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Passeggiate e aperitivi in tre appuntamenti dall’11 al 25 maggio

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Tre appuntamenti con passeggiate, aperitivi e musica: dall’11 al 25 maggio (ore 18:30 – contributo associativo 4 euro), ogni giovedì, l’Orto Botanico dell’Università del Salento nel Campus Ecotekne sulla provinciale Lecce|Monteroni, in collaborazione con l’Art&Lab Lu Mbroia, ospita “Green Groove. Lascia vibrare la tua anima“. Si inizia giovedì 11 maggio con il duo formato dal trombettista salentino Cesare Dell’Anna e dal pianista e compositore albanese Ekland Hasa per un vaggio tra world music e sonorità classiche. Giovedì 18 maggio la rassegna proseguirà con Ashèblasta, un progetto del percussionista e producer salentino Roberto Chiga che propone un dj set tra world music, funk, world beat e hip-hop. Giovedì 25 maggio, l’appuntamento conclusivo di Green Groove accoglierà in consolle il dj, scrittore e producer Max Nocco con le sue selezioni tra elettronica, jazz, soul, minimal, hip-hop, funk, rock, tutto rigorosamente in vinile. Durante le tre serate si potranno degustare drink e aperitivi e conoscere le biodiversità vegetali dell’Orto Botanico. Guidati dalle esperte e dagli esperti dell’Università del Salento si camminerà tra le collezioni di piante della macchia mediterranea, della garriga e dei prati, incontrando le specie di interesse alimentare e farmacologico-officinale, le idrofite di interesse artigianale, le specie rare ed endemiche. L’Orto Botanico è un nucleo di circa 1,7 ettari, posto sul luogo dove sorgevano le vecchie cave di tufo retrostanti Villa Tresca, lungo la strada per Monteroni. Al suo interno sono ancora presenti piccoli gruppi di eucalipti e di pino d’Aleppo, risultato di piantumazioni precedenti all’istituzione del campus universitario, mentre lungo il suo perimetro sono state piantumate specie autoctone ed ornamentali. In due piccole aree umide (un laghetto ed un idrofitario) sono ospitate le piante acquatiche; sul lato opposto sono collocati un rock-garden con piante succulente coltivate in piena terra, oltre ad una piccola collezione di piante officinali ed aromatiche mediterranee. Info e prenotazioni lumbroia@massimodonno.it | 3381200398.

Primo appuntamento, dunque, giovedì 11 maggio  (ore 18:30 – contributo associativo 4 euro) con il trombettista Cesare Dell’Anna e il pianista Ekland Hasa. I due musicisti condividono esperienze classiche e una strenua frequentazione della musica tradizionale, soprattutto quella albanese e balcanica. Dal vivo offrono una grande varietà di stili e culture, miscelate ad arte in una formula tanto eclettica quanto originale. I ritmi irregolari e la tecnica espressiva dei due musicisti creano un’alchimia a cui è impossibile resistere; un viaggio musicale che parte dal Salento ma che, durante l’esibizione, è capace di portare in giro per il mondo gli ascoltatori.

Giovedì 18 maggio (ore 18:30 – contributo associativo 4 euroRoberto Chiga proporrà il suo progetto Ashèblasta, nome d’arte con il quale il percussionista e producer salentino ha unito le sue due grandi passioni musicali: l’amore per le percussioni e il tamburello e quello per il giradischi e i campionamenti. Il nome Ashèblasta è un esplicito riferimento alla scèblasti, “pizzo” salentino, un mix di ingredienti del territorio, antichi sapori e street food moderno; esattamente la stessa ricetta che propone nel suo sound, rigorosamente in vinile, ricca di elementi dalla world music al funk, dal jazz all’elettronica, dal soul all’hip-hop; il tutto influenzato da contaminazioni etniche che passano dal Balkan al Medio Oriente, fino ad arrivare allo swing d’oltreoceano.

Giovedì 25 maggio (ore 18:30 – contributo associativo 4 euro) la rassegna si concluderà con il dj set di Max Nocco, artista poliedrico da sempre attivo nella scena underground salentina, collezionista instancabile di vinili e dj che attinge a piene mani a jazz, soul, dub, rock, new wave, elettronica, kraut, hip-hop, funk e molto altro. Dopo una lunga esperienza come batterista, come producer ha pubblicato “Rusty Trombone” e “De Nulla – vol.1” e ha curato diverse sonorizzazioni per Alibi/Essenza Teatro, Music Platform, CoolClub, Big Sur. Da alcuni anni scrive recensioni musicali per “Il Nuovo Quotidiano di Puglia”. Per le Edizioni Eergot ha curato i due volumi “Storiella bonsai” con le illustrazioni di Massimo Pasca. Con l’attore Massimo Colazzo ha ideato i podcast “Magma Sonoro: breve storia della musica” e “Veneri & Vinili: letteratura erotica al femminile in musica”.

 
Info e prenotazioni
lumbroia@massimodonno.it | 3381200398
Comunicato stampa

Settimana nazionale della musica a scuola anche a San Pietro in Lama, Arnesano e Monteroni di Lecce

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Il Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica per tutti gli studenti del Ministero dell’Istruzione e del Merito, in collaborazione con INDIRE (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa), organizza la XXXIV Rassegna nazionale delle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado “La musica unisce la scuola”, in programma dal 15 al 20 maggio 2023. In questa settimana le scuole avranno l’occasione di testimoniare l’importanza delle attività musicali che realizzano nel corso dell’intero anno scolastico e potranno valorizzare le numerose esperienze artistiche singole o collettive svolte dagli allievi di ogni età delle scuole di ogni ordine e grado.

Anche il Salento sarà protagonista con uno dei progetti didattici legati alla musica nella scuola più innovativi in Italia. Si tratta di ORCHESTRA SMA IN RETE, sostenuto dal Ministero della Pubblica Istruzione attraverso l’Avviso 4.1 (misura d) del Piano Nazionale delle Arti, e che ha visto la collaborazione dell’Istituto Comprensivo Vittorio Bodini di Monteroni di Lecce – sezione di Arnesano, capofila di rete con gli Istituti Comprensivi “Salvatore Colonna” di Monteroni di Lecce e il Comprensivo di Lequile – sezione di S. Pietro in Lama. Le attività conclusive del progetto, nella duplice modalità di video ed esecuzione in presenza, si terranno, appunto, durante la rassegna “La musica unisce la scuola”, dal 15 al 20 maggio 2023.

Intanto sul canale YouTube dell’Istituto Comprensivo Bodini di Monteroni di Lecce è pubblicato il video conclusivo delle attività del progetto Orchestra SMA realizzato con gli studenti delle quinte classi della Scuola Primaria di Arnesano (link: https://www.youtube.com/watch?v=7ETtIHtg0So&list=RDMM7ETtIHtg0So&start_radio=1).

Invece le attività conclusive in presenza si realizzeranno in tre appuntamenti:

Martedì 16 maggio, ore 14.30, nella Scuola Primaria di Lequile – sede di S. Pietro in Lama;

Mercoledì 17 e giovedì 18 maggio, ore 11.00, nella Scuola Primaria di Arnesano;

Venerdì 19 maggio, ore 14.30, nella Scuola Primaria di Monteroni di Lecce Polo 1, sede di via Mazzini.

Orchestra SMA è un progetto musicale di educazione allo studio di uno strumento musicale ad arco – violino o violoncello – nell’orario curricolare della Scuola Primaria e si concretizza nella costituzione di un’orchestra costituita da bambini dai 6 ai 10 anni.

L’insegnamento dello strumento musicale ad arco (violino e violoncello) è affidato a professionalità specializzate esterne agli Istituti Comprensivi individuate dall’Associazione Musicale Opera Prima di Arnesano, realizzatrice del progetto.

Da anni l’Istituto Comprensivo di Arnesano ha siglato un protocollo d’intesa con la suddetta Associazione, molto nota nel territorio italiano e internazionale per la produzione di concerti, realizzazione di Festival di respiro internazionale e per l’attenzione che dedica alla formazione del nuovo pubblico. I docenti che quest’anno hanno collaborato al progetto nella Scuola Primaria sono: per il violino Naida Ingrosso, Noemi Puricella e Andreina Simmini, per il violoncello Xiao Laner e Marco Schiavone, per la teoria musicale Ivana Cammarota.

Le attività del progetto ORCHESTRA SMA, si sono articolate in lezioni di gruppo, di tecnica strumentale della durata di un’ora settimanale, in classe, durante l’orario curricolare e prove d’orchestra, in cui sono state proposte partiture di semplice accesso, scritte appositamente per le capacità dei piccoli studenti.

L’azione didattica è stata finalizzata alla realizzazione di 3 momenti performativi, nelle singole scuole, in cui sono stati realizzati dei brani sul tema della “PACE”.

“Un progetto davvero unico che ho trovato al momento del mio insediamento nell’Istituto Comprensivo Vittorio Bodini e giunto al quinto anno di attività” dichiara il Dirigente Graziano Palma. “Unico perchè coniuga l’attività didattica tecnico strumentale, assente nel percorso curricolare nella Scuola Primaria, all’idea di formazione generale della personalità dello studente sia in relazione alla costruzione del gusto estetico, della consapevolezza del prodotto artistico che di responsabilità civile, attraverso l’adozione di testi di forte tematica sociale.

Un progetto portato avanti con grande professionalità dai docenti di strumento individuati dall’Associazione Musicale Opera Prima, l’Associazione Partner che ha dato vita al progetto e che ha creato una perfetta intesa con gli altri due Istituti Comprensivi Partner del progetto, l’Istituto Comprensivo “Salvatore Colonna” di Monteroni di Lecce diretto dalla Dirigente Loredana Signore e il Comprensivo di Lequile – sezione di San Pietro in Lama, diretto dalla Dirigente Teresa Spagna. Un progetto che pone l’Istituto Comprensivo Bodini in una posizione di assoluto rilievo per la specificità delle attività musicali nella Scuola Primaria”.

 

Comunicato Stampa

Alla Liberrima di Lecce la presentazione del volume di Simona Sinesi “Social impact in your hands®”

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Mercoledì 10 maggio (ore 18 – ingresso libero) la Libreria Liberrima in Corte dei Cicala a Lecce ospita la presentazione del volume “Social impact in your hands®. Guida completa per startup a impatto sociale” di Simona Sinesi (Hoepli). La docente universitaria, advisor, mentor, Ashoka Fellow, TEDx Speaker, Curator e Licensee, fondatrice della onlus Never Give Up, collaboratrice come consulente con la FAO, dialogherà con il giornalista Pierpaolo Lala.

Social impact in your hands®” è una guida completa per chi voglia intraprendere o abbia già intrapreso un percorso imprenditoriale volto a coniugare il business con l’impatto sociale. Il volume si compone di nove moduli nei quali gli argomenti si snodano attraverso quattro lenti (Who, Why, What, How) che consentono di comprendere quali siano i passaggi necessari per costruire un’impresa sociale. Nello specifico, le lenti Who e Why definiscono il mondo dell’impatto, delineano la figura dell’imprenditore sociale e illustrano l’origine della spinta a perseguire un purpose sociale. Segue un’illustrazione del percorso che conduce dall’idea alla nascita dell’impresa sociale, attraverso l’analisi delle sfide sociali, il focus sul problema che si intende risolvere, e la definizione della soluzione e dei prodotti/servizi da offrire. Dopo questi step, vengono fornite le conoscenze necessarie per finanziare, presentare e comunicare l’impatto sociale che si desidera perseguire. L’ultimo modulo dà spazio alla passione, alla determinazione e al coraggio degli imprenditori sociali, attraverso il racconto delle loro storie e la condivisione di alcuni Top tips da seguire.

«L’impatto sociale è nelle vostre mani, non in quelle di qualcun altro. Siamo di fronte a un’opportunità senza precedenti, un’occasione storica per fare il cambio di paradigma di cui l’umanità ha un disperato bisogno per dare vita a una nuova civiltà», scrive nell’introduzione Muhammad Yunus, premio Nobel per la Pace. «Ne abbiamo bisogno perché ce lo chiede la scienza, perché le nostre coscienze ci dicono che non possiamo continuare così. Adesso più che mai abbiamo necessità di start-up che operino nell’ambito del social business per risolvere i problemi socio-ambientali che affliggono il Pianeta. Dobbiamo ricordarci che quello che serve per affrontare il viaggio nel mondo del social business non è una profonda esperienza, ma un profondo coinvolgimento. L’esperienza può farci sbagliare strada. Se io fossi stato un banchiere di grande esperienza, per esempio, non avrei creato il microcredito. Tutto quello di cui abbiamo bisogno è una forte volontà di risolvere un problema sociale esistente, senza preoccuparsi di dover iniziare, fin da subito, in grande. L’esperienza di Simona, e libri come questo, possono ispirare tutti coloro che vogliono iniziare o hanno già abbracciato il social business. Spero che molti di voi decidano di intraprendere questo percorso», conclude l’economista e banchiere bengalese.

Simona Sinesi si occupa di marketing e comunicazione da venticinque anni e, da nove, di impatto sociale. Dopo aver lavorato due decadi nei Global Marketing Team di Coca-Cola, Unilever, Barilla e Sony, nel 2014 sceglie di avvicinarsi al mondo dell’impatto sociale e di fondare Never give up, la onlus che sta cambiando la narrativa sui disturbi alimentari in Italia. È docente in vari atenei (Università Cattolica di Milano, LUMSA – Libera Università Santa Maria Assunta di Roma e Palermo, La Sapienza di Roma), oltre a essere advisor su temi di Social Impact e Social Entrepreneurship sia per aziende che per istituzioni. Direttrice Scientifica del Master Executive in Social Impact Entrepreneurship di H-FARM College, è mentor di start-up, imprese e programmi di incubazione tra cui Young Challenge organizzato da Grameen Creative Lab, un incubatore di social impact entrepreneurship diretto dal Prof. Muhammad Yunus, premio Nobel per la Pace. Collabora con la FAO su temi di Youth Empowerment. Membro di task force nell’ambito del G20 su temi chiave come salute, Women Empowerment, ESG, lavoro e futuro dell’educazione, dal 2018 è nella lista delle Unstoppable Women di Startup Italia. È TEDx Speaker, TEDx Curator e Licensee. Nel 2019, Ashoka – il più grande network mondiale di imprenditori sociali – le conferisce la fellowship.

Ingresso libero
Info 0832242626 – libreria@liberrima.it
Comunicato Stampa

Radici del Sud: il salone che promuove vini e oli del meridione

L’esperienza di diciassette edizioni, il focus attento e aggiornato sulle novità e poi, naturalmente, il gusto inimitabile dei vini e degli oli dell’Italia meridionale: un appuntamento che Radici del Sud promuove ogni anno dal 2005, approfondendo con competenza, passione e assiduità i temi e le novità del panorama enologico ed oleologico di Puglia, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna e Sicilia. 

Un evento strutturato e composito che attende anche quest’anno addetti ai lavori e appassionati nel Castello normanno-svevo di Sannicandro di Bari dall’8 al 12 giugno 2023: prime due giornate dedicate ai tour sul territorio, 10 e 11 giugno riservati agli incontri B2B tra buyer ed esperti internazionali e produttori e alle sessioni del concorso enologico che mette in competizione tutti i vini del Sud Italia suddivisi per vitigno. Con degustazioni organizzate rigorosamente alla cieca e due diversi panel di esperti a confrontarsi sulla qualità e sulle caratteristiche delle etichette in degustazione. 

L’ultima giornata del Salone, invece – lunedì 12 giugno – prevede un momento conclusivo durante il quale verranno premiati i vini selezionati dalle quattro giurie del concorso e un incontro tra esperti su temi di attualità che riguardano il mondo del vino. Ancora il 12 giugno, ma dalle 15 alle 21, spazio invece all’apertura del Salone, nel quale si potranno apprezzare i vini da vitigni autoctoni meridionali, gli oli extravergine di oliva e le delizie di un’area food ricca di prodotti tipici. Dalle 21, infine, gran finale con l’apertura dei banchi d’assaggio dei vini vincitori del concorso e i piatti proposti da chef e pizzaioli che parteciperanno alla manifestazione. 

Una vera festa del gusto: sono infatti già più di 130 le aziende che hanno deciso di partecipare anche quest’anno a “Radici del Sud”, che grazie all’associazione “Propapilla”, guidata da Nicola Campanile, continua negli anni a conferire visibilità e autorevolezza alla viticoltura del Sud Italia grazie alla rete di “amici” del Salone, cresciuta in diciotto anni di pari passo con l’attenzione globale nei confronti dei vini italiani meridionali; questo anche grazie anche e soprattutto alle presenze prestigiose che – in termini di giornalisti, assaggiatori, Master of Wine, operatori e buyer di tutto il mondo  – hanno caratterizzato in maniera crescente le edizioni del Salone, contribuendo parimenti alla valorizzazione complessiva del territori del Sud Italia, garantendo occasioni di scoperta delle bellezze dei territori anche grazie all’organizzazione di momenti conviviali pensati per rafforzare le relazioni fra i protagonisti e i fruitori dell’evento.

La manifestazione si avvale del patrocinio della Regione Puglia e del Comune di Sannicandro di Bari; della collaborazione della testata giornalistica Vinodabere.it, di Assoenologi, di Vinarius e Aepi. Sponsor sono invece Mondelli Agrifarma, Soluzioni informatiche srl, Caffè Cavaliere e LGS – Label Global Service. Partner: Caseificio Di Cecca, Pasticceria Fieschi, Asfodelo Ristorante di campagna, Panificio di Gesù, Pasta SemeAntico. Partner tecnici: Giada srl, Ais Puglia.

Kit di degustazione comprensivo di bicchiere, sacca porta-bicchiere e quaderno di degustazione 20 euro; ingresso alla Corte del Castello con circa 80 vini in assaggio libero e degustazione di piatti serviti a buffet 20 euro; ingresso al salone e accesso alla serata conclusiva 35 euro.

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A Copertino un Premio per ricordare Aldo Moro e Peppino Impastato

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Un Premio per ricordare Aldo Moro e Peppino Impastato: così ha deciso l’amministrazione comunale di Copertino.

“Il 9 maggio 1978 le Brigate Rosse, dopo tre mesi di rapimento, uccidono il Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro. Il 9 maggio 1978 la Mafia siciliana uccide Peppino Impastato, 30enne attivista antimafia candidato, nelle liste di Democrazia Proletaria, al Consiglio comunale di Cinisi. Nella “Notte della Repubblica” si stagliano luminose le figure di questi due Giganti della nostra storia”, scrive l’amministrazione comunale copertinese. “La mafia, la corruzione, la violenza in tutte le loro forme cercano di mettere a tacere il bene, di soffocare le testimonianze di chi non sa fare altro che donarsi e lottare per gli altri, costi quel che costi. Ancora oggi, a 45 anni di distanza, la vita e la testimonianza dello statista Moro e del giovane Impastato sono da monito e sprone per ognuno di noi, a tutte le età e qualsiasi ruolo si ricopra”.

Di qui la decisione di istituire il Premio “Aldo Moro e Peppino Impastato: l’alba di una nuova repubblica”, da assegnare annualmente “a chi si sia distinto con il proprio impegno al servizio delle Istituzioni democratiche e nella lotta alla criminalità organizzata e contro tutte le forme di violenza”. Con la stessa decisione, inoltre, il Comune di Copertino si impegna a piantare un albero nel Giardino dei Giusti di piazza Melissa Bassi, “a perenne memoria”.

 

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Linciano Liquors organizza il “Wine & Spirits Tasting” nella fortezza di Torre del Parco

Degustazione e formazione sono i tratti salienti di “Wine & Spirits Tasting”, la manifestazione organizzata da Linciano Liquors in programma lunedì 15 maggio nell’antica fortezza di Torre del Parco, dalle 11 alle 21. Durante l’iniziativa, giunta alla sua ottava edizione, operatori del settore e appassionati si ritroveranno per condividere degustazioni, cibo, incontri e convivialità. Saranno oltre 300 le etichette di vini e 100 quelle di spirits: nel Salone delle feste gli spazi espositivi sono dedicati ai produttori di vino locali, nazionali e internazionali, che presenteranno le nuove annate e le novità di gamma. Sarà dedicato invece agli spirits e al mondo della “mixology” lo spazio in terrazza.

Per tutto il giorno sono in programma momenti di formazione con i protagonisti di cantine storiche e prestigiose, produttrici di grandi vini e champagne. Si partirà, alle 11, con un seminario dedicato ai cocktail dal titolo “Salento cocktails competition”, con Fabio Bacchi, bartender, manager, formatore tra i professionisti più importanti del settore; alle 12 si andrà alla scoperta dei vini del Trentino con “Cantina Toblino: i custodi della Nosiola” accompagnati da Paolo Leone e Claudio Perpruner; alle 14 Michela Muratori racconterà “Muratori una storia di Franciacorta”. Il ciclo di seminari giungerà a conclusione alle 16 con il brand manager Giancarlo Primavera presenterà la “Maison Piper-Heidsieck” tra le più antiche case produttrici di Champagne al mondo.

Alla manifestazione prenderà inoltre parte una piccolissima azienda di produzione di vini naturali di grande qualità, realizzati in quantità limitatissime e frutto di un’accurata attività di ricerca, settore in grande evoluzione presente con un apposito corner. Si potrà inoltre ammirare un alambicco di distilleria rurale impegnato nella produzione dal vivo dei suoi gin personalizzati con un vasto portafoglio di sentori e sapori unici ed irripetibili scelti dal cliente, ma anche compiere un viaggio intorno al mondo dei sigari guidati dagli esperti Enzo Scivetti e Francesco De Filippi. 

Ingresso su invito riservato ad operatori ed appassionati.

Per partecipare ai seminari occorre prenotarsi a info@lincianovini.it.

Info: 0832/331968 – 335/6384682. lincianovini.it 

 

Comunicato Stampa

La mostra Diario di Emilia Ruggiero al Castello Normanno Svevo di Mesagne

Da venerdì 12 a lunedì 22 maggio il Castello Normanno Svevo di Mesagne ospita la mostra Diario di Emilia Ruggiero a cura di Lorenzo Madaro. Organizzata in collaborazione con Coolclub con il patrocinio del Comune di Mesagne, la personale accoglie una selezione di una cinquantina di tele che compongono un diario intimo dell’artista mesagnese. «Pagine di uno spazio emotivo su cui Emilia, che proprio dal centro brindisino ha avviato il suo discorso con la pittura, anzi dentro la pittura, si concentra da oltre un decennio con rigorosa attenzione, costruendo immagini, trasformandole, custodendole, come se fossero quadri da viaggio, un po’ come accadeva con le piccole tavole dipinte di età medievale, disponibili al culto domestico ma anche a una forma specifica di nomadismo», come sottolinea il curatore nel catalogo della mostra. Nata a Mesagne nel 1979, dopo il diploma si laurea in Conservazione dei beni culturali all’Università del Salento. Nel corso degli anni partecipa a numerosi corsi di formazione nel settore culturale, turistico, archivistico e bibliotecario, proseguendo la sua ricerca pittorica con diversi progetti e tante collaborazioni. Il vernissage (venerdì 12 maggio alle 19) accoglierà anche una performance a cura di Maristella Martella, coreografa, danzatrice e direttrice artistica di Tarantarte. La serata sarà accompagnata da una degustazione di vini di Masseria Masciullo, prima cantina interamente biologica della provincia di Brindisi. Dopo l’inaugurazione la mostra sarà aperta dal 13 al 22 maggio tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. Ingresso libero. Info 0831732285 – Facebook.com/emiliaruggieroart.

LA MOSTRA
Pittura come diario intimo. Emilia Ruggiero e il suo spazio emotivo a cura di Lorenzo Madaro
Questa mostra di Emilia Ruggiero è un diario intimo, i suoi dipinti sono pagine di uno spazio emotivo su cui si concentra da oltre un decennio con rigorosa attenzione, costruendo immagini, trasformandole, custodendole, come se fossero quadri da viaggio, un po’ come accadeva con le piccole tavole dipinte di età medievale, disponibili al culto domestico ma anche a una forma specifica di nomadismo. Ma questa mostra è, anzitutto, un ritorno a casa, perché questo castello è un antico avamposto della sua città, del punto di partenza per le sue riflessioni sulla vita e l’arte. Mesagne è infatti il luogo di nascita di Emilia Ruggiero, qui ha trascorso la sua infanzia e l’adolescenza e certamente in questa geografia ha sviluppato emotività e relazioni, prima di trasferirsi altrove per studiare e proseguire il suo discorso con la pittura, anzi dentro la pittura.  La relazione con la propria città – di nascita o di adozione – è un tema che appartiene da sempre alla storia della pittura (perché d’altronde riguarda la vita stessa), anche in un senso conflittuale, emotivo, che stordisce la memoria creando prospettive di pensiero, sguardi, complessità che si risolvono nel territorio magico dell’arte. Questa mostra lo conferma con convinzione. Mi viene in mente una frase de La luna e i falò di Cesare Pavese: “Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via”, ma anche alcuni versi del poeta pugliese Vittorio Bodini (tra l’altro grande amico di tanti artisti): “Qui non vorrei morire dove vivere mi tocca, mio paese, così sgradito da doverti amare”. Sono frasi che mi fanno pensare a Emilia e al suo lavoro. D’altronde in questo paradossale rapporto con il proprio luogo di origine, si sviluppa una ampia galleria di ritratti, che Emilia Ruggiero ha allestito in questo spazio dalle declinazioni affascinanti. Sala dopo sala si espande così una specifica familiarità con questi volti che sono, a ben guardare, luoghi, veri e propri spazi in cui sono accadute azioni, traumi, momenti felici, squarci di vitalità e attimi avvilenti. In questi volti-luoghi c’è tutto, c’è l’universo di donne che vivono costantemente un quotidiano fatto di realtà, con i suoi paradossi e gli estremi valori della vita di ogni giorno. C’è la poesia ma anche il degrado della paura, c’è finanche – però – la gioia, quella dell’esistenza. Così osservandole a distanza ravvicinata, queste donne ritratte da Emilia Ruggiero ci appaiono come presenze familiari perché in fondo rappresentano specifiche presenze della vita dell’artista, ma nei fatti sono esseri universali, perché d’altronde tutte le storie umane si somigliano.  Quando si allontana da una pittura che sembra quasi suggerire un rapporto con le icone, in quella apparente rigidità frontale del ritratto che mi fa pensare finanche a Alex Katz, Emilia Ruggiero entra in immaginari altri, in cui il rapporto tra i corpi e la natura si fa ancora una volta silenzioso eppure avvolgente e alle volte totalizzante. In fondo è in queste continue conferme di un percorso, ma anche in alcuni apparenti deragliamenti che si amplia questo possibile diario intimo, in cui Emilia Ruggiero ci sta facendo ancora una volta entrare.

L’ARTISTA
Emilia Ruggiero, nata a Mesagne nel 1979. Dopo il diploma al liceo artistico statale di Brindisi  nel ’98 frequenta la facoltà di Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Lecce. Si laurea con il massimo dei voti nel  2006 con una tesi in legislazione dei beni culturali dedicata al regime giuridico dell’arte contemporanea. Il periodo post-laurea è ricco di partecipazioni a corsi di formazione nel settore culturale, turistico, archivistico e bibliotecario. Ha collaborato con diverse realtà nel settore culturale, partecipando all’organizzazione di diversi progetti fra i quali la prima edizione del progetto europeo CreArt per il Comune di Lecce nel 2013, l’ideazione e la realizzazione del “mARTa”, Mercato di Arte Accessibile, I e II edizione, nel 2013/14; la direzione artistica del progetto PugliArtist II per conto dell’Agenzia per il Patrimonio  Culturale Euromediterraneo nel 2019. Negli anni ha sviluppato la propria ricerca pittorica esordendo nel 2011 con la produzione intitolata “People”, una corposa galleria di ritratti di gente comune, acrilico su tela, che è diventata oggetto di una vasta operazione di merchandising. Ha proseguito esplorando anche le potenzialità dell’orizzonte grafico e firma i manifesti della manifestazione Blufestival del Comune di Melendugno (2017/18). Del 2018 la personale “A cuor leggero”, negli spazi dell’ex conservatorio di Sant’Anna, con nota di Lorenzo Madaro. Fra le collettive si annoverano: Percorsi artistici salentini, a cura di Massimo Guastella (Galatina, museo Pietro Cavoti, agosto 2011; Muro Leccese, convento dei Domenicani, settembre 2011); Autoritratti. Artisti del terzo millennio, a cura di Massimo Guastella (Galatina, dicembre 2011; Ceglie Messapica luglio-agosto 2012); Kraino: un augurio ad arte 2014, quinta edizione, a cura di Simona Caramia e Lorenzo Madaro (MUST – Museo storico della città di Lecce, giugno 2014); Fragile_III, a cura di Benedetta Spagnuolo (Genova, museoteatro della Commenda di Prè, luglio 2018). Nel 2019 inizia il progetto corale Woman a Lecce nel Fondo Verri nell’ambito della diciannovesima edizione della rassegna ‘Le mani e l’ascolto’ curata da Mauro Marino, con testo introduttivo dello scrittore salentino Osvaldo Piliego. L’operazione viene contemporaneamente sostenuta e lanciata da una pubblicazione sul CAM – Catalogo dell’arte moderna (n.56 – editoriale Giorgio Mondadori –  Proposte artisti 2020/2021). Nel  dicembre 2022 la seconda tappa nelle sale del Castello Volante di Corigliano d’Otranto realizzata con il contributo dell’Agenzia del Patrimonio Euromediterraneo del Comune di Lecce nell’ambito del bando Lecce/Matera 2020; in collaborazione con il Castello Volante e la Cooperativa CoolClub. Woman è un progetto pittorico in itinere di Emilia Ruggiero che, attraverso il ritratto, racconta le donne rendendo omaggio ai loro percorsi. Molte sono artiste che, tra tante difficoltà, sono riuscite attraverso la creatività a riappropriarsi di se stesse conquistando il proprio spazio in un territorio meraviglioso ma contraddittorio come il nostro, individuando nell’arte una grande possibilità e risorsa.  Arte, quindi, come processo di liberazione ed emancipazione ma anche come luogo di incontro, dialogo e confronto. Le protagoniste hanno costruito la loro autostima ed hanno imparato ad amarsi e ad amare, a costruire, ad osare. Donne che onorano le loro radici trasformandole e che non sono più vittime. Donne che possono aiutare le altre a liberarsi dai condizionamenti e che possiedono gli strumenti di un lungo percorso di evoluzione. Donne che si esprimono perché hanno finalmente coscienza di se stesse. Attualmente vive ed opera a Lecce.

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Il teatro Petruzzelli nel terzo incontro del progetto “Teatri di Puglia: Il miglio dei teatri di Bari”

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Si terrà lunedì 15 maggio 2023, alle ore 17.00, il terzo incontro del progetto “Teatri di Puglia: Il miglio dei teatri di Bari”, dal titolo “Il Petruzzelli: teatro rosso già bianco”, a cura della Teca del Mediterraneo, biblioteca del Consiglio regionale della Puglia, in via Gentile 52 a Bari.

Introduce Anna Vita Perrone, Dirigente della Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale.

Intervengono: Antonio Decaro, Presidente della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari; Massimo Biscardi, Sovrintendente della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari; Gianni Vincenti, Architetto; Bepi Acquaviva, Insegnante e operatore culturale; Adriano Buzzanca, Funzionario amministrativo presso la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia. Modera da Pasquale Bellini, giornalista, critico e teatrale.

Letture teatrali a cura di Luciano Montrone, operatore culturale.

Conclude Loredana Capone, Presidente del Consiglio regionale della Puglia.

Al termine dell’incontro i partecipanti possono partecipare ad una speciale visita guidata gratuita al teatro Petruzzelli, a cura di Teca del Mediterraneo, biblioteca del Consiglio regionale della Puglia, con la collaborazione della Fondazione Petruzzelli, che si ringrazia per la disponibilità e l’ampia condivisione assicurata al progetto, manifestata dall’intero staff della Direzione del teatro e dalle guide specializzate offerte per la visita.

Per l’occasione un servizio trasporto dedicato partirà dal palazzo del Consiglio regionale, accompagnerà gli ospiti per la visita al teatro, e farà ritorno in via Gentile.

Per partecipare alla visita è necessario comunicare la propria adesione tramite tel. 080 540 2770 oppure email: biblioteca@consiglio.puglia.it poiché, per assicurare la qualità del percorso il numero dei visitatori ammessi alla visita del teatro è limitato ai primi 50 iscritti.

La partecipazione all’incontro nella sede del Consiglio regionale invece, come sempre, è libera e gratuita, non necessita di prenotazione e comprende il percorso espositivo delle tre mostre in corso.

“Teatri di Puglia: Il miglio dei teatri di Bari”, è un progetto ideato e realizzato dalla Teca del Mediterraneo – Biblioteca del Consiglio regionale della Puglia, che, partendo dalla valorizzazione degli archivi, pone l’attenzione sui teatri di Puglia. Questa prima edizione del 2023 parte dai teatri di Bari e si propone di far riscoprire la storia dei palcoscenici degli anni Venti del Novecento, quando il capoluogo pugliese era famoso in tutta Italia per la sua fervente attività teatrale.

Sono previsti diversi incontri in cui esperti e studiosi approfondiscono gli aspetti storici, archivistici, architettonici e artistici dei dieci teatri del cosiddetto “miglio” (il nome deriva dalla breve distanza, che intercorreva tra l’uno e l’altro nei quartieri Murattiano, Madonnella e Libertà della città di Bari).

Il progetto “Teatri di Puglia: Il Miglio dei Teatri di Bari” è realizzato dalla Teca del Mediterraneo – Biblioteca del Consiglio regionale della Puglia, con il supporto di Maria Pia Pontrelli, ispettore onorario della Soprintendenza Archivistica della Puglia, in collaborazione con la Cooperativa Socioculturale, il Comune di Bari, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia, la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli, l’Ipsaic, il Dipartimento Turismo, Economia della cultura, Valorizzazione del territorio della Regione Puglia, il Teatro Pubblico Pugliese.

Agli studenti del corso di laurea DAMS e Scienze dello Spettacolo dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, è riconosciuto un credito formativo per la partecipazione alla rassegna.

L’evento sarà anche trasmesso in diretta sulla pagina Facebook della biblioteca al seguente link: https://www.facebook.com/BibliotecaConsiglioRegPugliaTecadelMediterraneo

Tre esposizioni arricchiscono la rassegna, nella sede della biblioteca in via Gentile 52, a Bari.

La mostra di locandine originali di spettacoli messi in scena negli Anni Venti del Novecento dai teatri presentati nella rassegna, che fanno parte della Collezione Michele Montrone; la mostra “Anteprima. Un progetto sugli archivi teatrali otto-novecenteschi in Puglia” realizzata nel 2011 dalla Soprintendenza Archivistica della Puglia; alcuni plastici della mostra “Lo spazio del sogno – I teatri nel teatro” del 2015.

L’intera iniziativa intende attirare l’attenzione del pubblico sui fondi archivistici posseduti dalla biblioteca. La Sezione Arte e Spettacolo, all’interno del catalogo della Teca del Mediterraneo, è costituita da una collezione di fondi acquisiti da varie fonti, pubbliche e private, che contribuiscono alla costruzione di una memoria sulla storia dello spettacolo in Puglia, fruibili da parte del pubblico e consultabili anche on line in quanto tutti catalogati.
La Sezione valorizza e promuove il patrimonio dell’identità regionale nel campo dello spettacolo, mediante la catalogazione e digitalizzazione dei vari fondi biblio-documentali. Numerosi sono i fondi privati derivanti da donazioni gratuite.

Inoltre, in occasione dell’evento dedicato al Teatro Petruzzelli, saranno esposti anche costumi originali di scena.

Collezione Michele Montrone

La Collezione Michele Montrone è composta da 165 locandine teatrali e cinematografiche di sala degli anni tra il 1924 e il 1934, che documentano l’intensa attività dei teatri e dei cinema di Bari, aperti e operanti in quegli anni ed è un’importante testimonianza di storia sociale e culturale.

La collezione Montrone ha ricevuto la “dichiarazione di bene di interesse culturale”, protocollo n. 10283 del 29/10/2010, decreto n. 263 del 09/12/2010 dal MiBAC Ministero Beni Artistici e Culturali attraverso la Soprintendenza Archivistica della Puglia, che ne ha voluto e curato anche la digitalizzazione.

In Puglia la collezione Montrone è finora considerata la più antica, tra quelle dichiarate d’interesse culturale dal MiBAC.

Le locandine sono esempi di comunicazione grafica e architettura tipografica, un nuovo mezzo di comunicazione di cui Michele Montrone intuì la grandezza. Questi documenti, esaurita la funzione strettamente informativa, che esercitavano al momento in cui sono stati affissi, diventano oggi i testimoni di un’epoca, grazie alla straordinaria costanza del collezionista. In questa esposizione sono presenti 26 locandine originali scelte considerando quelle relativa ai teatri/cinema di Bari anni ‘20-’30 ricompresi nel miglio, senza duplicare quelli già riprodotti nell’altra mostra, cercando di rappresentare un po’ tutti i generi di “spettacolo dal vivo” e spettacolo cinematografico dal 1924 al 1933, e la valutazione estetica e contenutistica del documento cartaceo.

Michele Montrone (Bari, 1908-1995) comincia da giovanissimo a raccogliere e collezionare le locandine teatrali di sala. Nasce così il suo interesse e la sua passione per lo “spettacolo dal vivo” e inizia a frequentare i teatri baresi, dove si fa notare dai gestori teatrali del tempo, che gli propongono di entrare nella claque di Bari. L’hobby e la passione di Michele Montrone diventano, attraverso queste locandine, patrimonio collettivo di storia e di cultura.

Mostra “Anteprima, un progetto sugli archivi teatrali otto-novecenteschi in Puglia”

I pannelli in mostra riproducono alcune locandine della Collezione Montrone e sono stati utilizzati in altre occasioni espositive a partire dalla mostra “Anteprima, un progetto sugli archivi teatrali otto-novecenteschi in Puglia”, tenutasi a Bari presso la sede della Soprintendenza Archivistica per la Puglia nel 2011, curata da Maria Pia Pontrelli, allora funzionario della Soprintendenza Archivistica della Puglia.

Mostra “Lo spazio del sogno – I teatri nel teatro”

Sono esposti alcuni plastici che fanno parte della mostra “Lo spazio del sogno – I teatri nel teatro” curata da Maria Leonia Fischetti, Annamaria Lorusso, Emilia Pellegrino e Michele Maielli, e allestita per la prima volta a Bari, nel teatro Margherita, dal 16 aprile al 14 maggio 2015.

Il materiale espositivo è frutto delle ricerche e della produzione degli allievi del corso di “Scenotecnica” tenuto da Maria Leonia Fischetti presso l’Accademia di Belle Arti di Bari, durante i vari anni accademici, integrata dagli allievi di Michele Maielli, docente di “Scenografia” presso la stessa Accademia.

La mostra, itinerante, documenta, attraverso ricerche di archivio, rilievi, disegni, bozzetti, scenari, macchine sceniche, l’attenzione che, da sempre, l’Accademia di Belle Arti ha rivolto alle strutture teatrali, con l’ottica, che oltre ad argomenti di studio, ricerca, elaborazione e progetto didattico, esse possono e devono diventare sempre più spazi operativi.

Le esposizioni sono visitabili dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 18.00.

La rassegna e le mostre sono a cura della Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale del Consiglio regionale della Puglia

 

Comunicato Stampa

Carmine Galasso, della delegazione AIS della Bat, vince il titolo di “Miglior Sommelier del Negroamaro 2023”

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Assegnato durante una serata al Grand Hotel Tiziano di Lecce il titolo di “Miglior Sommelier del Negroamaro 2023”. Il vincitore della seconda edizione del concorso promosso dall’Associazione Italiana Sommelier di Puglia, guidata da Giacomo D’Ambruoso, in collaborazione con il Consorzio del Salice Salentino Dop è Carmine Galasso, delegazione AIS della Bat.  Al secondo posto Rita del Mastro, delegazione di Foggia.  Terzo posto infine per Luigina Longo, sommelier della delegazione AIS di Lecce, guidata da Marco Albanese, che ha fatto gli onori di casa. 

Le prove del concorso si sono svolte giovedì 4 maggio: dopo la prova scritta, i venti sommelier in arrivo da tutta l’Italia si sono sfidati a colpi di degustazioni, conoscenza dei vitigni, tecniche di servizio, storia dell’enologia pugliese, capacità comunicative e di racconto dei vini in esame. A giudicare i sommelier in gara una giuria composta da Maurizio Zanolla (responsabile nazionale dei concorsi AIS), Antonio Riontino (commissario nazionale area concorsi e consigliere AIS Puglia), Giuseppe Baldassarre (consigliere nazionale AIS), Vito Sante Cecere (presidente emerito e consigliere AIS Puglia), Vincenzo Carrasso (coordinatore didattica AIS Puglia), Giuseppe Caragnano (Miglior Sommelier di Puglia 2022), Leda Cesari (giornalista e sommelier AIS).

A concludere le operazioni del concorso la cerimonia di premiazione e il “Party del Negroamaro”, preso d’assalto fino a tarda sera dagli addetti ai lavori e dagli appassionati, che hanno potuto testare la qualità di quasi cento etichette regionali, distribuite in 14 postazione e della proposta culinaria del Grand Hotel Tiziano e di alcune eccellenze territoriali.

Un momento della serata:

https://www.facebook.com/reel/765353208363903

 

Comunicato Stampa

Spettacolo al Vallisa di Bari “Figlie dell’epoca – Donne di pace in tempo di guerra”

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Giovedì 11 maggio alle 20.00 all’auditorium Vallisa di Bari l’associazione Al Nour, per l’avviso pubblico “Futura. La Puglia per la parità”, promosso dal Consiglio regionale della Puglia, proporrà con ingresso gratuito lo spettacolo “Figlie dell’epoca – Donne di pace in tempo di guerra” di e con Roberta Biagiarelli, patrocinato da Amnesty international.

In scena l’autrice e attrice porta un monologo che si sviluppa intorno al “Congresso internazionale delle donne per la Pace” tenutosi all’Aja il 28 aprile 1915, evento storico poco ricordato. A circa un anno dall’inizio della prima guerra mondiale le donne, ancora senza diritto di voto, in varie nazioni si sono organizzate protestando al conflitto e proponendo idee. Di queste, 1136 da tutto il mondo si sono incontrate in Olanda per discutere quattro giorni su politiche di educazione alla pace per le nuove generazioni.

Proporrò questo spettacolo – spiega Roberta Biagiarelli – che tratta una tematica che, purtroppo, oggigiorno si ripropone in modo lancinante. Sul palco racconto un evento storico a favore della pace che per me, sia come donna che come artista, ha un senso profondissimo e creo un cosmo popolato da donne con biografie esemplari nella storia”.

Con questo lavoro, che gira l’Italia ormai da quattro anni, Roberta Biagiarelli diventa un ponte tra le donne di ieri e quelle di oggi, mette a confronto le sue esperienze di donna e attrice impegnata a raccontare la guerra dei Balcani, con quelle donne del primo conflitto mondiale, donne importanti, ma poco note al grande pubblico, come ad esempio Jane Addams, pacifista, femminista e premio Nobel per la Pace nel 1931, Rosa Genoni, stilista milanese e unica italiana presente all’Aja, Margherita Parodi Kaiser, la sola crocerossina medaglia di bronzo al valore sepolta fra i 100.000 soldati nel Sacrario di Redipuglia (Go).

Mi metto a confronto con quelle donne e tento la strada di un dialogo, di una rappresentazione, di una memoria. A seguito di attente analisi storiche, entro nelle loro storie, traccio una linea immaginaria tra me e loro”,

Al termine dello spettacolo diretto dalla regista Simona Gonella, che ne ha curato anche la drammaturgia e scritto con il supporto di Gemma Bigi, direttrice dell’Istituto storico di Reggio Emilia, seguirà un incontro culturale con il quale si punterà a focalizzare l’attenzione sulla necessità del riconoscimento di un ruolo femminile attivo nella promozione della pace e del coinvolgimento delle donne nella creazione e sviluppo dei sistemi di sicurezza, settori in cui lo sguardo femminile viene penalizzato.

A relazionare sull’argomento la scrittrice Nicoletta Gabriele, Roberta Biagiarelli, scrittrice, regista, attrice, la giornalista Michela Di Trani. Modererà Angela Cataldo, presidente associazione Al Nour.

Auditorium Vallisa – strada Vallisa, 11 – Bari

Infoline: 3711929045

Inizio spettacolo: 20.00

 

Comunicato Stampa