Nel 41esimo anniversario dal suo omicidio, il comune di Nardò ricorderà la figura di Renata Fonte con una camminata nel parco di Porto Selvaggio. Appuntamento dunque, per chiunque vorrà partecipare, il 31 marzo alle 9 del mattino con ritrovo a Villa Nova, per poi ammirare uno dei luoghi più affascinanti e incontaminati della costa jonica, uno scrigno che il mondo ci invidia e che l’intero Salento deve proprio alle battaglie di Renata Fonte contro la speculazione edilizia che avrebbe distrutto per sempre quello che oggi è un’area protetta. Furono proprio quelle battaglie, dentro e fuori l’aula consiliare, a costarle la vita. Prima donna nella storia del comune di Nardò a ricoprire l’incarico di assessore (aveva la delega alla Cultura e alla Pubblica Istruzione) era stata eletta nel 1982. Venne freddata con tre colpi di pistola la notte del 31 marzo, un sabato, mentre rientrava a casa al termine di una seduta del consiglio comunale. Da tempo si era duramente opposta a chi avrebbe voluto realizzare proprio a Porto Selvaggio un lussuoso residence affacciato sulla costa, squarciando così per sempre quel panorama che può essere goduto da chiunque.
Per il suo omicidio vennero condannati nei tre gradi di giudizio Antonio Spagnolo, considerato il mandante, collega di partito di Renata e primo dei non eletti alle amministrative del 1982, Giuseppe Durante e Marcello My quali esecutori materiali, e poi Mario Cesari e Pantaleo Sequestro ritenuti intermediari.
L’iniziativa del 31 marzo prossimo è merito dell’associazione di promozione sociale Sud-Est in collaborazione con la Consulta dello Sport, Sport Running Porto Selvaggio, Salento in Corsa Veglie e A.S.C. L’evento ha il patrocinio del Comune di Nardò, della Provincia di Lecce e della Regione Puglia. La partecipazione è libera, non occorre cioè l’iscrizione).
“Noi sappiamo chi era Renata Fonte e perché occorre difenderne la memoria – dice il sindaco Pippi Mellone – al di là degli anniversari, della retorica, degli atteggiamenti ambigui di chi interpreta la storia in modo sbagliato. La ricordiamo e la onoriamo ogni giorno, nel nostro piccolo, battendoci con tutte le nostre forze per Nardò, per il territorio e per gli interessi dei neretini”.
“Non c’è un posto migliore per ricordare Renata Fonte – aggiunge il presidente del Consiglio comunale con delega allo Sport Antonio Tondo – perché Porto Selvaggio è il nostro cuore ed è il simbolo del sacrificio di una donna a cui dobbiamo tanto. Chi onora la memoria di Renata, lotta contro soprusi, speculazioni e illegalità”.
La città di Nardò, tra le altre cose, nel 2017 ha intitolato a Renata Fonte l’aula consiliare a Palazzo di Città.