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giovedì, Novembre 21, 2024

Donne di speranza

L’otto marzo e l’inizio della primavera come opportunità per ripensare all’universo donna non come celebrazione del suo ruolo e della differenza che la rende complementare e non opposta all’uomo, ma come momento di riflessione sollecitato dalla proposta e dal racconto di alcune esperienze. Ecco quindi l’intervista a Loredana Capone nel suo nuovo e prestigioso ruolo di prima donna presidente del Consiglio regionale (conciliare vita familiare e passione politica, volendo, si può); ecco, nella rubrica Pugliesi nel mondo, l’obiettivo puntato su Barbara Stefanelli vicedirettore vicario del Corriere della Sera e direttore di Sette, milanese ma con con radici ben salde a Botrugno, nel Salento; ecco la proposta di figure di donne imprenditrici nel periodo in cui il lavoro femminile è diventato più difficile perché la pandemia ha reso tutto più complicato e ha penalizzato soprattutto le donne.

Hanno dovuto reiventarsi in questo periodo e non solo sul lavoro (quando sono riuscite a conservarlo, perché in tante sono state costrette a rinunciare); hanno riorganizzato la vita familiare per stare dietro alla Dad dei figli, tenendo d’occhio la vita degli anziani di casa; non hanno mai smesso di correre dietro agli impegni anche se costrette nelle mura domestiche; è toccato a loro mantenere viva la fiamma della speranza per alleggerire le giornate più difficili.

Per tutto questo a loro deve essere riconosciuto un ruolo nella ripartenza che speriamo prossima. E non solo per questione di pari opportunità che molto spesso rimane sul piano delle aspirazioni e non si traduce in proposte concrete che nel caso delle donne significano pari accesso al mondo del lavoro, giusto salario, aiuti per poter conciliare famiglia e lavoro, più posti negli asili nido pubblici, più sostegno per genitori anziani.

Hanno anche dimostrato di essere delle brave imprenditrici. Negli ultimi anni per le donne si è aperto uno spazio più ampio nell’agricoltura, non nel ruolo gregario che da sempre hanno avuto, ma in quello di imprenditrici capaci di lasciare il segno. In Puglia i dati sono significativi: sul numero complessivo di 77.020 aziende agricole attive, quelle condotte da donne sono 23.546 (il 30,57 del totale), che pongono la Puglia al secondo posto dopo la Sicilia (Studio Aforisma per CIA Agricoltori italiani della Puglia). Al primo posto la provincia di Foggia, poi Bari e Bat, Taranto, Lecce e Brindisi. La provincia di Lecce è quella che registra negli ultimi 5 anni la crescita più significativa (+167 negli ultimi 5 anni). Parliamo anche di questo.

A cura di Maria Rosaria De Lumè

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