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sabato, Novembre 23, 2024

Franco Papadia

Professore partiamo dagli inizi: cosa l’ha spinta a questa specializzazione?

La mia prima specializzazione è stata in chirurgia generale ed ho eseguito oltre duemila interventi comprendenti numerose operazioni di alta e altissima chirurgia generale, specialmente di chirurgia vascolare. A quarant’anni mi è stato conferito l’incarico d’insegnamento di chirurgia sperimentale presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma e l’anno successivo l’incarico di insegnamento di Semeiotica Chirurgica presso la stessa Università che ho mantenuto per undici anni. A cinquant’anni, per tante ragioni che è lungo elencare e perché affascinato dalle bellezze in tutti i campi (natura, arte, corpo umano), ho deciso di dedicarmi alla Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica. Ho frequentato i più noti e importanti chirurghi plastici ed estetici europei e brasiliani (Tessier, Krastinova, Fournier, Hakme, Pitanguy).

La chirurgia plastica ed estetica è stata il punto di arrivo, la specializzazione conclusiva e definitiva come avviene nei paesi più qualificati in campo sanitario come gli Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Germania, Brasile ecc. (ma non in Italia) nei quali le specializzazioni nei vari campi della chirurgia sono possibili solo dopo una solida preparazione di chirurgia generale. L’Università di Parma mi ha premiato affidandomi la direzione della Cattedra e della Scuola di Specializzazione di Chirurgia Plastica ed Estetica e l’ Ospedale di Parma il Primariato della divisione della Chirurgia Plastica Ricostruttiva e del Centro Grandi Ustionati, all’epoca unica struttura nella regione Emilia Romagna.

Ricorda quanti interventi ha fatto?

Oltre duemila interventi di chirurgia generale, principalmente vascolare ma anche addominale e toracica. Per la chirurgia plastica e ricostruttiva ed estetica per lo meno il doppio tra interventi eseguiti in ospedale e quelli in cliniche private.

Quali sono stati gli interventi che ricorda maggiormente? Ce n’è uno in particolare?

Una notte sono stato chiamato d’urgenza perché un marito geloso aveva scaricato tutto il caricatore della sua pistola sulla moglie colta di sorpresa con il suo amante. Emorragia gravissima, bisognava intervenire immediatamente. Uno dei tanti proiettili che avevano colpito la donna aveva oltrepassato il polmone destro, aveva lacerato il pericardio, la membrana che avvolge il cuore, leso anche alcune fibre del muscolo cardiaco e si era conficcato contro la colonna vertebrale. Per la prima volta, di notte ho dovuto eseguire un intervento di lobectomia polmonare che non avevo mai fatto, in condizioni difficilissime. Il polmone era infarcito di sangue come una spugna in cui tutti gli elementi, bronchi, le arterie e le vene, erano difficilmente distinguibili. Andò comunque molto bene e dopo una settimana la signora venne dimessa.

Per il secondo tempo della mia esperienza chirurgica, e cioè di chirurgia plastica, amo ricordare il primo intervento di cambiamento di sesso da uomo a donna eseguito alla fine degli anni Ottanta. Intervento riuscito molto bene e tra i primi eseguiti in Italia e che ebbe una grande risonanza.

È vero che la sua è una famiglia di grandi medici, dal Salento a dirigere grandi centri in tutta Italia: ce la presenta?

È vero la mia è una famiglia di medici: mio nonno dopo una laurea in lettere e filosofia si è laureato in medicina e chirurgia a Napoli nel 1842 (conservo gelosamente la pergamena della sua laurea) ed è venuto da Galatina, paese d’origine della mia famiglia, ad Uggiano la Chiesa come medico condotto. Io e i miei due fratelli ci siamo laureati a Bari e poi ci siamo affermati nel Nord Italia. Mio fratello maggiore Salvatore è stato docente universitario e primario di ostetricia e ginecologia a Genova. Mio fratello Lucio primario in ortopedia pri- ma nell’Ospedaletto dei bambini a Bari e poi primario della Divisione di Ortopedia a Piacenza.


Franco Papadia è Medico e Chirurgo, Salentino doc, originario di Uggiano La Chiesa, laureato presso l’Università di Bari, è stato direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica presso   l’Università di Parma.

Autore di centinaia di pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali. Ha effettuato migliaia di interventi. E anche adesso, nonostante sia già in pensione da anni, continua la sua attività con l’aiuto della sua allieva Luisa Quarta, anche lei Chirurgo Plastico a Parma, ma Salentina di nascita.

a cura di Gioia Catamo

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