione di una “rete del dono” volontario della plastica, da poter riutilizzare; Irene Chilla, sindaca di Bagnolo del Salento; Enzo Favoino, ricercatore presso la Scuola Agraria del Parco di Monza e coordinatore del Comitato Scientifico di Zero Waste Europe e Simone Zecca, consulente ambientale, specializzato nei servizi di Igiene urbana. A moderare il dibattito sarà Roberto Paladini, presidente della società cooperativa InnovAction, operante nel settore dell’economia circolare e delle strategie di sostenibilità ambientale.

 

“Negli ultimi anni l’Europa ha lavorato con determinazione crescente sulla agenda relativa alla Economia circolare, allo scopo di salvaguardare il sistema produttivo UE, che soffre di scarsità di materie prime interne, dalla crisi globale di scarsità delle risorse. Le strategie di recupero dello scarto organico hanno conquistato centralità in tale agenda, grazie all’obbligo di raccolta differenziata stipulato nella Direttiva quadro. Una strategia articolata e multi-livello è importante per dare efficienza al sistema, sviluppare e consolidare i sistemi locali di recupero, generare risorse organiche, preziose per il mantenimento della fertilità dei nostri suoli e per le strategie di lotta al cambiamento climatico”, spiega Enzo Favoino, ricercatore presso la Scuola Agraria del Parco di Monza e coordinatore del Comitato Scientifico di Zero Waste Europe – la rete impegnata nell’ambito della strategia Rifiuti Zero in Europa – e di Zero Waste Italy. “Le attività di ricerca che avevo iniziato in Enea riguardavano le attrezzature hardware e software che possono supportare il compostaggio a piccola scala offrendo prestazioni analoghe a quelle di un grande impianto industriale. È proprio quello che stiamo verificando all’impianto di Melpignano”, dichiara Fabio Musmeci, dottore in Fisica, ricercatore emerito all’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile e fondatore dell’Associazione italiana compostaggio. “Il sistema, che come Opiware stiamo provando all’impianto di Melpignano, offre soluzioni economiche ed efficienti sia di monitoraggio sia di intervento automatico. Questo intervento è basato su insufflazione d’aria nella massa sottoposta al processo di compostaggio”, conclude.

L’amministrazione comunale ha previsto anche dei momenti dedicati ai più piccoli, con un laboratorio per la costruzione delle antiche lucerne. Si chiama “Lumina” il momento didattico che consentirà ai bambini e alle bambine di trascorrere del tempo in compagnia degli educatori, mentre i genitori potranno godersi il dibattito e, a seguire, il concerto di Francesco Baccini.  Alle 21, infatti, il cantautore genovese si esibirà gratuitamente in un live che prevede piano e voce. Il musicista, dopo trent’anni di carriera, ha da circa un mese pubblicato un album, nuovo anche nel genere.

Intitolato “Archi e frecce”, ha miscelato la sua anima rock alla musica classica, facendone uscire una raccolta di 19 brani, di cui de inediti, con la collaborazione di un quartetto d’archi.  Ma questo è solo il primo degli appuntamenti previsti nell’ambito del Mercato del giusto dall’amministrazione comunale. Nelle prossime settimane anche il concerto di Giovanni Truppi, la presentazione del libro di Livia Turco e uno speciale spettacolo di musica e parole di Andrea Scanzi&Borderlobo assieme a Scarlet Rivera, violinista di Bob Dylan.

Visita la nostra pagina: https://www.facebook.com/comune.melpignano

 

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Rispettiamo il mare per tre anni. Stop alla pesca dei ricci

Il nostro modo di fare raccogliendo i frutti del mare oltre al nostro fabbisogno ci porta a doverci fermare. È stata approvata la legge che vieta la pesca dei ricci di mare fino al 2026. La fauna costiera ha bisogno di un aiuto da parte nostra. Da qualche tempo i ricci sono quasi scomparsi e a questo punto è d’obbligo fermarsi e aiutare il mare e la sua fauna a ripopolarsi.

Il riccio di mare è tutelato dal Decreto Ministeriale del 12 gennaio 1995 che ne regola la pesca, istituendo un fermo biologico che va dal mese di maggio fino al mese di giugno, proprio per aiutare la riproduzione, ricordiamo che la sua crescita è lenta. Il metodo della pesca consentito è l’apnea inoltre non è possibile superare il numero 1000 di ricci pescati per il pescatore professionista, il numero di 50 per i pescatori amatoriali, cioè tutti noi. Sicuramente nessuna specie di pescatore credo abbia rispettato anche il diametro che non deve essere inferiore a 7 centimetri. La legge Regionale numero 620 del 28 marzo 2023 stabilisce: “il divieto di prelievo, raccolta, detenzione, trasporto, sbarco e commercializzazione degli esemplari di riccio di mare e dei relativi prodotti derivati freschi.

Non facciamone richiesta al ristorante o altre situazioni similari, diventeremmo complici di chi non rispetta il divieto e continua a saccheggiare. Il riccio di mare fa parte di una catena alimentare del mare e la sua pesca senza rispetto sta avendo delle ripercussioni sulla biodiversità dei fondali marini.

 

Maria Rita Pio

 

Pubblicati il 25/05/2023 alle ore 12:13