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Si scaldano i motori per la nuova edizione del Festival Armonia a Presicce-Acquarica

La “dozzina” del Premio Strega, il vincitore del Premio Italo Calvino, giovani esordienti, ospiti nazionali e internazionali: anche nell’estate 2023 torna “Armonia. Narrazioni in Terra d’Otranto”. Con il titolo “Per incantamento“, la nona edizione del festival letterario, ideato e organizzato dalla Libreria Idrusa di Alessano e dall’Associazione NarrAzioni, con la direzione artistica di Mario Desiati, proporrà incontri, presentazioni, appuntamenti inediti e speciali.
 
Si parte da giovedì 25 a domenica 28 maggio nel comune di Presicce-Acquarica con le autrici e gli autori della dozzina della 77ma edizione del Premio Strega. Da sei anni, infatti, il festival Armonia accoglie l’unica tappa salentina dello Strega Tour che porta in giro per l’Italia finaliste e finalisti del riconoscimento letterario promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci Liquore Strega. Nei vari attrattori culturali del comune salentino racconteranno i propri romanzi: Silvia Ballestra (“La Sibilla. Vita di Joyce Lussu” – Laterza), Maria Grazia Calandrone (“Dove non mi hai portata” – Einaudi), Andrea Canobbio (“La traversata notturna” – La nave di Teseo), Gian Marco Griffi (“Ferrovie del Messico” – Laurana Editore), Vincenzo Latronico, Le perfezioni (Bompiani), Romana Petri (“Rubare la notte” – Mondadori), Igiaba Scego (“Cassandra a Mogadiscio” – Bompiani), Rosella Postorino (“Mi limitavo ad amare te” – Feltrinelli), Andrea Tarabbia (“Il continente bianco” – Bollati Boringhieri), Maddalena Vaglio Tanet (“Tornare dal bosco” – Marsilio), Carmen Verde (“Una minima infelicità” – Neri Pozza). Sarà presentato anche Come d’aria romanzo d’esordio di Ada D’Adamo (Elliot), scrittrice abruzzese, purtroppo scomparsa a 55 anni due giorni dopo l’annuncio della dozzina dello Strega.

Il Festival proseguirà poi per tutta l’estate con varie presentazioni e incontri. Dopo Daniel Pennac e Paolo Rumiz, il piazzale antistante la Basilica Santuario di Santa Maria De Finibus Terrae a Leuca, in collaborazione con il Parco Culturale Ecclesiale de FinibusTerrae, ospiterà la conversazione con un ospite di livello internazionale che sarà annunciato a breve e la cerimonia di consegna della seconda edizione del Premio dedicato al piccolo Alan Kurdi, riservato alle scuole. Sabato 8 e domenica 9 luglio l’atrio di Palazzo Comi a Lucugnano accoglierà invece la prima “uscita pubblica” della vincitrice o del vincitore del Premio Italo Calvino, concorso letterario per testi inediti, e una sezione interamente dedicata ad autori e autrici esordienti curata e coordinata da Mario Desiati, che – durante il festival – dialogherà anche con Paolo Giordano. Non mancheranno altri appuntamenti OFF. Il programma completo sarà svelato nelle prossime settimane sul sito www.festivalarmonia.it.


Armonia è una parola chiave nella poetica di Girolamo Comi. È la natura, i luoghi fisici e metafisici di un autore che, oltre che poeta è stato intellettuale, bibliofilo, amante del Salento; oggi la sua casa e i suoi libri rappresentano un simbolo non solo di Lucugnano e Tricase, ma di tutta la Puglia. Proprio lo Spirito d’Armonia, dunque di bellezza, è il timone che guida i lettori e gli operatori culturali impegnati nella Terra d’Otranto. In questi anni il Festival ha ospitato Daniel PennacAmélie NothombJeffery Deaver, Moony WitcherPaolo Rumiz, Roberto SavianoNicola Lagiogia, i vincitori del Premio Strega Mario Desiati (2022), Emanuele Trevi (2021), Sandro Veronesi (2020), Antonio Scurati (2019), Helena Janeczek (2018) e ancora Fabio GenovesiPaolo GiordanoAlessandro PipernoLeonardo ColombatiWalter VeltroniChiara ValerioEdoardo NesiGiuliana SgrenaGabriella GenisiBruno TognoliniDiego De SilvaGianrico CarofiglioGiuliano SangiorgiDonatella Di PietrantonioPietrangelo ButtafuocoNuccio OrdineLuca BianchiniSilvia AvalloneMassimo CarlottoFederico ZampaglioneGian Arturo FerrariLia LeviGiovanni SolimineCarlo D’AmicisChiara FranciniFranco ArminioConcita De GregorioNadia TerranovaFrancesco GunguiFrancesco CarofiglioMauro CovacichClaudia DurastantiMarco MissiroliMarcello FoisRemo RapinoLisa Ginzburg e molte altre autrici e autori impegnati in presentazioni, incontri, laboratori e appuntamenti per le giovani e i giovani lettori.

Armonia. Narrazioni in Terra d’Otranto, ideato e organizzato dalla Libreria Idrusa di Alessano e dall’Associazione Narrazioni in collaborazione con tante realtà pubbliche e private, è sostenuto dal Comune di Presicce-Acquarica. Media partner Radio Peter PanRadioVenere e Ora Comunica.

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Secondo incontro all’interno del progetto “Pensiero e arte della legalità” a Galatina

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Secondo incontro all’interno del progetto “Pensiero e arte della legalità”, in programma per venerdì 24 marzo alle 18,30 nella Sala conferenze dell’ex Convento delle Clarisse a Galatina. I relatori affronteranno il tema delle infiltrazioni mafiose nella realtà economica e sociale del più ampio territorio salentino. L’attenzione sarà rivolta agli effetti che la malavita organizzata può determinare nell’ambito dei vari settori della produzione, sia industriale, che agricola, che dei servizi. L’incontro vede la partecipazione di professionisti ed esperti che tracceranno, attraverso le loro testimonianze e riflessioni, una singolare mappa dell’illegalità economico finanziaria.

I relatori: Andrea Apollonio, magistrato, con numerose pubblicazioni sul fenomeno della mafia e già consulente del Ministero dell’Interno e Federazione Associazioni Antiracket Italiane; Marta Vignola, avvocato specializzato in tutela dei diritti umani e professoressa associata in Sociologia giuridica presso l’Università del Salento; Fabiana Pacella, giornalista professionista, addetta ufficio e inviata all’estero, autrice di numerose inchieste. Modera gli interventi Marilena Cataldini, avvocata e scrittrice dell’Ass. A Levante.

 

MAFIE: ECONOMIA E SOCIETÀ

Interventi

Andrea Apollonio, magistrato e scrittore

Fabiana Pacella, giornalista

Marta Vignola, prof.ssa associata Sociologia giuridica – UniSalento

Modera

Marilena Cataldini, avvocata e scrittrice

Letture a cura della Compagnia Salvatore Della Villa

Ingresso Gratuito

 

Per info e prenotazioni: Tracce Creative 3384960251 – 3297155894 anche con Whatsapp

 

PENSIERO E ARTE DELLA LEGALITÀ è un progetto finanziato dall’ Avviso Pubblico ‘Bellezza e Legalità per una Puglia libera dalle mafie.

Incontri a cura dell’associazione Tracce Creative in collaborazione con l’associazione A Levante.  Partner di progetto è il Comune di Galatina, il Liceo Scientifico e Linguistico ‘Antonio Vallone’ e dell’I.I.S.S. ‘Falcone Borsellino’ entrambi di Galatina

 

Si ringrazia l’azienda vitivinicola Cantina Fiorentino per aver affiancato e sostenuto il progetto.

 

Il Progetto

Riconoscere e svincolarsi dalle catene subdole del pensiero mafioso, per scoprire la pienezza del vivere liberi, attraverso gli esempi di donne e uomini che hanno sacrificato la propria vita e grazie alle storie di chi continua a combattere contro omertà e illegalità.

 

Con quattro incontri frontali e con i laboratori artistici il progetto “Pensiero e arte della legalità” permetterà agli studenti del Liceo Scientifico e Linguistico ‘Antonio Vallone’ e dell’I.I.S.S. ‘Falcone Borsellino’ di Galatina di essere protagonisti di un percorso educativo e di crescita, volto a sostenere azioni di responsabilità sociale e cultura della legalità: dalle storie di uomini e donne vittime della Sacra Corona Unita realizzeranno dei corti per onorarne la memoria e per tramandare l’impegno contro tutte le mafie.

 

Due i percorsi formativi che gli studenti stanno già seguendo: il primo attraverso lezioni frontali con esperti quali professori e ricercatori universitari, giornalisti, sindaci e amministratori locali, che forniranno agli studenti un quadro storico, geografico e filosofico della Sacra Corona Unita. Un momento di condivisione e di coinvolgimento della collettività è previsto con gli incontri aperti al pubblico, nei giorni 13 e 24 marzo, 12 aprile e 10 maggio 2023, alle 18.30 nella Sala conferenze ex Convento delle Clarisse a Galatina durante i quali gli ospiti proporranno delle riflessioni sui temi della legalità, della lotta alle mafie e della giustizia.

 

BIOGRAFIE DEGLI OSPITI

ANDREA APOLLONIO

Andrea Apollonio è nato nel 1987. Pugliese, oggi è sostituto procuratore in Sicilia. Già procuratore presso l’Avvocatura dello Stato e dottore di ricerca in Giustizia penale nell’università di Pavia, ha scritto e curato numerosi saggi sulle mafie, tra cui “Storia della Sacra corona unita” (definito da “La Repubblica” uno dei quindici testi “fondamentali” sulle mafie italiane).

Con il romanzo “L’arte borghese della guerra proletaria”, sua seconda prova narrativa, ha vinto nel 2016 il premio Building Apulia per scrittori emergenti; nel 2020 è stato messo in scena il suo testo teatrale “Goodbye Scu”, anch’esso sulla mafia pugliese. Nel 2021 ha curato la collettanea di magistrati sull’opera di Leonardo Sciascia “Verità impossibili” e, con “I pascoli di carta” – in cui esordisce il personaggio del sostituto procuratore Salvatori -, è stato finalista del premio letterario “Racalmare – Leonardo Sciascia”, posizionandosi al secondo posto.

 

FABIANA PACELLA

Giornalista professionista, 43 anni, salentina, si definisce battitrice libera e senza padroni se non i lettori. Da 21 anni nel giornalismo, laureata in Scienze della Formazione, ha lavorato, tra gli altri, per Reportime di Milena Gabanelli su Corriere della Sera, Sole24ore, Formiche.net, Liberainformazione, occupandosi prevalentemente di cronaca, giudiziaria e inchieste.

Inviata in Kosovo ha realizzato un reportage sulla missione di pace delle forze Nato. Tra le inchieste seguite, costatele minacce e premi quella su Antiracket Salento e Bcc di Terra d’Otranto/Comune di Carmiano (Le), costatele minacce e ritorsioni. Oggi è referente di Assostampa Puglia, scrive per Gazzetta del Mezzogiorno, Le Guide di Repubblica, AGI, ed è responsabile del presidio Puglia di Articolo21 di Paolo Borrometi.

 

MARTA VIGNOLA

Professoressa Associata in Sociologia giuridica, della devianza e del mutamento sociale presso il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento dal 2016. Dottore di ricerca in “Teoria e ricerca sociale”. Avvocato specializzato in tutela dei diritti umani. Ha conseguito un master di II livello in “Diritti umani e intervento umanitario” presso l’Università degli Studi di Bologna. Ha svolto stage di progettazione e di studio sullo sviluppo e la cooperazione in collaborazione con l’U.E. presso organismi non governativi nazionali e internazionali. Visiting researcher presso la Facoltà di Scienze Sociali e Politiche della Université Libre di Bruxelles e presso la Universidad Pablo de Olavide di Siviglia. Dal 2011 è ricercatrice presso l’Euro-Mediterranean University Institute dell’Universidad Complutense di Madrid. È membro del comitato di redazione delle diverse riviste specializzate sui suoi temi di ricerca: movimenti sociali e mutamento giuridico, memoria collettiva e diritti umani, criminologia critica.

 

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Convegno: La Puglia da tutelare – Emergenza energetica e cambiamenti climatici. Necessità, progetti, proposte

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LA PUGLIA DA TUTELARE

Emergenza energetica e cambiamenti climatici

Necessità, progetti, proposte

Sabato 18 marzo 2023

Museo Sigismondo Castromediano

Viale Gallipoli, 31 Lecce

La Puglia ha una varietà di paesaggi unici per ogni provincia, è ricca di meraviglie che la rendono speciale e che attraggono ogni anno migliaia di turisti. Si tratta però di una bellezza fragile che può essere distrutta dall’attività indiscriminata dell’uomo. Le minacce a cui si deve far fronte sono tante, e oltre al rischio cementificazione del territorio, quella che più preoccupa i pugliesi è sicuramente l’avvio della ricerca di idrocarburi in mare.

Il convegno organizzato dalla rivista “In Puglia tutto l’anno” si propone come momento di riflessione sull’intero territorio regionale, sulle sue peculiarità e si propone di lanciare delle idee di sviluppo che possano essere ecosostenibili.

 

L’evento, che è anche occasione per presentare il nuovo numero della rivista, ha ottenuto il patrocinio dalla Regione Puglia, dal Comune di Lecce e dalla Sima, la Società italiana di Medicina Ambientale, ed è svolto in collaborazione con il Polo Biblio-Museale di Lecce.

 

Ecco il programma della giornata:

Saluti di benvenuto

ore 9.30 Lucio CATAMO, Coordinatore Editoriale di In Puglia Tutto l’Anno

ore 9.40: Luigi DE LUCA, Direttore Polo Bibliomuseale Pugliese

ore 9.50: Carlo SALVEMINI, Sindaco della Città di Lecce

 

 

TAVOLA ROTONDA

Coordina: Giulia GIGANTE, della redazione di Limes

ore 10.00: Ilaria LIA, Direttrice della rivista In Puglia Tutto l’Anno

ore 10.15: Prisco PISCITELLI, Epidemiologo, Vice Presidente SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale) che relazionerà sul tema “Ambiente e Salute in Puglia”

ore 10.30: Mauro BUONOCORE, del Centro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici

ore 10.45: Luigi ANTONAZZO, componente di Artem: il Manifesto verde

ore 11.00: Filomena GIANNELLI e Maria Rosaria BOTTAZZO già Dirigenti Scolastiche che parleranno di “Educazione al rispetto dell’ambiente nelle scuole”

ore 11.30: Sebastiano LEO, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Puglia

ore 12.00: Anna Grazia MARASCHIO Assessora all’Ambiente della Regione Puglia

ore 12.30:  Premiazione della IIIa edizione del concorso fotografico “Ho visto la Puglia così

 

A premiare sarà Paolo FORESIO, Assessore allo Spettacolo e Turismo del Comune di Lecce

 

 

 

Il vino pugliese protagonista a Düsseldorf nell’ambito di ProWein

Puglia grande protagonista anche quest’anno del ProWein, prestigiosa fiera internazionale del vino in programma a Düsseldorf dal 19 al 21 marzo prossimi. Saranno ben 54 cantine e centinaia le etichette che rappresenteranno l’enologia regionale nell’area espositiva istituzionale riservata alla Regione Puglia, Assessorato all’Agricoltura e Unioncamere. 

Appuntamento dunque nella Halle 17, stand 27 (spazio Enoteca-Vinotek) per degustare il meglio della produzione vitivinicola pugliese, mentre per approfondire la conoscenza dei principali vitigni pugliesi sono in programma  tre seminari di approfondimento per addetti ai lavori organizzati dall’Associazione Italiana Sommelier Puglia.

Si comincia domenica 19 marzo alle 11.30 con “Let’s talk about Negroamaro”, realizzato in collaborazione con il Consorzio di tutela della DOC Salice Salentino e quello del Brindisi e Squinzano DOC. A seguire la degustazione, tradotta in lingua inglese e guidata da un relatore dell’Associazione Italiana Sommelier di Puglia, di varie etichette di questo vitigno sontuoso e versatile,  oggi molto usato per “costruire” anche vini rosati e spumanti. A seguire, alle 15, focus sui vini bianchi di Puglia. 

Lunedì 20 marzo, alla stessa ora, focus su un altro vitigno pugliese in grande spolvero sui mercati internazionali: “Manduria and Gioia del Colle: tell me about Primitivo” è infatti il titolo del secondo seminario, realizzato in collaborazione con i due Consorzi di Tutela delle DOC Primitivo di Manduria e Gioia del Colle: l’occasione per confrontare le due espressioni più nobili di questo vitigno grazie alla degustazione di otto etichette prestigiose. Alle 15, invece, il punto sulle bollicine di Puglia.  

Terzo e ultimo appuntamento, infine, martedì 21 marzo (sempre alle 11.30) con “This is Nero di Troia”, in collaborazione con il Consorzio DOC Tavoliere Nero di Troia e con quello della DOC e DOCG Castel del Monte:  una competizione virtuosa tra le due espressioni più autentiche di questo vitigno anch’esso in grande ascesa sui mercati internazionali, con degustazione di 4 etichette di DOC Tavoliere Nero di Troia alternate ad altrettante etichette DOC Castel del Monte.  Alle 15, infine, il punto sui rosati di Puglia.

 

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L’alfabetizzazione digitale applicata all’architettura e design: un corso al Politecnico

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La promozione dell’alfabetizzazione digitale applicata all’architettura e design, è strategica nel processo di formazione e aggiornamento di studenti e giovani ricercatori.

Il Dipartimento di Architettura, Costruzioni, Design (ArCoD) del Politecnico di Bari in collaborazione con il Poliba FabLab, il più grande laboratorio di fabbricazione digitale d’Italia (referenti proff.: Giuseppe Fallacara, Nicola Parisi) ha organizzato appositi corsi didattici teorico-pratici intensivi settimanali presso la struttura laboratoriale.

Il primo di questi workshop è in corso per tutta la corrente settimana (13-17 marzo)  e ha per tema i “Nuovi Strumenti e metodi per l’Architettura e il Design”. L’iniziativa vede la presenza di 30 studenti di architettura e design provenienti da varie università italiane (Sassari/Alghero, Pisa, Roma, Chieti-Pescara) e sono seguiti da tutor (dottorandi del dipartimento ArCoD) e docenti esperti in tecnologie avanzate nella cultura digitale.

 

Il corso è organizzato in quattro moduli con lezioni teoriche e sperimentazioni laboratoriali finalizzate alla costruzione di prototipi come dimostratori di teorie. Le quattro tematiche di approfondimento riguardano: l’Intelligenza Artificiale e la Realtà Virtuale applicata all’architettura e al design; l’Architettura fatta di fibre (carbonio e vetro) e progettazione computazionale; la Stereotomia per mezzo della stampa 3d di grandi dimensioni; la Scansione laser di corpi umani e fashion design.

 

Il primo modulo è dedicato a saper usare l’intelligenza artificiale e a immergersi nei progetti con l’uso di visori di realtà virtuale; il secondo riguarda il progetto e la realizzazione, in scala reale e assemblato, di un padiglione alberiforme leggerissimo e resistentissimo fatto di fibre e resina epossidica; il terzo è dedicato alla progettazione e stampa in 3d di una volta a forma di tripode, costituita di conci plastici in PLA e in ultimo l’insegnamento della tecnica di scansione di corpi umani e di creazione di abiti su misura per mezzo della modellazione parametrica digitale. Per quest’ultimo esperimento è stato realizzato, al fine dimostrativo, un corsetto per il fashion design generato con algoritmi geometrici parametrici e stampato in TPU in collaborazione con l’azienda Arch-Med.

Nella giornata conclusiva del 17 marzo, saranno presentati tutti i prototipi alla presenza di numerosi docenti, autorità. Il workshop si concluderà con la conferenza dedicata al tema. Questa è prevista alle ore 16,00, presso il Poliba FabLab (viale delle Nazioni) di Bitonto. Sono in programmi gli interventi di Francesco Cupertino, Magnifico Rettore del Politecnico di Bari e Francesco Paolo Ricci, Sindaco del Comune di Bitonto. Seguiranno quelli dei relatori, Giuseppe Fallacara, professore ordinario in Composizione architettonica e urbana, Poliba; Nicola Parisi, professore associato in Composizione architettonica e urbana e Direttore del Centro Tecnologico per la Fabbricazione Digitale Fablab Poliba; Franc Mouwen, EIC Programme Manager for architecture engineering construction technologies; Antonio Marco Pantaleo, EIC Programme Manager for energy systems and green technologies; Antonello Monsù Scolaro, professore associato in Tecnologia dell’Architettura, Università di Sassari; Katia Gasparini, ricercatrice in Tecnologia dell’Architettura, Università di Sassari; Ginevra Salerno, professore associato in Scienza delle Costruzioni, Roma Tre; Fabio Fatiguso, professore ordinario in Architettura Tecnica, Politecnico di Bari; Antonio Messeni Petruzzelli, professore ordinario in Ingegneria economico-gestionale, Politecnico di Bari.

 

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Il ritmo della BandAdriatica conquista la Francia

Dal 23 al 25 Marzo la BandAdriatica sarà al BabelMusic XP di Marsiglia negli stands di Puglia Sounds per presentare il progetto al pubblico e agli operatori della World Music internazionale. La fiera torna ad avere luogo dopo l’ultima edizione del 2017 nella quale si era svolto proprio lo showcase della BandAdriatica, con ottimi riscontri da parte della critica e del pubblico e che aveva spalancato le porte all’attività internazionale della band.

Dopo il successo degli showcase al Babel Med di Marsiglia e nel 2019 al SIM di San Paolo in Brasile, la band infatti prosegue la sua attività di promozione all’estero per ampliare il nutrito numero di paesi esteri raggiunti negli ultimi anni (Francia, Brasile, Spagna, Belgio, Svizzera, Olanda, Malta, Cipro, Repubblica Ceca, Austria, Albania). La presenza al Womex è sostenuta dalla Programmazione Puglia Sound Export 2022.

Trasportata dai venti vorticosi che illuminano le coste del mare orientale, la BandAdriatica voga sulle onde agitate della musica salentina con elementi di tutte le coste sonore mediterranee come una complessa “babilonia”, dove i linguaggi iniziano ad armonizzarsi sulle melodie popolari nel fervore meticcio delle città portuali.
Così le tradizioni pugliesi assumono una nuova risonanza e portano lontano gli echi frenetici della musica del Salento attraverso suoni di feste, processioni, funerali, serenate e viaggi di notte, di paese in paese che arrivano dopo dieci anni di ricerca sulle matrici musicali comuni delle sponde del Mare Adriatico, confrontandosi con le musiche di Albania, Macedonia, Croazia, con le fanfare Serbe e il Nord Africa e spingendosi fino al Mediterraneo più orientale.

 

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La cooperativa Ventinovenove inaugura la rassegna “Crita – Musica e musicanti”

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Spettacolo dal vivo e luoghi. È un binomio imprescindibile per la cooperativa Ventinovenove che inaugura sabato 18 e domenica 19 Corigliano d’Otranto la rassegna “Crita – Musica e musicanti”, con la direzione artistica di Gabriele Polimeno e Mary Negro. Dal teatro alla musica, il nuovo progetto si muove verso nuovi orizzonti sempre con l’obiettivo di promuovere luoghi o spazi più periferici attraverso le arti. In programma quattro incontri con alcuni musicisti della world music della scena salentina e non solo.

Il primo appuntamento della rassegna, che proseguirà con nuove date nel mese di maggio, in programma per sabato 18, alle 21, al Castello Volante di Corigliano d’Otranto, vedrà protagonisti Massimo Pasca e Phlegma Dub Band (Emanuele Flandoli, Nik Gambino e Lorenzo Lorenzoni) con il loro progetto “Voce del Verbo Spoken”.

Si tratta del primo album solista di Massimo Pasca, noto illustratore, un lavoro che nasce da una sua passione per la poesia orale e la frequentazione di diversi slam poetry in giro per l’Italia. L’artista salentino è conosciuto anche per aver fondato il gruppo Working Vibes (band storica della musica reggae che si è sciolta nel 2012) con il quale ha registrato quattro dischi e solcato diversi palchi. Il nuovo album, uscito per l’etichetta Linfa, presenta una scrittura ritmata e poetica, visionaria, difficile da riscontrare in ambito reggae ma con lo sguardo verso questo genere e collocabile come approccio al dub poetry di matrice inglese.

Domenica 19, alle 21, è la volta di Alessandro D’Alessandro,virtuoso organettista italiano, che presenterà “Canzoni” accompagnato da Cristiana Verardo, talentuosa cantautrice salentina.

“Canzoni” è l’album d’esordio dell’organettista che ha portato uno strumento tipico della tradizione popolare a dialogare con altri stili, ritmi ed armonie, ampliandone notevolmente le capacità espressive. Per questo lavoro ha deciso di misurarsi, in solo¸ con classici della canzone nazionale e internazionale, volgendo il soffio di quel mantice verso una sorprendente pluralità di mondi artistici, con esiti di grande fascinazione accentuata dalle voci di Elio, Sergio Cammariere, Neri Marcorè e Sonia Bergamasco, David Riondino, Musica Nuda, Joan Manuel Serrat e Peppe Voltarelli, oltre che dagli interventi di musicisti come Daniele Sepe, Roberto Angelini, Daniele Di Bonaventura, Arnaldo Vacca e dell’Orchestra Bottoni.

“Crita – Musica e musicanti” è il nuovo progetto della cooperativa Ventinovenove vincitore del Bando Promozione Progetti Discografici dal vivo 2022 – 2023 promosso da NUOVOIMAIE. Le due serate sono realizzate in collaborazione con Castello Volante, Ass.ne P.ETRA, Jata Aps, Zeronovenove, Legacoop Puglia e Distretto Produttivo Puglia Creativa.

 

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Tre giorni di festa a Minervino di Lecce, Cocumola e Specchia Gallone per le Tavole di San Giuseppe

“Borghi divini: tra Santi, fiabe e megaliti”: tre giorni di festa a Minervino di Lecce, Cocumola e Specchia Gallone, da venerdì 17 a domenica 19 marzo, per celebrare tra riti, riflessioni culturali e momenti conviviali la ricorrenza antica di San Giuseppe e delle sue Tavole. 

In programma un convegno, due laboratori del gusto, momenti di enogastronomia condivisa e di musica e naturalmente la “Tavola dei 13 Santi”, con personaggi del mondo della politica, dell’imprenditoria e del giornalismo pugliese a rappresentare come di consueto i convitati alle prese con i piatti della tradizione.  Piatti che potranno essere degustati presso gli stand enogastronomici allestiti per la festa, che quest’anno si rinnova grazie a un format di tre giorni ideato dal Mercatino del Gusto grazie al quale, per quattro anni, si proverà ad ampliare la platea di pellegrini, visitatori e turisti con una narrazione accurata della tradizione, del senso di comunità, della cultura del cibo.  E a destagionalizzare il turismo, valorizzando un territorio denso di suggestioni antiche che va ancora oggi sotto il nome di Terra d’Otranto.

La manifestazione è infatti organizzata dal Comune di Minervino di Lecce e dall’associazione “Il Mercatino del Gusto” nell’ambito appunto del progetto “Borghi divini: tra Santi, fiabe e megaliti”, finanziato a valere sul Bando PNRR Borghi (Intervento 2.1 Attrattività dei borghi linea b), con fondi dell’Unione Europea – NextGenerationEU. Ed è patrocinata dal Ministero della Cultura e dalla Regione Puglia. 

La tradizione delle Tavole di San Giuseppe è antica e prende le mosse dalla consuetudine, per le famiglie benestanti del paese, di estendere almeno per un giorno ai meno fortunati il piacere, non solo gustativo, di una tavola imbandita: un atto di carità, insomma, ed insieme un ringraziamento e un atto di affidamento – per chi benestante non era – al padre putativo di Gesù. La festa di San Giuseppe era ed è dunque per Minervino di Lecce l’occasione per rafforzare lo spirito di comunità: una tradizione che il piccolo comune a pochi chilometri dal mare di Otranto e le sue due frazioni di Cocumola e Specchia Gallone non hanno mai perduto. 

Da tempo immemorabile, infatti, per la festa di San Giuseppe vanno in scena nel territorio minervinese le Tavole, che richiedono la preparazione di ben i 169 piatti, esattamente 13 pietanze per ciascuno dei 13 Santi presenti. Tutti i cibi fanno parte della tradizione gastronomica del Salento, espressione della stagionalità: immancabile la pasta fresca di grano duro con ceci e cavoli, che nel dialetto locale è conosciuta come massa e nella frazione di Cocumola diventa vermiceddri, ma ci sono anche i lampascioni sott’olio – a rappresentare l’imminente passaggio dall’inverno alla primavera – e ancora le pittule, le verdure lesse, il baccalà, il pesce fritto e molto altro. Le stesse specialità che vengono preparate e allestite sulle Tavole imbandite di molte case di Minervino e offerte alla vista dei visitatori, che possono così sentirsi raccontare dalla voce degli stessi minervinesi una tradizione antica dettata dalla devozione religiosa e dalla virtù cristiana della carità.

“Quest’anno proviamo a fare un salto di qualità: affidiamo una delle nostre tradizioni più radicate alla competenza e all’esperienza del Mercatino del Gusto, certi che questi quattro anni di collaborazione ci consentiranno di perpetuare la bellezza antica delle Tavole di San Giuseppe in un’ottica di innovazione e valorizzazione”, spiega il sindaco di Minervino Ettore Caroppo. “Le Tavole di San Giuseppe costituiscono uno degli esempi più affascinanti del sentimento religioso diffuso pugliese”, aggiunge Michele Bruno, “una delle caratteristiche che rendono più attrattiva la Puglia agli occhi dei turisti, sempre più desiderosi di calarsi totalmente nella vita dei territori, senza limitarsi a visitarli e basta”.

IL PROGRAMMA DEI TRE GIORNI

Venerdì 17 marzo alle 18 apertura della festa con un convegno presso l’ex asilo Scarciglia (via Sant’Angelo) sul tema “Le tradizioni religiose e il cibo, tra riti sacri e consuetudine gastronomica”.  Saluti istituzionali del sindaco Ettore Caroppo, di Salvatore Santese, presidente dell’associazione Mercatino del Gusto, e dell’onorevole Andrea Caroppo; relatori Annarita Corrado, dirigente scolastica dell’istituto “Leonardo da Vinci” di Maglie,  Eugenio Imbriani, docente dell’Università del Salento, Luciano Pignataro, giornalista enogastronomico, Dante Sacco, divulgatore culturale, Vincenzo Santoro, responsabile del dipartimento Cultura, turismo e agricoltura dell’Anci. Moderano Leda Cesari e Giacomo Mojoli. 

Sabato 18 marzo alle 17  “Gustolab” presso l’Osteria Origano (via Giuseppina Scarciglia 18): “Tradizioni, ovvero contaminazioni e innovazioni di successo  – D’altronde l’innovazione è una tradizione che si rinnova, tra estetica e gusto”.  Relatori Giacomo Mojoli, Gino Dimitri, Roberto Musarò, Antonella Pagliara; presenta Michele Bruno.  In serata, invece, spazio alla  “La Tavola dei Bambini” presso la Chiesa di Sant’Antonio a cura dell’associazione “Minervino Minitown”. Alle 20, invece, Gusto Folk in piazza Umberto I con  Massimiliano De Marco (voce e chitarra),  Luca Buccarella (voce e organetto) Giulia Piccinni (danza).

Domenica 19 marzo ancora un “Gustolab” alle 17 presso l’Osteria Origano di via Giuseppina Scarciglia 18: “La triade alimentare: pane, olio e vino – Legame indissolubile della dieta mediterranea”, con Massimo Vaglio, Titti dell’Erba, Mariangela Vanessa Pepe, Emma Prunella; presenta Michele Bruno.  Alle 19 in piazza IV Novembre, invece, tradizionale Tavola di San Giuseppe organizzata in collaborazione con l’associazione Pro Loco Minerva; presentano Leda Cesari e Domenico Carrapa.  Alle 20, infine, musica in piazza Umberto I con Gusto folk e Giancarlo Paglialunga (voce e tamburello), Rocco Nigro (fisarmonica), Laura De Ronzo (danza). In collaborazione con Tarantarte.

Sabato 18 dalle 19 in poi e domenica 19 dalle 10 alle 12 di scena le Tavole di Minervino, Cocumola e Specchia Gallone: un percorso della tradizione culinaria del luogo realizzato grazie alle famiglie del territorio. Dalle 18 in poi, inoltre, in programma “I sapori di Minervino”, percorso gastronomico in via Procuratore G. Bandello  con “Infuso natura”,  “Luce d’Alba”,   Ortobuono Vizzino, “Il Maceificio agrifattoria Cooperativa Mettere le Ali”, Forno Caroppo, “N’grillo Ortofrutta”. In piazza Umberto I, invece, spazio a “Il cibo di Strada”, street food della tradizione con “Salento Chips”,  “Birrificio b94, “Agrimó Salento”, “Salumi Baccaro”.

Ancora sabato 18 e domenica 19 marzo, piatti della tradizione preparati dai ristoranti “Casanova pub”, “Borgo Antico” e “Osteria Origano” (Minervino), “I Rocci Ristorante” (Cocumola), Uccera Birra&Cucina (Specchia Gallone). 

 

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Al Teatro Paisiello di Lecce appuntamento con “I figli della frettolosa”

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Appuntamento mercoledì 22 marzo (sipario ore 21) al Teatro Paisiello di Lecce con “I figli della frettolosa” della compagnia Berardi Casolari per la stagione teatrale 2022-2023 del Comune di Lecce in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.

Protagonisti Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari in uno spettacolo che affronta il tema della cecità e del significato più ampio che ha oggi la parola “vedere”. Nata nel 2003, dopo l’incontro sulla scena nel 2001 tra l’attore pugliese non vedente Gianfranco Berardi e l’attrice emiliana Gabriella Casolari, la compagnia da sempre mette in scena opere originali di drammaturgia contemporanea scritte dagli stessi fondatori. La loro poetica teatrale si muove tra il teatro tradizionale e quello più sperimentale e innovativo in cui la miseria del vivere diventa spunto comico e la leggerezza il veicolo per la riflessione. In “I figli della frettolosa” lo spettatore si troverà davanti alla cecità messa in scena allo stesso tempo come esperienza di vita reale, fisica, e come concezione metaforica, sinonimo di una miopia sociale ed esistenziale che ci riguarda in prima persona. Sul palco i protagonisti saranno gli attori non vedenti e ipovedenti del laboratorio che i due artisti terranno a Lecce nei giorni precedenti lo spettacolo, che faranno il coro, accanto a Ludovico D’Agostino, Matteo Rocco Carbone e Silvia Zaru.

Fino al 13 marzo è attiva la call per partecipare al laboratorio propedeutico (dal 17 al 22 marzo nell’ex Convento degli Agostiniani) dedicato ad attori e allievi attori vedenti e a persone non vedenti o ipovedenti. I partecipanti prenderanno parte al lavoro di costruzione dello spettacolo e parteciperanno direttamente alla messa in scena dello stesso.
Il laboratorio inizierà il 17 marzo e terminerà il 22 marzo, tutti i giorni fino al debutto, per circa 5 ore al giorno nel pomeriggio.  Iscrizione gratuita. Info e prenotazioni a info@berardicasolari.it / 320.5626356.

La scelta di questo spettacolo nasce dal desiderio del Comune di Lecce e del Teatro Pubblico Pugliese di “abbracciare” il pubblico con spettacoli che mettono al centro la parola “inclusione”, per un teatro che accoglie, diventando la casa in cui ciascuno può essere libero di essere se stesso e di sentirsi a proprio agio, senza barriere, dimostrando, anche attraverso le scelte fatte, come il linguaggio teatrale sia in grado di valicare tutte le differenze rendendosi accessibile a tutti, sempre.
Ed ecco, quindi, che in occasione dell’appuntamento del 22 marzo prossimo sarà disponibile anche un’audiodescrizione dello spettacolo per i non vedenti, attraverso l’uso dell’applicazione “Converso” scaricabile sul proprio cellulare. Lo spettatore che vorrà usufruire del servizio dovrà portarsi smartphone e cuffie. La sera dello spettacolo sarà fornito un QRCODE per il collegamento.

SCHEDA SPETTACOLO
Compagnia Berardi Casolari / Fondazione Luzzati Teatro della Tosse
Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari
I FIGLI DELLA FRETTOLOSA
con Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari, Ludovico D’Agostino, Matteo Rocco Carbone, Silvia Zaru
testo e regia Gabriella Casolari e Gianfranco Berardi
e con il coro di attori non vedenti e ipovedenti del laboratorio

Con il contributo dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti
Con il sostegno di Sardegna Teatro, Teatro dell’Elfo, Istituto dei Ciechi di Milano
Con il sostegno di Sardegna Teatro, Teatro dell’Elfo, Istituto dei Ciechi di Milano

I figli della frettolosa è uno spettacolo che affronta il tema della cecità e del significato più ampio che ha oggi la parola “vedere”. In un mondo ipereccitato dal bombardamento di immagini e suoni, che sempre più neutralizzano i nostri sensi forti, vista e udito, l’attenzione dell’individuo è sempre più distante dalla vera conoscenza dell’essere, dell’esistenza. Il punto di vista qui è allora quello di un cieco, di chi guarda ma non vede, percependo la realtà circostante in modo differente. La cecità è messa in scena allo stesso tempo come esperienza di vita reale, fisica, e come concezione metaforica, sinonimo di una miopia sociale ed esistenziale che ci riguarda in prima persona. Anche questa volta la riflessione sul contemporaneo parte dalle esperienze personali di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, dall’osservazione e dall’ascolto della realtà che li circonda ma, a differenza dei precedenti lavori, i ciechi in scena questa volta saranno molti. Bastoni bianchi e occhiali scuri, andatura traballante e movimenti timorosi, ma anche ostinazione, entusiasmo, desiderio di rivalsa: un coro di ciechi come emblema di umanità, allegoria di una società smarrita e insicura, mai arrendevole.

 

Comunicato Stampa

Nancy Brilli e Chiara Noschese portano a teatro a Brindisi “Manola”

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Due gemelle opposte e una professionista dell’occulto con cui entrambe si confessano: è “Manola” di Margaret Mazzantini che Nancy Brilli e Chiara Noschese dirette da Leo Muscato portano a teatro. La pièce visionaria ed esilarante è in scena al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi martedì 21 marzo, con inizio alle ore 20.30, ospite della stagione di prosa. Sul palcoscenico, trasformato in una stanza d’albergo disordinata, messa a soqquadro e invasa da un magma di detriti, due sorelle condividono una quotidianità fatta di alti e bassi. Biglietti disponibili in botteghino – aperto dal lunedì al venerdì ore 16.30-18.30 (nel giorno di spettacolo ore 11-13 19-20.30) – e online alla pagina rebrand.ly/ManolaInfo T. 0831 562 554 e botteghino@nuovoteatroverdi.com.

 

Le due attrici danno respiro ad Anemone Ortensia, due gemelle che vivono agli opposti. La prima, avvenente, edonista, morde il quotidiano con l’energia e l’entusiasmo di chi considera il tempo un alleato prezioso. Ogni attimo va colto e utilizzato al meglio, interagendo con il mondo esterno e con le persone. Un’esistenza guidata dal sorriso e dai colori caldi del giorno. Dall’altra parte, invece, Ortensia è la notte. Incarna sin dai toni scuri dell’abbigliamento la pesantezza di vivere. Ha una mimica arcigna, corrucciata. Incarna risentimento e spigoli, ciò che sta fuori dalle mura domestiche è per lei solo fastidio. Il titolo replica il nome della figura “terza” che interviene in scena anche se non compare mai. “Manola” è l’interlocutore immateriale – teosofa, cartomante o fattucchiera – o più verosimilmente il pubblico cui le donne si rivolgono per invocare attenzione e comprensione: non si vede ma in realtà è quel muro di gomma che assorbe la loro squinternata coscienza attraverso un girotondo di specchi, evocazioni, malintesi, rivalse canzonatorie. Una maratona impudica e commovente che svela l’intimità femminile in tutte le sue declinazioni.

Anemone e Ortensia sono due gemelle anomale: una è libera, aperta, positiva e propositiva; l’altra è oppressa, chiusa, negativa e insicura; una ignorante, l’altra coltissima; una superficiale, l’altra oltremodo ideologizzata; una veste sempre di rosso, l’altra solo di nero; una punta tutto sulla sua bellezza, l’altra si sente sempre e solo inadeguata. Si detestano con tutte le forze, ma non riescono a fare a meno l’una dell’altra. Non si scambiano una parola così che solo attraverso monologhi incrociati assurdi ed esilaranti prendono forma i loro tragicomici pensieri, paure, ricordi, invenzioni, che sembrano prefigurare un futuro con le stesse dinamiche relazionali del passato. Ma lentamente i ruoli si invertono e l’una sorella diventa l’altra, Anemone sposa perfino il fidanzato di Ortensia. Diventano le due facce di una stessa sfera che gira mostrando al pubblico le sue evoluzioni.

«Una volta c’era più ignoranza, certo, ma anche più clemenza. Ogni paese aveva il suo tonto appeso a un muricciolo, e tutti gli volevano bene, tutti se lo trastullavano un poco. Oggi siamo più colti, abbiamo la posta elettronica, possiamo inviare telematicamente dall’altra parte del pianeta le nostre parole senza neppure aver finito di pensarle. Ma non sappiamo chi è quel viso che ogni mattina s’affaccia, accanto al nostro sul davanzale confinante». È una delle riflessioni che punteggiano lo spettacolo, pièce che scava nella complessità esistenziale e nell’essenza di due donne attraverso una prosa ironica, surreale e lieve, ma allo stesso tempo sottile e imprevedibile, capace di lasciare un segno vivo nel pubblico. Nancy Brilli torna a interpretare Anemone dopo 26 anni dalla prima volta in cui divideva il palco proprio con Margaret Mazzantini, diretta dal marito Sergio Castellitto. Ora, con Chiara Noschese, porta in scena una versione rinnovata della commedia.

Due attrici di forte personalità, carismatiche e versatili: «Per il ritorno sulle scene dopo tutto quello che la pandemia ha generato – ha spiegato Nancy Brilli – desideravo qualcosa di forte, di speciale, così ho pensato di chiedere a Margaret un riadattamento. È una commedia divertente, con queste due pazze che litigano affrontando però temi importanti. Direi che il pubblico può ridere, arrabbiarsi, commuoversi. “Manola” ha tutto ciò che serve per essere un ottimo spettacolo, una rappresentazione in piena regola e non una mortificante lettura o un monologo di un attore sul palco, come si è visto spesso in tempo di Covid. Le due donne sono viste a distanza di anni da quella prima messinscena e dire le stesse cose a età diverse crea significati differenti, anche se alcuni aspetti restano costanti, come la giocosità e la follia. È uno spettacolo che dà la possibilità alle due interpreti di misurarsi su più registri, cosa molto rara in teatro». «Resto colpita ogni sera che vado in scena – ha aggiunto Chiara Noschese – perché la scrittura di Margaret è affilata, anche nella comicità ha sempre una maniera alternativa di arrivare al pubblico, non è mai scontata». “Manola” è un testo “sfrenato” con due artiste capaci di esprimere la loro duttilità attraverso un linguaggio comico, colto e gergale, in cui alto e basso si alternano come nella realtà, raccontando una tragedia contemporanea in chiave di commedia brillante.

Comunicato Stampa