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Finanziato il progetto del Dipartimento di Scienze umane e sociali dell’Università del Salento “EUDevCoop”

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Nell’ambito del programma “Jean Monnet”, con cui la Commissione europea promuove l’eccellenza dell’insegnamento e della ricerca nel campo degli studi sull’Unione, è stato finanziato per 30mila euro il progetto del Dipartimento di Scienze umane e sociali dell’Università del Salento “EUDevCoop – European development and cooperation policy”.
Coordinato dal professor Federico Russo, docente di Scienza politica, EUDevCoop proporrà per tre anni seminari, laboratori ed eventi pubblici con particolare riguardo ai complessi legami tra le politiche di cooperazione allo sviluppo e la politica estera, le politiche commerciali e quelle migratorie. Gli studenti dei corsi di laurea magistrale in “Scienze per la cooperazione internazionale” e in “Studi geopolitici e internazionali” saranno coinvolti in laboratori pratici per apprendere come analizzare la formazione delle politiche europee e costruire campagne per il cambiamento, mentre i seminari saranno fruibili anche online per tutti gli studenti dell’Ateneo e per il pubblico esterno.

EUDevCoop è tra le 242 proposte selezionate dalla Commissione europea, sulle 640 presentate dalle università di tutto il mondo; le attività saranno organizzate in collaborazione con accademici provenienti da istituzioni italiane ed estere ed esperti di istituti di ricerca e ONG (tra cui Istituto di Affari Internazionali, ActionAid). Per la diffusione delle iniziative, si avvarrà anche di una partnership con EuropeDirect Puglia.

«Puntiamo a promuovere l’insegnamento e la ricerca di qualità sul tema delle politiche europee di cooperazione allo sviluppo», spiega il professor Federico Russo, «stimolando allo stesso tempo il dialogo tra studiosi, esperti, decisori pubblici e media. Questo progetto aiuterà gli studenti ad acquisire competenze spendibili sul mercato del lavoro, e allo stesso tempo contribuirà a rendere evidente l’importanza della cooperazione nell’attuale scenario internazionale».

Pagina web del progetto: https://www.unisalento.it/it/web/dsssu/valorizzazione/eudevcoop

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Seminario online “Iran: un Paese in rivolta 1890-2023” proposto da Unisalento+“Questioni di genere”

Con il seminario “Iran: un Paese in rivolta 1890-2023”mercoledì 15 marzo 2023 prenderà il via la terza edizione del ciclo di seminari della rete UniSalento+ “Questioni di genere”: appuntamento alle ore 17.45 solo online su https://bit.ly/3Lcxole. Interverrà la storica contemporanea, giornalista e regista Farian Sabahi, che dialogherà con Rosita D’Amora, Delegata del Rettore alla Mobilità internazionale.

Il progetto dell’Università del Salento “UniSalento+” propone percorsi aggiuntivi all’offerta didattica ordinaria per riflettere a fondo su questioni e temi la cui complessità può essere affrontata solo a partire dall’inter-disciplinarità. La rete “Questioni di genere” è diretta dalla professoressa Anna Maria Cherubini, Delegata del Rettore alle Politiche di genere.

Farian Sabahi è ricercatrice senior di Storia contemporanea all’Università dell’Insubria. Laureata in Economia aziendale all’Università “Bocconi” di Milano e in Storia orientale all’Università di Bologna, ha conseguito il dottorato in History of Iran presso la School of Oriental and African Studies di Londra. I suoi ultimi lavori sono il reading teatrale “Noi donne di Teheran” (2022), “Storia dello Yemen” (2021) e “Storia dell’Iran 1890-2020” (2020). Di padre iraniano e madre italiana, racconta le vicende di famiglia in “Non legare il cuore” (2018). Sabahi collabora con testate nazionali e internazionali ed è autrice di cortometraggi sulla Persia.
Il seminario. L’arte della sovversione è una delle prerogative del popolo persiano. Fin dalla rivolta del tabacco del 1890-1892, le donne sono state protagoniste delle proteste in Persia. Se alla fine della dinastia cagiara si era trattato di una élite – erano state le mogli dello scià a farlo retrocedere sulla concessione del tabacco a uno straniero –  poco per volta l’istruzione femminile si diffonde. E, con essa, una maggiore consapevolezza, che a settembre 2022 è sfociata nel movimento “Donna, vita, libertà”. Nel seminario si ripercorrerà la storia del Novecento iraniano per comprendere le radici delle proteste odierne.

I seminari proseguiranno da aprile a giugno sui temi “Donne, vita, libertà”. Le prime ospiti confermate sono la scrittrice e politica Maria Luisa Boccia, la ricercatrice del CNR – Istituto di Scienze dell’atmosfera e del clima Cristina Mangia, la giudice Paola Di Nicola e la linguista Cecilia Robustelli.

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Lo studio: Intelligenze artificiali per studiare i cetacei nel Golfo di Taranto

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Lo studio, pubblicato su Scientific Reports ha coinvolto il Cnr-Stiima, le Università di Bari e della Basilicata , il Jonian Dolphin Conservatio e la  Fondazione Cmcc: tecniche di intelligenza artificiale combinate con dati dell’EU Copernicus Marine Service sono state per la prima volta applicate allo studio dell’habitat dei cetacei nel Mar Ionio settentrionale, con l’obiettivo di ampliare la comprensione della loro bio-ecologia e migliorarne la conservazione e la tutela.

 

Con l’obiettivo di comprendere meglio habitat e usi dei cetacei, l’Istituto di sistemi e tecnologie industriali per il manifatturiero avanzato del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Stiima) di Bari ha condotto uno studio sfruttando per la prima volta tecnologie di intelligenza artificiale, in collaborazione con Jonian Dolphin Conservation (Jdc), Fondazione centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc), Dipartimento di bioscienze, biotecnologie e ambiente e Dipartimento di informatica dell’Università di Bari e Scuola di ingegneria dell’Università della Basilicata. La ricerca è pubblicata su Scientific Reports.

I cetacei sono esposti a molteplici stress di natura antropica e ai cambiamenti climatici. Valutare lo stato di conservazione di queste specie diventa dunque strategico per impostare efficaci piani di gestione sostenibile della risorsa mare e, nello stesso tempo, per la conservazione delle aree critiche per la fauna marina d’interesse comunitario”spiega Rosalia Maglietta esperta di intelligenza artificiale del Cnr-Stiima. “Per farlo, abbiamo utilizzato descrittori ambientali forniti dalla Fondazione Cmcc e ricavati mediante l’uso di tecniche di telerilevamento spaziale e di prodotti di modellistica numerica del Servizio europeo Marine Core Service, che forniscono una vasta gamma di informazioni in relazione ai dati raccolti sull’ambiente in cui i delfini vivono, per la prima volta investigati e presentati in uno studio scientifico. Sfruttando le informazioni contenute nei descrittori ambientali forniti dal Servizio Copernicus, le intelligenze artificiali hanno consentito di predire l’abbondanza di tre odontoceti più diffusi nel Mar Ionio settentrionale: la stenella striata, il tursiope e il grampo

Le intelligenze artificiali hanno evidenziato che la concentrazione di nutrienti inorganici, quali i nitrati, il fitoplancton, la temperatura e la salinità, sono le variabili ambientali che più influenzano la distribuzione e l’abbondanza dei cetacei oggetto dello studio. Infatti, come evidenziato dalle analisi condotte dagli ecologi del Dipartimento di bioscienze, biotecnologie e ambiente dell’Università di Bari, questi parametri ambientali specifici dell’habitat marino sono direttamente collegati alla produzione primaria e, quindi, alla presenza abbondante di prede” chiarisce Roberto Carlucci dell’Università di Bari.

Preziosi per l’esame dell’habitat sono stati i dati di avvistamento raccolti nell’area di studio dall’Associazione Jonian Dolphin Conservation, lungo un arco temporale di oltre 10 anni, tra l’estate del 2009 e quella del 2022, secondo un rigido protocollo scientifico. Le attività di Citizen Science sviluppate dall’associazione, con il coinvolgimento di cittadini, studenti e turisti, sono inoltre risultate strategiche per l’acquisizione con continuità temporale di questi dati” conclude Maglietta. “Lo studio, con il suo carattere multidisciplinare, porta avanzamento e nuova conoscenza sull’utilizzo dell’habitat da parte di questi odontoceti.  Inoltre, la strategia di analisi e studio sviluppata potrebbe essere efficacemente applicata anche in altre aree geografiche e su specie di cetacei differenti”.

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La statua e la Spada di San Michele in Peregrinatio a Lecce

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“L’unica Spada che porta la pace”:  parola di don Antonio Murrone, parroco di San Massimiliano Kolbe, la chiesa di Lecce che sabato e domenica prossima ospiterà la Peregrinatio della Statua e della Spada di San Michele, in arrivo direttamente dalla Basilica Santuario di Monte Sant’Angelo. 

Il programma dei due giorni: sabato 18 marzo è riservato all’accoglienza e all’incontro per le famiglie (ore 16), mentre alle 17 si reciterà la Coroncina angelica e alle 18 si terrà la celebrazione eucaristica presieduta da Padre Marco Arciszewski della comunità dei Padri Micaeliti che reggono la Basilica di Monte Sant’Angelo. A seguire l’offerta della cera per la Basilica dalla parrocchia di San Michele Arcangelo di Trepuzzi, alla presenza del Parroco don Emanuele Riezzo, e l’atto di consacrazione e benedizione con la Spada; alle 19 l’adorazione eucaristica e le confessioni. Domenica 19 marzo, invece in programma la visita dell’Arcivescovo di Lecce monsignor Michele Seccia, alle 8.30 la prima celebrazione eucaristica, alle 10.30 la seconda alla presenza di autorità civili e militari dei papà e di quanti portano il nome di Michele, Gabriele e Raffaele. A seguire la preghiera dei paracadutisti, di cui San Michele è protettore, e l’atto di consacrazione all’Arcangelo, la cui effigie, insieme alla Spada, ripartirà per Monte Sant’Angelo alla fine della cerimonia. 

Un luogo unico al mondo: non a caso quella di Monte Sant’Angelo viene definita “Celeste Basilica”, non consacrata da mani umane ma direttamente dall’Arcangelo, che lì apparve per ben tre volte tra la fine del V e l’inizio del VI secolo dopo Cristo, come testimonia il “Liber de apparitione sancti Michaelis in Monte Gargano”: “Io sono l’Arcangelo Michele, e sono sempre alla presenza di Dio”, annunciò l’Arcangelo apparendo in sogno al vescovo Lorenzo di Maiorano. “La grotta è a me sacra ed Io l’ho scelta.  Non ci sarà più spargimento di sangue di animali.  Dove si apre la roccia il peccato dell’uomo potrebbe essere perdonato. Ciò che è stato richiesto in preghiera sarà concesso. Perciò risalite la montagna e consacrate la grotta al culto cristiano”. La quarta apparizione riguardò invece Papa Gregorio Magno (590-604), cui San Michele Arcangelo apparve in sogno sopra la Mole Adriana nell’atto di rinfoderare la spada: un gesto che annunciava la fine della peste che funestava Roma. Per ricordare quel miracolo, Papa Gregorio Magno cambiò il nome del mausoleo di Adriano in Castel Sant’Angelo, nome giunto fino ai giorni nostri insieme alla statua – l’Arcangelo che ripone la spada nel fodero – che domina la Città Eterna dalla sommità dell’edificio. 

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Uniba: studio internazionale sulla presenza di frammenti di cemento-amianto sulle coste tarantine

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Un recente studio di rilevanza internazionale condotto da un gruppo di ricerca di Uniba, ha rilevato la presenza di grandi quantità di cemento-amianto e rifiuti di ogni genere sulla costa tarantina. Il gruppo di ricerca è coordinato dal prof. Massimo Moretti, Docente di Sedimentologia, presso il Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università di Bari (UniBa), Coordinatore del Corso di Laurea in Scienze Ambientali di UniBa con sede a Taranto ed  Editor-in-Chief della rivista Sedimentary Geology.

Lo studio, a firma di S. Lisco, I. Lapietra, R. Laviano, G. Mastronuzzi, T. Fracchiolla, M. Moretti, dal titolo ‘’Sedimentological features of asbestos cement fragments in coastal environments (Taranto, southern Italy” (https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0025326X22011511)  è stato pubblicato di recente sulla rivista Marine Pollution Bulletin. È il primo studio ad indagare l’origine di un fenomeno molto diffuso a livello mondiale: la presenza di frammenti di cemento-amianto sulle spiagge sabbiose.

I materiali in cemento-amianto (ACM) sono diffusi negli ambienti costieri a seguito di attività di scarico illegali. Questo studio si concentra sull’area tarantina (Italia) nel bacino del Mar Grande. La presenza di accumuli di materiali da costruzione contenenti elevate quantità di ACM nella zona costiera, la loro progressiva erosione, il trasporto e la deposizione nella baia di Marechiaro costituiscono un grave pericolo ambientale. Una metodologia di ricerca interdisciplinare definisce la successione temporale degli scarichi, i processi e le fasi erosive, la diffusione dell’ACM sull’adiacente spiaggia, le caratteristiche mineralogiche e lo stato fisico dell’ACM. I risultati dell’indagine mostrano che le operazioni di scarico di questi materiali cominciano nei primi anni ’90 e terminano prima del 2000. Essi formano una falesia marina soggetta a continua erosione sviluppando una vera e propria spiaggia con sabbie composte prevalentemente da questi sedimenti artificiali inquinati.

Il sito, dopo le prime segnalazioni, è stato posto sotto sequestro e il Comune di Taranto si appresta a programmare interventi di bonifica.

Queste pratiche di sversamento di materiali di risulta in mare sono molto diffusi per esempio in Inghilterra e in Italia (Bagnoli, Bari, Siracusa, Trieste). Analizzare nel tempo i processi di modificazione fisica e di alterazione cui questi materiali sono soggetti è importante perché la pericolosità del cemento-amianto è legata alla sua friabilità (stato fisico). Maggiore è il trasporto lungo la costa, maggiore sarà la dispersione delle fibre di amianto in mare e sulla costa. Queste possono raggiungere dimensioni tali da entrare nell’apparato respiratorio dei bagnanti, costituendo un reale pericolo per la loro salute.

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Due medaglie d’oro al “Mundus Vini” 2023 per la Cantina Apollonio

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Due riconoscimenti prestigiosi nei giorni scorsi per la Cantina Apollonio di Monteroni, che si è aggiudicata due medaglie d’oro al Gran Premio Internazionale del Vino “Mundus Vini” 2023. 

Ad essere premiate durante la kermesse tedesca, una delle più importanti iniziative enologiche al mondo, due etichette: il Mani del Sud Salice Salentino Dop Rosso 2021 e Mani del Sud Primitivo di Manduria Dop Rosso 2018. La cantina salentina ha ricevuto inoltre un ulteriore riconoscimento  per il Mani del Sud Salice Salentino Rosso, premiato come “Best of Show”. I premi verranno consegnati nel corso della cerimonia inaugurale del prossimo ProWein di Düsseldorf. 

“Siamo estremamente soddisfatti di questo riconoscimento che premia un lavoro iniziato dai nostri avi e che noi cerchiamo di portare avanti con la stessa competenza e passione: la salvaguardia e l’utilizzo dei vitigni autoctoni della nostra terra. Una battaglia in cui la nostra azienda, che data 1870,  crede da sempre”, spiegano Marcello e Massimiliano Apollonio, alla guida della cantina salentina, “perché l’enologia pugliese, per competenza e storia – una storia che risale almeno a tremila anni fa – non ha davvero nulla da invidiare a nessuno”.

 

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Ecco i cinque progetti vincitori dell’Avviso “(p)Atti educativi di comunità”

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Presentati, dal Garante dei Minori, Ludovico Abbaticchio, i  5 progetti vincitori dell’Avviso “(p)Atti educativi di comunità”, promosso e finanziato dall’Ufficio dello stesso  Garante, per un ammontare complessivo di 30mila euro.

Obiettivo fondamentale dell’Avviso,  quello di sperimentare modelli innovativi e più attrattivi di progettualità sociali, rivolti a persone di minore età, provando a concretizzare  il concetto di “patto educativo di comunità“, presente anche nel nuovo piano sociale regionale delle Politiche Sociali 2022-2024.

Intervenendo in conferenza stampa, Abbaticchio  ha  sottolineato l’aver voluto innescare “meccanismi di contaminazione, grazie ai quali riuscire a FARE RETE per essere uniti all’interno del Sistema, miscelando tra loro le diverse idee progettuali, affinché si crei un gruppo di lavoro territoriale stabile.”

I 5 enti no-profit vincitori sono:

  1. Associazione Culturale Andromeda/Planetario, con il progetto “Processi Educativi STEAM“, che vuole favorire la promozione del benessere dei minori e delle famiglie in un’ottica di contrasto alle povertà educative e alla dispersione scolastica in un territorio ad alto rischio di marginalità. Inoltre utilizza la buona funzionalità delle tecnologie digitali, attraverso l’attivazione di corsi gratuiti di robotica, meccanica e coding LEGO, arte digitale e scienze astronomiche e fisiche di base. La sede del progetto è L’Osservatorio astronomico di Bari e le tematiche affrontate sono Astronomia, Fisica, Innovazione digitale.
  2. AIOS – PROTEZIONE CIVILE, con il progetto “SPA SOCIETA’ PER AZIONI..CULTURALI“, che mira a favorire e attivare percorsi educativi trasversali alle varie aree e alle diverse discipline che trattano temi inerenti la tutela ambientale e la sicurezza, attraverso un impegnativo percorso di sensibilizzazione, in chiave di formazione e prevenzione, quale processo di crescita culturale di ciascun cittadino. La valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e artistico locale, passa attraverso interventi di educazione civica nelle scuole e la messa in regime di alcuni siti archeologici.
  3. Associazione di promozione sociale ONDA APS, con il progetto “Musicosmiche“, che prevede l’attivazione di un percorso sul tema astronomico e musicale rivolto a minori, con la realizzazione di un momento di restituzione aperto alla cittadinanza musicale e di osservazione astronomica. Lo scopo è incrementare l’educazione civica, la cittadinanza attiva, il contrasto alle povertà educative, la riscoperta dell’identità del territorio. Infatti le attività si svolgeranno in un bene confiscato alla criminalità organizzata (Fattoria dei Primi, Coop. Soc. Semi di Vita, Valenzano). Il progetto si articola in due laboratori principali: uno di conoscenza e osservazione astronomica con narrazioni in chiave mitologica da titolo “E uscimmo a riveder le stelle…”, ovvero una collezione di incontri divulgativi sul cielo notturno, accompagnati da osservazioni dirette da esperire tempo permettendo, l’altro di musica inclusiva denominato “Musica sotto le stelle”, con i minori interessati ad un percorso musicale, i quali attueranno un repertorio inerente le stelle, l’universo ed il cosmo intero.
  4. Associazione Culturale SENZA PIUME, con il progetto PARIPASSO 2 – “VELA MAESTRA”, un progetto educativo di vela sociale e storytelling dedicato ai minori e finalizzato all’inclusione sociale e alla scoperta, valorizzazione e promozione del territorio costiero e marino regionale, nonché al racconto video, social e multimediale delle buone prassi associative e socio lavorative in chiave ecologica e di cultura del mare, che su di esso siano radicate. Attraverso la navigazione in barca a vela, dal porto di Bari al porto di Taranto con il coinvolgimento delle autorità portuali delle due città, si vorrebbe ottenere la possibilità di creare un “equipaggio” intergenerazionale, capace di utilizzare le competenze acquisite legate alla navigazione. Saranno previsti incontri e testimonianze legate alla conoscenza di luoghi, storie, persone ed esperienze significativa, inoltre la realizzazione di un documentario come strumento di promozione di pratiche educative sperimentali.
  5. PSIFIA, con il progetto “ATTRAVERSANDO EUFEMIA“, che si rivolge prevalentemente ad interventi e laboratori di supporto a persone di minore età in condizioni di fragilità e solitudine. Le attività saranno mirate alla valorizzazione delle diversità comuni tra i ragazzi, al contrasto di fenomeni di isolamento sociale, iperconnessione, vecchie e nuove dipendenze patologiche, alla capacità di fronteggiare il disagio e la povertà relazionale di molti minori. Il richiamo ad Eufemia, una delle Città invisibili raccontate da Calvino, è stato scelto per un forte riferimento al valore dell’incontro, allo scambio tra persone ‘diverse’, animato dalle narrazioni e dalle relazioni che si instaurano. Si auspica che al termine del progetto si possano definire delle linee guida sull’solamente sociale, alla luce anche del periodo pandemico vissuto dai ragazzi.

 

 

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Due appuntamenti per riflettere sul ruolo delle donne nei settori della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica

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Rientrano nel format del Caffè scientifico organizzato dal CREIS – Centro Ricerca Europea per l’innovazione Sostenibile – presieduto da Serenella Molendini in collaborazione con ItalianRSA presieduto da Gianna Avellis. Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica, i workshop Donne, STEAM e transizione digitale, che si terranno a Molfetta e a Lecce, il 10 e il 23 marzo, per riflettere sul ruolo delle donne nei settori della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica e sui bottlenecks che ancora oggi rendono difficile la carriera.

Sono ambiti in cui ancora troppe sono le barriere e i pregiudizi culturali e sociali a rendere difficoltoso l’ingresso e le carriere delle donne nei lavori legati alla ricerca scientifica e dell’innovazione. Da qui l’invito alle ragazze a liberarsi da questi fardelli ed essere pienamente protagoniste del loro tempo.

Gli eventi, che rientrano nell’Avviso Pubblico “Futura. La Puglia per la Parità” della Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia, sono organizzati riprendendo la tradizione dei caffè letterari nell’epoca dei Lumi nella Francia rivoluzionaria.

“L’obiettivo è favorire la riflessione su colli di bottiglia che ancora esistono e resistono in questi ambiti”, dice la presidente del CREIS Serenella Molendini. “Le Steam, Scienza, Tecnologia, Arti, Ingegneria e Matematica, così come la transizione digitale, sono terreni in cui le distinzioni di genere non devono avere

alcun peso, essendo al contrario un fardello di cui liberarsi”.

 

L’evento del 10 marzo a Molfetta sarà dedicato al tema “Le Donne e le STEAM: un percorso di role models tra passato e presente”. L’appuntamento è dalle 16 alle 19 nella sala dell’I.ISS Galileo Ferraris, in via Togliatti 4. L’evento è organizzato per ridare voce alle donne che hanno fatto la storia dell’informatica, menti geniali e visionarie che negli ultimi due secoli sono state sottovalutate, emarginate e dimenticate.

 

Sono previsti gli interventi della Presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, con un focus sul progetto Futura; del Prof. Massimiliano Ruzzeddu componente del comitato scientifico di CREIS per il Progetto Futura; della docente di Storia della rivoluzione digitale presso l’università di Bari, Carla Petrocelli; della ricercatrice leader in ITC presso Innovapuglia, Gianna Avellis, anche Presidente dell’Italian Research Staff Association e della docente di Chimica presso l’ateneo barese, Angela Agostiano, Presidente dell’European Chemistry Association.

 

Il workshop a Lecce del 23 marzo sarà l’occasione per approfondire il tema “Donne e Transizione digitale” e si svolgerà nella sede del Must, il Museo storico della Città, in via degli Ammirati, dalle 15,30 alle 18. “Nonostante le nuove tecnologie siano uno dei più forti driver della nostra società, le donne continuano ad avere un accesso limitato al settore digitale in termini di educazione, carriera e opportunità, con conseguenze non solo in termini di parità di genere ma anche di produttività e perdita finanziaria. Se le ragazze sono meno preparate dei ragazzi ad accedere al settore digitale, l’uguaglianza di genere è seriamente in pericolo perché “the future is about digital powering the European economies and the world” e dunque la partecipazione attiva delle donne sarà fondamentale per costruire una società e un’economia digitali, eque e sostenibili.”

 

Oltre al saluto istituzionale della Presidente del Consiglio Loredana Capone promotrice dell’Avviso Pubblico “Futura. La Puglia per la Parità”, sono previsti gli interventi dell’Assessora alla Cultura, Valorizzazione del patrimonio culturale e alla Pubblica Istruzione del Comune di Lecce, Fabiana Cicirillo; del Rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice e della consigliera della Provincia di Lecce con delega alla Cultura e alle Pari Opportunità, Paola Povero.

A dialogare con dirigenti, docenti e studentesse, oltre alla presidente del CREIS, saranno la docente universitaria dell’UniSalento, Anna Maria Cherubini, delegata alle Politiche di Genere; la ricercatrice del CNR Cristina Mangia, già presidente dell’Associazione Donne e Scienza; la presidente dell’Italian Rsa (Italian Research Staff Association), Gianna Avellis, ricercatrice Leader di InnovaPuglia e componente del W20 Italia e India (2023) per il gruppo Digital Empowerment delle Donne; la dirigente dell’ITES Olivetti, Patrizia Colella, esperta STEM (Science, Technologies, Engineering and Mathematics) e l’ingegnera di Altea Federation, Fabiana De Santis.

 

Per informazioni è possibile consultare il sito internet del CREIS www.creiseuropeanresearch.eu oppure la pagina Facebook “CREIS – Centro Ricerca Euopea per l’Innonazione Sostenibile” oppure mandare una mail

agli indirizzi: info@creiseuropeanresearch.eucreiseuropeanresearch@pec.it .

 

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Conferito il Premio “Forme per le Donne” alla professoressa Anna Maria Candela

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Conferito il Premio “Forme per le Donne” alla prof.ssa Anna Maria Candela, Direttrice del Dipartimento di Matematica di UniBa, con la seguente motivazione “per essersi distinta nell’attività professionale, sociale e cittadina”.

L’Associazione Culturale FORME con la Città di Trani ha istituito il Premio “Forme per le Donne” giunto ormai alla terza edizione per celebrare la “Giornata Internazionale della Donna”.

Scopo dell’iniziativa è quello di premiare quelle figure che nel proprio ruolo professionale, istituzionale ed accademico si sono distinte in particolar modo in merito alla sensibilizzazione, tutela e rispetto di genere.

La prof.ssa Annamaria Candela  si è laureata in Matematica presso l’Università degli Studi di Bari e ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Matematica presso l’Università degli Studi di Pisa.

Dall’1.10.2019 al 12.9.2022 è stata ProRettrice Vicaria dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro mentre da ottobre 2022 è Direttrice del Dipartimento di Matematica e componente del Senato Accademico di UniBa.

Su delega del Rettore Stefano Bronzini ha coordinato il Gruppo di Coordinamento per il Bilancio di Genere 2021 e il Gruppo di Lavoro per il Gender Equality Plan di UniBa. Inoltre, ha partecipato attivamente allo  sviluppo di progetti e/o accordi che coinvolgono UniBa e hanno l’obiettivo di raggiungere la parità  di genere nell’Università sia in ambito didattico (soprattutto per le discipline STEM = Science, Technology, Engineering, Mathematics) che di ricerca.  In particolare, insieme al Prof. Giuseppe Pirlo è Referente per la gestione e la realizzazione delle  attività previste dal Protocollo d’Intesa “No Women, No Panel” con RAI e Comune di Bari ed è coinvolta nello svolgimento del progetto “Tech by Her” promosso da Huawei. È anche responsabile per UniBa del coordinamento del progetto STEAMiamoci, lanciato da Assolombarda, che mira alla costituzione di una rete sinergica di aziende, università, enti e associazioni, nazionali e internazionali, impegnate in progetti di valorizzazione dei talenti femminili nelle professioni scientifiche e tecnologiche.

 

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In partenza il progetto Donne di ogni “Genere”

Il progetto DONNE DI OGNI “GENERE” – oltre gli stereotipi di genere e gli steccati generazionali, coinvolge gli studenti delle classi terze della Scuola Secondaria di primo grado “C. SYLOS” di Bitonto e saranno espletate a marzo 2023, nell’Aula Magna della scuola, con il coinvolgimento di circa 200 alunni, a cura dell’Associazione Culturale FOS, nell’ambito del bando regionale “Futura- la Puglia per la parità”, finanziato dal Consiglio regionale della Puglia
Il percorso, inteso come una sorta di viaggio nel significato delle parole e nella loro forza comunicativa, sarà articolato in tre tappe e si svilupperà in due turni per favorire la fruizione a tutte le classi in base ai seguenti orari: 8:30/10:30 primo turno, e 11:00/13:00 secondo turno.
• Prima tappa (11 marzo 2023): L’ASCOLTO
I ragazzi saranno invitati ad ascoltare un reading di brani su alcuni personaggi femminili di vario interesse e pregnanza, estrapolati da libri di diversi generi letterari: dal romanzo alla poesia, dal saggio al teatro, dalla cronaca alla preghiera, dal romanzo giallo allo studio scientifico, dalla filosofia alla biografia e così via, attraversando la letteratura per l’Infanzia e le nuove tipologie comunicative offerte
dai social. Prenderanno parte all’incontro: Giulia Basile, Barbara Buttiglione, Chiara Cannito, Letizia Cobaltini, Carmen Mari, Maria Sportelli.

• Seconda tappa (18 marzo 2023): LA VISIONE
Ai ragazzi sarà proposta la visione di immagini, stralci di film, opere pittoriche, per raccontare le donne nei classici della letteratura, dell’arte, della musica, della danza, della poesia e della cinematografia mondiale. Prenderanno parte all’incontro: Maria Pierno, Letizia Cobaltini, Chiara Cannito, Mariella Vitucci, Maria Sportelli, Leonardo Ginefra.

• Terza tappa (25 marzo 2023): IL CONFRONTO
Con i ragazzi si discuterà, sulla scorta di quanto ascoltato e visto nei precedenti incontri, sulla parità di genere e si proverà a elaborare una sorta di manifesto su cosa comporterà essere donne e uomini nel nuovo millennio. Prenderanno parte all’incontro: Barbara Buttiglione, Chiara Cannito, Maria Sportelli.

Le tre iniziative saranno realizzate in collaborazione con la SECOP edizioni e coordinate da Raffaella Leone.

 

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