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Premio Internazionale Poesia, Prosa e Arti figurative Il Convivio 2023

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L’Accademia Internazionale Il Convivio e l’omonima rivista, in collaborazione con “Il Convivio Editore”, bandiscono la XXII edizione del Premio Poesia, Prosa e Arti figurative – Il Convivio 2022, cui possono partecipare scrittori e artisti sia italiani che stranieri. Il premio è diviso in 5 CATEGORIE:

1. Premio “Sergio Corazzini” – C ATEGORIA 1: a) Silloge di Poesie inedite, minimo 30 liriche, fascicolate e spillate o in unico file (pena l’esclusione); b) Libro edito di poesia, pubblicato a partire dal 2018;

2. Premio “Luigi Pirandello” – CATEGORIA 2: a) Narrativa inedita, romanzo o raccolta di racconti (minimo 25 cartelle, A4, corpo 12, interlinea singola); è da inviare obbligatoriamente una sinossi dell’opera (max 20 righe), pena l’esclusione. b) Libro edito di narrativa, pubblicato a partire dal 2018;

3. Premio “Pablo Neruda” – CATEGORIA 3Libro edito in lingua straniera pubblicato a partire dal 2018.

4. Premio “Il Convivio” per poesia singola – CATEGORIA 4poesia singola edita o inedita, a tema libero, in lingua italiana;

5. Premio “Artemisia Gentileschi” – CATEGORIA 5Arti figurative (pittura, scultura, disegno, foto artistica)

REGOLAMENTO: Categorie 1b, 2b e 3 (libro edito italiano e straniero): inviare o il volume cartaceo in tre copie, o il PDF, compreso di copertina, munito di codice ISBN.

Categorie 1a e 2a (narrativa o raccolta di poesie inedite): inviare o il formato cartaceo in tre copie o per e-mail in duplice copia, una con dati personali ed una anonima.

Categoria 4 (poesia singola edita o inedita): inviare il formato cartaceo in cinque copie o per e-mail in duplice copia, una con dati personali ed una anonima.

Categoria 5 (Arti figurative): inviare per e-mail  (o in cartaceo, per posta) due foto chiare e leggibili di un’opera pittorica, scultorea o disegnativa, indicando titolo, tecnica e dimensioni.

Scadenza: 31 maggio 2023 (per cui fa fede il timbro postale o la data di invio dell’e-mail): inviare il cartaceo a Il Convivio: Premio “Poesia, Prosa e Arti figurative”, Via Pietramarina Verzella, 66 – 95012 Castiglione di Sicilia (CT) – Italia. O, se si invia per e-mail, a: manittaangelo@gmail.comangelo.manitta@tin.it oppure enzaconti@ilconvivio.org;

Si può partecipare a più categorie, ma con una sola opera per sezione. Per le tre edizioni successive del Premio, l’autore primo classificato non potrà partecipare alla sezione nella quale è risultato vincitore. Non si può ripresentare lo stesso libro edito proposto nelle edizioni precedenti del Premio né partecipare con opere pubblicate da Il Convivio Editore. È necessario allegare un breve curriculum. Sarà data comunicazione personale esclusivamente ai vincitori, i cui nomi saranno resi pubblici sul sito www.ilconvivio.org . Il verdetto della giuria è insindacabile.

Premi: CAT. 1): sez. a) Libro edito di poesia: € 300,00 per il primo classificato + targa e diploma; sez. b): per il primo classificato pubblicazione dell’opera con 25 copie omaggio + targa e diploma. CAT. 2): sez. a) Libro edito narrativa: € 300,00 per il primo classificato + targa e diploma; sez. b): per il primo classificato pubblicazione dell’opera con 30 copie omaggio + targa e diploma. CAT. 3): Libro edito stranieri: ai primi classificati targhe (in presenza) e diplomi telematici. CAT. 4): Poesia singola: Primo classificato: € 100 + targa e diploma. CAT. 5) Arti figurative: per il primo classificato pubblicazione gratuita dell’opera in prima di copertina della rivista Il Convivio + targa e diploma. Per secondi e terzi classificati di tutte le categorie: targa e diploma. Sono previsti Premi speciali e diplomi di merito per Segnalati e Menzionati. Le opere inedite delle sezioni 1a e 2a, devono restare inedite e libere da contratto o da accordi di pubblicazione fino al giorno della premiazione, diversamente saranno escluse. Per l’eventuale giornata di premiazione non è previsto rimborso di viaggio, vitto e alloggio.

Premiazione: autunno 2023. I premi devono essere ritirati personalmente, pena il decadimento del premio stesso (pubblicazione, coppe o targhe), e non si accettano deleghe per la giornata di premiazione. Nel caso in cui la premiazione per questioni organizzative non venisse espletata, i premi (in denaro e non, come da bando) verranno ugualmente inviati ai vincitori.

La partecipazione prevede un contributo di euro 15,00 per spese di segreteria per una sezione, per ogni sezione successiva di ogni categoria sono da aggiungere euro 5,00. Solo per i soci dell’Accademia Il Convivio il contributo complessivo è di euro 10,00, con possibilità di partecipazione a tutte le categorie. Da inviare o in contanti o con bonifico Iban: IT 30  M  07601  16500  000093035210 oppure ccp n. 93035210Intestazione: Accademia Internazionale Il Convivio, Via Pietramarina Verzella, 66 – 95012 Castiglione di Sicilia (CT); causale: Premio Il Convivio 2023, specificando la categoria. È obbligatorio inviare copia di attestazione di versamento e scheda di adesione al premio, pena l’esclusione. Partecipando al concorso si dà automaticamente il consenso di ricevere, sia per e-mail che cartaceo, informative relative al Concorso e alle iniziative dell’Associazione.  Tutela dei dati personali ai sensi del Regolamento UE 679/2016 e del D. Lgs. 196/2003 e s.m.  Per informazioni: tel. 0942-986036, cell. 333-1794694, e-mail: manittaangelo@gmail.comangelo.manitta@tin.it.enzaconti@ilconvivio.org; sito: www.ilconvivio.org

 

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A Maglie fine settimana da non perdere con lo spettacolo “A volte una rondine fa primavera”

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“Non si butta niente show”, che stavolta si chiama “A volte una rondine fa primavera”: la nuova declinazione cioè di un format esilarante che propone sketch e scenette a iosa e nuovi di zecca, e in più l’esibizione della performer di burlesque Diva Rose.  

L’appuntamento è per domani alle 20.45 e domenica in doppia replica, alle 17.15 e alle 20.45, presso Corte de’ Miracoli a Maglie (via Sante Cezza 5/7). 

 

Scritto e interpretato da Massimo Giordano, lo spettacolo vede in scena Matteo Colazzo, Silvia Coricciati, Sergio De Donno, Raffaele Gili, Adele Maruccio, Valeria Piccinno, Giuseppe Resta, Debora Sanapo, Sandra Sansone, Francesco Stefanizzi e come special guest, appunto, Diva Rose. Luci e audio di Maurizio Boccardo, assistente alla regia Claire Vallet. Ticket d’ingresso 12 euro, info 391. 3119716, prevendite diyticket.it

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Lo spettacolo teatrale “Hamelin” vince il premio “Eolo Awards 2023”

Un viaggio immersivo ispirato alla celebre fiaba “Il pifferaio magico” dei Fratelli Grimm che bambini e adulti possono compiere su piani e punti di vista differenti: “Hamelin“, prodotto da Factory Compagnia Transadriatica Fondazione Sipario Toscana con il sostegno di Segni new generations festival, conquista  l’Eolo Awards 2023 come miglior spettacolo dell’anno dedicato a bambini e ragazzi. Il riconoscimento, promosso dal 2006 dalla rivista online Eolo diretta da Mario Bianchi e dedicato alla memoria di Manuela Fralleone, premia ogni anno spettacoli e progetti di teatro per le nuove generazioni. La cerimonia di consegna si è tenuta giovedì 4 maggio al Teatro Bruno Munari di Milano all’interno della 33esima edizione del Festival di teatro ragazzi Segnali, organizzato dal Teatro del Buratto e da Elsinor. Lo spettacolo con drammaturgia e regia di Tonio De Nitto, dramaturg Riccardo Spagnulo, musiche originali di Paolo Coletta, voiceover di Sara Bevilacqua, burattini di Michela Marrazzi, scene di Iole Cilento, costumi di Lapi Lou e luci di Davide Arsenio, vede in scena un convincente Fabio Tinella. «Lo spettacolo, coinvolgendo adulti e bambini in modo diverso su quello che accade davanti ai loro occhi anche attraverso delle cuffie, ci restituisce, in modo complesso e foriero di molteplici significati, una storia senza tempo ma di arcano spessore», si legge nella motivazione della giuria. Per festeggiare il Premio, domenica 7 maggio con doppia replica alle 18 (già sold out) e alle 20 (pochi posti disponibili), Hamelin sarà riproposto nell’Ex Convento degli Agostiniani di Lecce.

FACTORY COMPAGNIA TRANSADRIATICA
Dopo la vittoria nel 2020 (sempre come miglior spettacolo) con “Mattia e il nonno” con Ippolito Chiarello, tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Piumini (prodotto con Fondazione Sipario Toscana in collaborazione con Nasca Teatri di Terra) e la menzione speciale per il teatro di figura nel 2022 con “Paloma, ballata controtempo” con Michela Marrazzi e le musiche di Rocco Nigro (prodotto con Teatro Koi), arriva un nuovo importante riconoscimento per il regista Tonio De Nitto e per Factory Compagnia Transadriatica, realtà salentina che dal 2009 svolge attività di produzione di spettacoli in prosa e per le nuove generazioni con tournée in Italia e all’estero e tanti riconoscimenti ricevuti, realizzazione di progetti di cooperazione internazionale, organizzazione di festival e rassegne (Kids. Festival del teatro e delle arti per le nuove generazioni, Teatri del Nord Salento e i Teatri della Cupa, solo per citarne tre) e conduzione di laboratori teatrali. «Siamo particolarmente felici per questo premio. Hamelin è uno spettacolo tanto poetico quanto profondamente politico. Hamelin fa riflettere sul ruolo dell’artista nella società e ci racconta come il teatro e l’arte in genere abbiano un potere enorme e come la libertà sia cosa difficilissima da conquistare ma molto facile da perdere», racconta De Nitto. «Hamelin è un atto d’amore per il teatro in tutte le sue sue forme, partorito in uno dei momenti più bui che si siano mai attraversati con la chiusura dei teatri. Hamelin è una bellissima prova d’attore per Fabio Tinella. Hamelin è un bellissimo lavoro di squadra di un team composto da tanti pregevoli collaboratori. Ma soprattutto Hamelin è un rito da cui si può uscire cambiati. È straordinario poter parlare a bambini e adulti di temi tanto forti in uno spettacolo e assistere ogni volta alle loro reazioni», prosegue il regista. «Il teatro ha davvero un ruolo fondamentale nelle comunità e nella formazione degli individui e spero che i nostri politici ne siano più consapevoli: meno entertainment, meno eventifici come anche “less aesthetics, more ethics”».

LO SPETTACOLO
La storia del pifferaio di Hamelin è ancora avvolta nel mistero. Hamelin è il nome di una cittadina al nord della Germania dove leggenda e realtà si sono fuse centinaia di anni fa, dove diverse ipotesi non hanno mai risolto il mistero della sparizione di 130 bambini, come riportato nella targa affissa sulla cosiddetta casa dell’accalappia topi. Un fatto di cronaca traslato via via in fiaba, nella tradizione orale prima e nella raccolta “Saghe germaniche” dei Fratelli Grimm poi. Ad Hamelin vige ancora il divieto assoluto di suonare musica nella via Senzatamburi, dove anche i cortei in festa che vi arrivano cessano immediatamente ogni suono. Ma cosa è successo ai bambini di Hamelin? Dove finisce la realtà e dove inizia la finzione? Lo spettacolo prova a raccontare e ripercorrere l’origine di questo mistero giocando su diversi piani che adulti e bambini potranno seguire attraverso un punto di vista diverso utilizzando un apposito dispositivo che porta i corpi di chi guarda a entrare nella scena in maniera interattiva. In cosa possa può consistere oggi la libertà restituita dal pifferaio? Il pifferaio come artista porta una visione diversa da quella degli adulti, in cui c’è spazio per la sorpresa e per il rapimento della bellezza (cose che appartengono all’infanzia). È una figura che cambia di segno, perché il suo rapimento attraverso la musica è uno strappare i bambini ai divieti, alle restrizioni e alla troppa protezione che non li fa crescere. Allo stesso tempo questo personaggio che col suo carretto sembra un reperto dell’antico teatro viaggiante, innesca una profonda riflessione sul ruolo dell’artista nella società oggi.

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A Galatina l’incontro dal titolo ‘Quale futura formazione per le giovani generazioni?’

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Quarto ed ultimo incontro del progetto “Pensiero e arte della legalità”. Mercoledì 10 Maggio alle 19, nella Sala conferenze dell’ex Convento delle Clarisse a Galatina, i relatori si confronteranno sulla problematica ‘Quale futura formazione per le giovani generazioni?’.

Il tema della lotta per la legalità dopo esser stato osservato criticamente in connessione all’economia, alla politica, all’ambiente, incontra ora il mondo della cultura e dell’educazione. In un contesto come quello contemporaneo, caratterizzato da un livello elevatissimo di complessità, l’educazione alla cittadinanza attiva e critica, ad una coscienza etica consapevole e coerente con i principi della legalità costituiscono l’arma insostituibile e più efficace per la lotta alla criminalità e alla sua proliferazione in un tessuto sociale connivente. Educazione che può diffondersi grazie all’impegno nei suoi luoghi naturali come la scuola e l’università, ma anche attraverso la scrittura, l’impegno e la militanza intellettuale. Scrivere della nostra terra, tra inchieste e costruzioni letterarie innalza un canto non stereotipato, ma onesto e inaspettato per mettere a fuoco le contraddizioni di una terra che non è solo incanto e bellezza, ma anche periferie, marginalità, in un universo quasi parallelo a quello che può ammirare un turista inconsapevole.

Interverranno Antonio De Donno, procuratore capo della Repubblica presso Brindisi, che ha coniugato una lunga carriera di magistrato e giurista, ad un ostinato impegno nella diffusione della cultura della legalità tra i giovani; Marco Piccinno, professore associato di Didattica Generale presso l’Università del Salento, dove insegna Didattica Generale; Omar Di Monopoli, voce del panorama culturale nazionale, è scrittore di romanzi che mettono in luce la vischiosità brutale di un territorio creando un mondo linguistico e letterario che è crocevia di luoghi e di memorie; Leonardo Palmisano, scrittore barese, sociologo, analista di sistemi criminali e migrazioni, è autore di numerose inchieste su infiltrazioni criminali, caporalato e prostituzione e coordinatore di progetti antimafia istituzionali.

Il dialogo sarà condotto da Giulia Santi, dell’Ass. A Levante, docente di Filosofia e Storia presso il Liceo Quinto Ennio di Gallipoli. In apertura dell’incontro, porterà i saluti dell’Amministrazione comunale di Galatina, il Consigliere Davide Miceli, con delega alla cultura. La lettura di alcuni brani è affidata all’attrice Maria Margherita Manco.

Ingresso Gratuito

Per info e prenotazioni: Tracce Creative 3384960251 – 3297155894 anche con Whatsapp

SALA CONFERENZE ex Convento delle Clarisse – GALATINA (centro storico, Piazzetta Galluccio)

PENSIERO E ARTE DELLA LEGALITÀ è un progetto finanziato dall’ Avviso Pubblico ‘Bellezza e Legalità per una Puglia libera dalle mafie.

Incontri a cura dell’associazione Tracce Creative in collaborazione con l’associazione A Levante.  Partner di progetto è il Comune di Galatina, il Liceo Scientifico e Linguistico ‘Antonio Vallone’ e dell’I.I.S.S. ‘Falcone Borsellino’ entrambi di Galatina

Si ringrazia l’azienda vitivinicola Cantina Fiorentino per aver affiancato e sostenuto il progetto. 

Il Progetto

Riconoscere e svincolarsi dalle catene subdole del pensiero mafioso, per scoprire la pienezza del vivere liberi, attraverso gli esempi di donne e uomini che hanno sacrificato la propria vita e grazie alle storie di chi continua a combattere contro omertà e illegalità.

Con quattro incontri frontali e con i laboratori artistici il progetto “Pensiero e arte della legalità” permetterà agli studenti del Liceo Scientifico e Linguistico ‘Antonio Vallone’ e dell’I.I.S.S. ‘Falcone Borsellino’ di Galatina di essere protagonisti di un percorso educativo e di crescita, volto a sostenere azioni di responsabilità sociale e cultura della legalità: dalle storie di uomini e donne vittime della Sacra Corona Unita realizzeranno dei corti per onorarne la memoria e per tramandare l’impegno contro tutte le mafie.

Due i percorsi formativi che gli studenti stanno già seguendo: il primo attraverso lezioni frontali con esperti quali professori e ricercatori universitari, giornalisti, sindaci e amministratori locali, che forniranno agli studenti un quadro storico, geografico e filosofico della Sacra Corona Unita. Un momento di condivisione e di coinvolgimento della collettività è previsto con gli incontri aperti al pubblico, nei giorni 13 e 24 marzo, 12 aprile e 10 maggio 2023, alle 18.30 nella Sala conferenze ex Convento delle Clarisse a Galatina durante i quali gli ospiti proporranno delle riflessioni sui temi della legalità, della lotta alle mafie e della giustizia.

PENSIERO E ARTE DELLA LEGALITÀ

 QUALE FUTURA FORMAZIONE PER LE GIOVANI GENERAZIONI?

Saluti istituzionali

Davide Miceli, consigliere del Comune di Galatina – delega alla Cultura

Interventi

Antonio De Donno, magistrato e procuratore della Repubblica a Brindisi

Omar Di Monopoli, scrittore

Leonardo Palmisano, scrittore e autore di inchieste

Marco Piccinno, prof. associato Didattica e pedagogia speciale – UniSalento

Modera

Giulia Santi, docente di Filosofia e Storia – Liceo Quinto Ennio, Gallipoli

Maria Margherita Manco, letture

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Al Teatro Comunale di Galatone in scena Paolo Triestino con ‘Guanti Bianchi’

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Proseguono a Galatone, le attività del Teatro Comunale con la stagione di teatro e musica ‘Teatri dell’Agire’ anno 2022.23. Sabato 6 maggio (sipario ore 21), Paolo Triestino sarà in scena con ‘Guanti Bianchi’, su testo di Edoardo Erba, liberamente tratto da ’L’arte spiegata ai truzzi’, il blog e canale Youtube in romanesco curato da Paola Guagliumi. Lo spettacolo è come un viaggio che attraversa due millenni di storia dell’arte, da Pitocrito a Mirò, da Michelangelo a Fontana, da Kessel il Vecchio a Edvard Munch. E ci invita a riscoprire la bellezza, che può riempire di senso la nostra vita.

La stagione, curata dal direttore artistico Salvatore Della Villa in sinergia con il Comune di Galatone, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, proseguirà fino al 27 maggio.

Antonio ha passato la vita a trasportare opere d’arte. È un uomo semplice, ingenuo, involontariamente divertente, che ci parla del suo paese, Colleferro, nato intorno a una fabbrica di esplosivi, della sua famiglia di cassamortari, e del suo incontro con lo zio Cesare, un movimentatore di opere d’arte che sarà decisivo nella sua vita.

Ma cosa fa un movimentatore? Infila dei guanti bianchi per poter toccare l’opera senza rovinarla, senza lasciare impronte, per deputarle il giusto rispetto e studia scrupolosamente come spostarla, muoverla, trasportarla, movimentarla appunto, per gli allestimenti museali. Quante persone servono, quanti chili vanno gestiti e come gestirli. Ma soprattutto conosce l’oggetto che sta movimentando. E come fa un uomo semplice come Antonio, forse anche un po’ grezzo, a distinguere un Caravaggio da un Carracci, un Pollock da un Fontana?

Raccontando come le ha trasportate, Antonio ci fa capire le opere d’arte con incredibile profondità, perché in tutta la vita ha avuto tempo di guardarsele e riguardarsele, e di capirle meglio dei professori. Con un linguaggio rozzo ma intelligente, commenta le immagini dei capolavori che vediamo proiettate. La sua spregiudicatezza e la sua comicità coinvolgono il pubblico, tutto il pubblico, anche quello più restio. E lo guidano in un viaggio che attraversa due millenni di storia dell’arte, da Pitocrito a Mirò, da Michelangelo a Fontana, da Kessel il Vecchio a Edvar Munch.

Ma perché Antonio ha organizzato la serata? Perché sta dando tutto sé stesso su un palco per farci amare l’arte? Ce lo spiega alla fine, con molta semplicità e senza retorica. C’è stato un delitto atroce proprio al suo paese. E lui è convinto che noi tutti, per rimanere umani, abbiamo bisogno di riscoprire cos’è la bellezza. Guanti Bianchi è una guida semplice e sorprendente all’arte antica e contemporanea, che trova in Paolo Triestino l’interprete ideale per dare comicità, spessore e umanità a un personaggio indimenticabile.

“Affrontando la messinscena di Guanti Bianchi, mi son posto immediatamente una domanda – conclude Triestino: come riuscire a restituire la girandola di emozioni, ironia, divertimento e poesia di cui il testo è attraversato? La risposta è stata: segui le tue. E mi son gettato in quest’avventura lasciandomi guidare da loro. Ed improvvisamente mi è sembrato del tutto naturale passare da Michelangelo a Pollock, da Tiziano a Pitocrito, da Fontana a Munch. Un viaggio che transita anche per Colleferro, aggiungendo ai colori dei quadri quello di una storia dei nostri giorni.

La stagione proseguirà sabato 27 maggio (sipario ore 21) con Qui volgendo la mente reading con Vanessa Gravina e Salvatore Della Villa. Attraverso la tessitura narrativa e la regia di Livio Galassi, saranno attraversati secoli di teatro e arte drammaturgica, dalle Troiane di Euripide ai classici shakespeariani Riccardo III La Bisbetica Domata, fino ad arrivare al contemporaneo Caligola di Albert Camus. Le musiche originali di Gianluigi Antonaci sono affidate all’esecuzione dell’ensemble dell’Orchestra sinfonica di Lecce e del Salento.

 

È inoltre avviato da ottobre la SCUOLA DI TEATRO Centro di Formazione e Ricerca dell’Attore diretto da Salvatore Della Villa, che propone 3 corsi,adulti – bambini e ragazzi – dizione. L’obiettivo è quello di formare giovani Attori che sappiano stare sul palcoscenico, con presenza, che si sappiano muovere, saper usare la voce, parlare bene, ricercare la propria poetica e trovare nell’arte della recitazione e del Teatro, la lo loro necessità artistica. E per coloro che hanno meno velleità e curiosità vivere armonicamente e con gioco, la loro passione.

PORTA 20.30 – SIPARIO 21.00

Costo Biglietto Posto unico €12 intero – €10 ridotto per under 30 e over 65

Info e Prenotazioni:

Prenotazione telefonica obbligatoria al 327.9860420, anche con WhatsApp.

I biglietti, una volta prenotati, potranno essere acquistati presso il botteghino del teatro, prima di ogni spettacolo.

TEATRO COMUNALE DI GALATONE – Via A. Diaz 48 Galatone

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All’Artoteca Alliance la mostra “Lato Mare. Paesaggi e passaggi su Costa Ripagnola. Fotografie di Nicola Amato”

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Venerdì 5 maggio, alle ore 19.00, all’Artoteca Alliance in Strada de’ Gironda 22 (Bari), si inaugurerà la mostra “Lato Mare. Paesaggi e passaggi su Costa Ripagnola. Fotografie di Nicola Amato“, ideata e prodotta dall’Alliance Française Bari in collaborazione con la Domus Milella e Vallisa Cultura.

La mostra sarà inaugurata alla presenza del fotografo Nicola Amato, della presidente dell’Alliance Française Bari Michèle Sajous, di Mariavaleria Mininni, Docente di Urbanistica e Paesaggio dell’Università degli Studi della Basilicata e di Roberto Sublimi della Domus Milella.

La mostra presenta una raccolta di fotografie realizzate da Nicola Amato sulla fascia di terra agricola a nord di Polignano a mare (tra le frazioni di Cozze e San Vito) denominata “Costa Ripagnola”.

Duemilacinquecentotrentametri di strada da percorrere tra ulivi e trulli, tra mare e terra. Un paesaggio incomparabile e mutevole, documentato da Amato in oltre trent’anni di passaggi e di visioni, con il mutare delle stagioni, della luce e dell’uomo.

Segni, solchi, colori, colture, pietre e uomini, hanno scolpito e cristallizzato questo territorio, lasciando intatto il fascino e la bellezza dei luoghi. I tappeti di colture si alternano a le scie delle correnti di mare e il vento piega gli alberi e modella i cespugli di macchia mediterranea.

Ogni immagine di questo lavoro di ricerca, rappresenta un documento a sé, metamorfosi di una terra che continua ad incantare e produrre, che racconta un passato di pietre su pietre e di mani nella terra. Passaggi e passaggi col mutare delle stagioni, della luce, da percorrere trattenendo il respiro, da rivelare, da diffondere e da proteggere.

Questa mostra vuole valorizzare il patrimonio paesaggistico di questo lembo di costa, difenderlo dalla pressione insediativa che metterebbe in pericolo gli ecosistemi costieri.

 

Così scrive in un saggio annesso al catalogo, la Prof.ssa Mariavaleria Mininni.

Come tutti i paesaggi ha differenti punti di vista. Diverso è vedere questo spazio dalla strada, oppure passeggiando sul mare o navigando di poco al largo.

L’osservazione dalla strada ci riserva nuove sensazioni: il paesaggio svela una potenza metafisica che attrae e inquieta allo stesso tempo. Le ragioni sono nella sua conformazione in quanto il salto di quota che lo separa dalla costa, nascosto a chi guarda dal piano di campagna o dalla strada, lo fa apparire sospeso tra mare e cielo, dando al mare un piano più profondo dell’orizzonte. Una vista obliqua che rende aereo lo sguardo e dispone in un ordine paratattico l’edilizia rurale che sembra messa lì apposta per comporre l’immagine per chi si ferma a vederla, come attratto da una forza invisibile. È la ragione per cui tante persone si fermano mentre sono in viaggio, cattura la loro attenzione, deviano dalla strada per cogliere nella rapidità dello scatto un ricordo per poterlo meglio ricordare.

 

La mostra sarà visitabile dal 5 maggio al 1° giugno 2023.

Dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 18.00.

Sabato dalle ore 17.00 alle ore 19.00.

Ingresso gratuito.

 

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Madre di Luce per Babele Off 2023 a Gallipoli

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Madre di Luce Questo il titolo dello spettacolo di teatro di figura e teatro musica di e con Michela Marrazzi e Rocco Nigro in cartellone sabato 6 maggio 2023, sipario alle 20.30, ingresso 5 euro, nelle sale di Spazio.Zero di via Francesco Petrarca a Gallipoli.

La serata rientra nel cartellone della seconda edizione di Babele Off, rassegna artistica indipendente curata da Ottavia Perrone e Francesco Cortese per ZeroMeccanico Teatro.

Una storia che si muove tra le affascinanti marionette ibride di Michela Marrazzi e le note di Rocco Nigro alla fisarmonica.

MADRE DI LUCE È il racconto di due fratelli che ripercorrono i ricordi di un paese lontano, attraversando su note antiche i sentieri della loro terra.

Insieme a mamma Lucia e nonno Antonio, tra suoni e immagini, dipingono gli occhi e i sorrisi di ogni abitante. Sorrisi fatti di luce, bianchi, come panni stesi ad asciugare, dopo il lavoro nelle campagne del Sud.

 

Michela Marrazzi è attrice e animatrice di teatro di figura.

Dal 2014 al 2016 intraprende un percorso di formazione professionale con il Teatro del Buratto e rimette in scena lo storico spettacolo “Fly Butterfly” sotto la guida di Nadia Milani.

Segue diversi workshop in Italia e all’estero con Duda Paiva e Natacha Belova, sperimentando sia la costruzione che la manipolazione delle marionette ibride.

Dal 2016 lavora con la Compagnia Factory come attrice e formatrice nell’ambito della residenza teatrale del Teatro comunale di Novoli realizzando inoltre laboratori destinati all’infanzia anche nella sezione femminile della Casa circondariale di Lecce e in progetti di riqualificazione della periferia di Lecce.

Nel 2021 presenta al Festival di Castelfiorentino il suo nuovo spettacolo “Paloma ballata controtempo” con la regia e la drammaturgia di Tonio De Nitto, ricevendo la Menzione Speciale del prestigioso Premio Eolo Awards 2022.

 

Fisarmonicista e compositore, partendo dalla tradizione del Sud Italia, Rocco Nigro ha esplorato i territori musicali del tango, della musica balcanica, klezmer e sefardita, arrivando, nella sua costante ricerca alla musica contemporanea.

Ha composto varie musiche per film e cortometraggi, vanta una cinquantina di partecipazioni discografiche e numerose esibizioni in festival internazionali.

Tra le collaborazioni si contano quelle con Vinicio Capossela, Cirque du soleil, Orchestra Ico Lecce, Nigunim I tal yà e Teatro naturale di Renato Grilli, Opa cupa, Giro di Banda, Tarantavirus e Zina di Cesare Dell’Anna, Antonio Castrignanò, Redi Hasa, Valerio Daniele, Maria Mazzotta. E ancora Dario Muci, Giancarlo Paglialunga, i fratelli Rocco e Gianni De Santis, Nabil Salameh (Radiodervish), Enza Pagliara, Anna Cinzia Villani, Wilma Vedruccio, Skaddia.

 

Nel corso della serata, l’area espositiva sarà dedicata alle opere di Gabriele Milla e al suo segno realista, profondo e affascinante.

Per info e prenotazioni telefonare o inviare un messaggio wa al numero 3483819266 – inviare una mail a zeromeccanicoteatro@gmail.com

 

Babele Off 2023 ha aperto i battenti lo scorso 18 marzo e si concluderà il 13 maggio.

Artisti e pubblico si mescoleranno in appuntamenti, workshop e incontri che mettono assieme teatro, musica, poesia, arti visive e danza

 

ZeroMeccanico Teatro opera sul territorio pugliese dal 2013 e utilizza l’arte scenica come mezzo trasversale ad altre discipline, in una sinergica contaminazione tra teatro, arte contemporanea e scrittura. Agisce sul territorio attraverso laboratori, produzioni teatrali, festival. Nell’estate 2021 progetta e cura “AGORART” rassegna esperienziale diffusa per le nuove generazioni, tra centro e periferia con il sostegno del Comune di Gallipoli.

Nel 2021 realizza la prima edizione di “Babele Festival multidisciplinare d’emergenza”, da cui nasce il progetto “Babele, linguaggi contemporanei”, progetto artistico che abbatte le distanze tra artisti, pubblico e spazi urbani.

Dal 2019 si occupa della direzione artistica del Gallipoli in Poesia Festival, format del Comune di Gallipoli. Realizza percorsi e progetti in collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado.

 

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La Fondazione Emmanuel lancia APPlichiAMOci

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Nasce APPLichiAMOci, il progetto ideato e progettato dalla Fondazione Emmanuel di Lecce, con la partnership del Dipartimento di Storia, società e studi sull’uomo dell’Università del Salento, in collaborazione con il Comune di Lecce, che prevede la realizzazione di un’App utile a creare un ponte diretto e immediato tra coloro che vivono in condizioni di svantaggio, disagio, emarginazione ed esclusione sociale e chi eroga i servizi tra enti privati e pubblici, reti di volontariato, associazioni che operano nel sociale attivi sul territorio. Il progetto, sostenuto dal Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore dell’Avviso “Puglia Capitale Sociale 3.0 – Linea A”, vede tra le collaborazioni anche la Camera degli avvocati immigrazionisti pugliesi, DiVagare, Humanfirts.it, Icon Radio visual group, Rapsodia 8.9, Unipop interazione, Consorzio Emmanuel, è il risultato dell’esperienza che la Fondazione ha maturato sul territorio, operando per anni a stretto contatto con i bisogni delle persone soggette a disagio ed emarginazione sociale.

 

La tecnologia, quindi, diventa risorsa e strumento innovativo per contenere i fenomeni di disagio sociale e per tessere una rete di sostegno collettivo. Da questo principio viene il nome del progetto, che fonde le parole “applicazione” e “amore”, un’esortazione a mettere in atto la politica della partecipazione e della cittadinanza attiva.

I servizi di volontariato vengono così perfezionati e si rendono più efficaci grazie all’utilizzo di sistemi interattivi di facile accesso che connettono chi eroga i servizi con i destinatari finali, quindi persone senza fissa dimora, migranti, persone in condizioni di disagio sociale.

 

Grazie a una indagine preliminare che ha l’obiettivo di intercettare presenza ed efficacia di alcuni servizi e, quindi, creare una banca dati aggiornata del Terzo Settore operante nell’ambito dell’emarginazione sociale, l’App, multimediale e multilingue, intuitiva nella consultazione, potrà fornire informazioni sulle attività di sostegno presenti sul territorio, Lecce e zone limitrofe. Prevede la geo-localizzazione con gli orari degli uffici pubblici o privati di riferimento, come ad esempio mense e distribuzione di alimenti, servizi doccia e indumenti, orientamento e ascolto, assistenza legale, assistenza sanitaria, supporto psicologico, orientamento occupazione. Ma anche orientamento al lavoro, supporto nella compilazione di domande, scrittura del curriculum vitae e tutto ciò che è utile a costruire o ricostruire la dignità della persona attraverso il lavoro.

 

Per facilitare il download dell’App, sarà stampato il corrispondente QR code su adesivi posti presso i luoghi/non luoghi di transito e incontro di persone senza fissa dimora o affette da disagio sociale, come stazioni ferroviarie e dei pullman, le sedi dei partner del progetto, uffici pubblici, uffici comunali e dei servizi socio-sanitari, ambulatori medici, parchi, chiese e giardini pubblici e piazze. Per non escludere nessuno, in particolare chi non dispone di un dispositivo mobile, sarà distribuita una brochure con tutti i riferimenti utili per usufruire degli stessi servizi dell’App. Infine, è in programma una comunicazione mirata che ha il fine di rinsaldare la cooperazione tra i partner e di coinvolgere tutta la comunità, attraverso dei tavoli di lavoro periodici, per costruire una rete non occasionale basata sui valori della cittadinanza attiva che potrà monitorare costantemente le situazioni di disagio ed emarginazione.

 

APPlichiAMOci è un mezzo attraverso cui la Fondazione Emmanuel intende superare la cultura del sospetto nei confronti di chi vive in condizioni di svantaggio sociale, e instaurare invece la cultura dell’inclusione e del rispetto, che si ristabiliscano i valori di accoglienza e umanità.

 

“La comunicazione dei servizi di assistenza e supporto deve viaggiare su tutti i mezzi, in particolare quelli più utilizzati dalle persone che ne hanno bisogno”, dichiara l’assessore al Welfare del Comune di Lecce Silvia Miglietta, “oggi lo smartphone rappresenta il principale mezzo di accesso alle informazioni da parte della cittadinanza. La pandemia ci ha insegnato che i servizi di assistenza e la rete possono essere grandi alleati per raggiungere i beneficiari di misure specifiche e che delle molte barriere che sussistono tra le persone, quella tecnologica è la più facilmente superabile. In particolare, le persone che vivono in condizioni di svantaggio sono estremamente connesse e utilizzano quasi esclusivamente l’accesso ad Internet da dispositivo mobile come fonte per reperire notizie. Progetti come APPLichiAMOci agevolano questa comunicazione e possono risultare determinanti per una migliore e più efficace relazione tra il Terzo settore, le istituzioni e i beneficiari”.

 

“I corsi di laurea in Servizio sociale e in Progettazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali”, dice Anna Maria Rizzo, docente di Metodi e tecniche del servizio sociale, di Sociologia della salute, di Metodologia della ricerca valutativa e dell’intervento umanitario, presso UniSalento, “anche attraverso il contributo dei miei studenti tirocinanti, sono partner attivi di Casa Comune, progetto nato dalla consapevolezza condivisa tra più attori territoriali di un bisogno, di una disposizione del sentire come proprie le difficoltà di chi è accanto. L’università, attraverso lo studio e la ricerca, focalizza l’attenzione su una rinnovata relazione tra istituzioni e cittadini, quella prossimità che da più parti si auspica possa divenire un agito consolidato, un processo, un modello condiviso di intervento di ‘distanza ravvicinata’. È proprio dalla qualità dei legami che gli individui stringono fra loro che dipende poi la qualità dell’agire in quanto insieme comunitario, ed è qui che si colloca il progetto APPlichiAMOci. Il mio compito nel progetto sarà quello di supportare la rete dei partner nelle attività di analisi e valutazione del contesto territoriale mediante la SWOT Analysis con l’obiettivo di sperimentare e attivare forme educative innovative e inclusive, proprio perché prendersi cura dell’altro risponde ad una scelta di valore in favore dell’uomo, non dettata da un mero agire emozionale, ma finalizzato all’apprendimento di pratiche sociali che si traducono in cittadinanza sociale attiva”. 

Webinar: “Clima e comunicazione: strumenti e conoscenze per raccontare i cambiamenti”

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In questo webinar si discuterà dell’importanza di una comunicazione efficace dei cambiamenti climatici, di come sono percepiti dall’opinione pubblica e dei risultati e delle best practices emersi dai progetti di ricerca, con un focus sull’area del Mar Adriatico.
Il webinar è rivolto a ricercatori, rappresentanti di città e comuni, singoli cittadini ed esperti che partecipano alla creazione e attuazione di misure di adattamento e mitigazione in risposta ai cambiamenti climatici, per favorire uno scambio di conoscenze e strumenti a beneficio dell’intera comunità.

Durante il webinar si affronteranno diversi aspetti su metodi e strumenti per comunicare i cambiamenti climatici in maniera efficace. Da una parte, si prenderà in considerazione il rapporto tra un tema così complesso e l’opinione pubblica, l’importanza e la rilevanza di una comunicazione efficace sia per il pubblico che per chi fa ricerca scientifica. In seguito, verranno presentati alcuni strumenti di comunicazione per l’“educazione al clima” (climate literacy), con un focus sull’adattamento nell’area Adriatica: una narrazione multimediale volta a catturare l’attenzione del fruitore con un’alternanza di elementi visuali, uditivi e descrittivi che stimolino la curiosità, nutrano le conoscenze e in ultima analisi stimolino l’azione per rispondere efficacemente ai cambiamenti del clima. Infine, una terza parte avrà invece un focus più specifico sulle modalità più efficaci di presentare i risultati scientifici da parte dei ricercatori, ponendo l’attenzione sui messaggi chiave e sulle applicazioni pratiche dei risultati proposti.

 

AGENDA

11:00 – 11:05 | Introduzione – Mauro Buonocore

11:05 – 11:15 | Clima d’opinione: cambiamenti climatici e il loro pubblico – Gio Pesce

11:15 – 11:25 | Nuovi strumenti per comunicare il clima: il caso del mare adriatico – Selvaggia Santin

11:25 – 11:35 | Comunicazione d’impatto e presentazioni efficaci – Natalija Dunić

11:35 – 11:45 | Perché comunicare è così importante per affrontare i cambiamenti climatici – Daria Povh Škugor

11:45 – 12:00 | Domande e risposte

 

Per ulteriori informazioni, visitare la pagina web dell’evento o contattare: info@cmcc.it

Comunicato stampa

Giornate di sensibilizzazione e formazione Antiviolenza al Poliba e Uniba

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Al via un ampio programma di iniziative di informazione e sensibilizzazione promosse dal Centro Antiviolenza del Comune di Bari in collaborazione con il Politecnico di Bari e l’Università “Aldo Moro”.

Si parte domani, 5 maggio, ore 10,00, con una giornata di informazione nel Museo della Fotografia del Politecnico di Bari, per discutere di violenza di genere e stereotipi con studenti, studentesse e docenti.

Al seminario parteciperanno Francesca Bottalico, Assessora al Welfare del Comune di Bari, Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico, Annalinda Neglia, Delegata al Welfare e Pari Opportunità per Poliba, e Marika Massara, Coordinatrice del Centro Antiviolenza comunale per la cooperativa sociale Medihospes che gestisce il servizio.

Nello specifico, nel corso della mattinata, saranno affrontati diversi temi: dalle radici culturali della violenza alla disparità di potere nelle relazioni tra uomo e donna, agli stereotipi di genere divulgati mediante le varie forme espressive che caratterizzano la nostra quotidianità. Le operatrici del Centro AntiViolenza illustreranno le strategie per contrastare stereotipi e linguaggi violenti nonché gli strumenti a disposizione per intraprendere un percorso di fuoriuscita della violenza con il supporto delle professioniste del Centro antiviolenza comunale.

Contestualmente, nella stessa sede, saranno esposti i roll up con le immagini fotografiche raccolte nell’ambito della campagna di sensibilizzazione “Io voglio essere”, avviata nello scorso mese di marzo, nell’ambito della quale sono stati realizzati diversi autoritratti fotografici dalle cittadine baresi sul tema del “Io sono o io voglio essere…”, con l’obiettivo di sensibilizzare alla decostruzione di stereotipi e pregiudizi.

 

In questa stessa direzione giovedì, 11 maggio, alle ore 14, nell’Aula Magna “G. De Benedictis” della Scuola di Medicina dell’Università di Bari, prenderà il via il corso di formazione sul tema della “Violenza transculturale”.

All’inaugurazione interverranno il Rettore dell’Università di Bari prof. Stefano Bronzini, la prof.ssa Maria Chironna, componente del Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità, la Valorizzazione del Benessere di chi lavora e contro le Discriminazioni, il Presidente della Scuola di Medicina prof. Alessandro Dell’Erba e il prof. Biagio Solarino. Seguirà il primo seminario del corso che affronterà il tema della tutela legale e della salute delle persone straniere.

Gli appuntamenti proseguiranno sempre in Aula Magna il 29 maggio, alle ore 14.30, con un incontro a cui parteciperanno il prof. Biagio Solarino, la prof.ssa Maria Antonietta Curci, il prof. Nicola Laforgia e il prof. Ignazio Grattagliano dell’Università di Bari: saranno affrontati i temi della violenza esercitata nei confronti dei minori e sulle donne, con particolare riguardo agli aspetti psicologici del fenomeno.

L’ultimo incontro è in programma il 19 giugno, alle ore 14.30. Si tratta di un focus sul tema “Gli interventi e le buone prassi nella presa in carico di donne e minori vittime di violenza e di tratta”, a cui parteciperanno l’Assessora Francesca Bottalico, la coordinatrice del Centro Antiviolenza comunale Marika Massara, il prof. Francesco Carchedi del Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza e la referente del progetto “La Puglia non tratta” della Comunità Oasi2 Luisa Gissi.

 

Il percorso di formazione prevede il riconoscimento di CFU per tutte le studentesse e studenti della Scuola di Medicina.

 

In tutte le Università baresi sono stati, infine, riattivati gli sportelli di informazione e ascolto a cura dell’equipe del Centro Antiviolenza rivolti a studentesse, docenti e personale non docente. Al servizio si accede mediante prenotazione contattando il numero attivo h24 tel. 328 8212906 o il numero verde 800202330, scrivendo via mail a info@centroantiviolenzabari.it o in posta privata sulla pagina facebook del Centro Antiviolenza Bari.

Gli sportelli sono attivi dalle ore 10,00 alle 13,00 il primo e terzo martedì del mese nella Facoltà di Medicina, il secondo e quarto giovedì del mese in quella di Veterinaria, il secondo e quarto venerdì del mese ad Uniba e il primo e terzo venerdì del mese al Poliba, (Campus universitario, Biblioteca Centrale, primo piano).

 

Comunicato Stampa