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Incontro “Coltivare il Futuro: Rigenerazione Agricola e Sociale” a Nardò

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Obiettivo, recuperare e diffondere consapevolezza dell’importanza di un patrimonio di conoscenze che hanno consentito agli esseri umani di sopravvivere nei millenni, e che la (pseudo)modernità dell’ultimo secolo ha senza ragione offuscato.

Sabato 27 maggio alle 18, presso la sala auditorium del Chiostro dei Carmelitani a Nardò, si terrà il primo evento del progetto “L’agro-ecologia per il benessere diffuso: pratiche sugli ecosistemi e nuovi processi economici comunitari”, dedicato all’agricoltura rigenerativa, alla salvaguardia degli ecotipi locali e alla gestione sostenibile del suolo, e all’impatto positivo di tutto questo  su società e ambiente.

L’incontro “Coltivare il Futuro: Rigenerazione Agricola e Sociale”, aperto a tutta la cittadinanza e primo di una serie di appuntamenti organizzati dall’associazione APS “Verdesalis” per i prossimi mesi, vedrà la partecipazione di Vincenzo Michele Sellitto, docente presso l’Università di Timisoara, e di Massimo Zaccardelli del CREA-Centro di ricerca Orticoltura e Florovivaismo di Pontecagnano (Salerno), i quali illustreranno le ultime scoperte  in materia di pratiche agricole con due interventi dal titolo “Suolo vivo e uso dei microrganismi in agricoltura” e “Approccio agro-ecologico per la difesa delle colture agrarie”.  A seguire il mini evento musicale “Christine IX live“, organizzato da Creativi Bar.

L’incontro sarà occasione per promuovere attività e obiettivi del progetto, tra i quali c’è certamente quello di favorire lo sviluppo economico e sociale del Salento, anche sperimentando le funzioni di un organismo appositamente formato denominato “Attivatore Resiliente di Comunità” (ARC), dai molteplici compiti: promuovere una coscienza diffusa in materia di autoproduzione in agricoltura; sostenere attivamente la cultura dell’orto a conduzione singola o familiare e l’impiego consapevole di colture mirate; favorire il recupero di abilità e pratiche utili a contrastare gli effetti delle crisi sistemiche; diffondere le conoscenze ereditate dalla tradizione sugli ecotipi spontanei locali.

Ampio spazio, insomma, verrà garantito a un patrimonio consolidato di conoscenze “antiche” recuperate alla luce di tutte le scoperte più recenti in materia,  “contestualizzate” rispetto al momento storico che stiamo vivendo e ad una parola –  crisi –  che fa vivere gli esseri umani in una condizione di instabilità permanente, ma che trova un antidoto proprio in ciò che diamo per scontato nonostante ci sostenga in ogni senso: la nostra preziosa terra”, spiegano dall’associazione “Verdesalis”. “L’ARC sarà dunque, nei nostri auspici, una nuova figura sociale ed economica che avrà il compito non secondario di stimolare altri cittadini a intraprendere percorsi di conoscenza e di approccio alle pratiche agricole e al patrimonio di conoscenze grazie alle quali l’umanità sopravvive da millenni”.

L’Associazione di Promozione Sociale “Verdesalis” è a Nardò in via Boselli 18. Per maggiori informazioni contattare Gianni Casaluce 320.4277300 o Luigi Vaglio (389.8794134), verdesalis@gmail.com, verdesalis@peceasy.itwww.verdesalis.it.

Comunicato Stampa

Workshop di Teca del Mediterraneo alla sua XXIII edizione

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La XXIII edizione dell’appuntamento annuale del workshop di Teca del Mediterraneo si svolge l’8 giugno 2023 nella sede della Biblioteca del Consiglio regionale della Puglia, in via Gentile, 52, a Bari e approfondisce il tema “Futuro anteriore: i tre pilastri della sostenibilità. Il nuovo Manifesto IFLA/UNESCO sulla biblioteca pubblica (2022)”.

Il workshop, organizzato da Teca del Mediterraneo, Biblioteca del Consiglio regionale della Puglia, in collaborazione con la Sezione Puglia dell’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), propone un percorso di approfondimento sul tema della biblioteca pubblica contemporanea e le sue trasformazioni, sull’importanza del ruolo della biblioteca pubblica per la promozione di una cultura di pace, della comprensione internazionale e sul modo in cui la biblioteca può soddisfare i bisogni educativi e di conoscenza di cittadini e comunità locali, indipendentemente dall’età, dall’etnia, dal genere, dalla religione, dalla nazionalità, dalla lingua, dallo status sociale e da qualsiasi altra caratteristica.

Il Manifesto UNESCO sulla biblioteca pubblica, prodotto dalla sola UNESCO nelle prime due edizioni (1949 e 1972) e dal 1994 insieme a IFLA, ha sempre contrassegnato per la sua capacità di sintesi e di evocazione il profilo della biblioteca pubblica contemporanea attraverso le sue trasformazioni.

Il testo del 1949, con capacità talora visionaria delineava il ruolo della biblioteca pubblica come essenziale per la promozione di una cultura di pace e la comprensione internazionale e centrali i bisogni educativi e di conoscenza per tutti i cittadini e le comunità locali, a prescindere dal genere, condizione sociale, razza. “Agenzia democratica per l’educazione”, “Università della gente” finalizzata alla formazione di un pensiero informato e critico, in un manifesto che si rivolgeva prima ancora che alle autorità politiche, ai cittadini perché sentissero le biblioteche pubbliche della loro comunità come bene prezioso da costruire o valorizzare nell’uso e nella frequentazione.

Il Manifesto IFLA/Unesco, pubblicato in una versione completamente rivista nel 2022, è un testo autorevole che presenta il profilo della biblioteca pubblica contemporanea così come emerge dai processi di trasformazione e dalle sfide in atto. È, forse, un testo di transizione come di transizione profonda è la fase che attraversano le biblioteche nel mondo. Tre pilastri, però, si possono individuare, e sono tre temi fondanti che, continuando una ricca tradizione, “Teca del Mediterraneo” vuole affrontare con il tentativo di rappresentare uno stato dell’arte mobile, un paesaggio ricco e differenziato.

Sono i tre pilastri della sostenibilità, del ruolo dei saperi, in particolare dell’attenzione nuova rivolta ai saperi scientifici, e quello della comunità o meglio delle comunità: comunità sociali e civiche, comunità di pratiche, partenariati fra pari nella ricchezza di apporti diversi.

Sono interrogativi che tenteremo di affrontare con quello sguardo “bifocale” che è sempre più necessario: l’attenzione viva, partecipe alla vita delle biblioteche e delle comunità, alle esperienze e, al tempo, ad una riflessione critica sui possibili significati che ciascuno dei tre pilastri, individualmente e nelle connessioni reciproche, assume oggi.

Il workshop, gratuito, è rivolto a bibliotecari, operatori della cultura, amministratori e studenti, ed è aperto alla cittadinanza.

I saluti istituzionali sono di Loredana Capone, Presidente del Consiglio regionale della Puglia. Sono stati invitati Marco Giacomo Bascapè, Soprintendente Archivistico e Bibliografico della Puglia; Grazia Di Bari Consigliera delegata alla Cultura della Regione Puglia; Antonio De Caro, Sindaco di Bari; Stefano Bronzini, Rettore dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, il Presidente della Sezione Puglia dell’Associazione Italiana Biblioteche.

Importanti relatori nazionali offrono i propri approfondimenti sul tema del workshop e arricchiscono il programma della giornata.

Alle ore 9.30 apre i lavori Anna Vita Perrone, Dirigente della Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale del Consiglio Regionale della Puglia.

La sessione mattutina è coordinata da Lucia di Palo, Coordinatrice del Sistema bibliotecario dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

Intervengono i seguenti relatori con gli interventi di fianco specificati:

Franco Neri, Studioso di biblioteconomia, già Direttore della Biblioteca Lazzerini di Prato, Il nuovo Manifesto IFLA/UNESCO sulla biblioteca pubblica: problematiche di una transizione

Chiara Faggiolani, Professoressa di Biblioteconomia presso il Dipartimento di Lettere e Culture Moderne della Sapienza Università di Roma, Contro la frattura generazionale: cosa lasciano le biblioteche a chi verrà dopo?

Marialucia Mongelli, Biblioteca Arpa Puglia e Loredana Napolitano, Biblioteca Morra di Trinitapoli, In viaggio verso il 2030: parte da Trinitapoli la Piccola Biblioteca Ambientale di ARPA Puglia

Paola Castellucci, Professoressa di Documentazione/Teoria e storia dell’informazione presso il Dipartimento di Lettere e Culture Moderne della Sapienza Università di Roma, Nuovi saperi, grandi responsabilità. Dalle Conferenze Macy ai principi FAIR

 

È prevista la pausa pranzo condivisa, quale ulteriore momento di incontro tra la comunità bibliotecaria e culturale.

 

I lavori riprendono alle ore 14.30, con la sessione pomeridiana coordinata da Gabriella Berardi, Direttrice del Polo Biblio Museale di Foggia.

Intervengono i seguenti relatori con gli interventi di fianco specificati:

Vittorio Ponzani, Bibliotecario presso l’Istituto Superiore di Sanità, Scienza, cittadinanza, salute: divulgare e costruire saperi di comunità

Francesca D’Errico, Professoressa Associata di Psicologia Sociale presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Comunità: tra reale e virtuale, tra rischi e potenzialità

Filippo Giannuzzi, Segretario generale della Fondazione Di Vagno e Direttore di Lectorinfabula, Dalla biblioteca di comunità alla valorizzazione della cultura scientifica: azioni e prospettive della Fondazione Giuseppe Di Vagno

Luigi De Luca, Direttore del Museo Castromediano di Lecce e coordinatore dei Poli biblio-museali della Regione Puglia, L’insostenibile divario. Biblioteche e cittadinanza

 

La chiusura dei lavori è prevista alle ore 18.00.

 

Per partecipare in presenza occorre registrarsi all’indirizzo: https://bit.ly/41P6q83

L’attestato di partecipazione è rilasciato soltanto a coloro che seguono il workshop in presenza.

 

Il workshop è trasmesso, inoltre, in diretta anche sulle pagine Facebook e YouTube della biblioteca ai seguenti link: https://www.facebook.com/BibliotecaConsiglioRegPugliaTecadelMediterraneo

https://www.youtube.com/c/tecadelmediterraneo

 

Sono due quest’anno gli eventi collaterali offerti agli interessati.

 

Al termine del workshop, si svolge la premiazione dell’edizione 2023 del Premio Maria A. Abenante, promosso dall’Associazione Italiana Biblioteche per valorizzare progetti bibliotecari aventi la finalità di promuovere l’inclusione nelle sue diverse declinazioni (maggiori informazioni sono disponibili alla pagina https://www.aib.it/attivita/premio-maria-a-abenante/ )

Il giorno seguente, venerdì 9 giugno, è in programma un tour culturale guidato gratuito.

Alle ore 9.00 è prevista la visita a Teca del Mediterraneo, con l’illustrazione dei servizi offerti e delle collezioni del patrimonio bibliodocumentale; a seguire un servizio di trasferimento riservato, accompagna i partecipanti al Castello Svevo, punto di partenza della passeggiata tra i vicoli di Bari Vecchia, con tappe intermedie per visitare il Succorpo della Cattedrale di San Sabino, la Chiesa di San Nicola e, per finire, il Museo Archeologico di Santa Scolastica. Conduce la visita una guida turistica autorizzata.

 

Possono partecipare i primi 50 iscritti. È possibile aderire segnalando l’interesse alla visita nello stesso modulo di iscrizione al workshop.

Tutti gli aggiornamenti sono consultabili alla pagina dedicata https://biblioteca.consiglio.puglia.it/workshop-2023

La sede del workshop è raggiungibile in auto/bici/moto: Strada Statale 16, uscita 15 via Gentile, 52 (ampia possibilità di parcheggio interno non custodito), con il servizio urbano Amtab n.23 o n.12/ o n. 12 da piazza Moro (Stazione centrale), in treno: Ferrovie dello Stato – Fermata Torre Quetta (verificare se sia necessario cambiare treno in stazione centrale), in aereo: Aeroporto di Bari – Palese.

 

Comunicato Stampa

Torna a splendere la cappella rurale di San Felice: iniziati i lavori di restauro

Dopo anni di abbandono, sono finalmente iniziati i lavori di restauro della Cappella rurale di San Felice. È una notizia bellissima, che arricchisce la storia lunga e tormentata di questo piccolo ma preziosissimo bene che si incontra tra le campagne di Surano e Spongano in provincia di Lecce.

Traccia della devozione genuina che ha animato per secoli le piccole comunità rurali del Salento, negli ultimi anni però è diventata soprattutto simbolo di un assurdo corto circuito tra la tenace perseveranza e sollecitudine di cittadini appassionati, e l’incapacità di mettere in atto un progetto di salvaguardia nonostante l’interesse da parte degli enti locali.

Oggi, fortunatamente, si può raccontare un’evoluzione diversa, e la cappella può diventare un piccolo esempio, ma anche un modello di cittadinanza attiva, dove la spinta di associazioni e singoli cittadini incontra la sensibilità e la lungimiranza dell’amministrazione pubblica, e insieme trasformano questa energia in azioni di tutela e cura di un’importante testimonianza del patrimonio rurale salentino.

Denominata anche come “Cappella della Circoncisione” per la presenza di un rarissimo affresco raffigurante la scena della circoncisione del Cristo, la struttura risalirebbe al periodo compreso tra i secoli XVI e XVII.

Tuttavia, il prezioso dipinto conservato all’interno che pure rappresenta un soggetto iconograficamente interessante perché poco comune nella tradizione locale, è passato paradossalmente in secondo piano rispetto al curioso elemento che per anni ha reso riconoscibile l’edificio anche da lontano: un tenace albero di fico, nato per l’incuria e l’abbandono nel mezzo di uno dei muri, negli anni ha portato al crollo della volta, compromettendone fortemente la stabilità.

È un miracolo se la chiesetta è rimasta in piedi fino ad oggi. Ma ciò che è ancora più interessante è che, mentre le radici dell’albero hanno indebolito giorno dopo giorno quelle pareti già precarie, sono state invece le sue fronde a fare ombra al dipinto, quasi preservandolo dai danni delle intemperie. Croce e delizia. È stato proprio quel fico a permettere di godere ancora del suo enorme valore artistico nonostante i danneggiamenti procurati dal tempo.

Le attenzioni attorno a questo curioso monumento non sono nate certamente oggi. È infatti datato 30 aprile 2004 il decreto della Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali della Puglia che sottopose il monumento a tutela, riconoscendone il particolare interesse artistico.

E già allora, l’albero cresceva rigoglioso.

Ad accorgersene per primi alcuni cittadini di Spongano, che decisero di costituirsi nel “Comitato per la chiesetta di San Felice” e richiamare l’attenzione sul triste destino del monumento. Grazie ad appassionati e professionisti, ricercarono fonti e informazioni, fino ad individuarne i proprietari che si resero perfino disponibili alla sua cessione pubblica se questo fosse servito a reperire le finanze necessarie al suo recupero. Da lì, poi i contatti con gli enti locali: la Soprintendenza e il Comune di Surano, nel cui agro il bene ricade ancora oggi.

Da quel momento, sono state numerose le attenzioni che la cappella di San Felice ha richiamato. Dalle testate giornalistiche a operatori culturali del territorio, in tanti hanno speso impegno, dedizione e parole affinché non si arrivasse ad assistere inermi al suo crollo e dover raccontare la solita “cronaca di una morte annunciata”. Nulla però ha mai portato ad avviare un’azione concreta di acquisizione e salvaguardia.

Intanto l’albero continuava la sua vita indisturbato.

Oggi, finalmente, si può tracciare un epilogo diverso e scongiurare che questo stupendo movimento dal basso si vanificasse con un’imperdonabile sconfitta per la comunità intera.

Nell’ultimo periodo, anche il Laboratorio Urbano Abitare i Paduli ha sostenuto la causa, proponendo un’idea di gestione e valorizzazione legata al più ampio patrimonio di chiese rurali e rupestri che si trovano nel Parco Paduli attraverso le attività condotte in seno al Museo Miab https://www.museomiab.it/ e avviando un progetto collaborativo coinvolgendo la famiglia Martella proprietaria e il Comune di Surano che, ricevuto in dono il monumento, ha investito in parte con propri fondi al suo restauro e messa in sicurezza.

Infatti le somme investite non sono sufficienti per completare l’opera, occorre reperire quelle necessarie al restauro dell’importante affresco. Confidiamo che a sostenere l’iniziativa ci possa essere l’aiuto della Regione o di privati.

È una scelta lungimirante e per nulla scontata, che lancia un segnale di speranza verso modalità nuove e, auspicabilmente, più efficaci di cura del patrimonio culturale minore, diffuso nella provincia salentina, e spesso di difficile gestione. Nasce non a caso nel contesto del Parco Agricolo dei Paduli, in cui opera anche il Comune di Surano, e che da anni favorisce un processo di coinvolgimento delle comunità, Per mettere a sistema la tutela dei beni culturali con la valorizzazione dell’identità rurale e dell’agricoltura multifunzionale, e poter vivere questi luoghi con la giusta consapevolezza, dove riconoscerne il valore culturale diventa presupposto per immaginare uno sviluppo sostenibile.

Questo progetto di restauro è già da oggi una piccola battaglia vinta. È un riconoscimento doveroso verso le tante persone che in questi anni ci hanno tenuto, ma anche un dono ai tanti che la scopriranno per la prima volta. Tutti potranno appropriarsi di un bene finalmente collettivo.

Le fasi del restauro saranno raccontate nella pagina web https://www.museomiab.it/news-e-attivita/

L’intervento è stato finanziato con somme per gli interventi di manutenzione straordinaria e di restauro conservativo aventi carattere di urgenza della Regione Puglia e con fondi dell’Amministrazione Comunale di Surano. Il progetto è stato redatto dall’architetto Mauro Lazzari (Metamor Architetti) con la collaborazione dell’arch. Amedeo Capone. La realizzazione è stata affidata a MGM s.r.l. con la supervisione della restauratrice Dania Cianci.

 

Comunicato Stampa

 

L’Università di Foggia lancia il progetto “La città che vorrei – una bussola per la legalità – le arti e il pensiero per arginare la violenza in Capitanata”

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L’Università di Foggia è impegnata da anni nel cercare di arginare la ‘coltura’ criminale attraverso le proprie attività formative e culturali di terza missione. Con Il progetto “La città che vorrei – una bussola per la legalità – le arti e il pensiero per arginare la violenza in Capitanata” – FRI 2023 si è inteso definire un percorso che renda sistematici gli interventi e consolidate le interrelazioni con il tessuto sociale e istituzionale cittadino.

Il progetto è risultato l’unico vincitore in Puglia, tra i partecipanti al Bando del Ministero dell’Università e della Ricerca (Decreto n. 828 del 18-5-2022) aggiudicandosi un finanziamento proveniente dal Fondo per la diffusione della cultura della legalità, istituito dall’articolo 1, commi da 774 a 778, della legge 30 dicembre 2021 n. 234.

Per questo primo anno, l’Università ha inteso collocare l’intervento su Via Arpi, arteria storica della città di Foggia, dalla quale avviare uno sforzo collettivo di rigenerazione, attraverso la cultura, che dovrà interessare anche le periferie urbane.

Le iniziative sono le più varie, concertate dall’Università di Foggia, unitamente ad un amplissimo partenariato.

Si inaugureranno martedì 23 maggio, in occasione della triste ricorrenza della strage di Capaci, con una importante tavola rotonda cui seguirà una settimana intensa con numerose iniziative artistiche e culturali, che culminerà sabato 27, dalle ore 19:00, con la “Notte bianca della legalità”, in cui tutti i contenitori culturali di Via Arpi resteranno aperti al pubblico, fino al concerto dell’alba del 28 maggio a cura dell’Orchestra Young del Conservatorio U. Giordano presso l’Auditorium di Piazza Nigri. Le studentesse e gli studenti della Web Radio Unifg e del CLab andranno “a spasso per la città”, accompagnando la manifestazione con dirette streaming e podcast per coinvolgere la comunità.

Foggia è un territorio che ripone le proprie speranze nelle giovani generazioni di studentesse e studenti, i veri protagonisti di questa proposta progettuale che intende utilizzare tutte le iniziative in programma con l’obiettivo di favorire l’acquisizione di conoscenze utili alla lettura critica del fenomeno mafioso a partire dalla promozione della cultura dei diritti, della partecipazione attiva e della responsabilità sociale, sollecitando una presa di coscienza rispetto agli immaginari culturali che incoraggiano o contrastano fenomeni di illegalità e violenza per costruire la città del domani, “La città che vorrei”.

Il programma completo è su: https://www.unifg.it/it/lacittachevorrei

 

Comunicato Stampa

Manifesto La città che vorrei -una bussola per la legalità

Giacomo Abbruzzese per la rassegna “Registi fuori dagli scheRmi” al Cineporto di Bari 

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Prosegue la rassegna “Registi fuori dagli scheRmi” con la presenza a Bari di Giacomo Abbruzzese, il regista tarantino trapiantato a Parigi, autore del film “Disco Boy”, vincitore dell’Orso d’Argento per la Miglior Fotografia allo scorso Festival di Berlino. Il film, dopo un primo passaggio in Italia, è appena uscito in Francia ed è stato acclamato dalla critica d’Oltralpe e accolto con entusiasmo dal pubblico francese.

Alla serata, che si terrà giovedì 18 maggio alle 20.30 al Cineporto di Bari (ingresso libero fino a esaurimento posti), sarà presente il regista Giacomo Abbruzzese, il direttore artistico Luigi Abiusi e il caporedattore della rivista Uzak.itDomenico Saracino.

“Disco Boy” parla di guerra uscendo dai canoni del genere, per affrontare sensazioni e traumi che permangono nell’inconscio. Il film, infatti, racconta la vicenda di Aleksei, un giovane bielorusso che cerca di raggiungere clandestinamente la Francia. Una volta arrivato l’unico modo per poter essere regolarizzato è di aderire alla Legione Straniera. Si troverà così a combattere sul delta del Niger dove un giovane, Jomo, a sua volta combatte contro le compagnie petrolifere che hanno devastato il suo villaggio. La sorella Udoka sogna di fuggire, consapevole che ormai tutto è perduto. I loro destini si intrecceranno, al di là dei confini, della vita e della morte.

La rassegna “Registi fuori dagli Schermi” è finanziata da Regione Puglia e Fondazione Apulia Film Commission a valere su risorse del Patto per la Puglia FSC 2014/2020, nell’ambito dell’intervento Apulia Cinefestival Network 2019/2020.

Comunicato Stampa

Il Comune di Lizzanello commemora Cosimo De Giorgi, suo illustre concittadino

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Il Comune di Lizzanello venerdì 19 maggio a partire dalle ore 19.00 organizza in collaborazione con la “Società Storica di Terra d’Otranto” il convegno “Nell’intimo respiro di De Giorgi”, dedicato a Cosimo De Giorgi (Lizzanello, 9 febbraio 1842 – Lecce, 2 dicembre 1922) per rievocare non tanto i suoi studi poliedrici e i luoghi indissolubilmente legati alla sua memoria, ma soprattutto per scivolare nell’intimità dei suoi pensieri e dei suoi affetti più cari e reconditi.

Sarà un momento prezioso per rievocare la figura carismatica di un grande scienziato che ha lasciato un segno indelebile nel panorama culturale e scientifico italiano a cavallo tra Ottocento e Novecento, ma anche per svelare un aspetto, sin troppo trascurato, della sua vita intima, vissuta lontano dai riflettori nel suo studiolo, tra: scritti, note, discorsi, epistole e moniti a carattere memorialistico a cui si associano le confessioni e le confidenze rivolte tra le mura domestiche alle amate figlie Maria e Rosa.

 

Si tratta di un convegno di alto spessore culturale, coordinato dalla giornalista scientifica Lory Larva, che annovera le relazioni del prof. Franco Mastrolia (Per la Biografia di Cosimo de Giorgi), dell’arch. Mario Cazzato (La vera data di pubblicazione dell’autobiografia e la seconda medaglia d’oro), del prof. Gilberto Spagnolo (Dopo i Bozzetti, un’opera trascurata di Cosimo De Giorgi)  e del dr. Donato Pasculli (Cosimo De Giorgi nelle carte dell’Archivio di Stato di Lecce).

 

L’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Costantino Giovannico, mira così a far conoscere attraverso documenti insoliti e studi inediti l’uomo e il genio che visse non solo trionfi ma anche grandi disinganni e non di rado finì nel mirino di diversi detrattori per la sua attività.

 

Il convegno, promosso dal Comune di Lizzanello e patrocinato da Regione Puglia (Polo Arte Cultura Turismo – Piano straordinario 2022 “Custodiamo la Cultura in Puglia” Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale L.R. 40/2016, art.15, comma 3) e Provincia di Lecce, si aprirà con i saluti del dott. Costantino Giovannico (sindaco di Lizzanello), del dott. Paolo Pagliaro (consigliere regionale ed editore); del prof. Antonio Leo (vice presidente della Provincia di Lecce) e del prof. Domenico Urgesi (presidente della Società Storica di Terra d’Otranto). L’evento vedrà la partecipazione di alcuni rievocatori storici del Gruppo Storico Legio II Avgvsta e Danze antiche Augusta, reduci dai trionfi di Roma in occasione del Natale dell’Urbe, guidati dalla presidente Marianna Calogiuri.

 

Nel corso della serata è prevista la presentazione della Ristampa Anastatica del libro “Cenni Auto-biografici di Cosimo de Giorgi” curata dalla “Società Storica di Terra d’Otranto” e commissionata dal Comune di Lizzanello.

 

Il Commento musicale è a cura del Gruppo Vocale “Viri Cantores de Finibus Terrae” diretto dal maestro Giuseppe Lattante che eseguirà diversi brani tra cui il celebre “Inno alla Pace” composto dal maestro Lattante per Fidapa BPW – Italia che ne ha concesso l’esecuzione affidata al coro e al soprano Micaela Stabile. Serata dedicata, dunque, alla vita di Cosimo De Giorgi, al dialogo e alla convivenza pacifica tra i popoli con l’auspicio che sentimenti di pace prevalgano nel cuore degli uomini in un momento così delicato per il mondo minacciato da deflagranti fronti di guerra.

 

Il sindaco Costantino Giovannico dichiara: «si giunge con orgoglio alla fine di questo percorso dedicato al centenario della morte di Cosimo De Giorgi che è soltanto un punto di partenza. Nuove avventure culturali ci attendono in autunno con la rievocazione della figura di un altro grande personaggio intimamente legato a Lizzanello: il grande matematico Ennio De Giorgi. Forse in quella famiglia esisteva il gene della genialità e noi cercheremo di dare lustro ad entrambi con la consapevolezza che abbiamo il dovere morale di tramandarne la memoria. Tutto questo, nella piena convinzione che quanto abbiamo ereditato dai nostri avi più illustri come Cosimo De Giorgi ed Ennio de Giorgi non solo meriti di essere valorizzato, ma costituisca anche una bussola, che ci indichi la rotta e ci insegni a rivolgere lo sguardo con spirito nuovo e costruttivo alle sfide che ci attendono nel futuro. Grazie ai loro interessi, agli insegnamenti creativi e alle loro scoperte noi possiamo continuare a dipanare il filo rosso e offrire strumenti mirati alla conoscenza, alla divulgazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale. Proprio per questo, sin dall’inizio,  abbiamo coinvolto diversi istituti scolastici e licei del territorio per stringere una collaborazione sinergica in prospettiva di contribuire a un processo di crescita delle nuove generazioni, di cui, a vario titolo, tutti siamo artefici».

 

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Sesto incontro della rassegna “Satura Lanx” dell’Università del Salento

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“Etica e musicoterapia in medicina dalla Grecia antica a oggi” è il tema del sesto incontro della rassegna “Satura Lanx”, promossa in collaborazione con il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università del Salento dalla Delegazione di Nardò dell’Associazione di cultura classica: l’appuntamento è per venerdì 19 maggio 2023, alle ore 19 nel Chiostro dei Carmelitani a Nardò (Lecce); interverranno Vincenzo Fai, docente del Liceo “Galilei” di Nardò e dottore di ricerca in “Lingue, letterature e culture moderne e classiche”, e il neurochirurgo e critico musicale Antonio Montinaro.
Spiegano gli organizzatori: «Musica, medicina ed etica sono unite da un legame antichissimo, che affonda le sue radici nel mito. Curare le malattie ha rappresentato per l’uomo quasi un tentativo di contrastare la natura, di opporsi al decadimento fisico, alla malattia, alla caducità della vita. Già nei poemi omerici troviamo riferimenti alla cura delle ferite o delle malattie come atto pietoso nei confronti dell’altro, e come tentativo di opporsi a una volontà divina o a un destino crudele. Tuttavia la cura non è solo un procedimento tecnico. Il padre della medicina Ippocrate prescriveva al medico di essere non solo competente nella pratica, ma anche altrettanto capace nella relazione umana. L’etica e la deontologia professionale si manifestano attraverso un uso efficace della parola, che permette di interagire con la sfera emotiva del paziente. Non c’è cura senza convinzione dell’ammalato, né guarigione senza che il medico conosca gli aspetti del vissuto psicologico del paziente. Questo processo avviene specialmente attraverso il dialogo e il confronto. Un mezzo privilegiato di cura del corpo e della psiche è la musica, utilizzata da sempre come energia positiva, capace di alleviare le sofferenze. Le neuroscienze hanno confermato il potere terapeutico della musica, alla quale gli antichi avevano attribuito un valore magico. Le sofisticate strumentazioni di cui dispone la scienza moderna dimostrano che la musicoterapia è in grado di stimolare le capacità cognitive e intervenire in modo efficace nel trattamento di patologie come il morbo di Parkinson e l’Alzheimer».
Nel corso dell’incontro sono previsti anche alcuni interventi musicali di Chiara Rucco (flauto) e Sara Metafune (pianoforte); introduzione e moderazione a cura di Maria Pia Carlucci.
Il comitato scientifico e organizzatore dell’iniziativa è composto da Alfredo Sanasi, Alberta Barone, Maria Pia Carlucci e Rossella Marzano dell’AICC di Nardò e per UniSalento dai docenti Alessandra Manieri e Saulo delle Donne.
Comunicato Stampa

“Comunicazione incontra” un nuovo appuntamento con Unisalento

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Nell’ambito del ciclo di appuntamenti “Comunicazione incontra”, organizzato dai corsi di studio dell’Università del Salento in “Scienze della comunicazione” e “Comunicazione pubblica, economica e istituzionale”, giovedì 18 maggio 2023 alle ore 17.30 nell’aula 9 dell’edificio “Donato Valli” (via Calasso 7, Lecce) è in programma il seminario “Fare notizia con la ricerca. Dagli scavi e dai laboratori alle relazioni con la stampa: due casi a UniSalento”. Interverranno la giornalista Loredana De Vitis e i docenti UniSalento Giuseppe Ceraudo (Topografia antica) e Livia Giotta (Chimica fisica); introduzione a cura della Presidente dei corsi di studio di area Comunicazione Maria Vittoria Dell’Anna, moderazione a cura di Pietro Luigi Iaia, docente UniSalento di Lingua inglese.
Il seminario vale 2 crediti formativi per la formazione continua dei giornalisti.
Comunicato Stampa

Educazione Finanziaria: a Lecce un convegno info-formativo

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Secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), l’educazione finanziaria “è un processo attraverso il quale i consumatori, i risparmiatori e gli investitori migliorano le loro capacità di comprensione degli strumenti finanziari e dei concetti che ne sono alla base”. Grazie ai processi condivisi di educazione finanziaria, i cittadini comprendono meglio i rischi e le opportunità legate alla pianificazione del loro ciclo di vita e delle scelte finanziarie, decisioni importanti ed utili sia per raggiungere gli obiettivi sia per comprendere a chi rivolgersi per inquadrare quali azioni o attività intraprendere per migliorare la propria situazione economica.

Al fine di raccontare ed evidenziare lo sforzo sul campo delle istituzioni preposte per la divulgazione dell’Educazione Finanziaria, il Dipartimento di Scienze dell’Economia di Università del Salento in collaborazione con Consob, a partire dalle 19 di venerdì 19 maggio 2023, presso la sala grande delle scuderie della dimora storica presso Torre Del Parco a Lecce, ha organizzato una tavola rotonda importante ed interessante. L’obiettivo dei relatori è quello di dialogare ed esaminare un tema centrale per l’educazione finanziaria, e cioè il rapporto banca – cliente, con specifico riferimento a pandemia, tecnologie e rischi, proponendo alcuni modelli utili per la crescita comune dei sistemi economici e sociali. A confronto ci saranno esperti e professionisti delle istituzioni economico-finanziarie, della consulenza, della formazione e della comunicazione oltre che liberi professionisti e giornalisti, imprenditori ed associazioni.

Previsti gli interventi di:

Valeria Stefanelli – Presidente e Docente del Corso di Laurea in “Economia e Finanza” di Università del Salento. “Digital financial divide: i clienti, tra pandemia ed innovazione tecnologica”.

Paola Soccorso – Consigliere Studi Economici di Consob; “Le buone prassi di controllo finanziario. Dall’evidenza empirica all’individuazione dei fabbisogni formativi al design dei contenuti di educazione finanziaria”.

Assuntina Pezzuto. Consulente finanziario certificato EFPA – Banca Widiba “La pianificazione finanziaria, metodo e strumenti per le scelte consapevoli“.

Modererà il confronto Francesco De Pascalis, giornalista di Nuovo Quotidiano di Puglia, consulente finanziario e consigliere del collegio dei revisori dei conti dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia.

L’iniziativa gode della co-organizzazione di Consob. Referenti comitato organizzatore evento Francesco Manta, Paola Soccorso, Assuntina Pezzuto e Francesco De Pascalis.

 

Comunicato Stampa

“Babelica – La Festa delle Lingue Longhe” a Gallipoli

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L’appuntamento con “Babelica – La Festa delle Lingue Longhe” è in programma sabato 20 maggio 2023 a partire dalle 20.30, ingresso 5 euro, nelle sale di Spazio.Zero di via Francesco Petrarca a Gallipoli.

La serata conclude la seconda edizione di Babele Off, rassegna artistica indipendente curata da Ottavia Perrone e Francesco Cortese per ZeroMeccanico Teatro.

Un meltin’ pot di linguaggi artistici e visioni grazie nel corso della festa metterà assieme danzatori, attori, poeti, pittori.

Una esperienza coinvolgente che azzera le distanze tra artisti e pubblico e crea una performance corale e irripetibile.

Accanto agli attori di di ZeroMeccanico Teatro, a incendiare la scena ci saranno Alessandra Gaeta con #SmallPoetryDance e Massimo Pasca e il suo Veleno sulla Slam.

«E se io fossi una poesia? Cosa sarei? Come sarei? Perché? Cosa immagino? E se io fossi una donna barbuta? A qualcuno importerebbe?». Partendo da questi interrogativi, Alessandra Gaeta ha iniziato una ricerca durante la pandemia. Un lavoro intimo approdato nel piccolo format di danze brevi che è #SmallPoetryDance. Piccole danze ispirate da poesie di grandi poeti.

Una performance che prende forma dalle parole dell’attivista britannica Harnaam Kaur, una social media personality, postpartum coach, life coach e motivational speaker.

 

Danzatrice, performer, autrice pugliese, Alessandra Gaeta è fondatrice del Collettivo artistico Factor Hill di Palo del Colle, in provincia di Bari. Direttrice artistica della rassegna di Performing Arts ‘A Maglie Larghe’ che ha come sede principale il Laboratorio Urbano di “Rigenera”. La sua formazione la vede completare la Scuola Paolo Grassi di Milano, vincere una borsa di studio per l’Adf negli Stati Uniti alla Duke University, ottenere la certificazione in Pedagogia del movimento a Roma.

Ha danzato nella compagnia americana Archipelago Theater diretta da Ellen Hemphill. Danza come interprete per la compagnia Sonenalé nello spettacolo “Lasciti” nel 2021 e nelle produzioni “Veleno” e “Premesse a Kore” della compagnia Tarantarte.

 

Massimo Pasca porta sul palcoscenico di Babelica una performance dalla scrittura ritmata, poetica e visionaria, in perfetto stile Spoken Word.

Veleno sulla Slam è una performance affilata e tagliente, un’invettiva sullo stato dell’arte oggi, sull’essere e l’importanza delle parole, sui premi, le parole e l’atto creativo. È un urlo sulla storia che si ripete e in faccia alla slam poetry rotta e sotterrata.

Pasca è pittore, illustratore, live painter tra i più attivi in Italia. Negli anni si è appropriato di uno stile in bilico tra pop art e fumetto, dal forte sapore surrealista, che lo ha portato ad esporre in Italia e all’estero realizzando numerose performance di pittura dal vivo durante i concerti di  Negrita, per i quali ha realizzato le illustrazioni del cd ”Helldorado”, Marta sui Tubi, Le luci della centrale elettrica, Joy Cut, Esquelito, Andrea Mi, Finaz (Bandabardò).

Ha creato dal vivo al Macro di Roma, al Mandela Forum di Firenze, e suoi lavori sono stati ospitati da Piper Club, Circolo degli Artisti, il Mat, Link Bologna, iMuseo dell’Alto Tavoliere di San Severo.

Illustra per riviste come Il Mucchio, Collettivo Mensa, Todo Magazine, Lungarno, e l’etichetta discografica Alfa Romero e la marca d’abbigliamento Merry Autumn.

Nel corso della serata, l’area espositiva sarà dedicata alle opere di Gabriele Milla, Chiara Criniti ed Emanuele Rosafio.

Per info e prenotazioni telefonare o inviare un messaggio wa al numero 3483819266 – inviare una mail a zeromeccanicoteatro@gmail.com

Babele Off 2023 ha aperto i battenti lo scorso 18 marzo.

Nel corso degli appuntamenti, artisti e pubblico si sono mescolati in appuntamenti, workshop e incontri che hanno messo assieme teatro, musica, poesia, arti visive e danza.

 

ZeroMeccanico Teatro opera sul territorio pugliese dal 2013 e utilizza l’arte scenica come mezzo trasversale ad altre discipline, in una sinergica contaminazione tra teatro, arte contemporanea e scrittura. Agisce sul territorio attraverso laboratori, produzioni teatrali, festival. Nell’estate 2021 progetta e cura “AGORART” rassegna esperienziale diffusa per le nuove generazioni, tra centro e periferia con il sostegno del Comune di Gallipoli.

Nel 2021 realizza la prima edizione di “Babele Festival multidisciplinare d’emergenza”, da cui nasce il progetto “Babele, linguaggi contemporanei”, progetto artistico che abbatte le distanze tra artisti, pubblico e spazi urbani.

Dal 2019 si occupa della direzione artistica del Gallipoli in Poesia Festival, format del Comune di Gallipoli. Realizza percorsi e progetti in collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado.

 

Comunicato Stampa